caso UNIPOL

[francoabbano]

A onor di verità visto che molti credono che l'UNIPOL sia di proprietà della LEGA delle COOPERATIVE, che l'UNIPOL è una spa quotata in borsa e che, indirettamente, fa parte del patto di sidacato che la governa anche Berlusconi attraverso l'HOPA di cui FINIVEST è tra i principali azionisti.
La finanziaria che controlla UNIPOL, la FINSOE, vede tra gli azionisti HOLMO(emanazione della LEGA COOP) al 50%, MPS al 40%, HOPA di Gnutti e Berlusconi al 5%.
Non esite la finanza rossa, esistre la finanza e basta.
Salutii

[Kobra]

Come dire che i salti delle due pulci, se rapportate ad un cavallo, sono più alti di un grattacielo?

[Ortega (POL)]

Ciò non toglie che sarebbe bene se ogni partito si disinteressasse delle vicende di ogni singola azienda, e si occupasse invece di tutta l'economia italiana nelle sedi dovute. A PRESCINDERE dai benefici materiali che possano venire dall'azienda al partito.

[UgoDePayens]

Il problema è che dal secondo dopoguerra tutti, ma specialmente le sinistre, si son prodigati per crearsi il PROPRIO sistema aziendale.
Vedi COOP, vedi Banco di Siena, e via dicendo.

[Ortega (POL)]

Difatti sarebbe bene troncare ogni legame ideologico o anche (come più spesso è) di mera convenienza.
Non ci devono essere influenze nè esplicite nè occulte nè dal partito all'azienda nè dall'azienda al partito.

[UgoDePayens]

Sì ma dubito si possa fare tramite un intervento legislativo.
Più facilmente dovrebbero essere gli elettori a spingere perché questo stato di cose cambi. Perché in certe Regioni d'Italia da sessant'anni la gente vota sempre le stesse persone, pur sapendo bene i traffici molto poco "liberali" che esse sostengono?

[Ortega (POL)]

Ti dò ragione, ci vuole un cambiamento di mentalità, dato che non si può incriminare una dichiarazione alla stampa a favore di un'azienda o la telefonata di tale azienda a tale politico per sapere se la scalata è ben accetta. E' una questione etica.
Ma lasciamo perdere il votare chi nelle regioni...l'apice del sistema perverso politico clientelare, ricordiamolo, è proprio nel do ut des assistenzialista per cui, se tu mi voti e mi fai votare, ti dò il posticino qui o lì.

[Kobra]

Sono proprio belli questi sinistri. Moraleggiano e si riempiono la bocca di bei principi quando danno addosso al "nemico"... Ma appena li becchi in castagna diventano immediatamente probi e saggi e cominciano a straparlare di mondi utopici e idealizzati: bisgnerebbe qui, bisognerebbe là...

Che belli! Quando i socialisti dovettero sopportare la vergogna delle tangenti ci chiamavano ladri anche se eravamo semplici simpatizzanti... Loro? a loro non sfiora nemmeno l'idea di poter essere associati al ladrocinio.

Infatti hanno già coniato la definizione giusta e corretta: furbetti...!!! Ecco, cosa vuoi che sia in fin dei conti ?!? una sciocchezzuola ... una scappatella innocente... Ladri? Su, non esageriamo...

[Ortega (POL)]

Mi sfugge davvero il destinatario e il contenuto della tirata retorica, tranne che per lo stile che rientra perfettamente nell'ex-socialista ululante per le offese della storia.

Non me ne intendo troppo, ma furbetti del quartierino non era una definizione del buon Ricucci?
Il quale mi pare si prese i complimenti del sommo PdC per la bella scalata.
Spero per i sinistri che mutino radicalmente atteggiamento, così come per i destri, anche se purtroppo qui pare non si sia arrivati nemmeno al momento diagnostico. Riconosco invece che almeno i c.d. sinistri l'argomento lo sollevano.

[Kobra]

Mi sfugge davvero il destinatario e il contenuto della tirata retorica, tranne che per lo stile che rientra perfettamente nell'ex-socialista ululante per le offese della storia.

Mi riferivo ai sinistri moralisti in generale e a Lei in particolare.

Saluti.