Questo è un tema di grosso interesse strategico, quale peso avrà l'UE nel contesto geopolitico futuro, soprattutto pensando a come potrà evolversi politicamente la stessa.
Cordiali Saluti
Lorenzo
Miles Insulae
Questo è un tema di grosso interesse strategico, quale peso avrà l'UE nel contesto geopolitico futuro, soprattutto pensando a come potrà evolversi politicamente la stessa.
Cordiali Saluti
Lorenzo
Miles Insulae
Così non andiamo da nessuna parte.. speriamo nel futuro!Originariamente Scritto da Lorenzo
Concordo!Originariamente Scritto da india9001
Miles Insulae
Finchè l'UE resterà un coacervo di nazioni non riuscirà sicuramente a sopravanzare grandi potenze come USA e Cina...
Î Viva la vida muera la Muerte !
Constato che non ci sono grosse aspettative attorno all'UE, il che la dice lunga su come le sue istituzioni non siano riuscite a permeare la società europea. E qui ci sarebbe da fare un lungo discorso sulla rappresentatività di strutture sovranazionali come quelle di cui si è dotata l'UE.
Cordiali Saluti
Lorenzo
Miles Insulae
La domanda posta così non ha senso. Il futuro dell'UE dipende dal suo livello di unità politica e non abbiamo elementi per prevedere quale sarà e se ci sarà realmente.
Ovviamente più vicino a una federazione sarà il sistema e più futuro avrà, dall'altro capo invece si trova l'Europa che sognano i legaioli e i nazionalisti: un'accozzaglia di paesi o regioni-staterelli litigiosi sotto vassallagio delle grandi potenze.
Secondo me è pura utopia (personalissima opinione, come quella di chiunque).Originariamente Scritto da -ART-
Per capirlo (in piccolo) basta vederlo anche nelle risposte al sondaggio.. profondamente frammentati.
Non esisteranno MAI gli "U.S.E." perchè manca il collante fondamentale di ogni Unione... "L'INTERESSE COMUNE"... Per chi ha studiato un pò di politica europea, ricorderà bene che l'unico modo di creare una forma di collaborazione tra Stati in Europa, non fu quello ideale e filosoficamente alto di Altiero Spinelli, ma quello pragmatico e "danaroso" di Delors... CECA! Facciamo più soldi col carbone e l'acciaio... è detto in maniera ultra volgare, ma è il succo della questione.
I valori comuni in Europa non esistono.. (altra prova lampante è quella carta straccia della costituzione europea che bocciano tutti.. e se facessero il referendum in Italia sarebbe la stessa minestra), esiste solo L'INTERESSE COMUNE... se un'alleanza, una unione, un accordo, porta UTILITA' a chi si siede al tavolo, allora la cosa va in porto.. altrimenti si rimane alle belle chiacchere.
Altra cosa che io vedo in maniera profondamente scettica, è questa pseudo unione a VENTICINQUE Stati.... Venticinque culture, venticinque storie, venticinque economie...
La mia paura è che, arriveremmo alla PARALISI totale di questo ELEFANTE chiamato UE che ormai, oggi, non è più capace di assolvere ad alcun compito e di CREARE UTILITA' per i membri.
Facciamo l'Europa a 2/3 velocità... più pragmatico, più realista, più portatrice di UTILITA', più produttrice di INTERESSI.
Ciao!
Non può esistere la Grande Europa se non nel rispetto dei corpi intermedi, in tale caso le comunità nazionali tra loro affini che le danno vita.Originariamente Scritto da -ART-
Il problema non è nella struttura interna, ma nella capacità di porsi come un blocco unico verso il resto del mondo.
Peraltro nessuno sogna una accozzaglia di staterelli litigiosi (se non Silvioleo, peraltro credo per provocazione, il quale non è né leghista né nazionalista).
Grave errore.Originariamente Scritto da india9001
Com'è scritto chiaramente nella Dichiarazione Schuman, che è la base dell'integrazione europea e della seguente nascita della CECA, la messa in comune delle riserve di carbone e acciaio (e non del semplice "fare soldi" col carbone e l'acciaio), che era l'equivalente di un'ipotetica messa in comune delle riserve di petrolio oggi, era solo il primo passo verso un'unione economica molto più stretta la quale dovava fare da base concreta e solida di una futura FEDERAZIONE, parola che nella dichiarazione viene ripetuta ben due volte, in due diversi passaggi. Solo il metodo era diverso fra Spinelli e Monnet, ma non l'obiettivo finale e neanche l'idea di fondo, in quanto anche Monnet era un federalista europeo dichiarato e del resto lo dimostrò ampiamente con i fatti. Ad esempio quando la sua proposta di unione federale franco-britannica che fece durante la guerra, poco prima della caduta della Francia, venne accettata al volo da Churcill e De Gaulle. Un grande difetto (chiamiamolo anche "valore comune" a questo punto) di noi europei è che fin quando i problemi non si manifestano in modo disastroso tutti tergiversano e se la tirano, poi quando ci si rende conto di aver sbagliato e si cominciano a prendere i calci in culo gli "interessi comuni" saltano fuori eccome
Se gli "U.S.E." esisteranno o no dipende solo da noi. Di interessi ne abbiamo fin troppi, a partire dal non ricadere nel nostro "vecchio ruolo", come lo chiama il fervente nazionalista Rick Hunter, il ruolo di fessi masochisti che litigano o peggio guerreggiano fra loro mentre le grandi potenze del mondo se la godono sghignazzando, passando dal progresso economico che non è certo favorito da divisioni interne, arrivando all'autonomia politica a livello mondiale del nostro sistema.
Gli europei hanno origine comune per 3/4, hanno in maggioranza parecchi valori in comune (principi democratici e religiosi, economia di mercato, tanto per fare alcuni esempi generali), e non è certo un semplice trattato identico ai precedenti e a cui è stato dato il nome "costituzione" che segnala la presunta inesistenza di valori comuni. Al massimo potresti affermare una cosa del genere se la pubblica opinione rifiutasse una vera costituzione europea.Originariamente Scritto da india9001
Prima dicevi che l' "interesse comune" non esiste, adesso dici che esiste... ma il problema non è questo. A meno che non si accetti di vendere culo e dignità l'interesse supremo, direi la prerogativa elementare, di ogni paese sovrano che si rispetti è quello di essere autonomo a livello mondiale, senza ingerenze o pesanti influenze esterne. Gli stati europei presi singolarmente a livello mondiale sono ben poca cosa rispetto alle potenze mondiali presenti e future, quindi c'è poco da menarla con la presunta mancanza d'interessi comuni: quelli ci sono, se poi per convinzione ideologica o per motivi politici li si nega o si fa finta di non vederli è tutta un'altra faccenda.
Questo è un fatto puramente soggettivo. Parli quasi come se ogni stato europeo avesse una civiltà a sè stante, ma due europei di diversi stati sono molto differenti fra loro solo fin quando non li confronti con abitanti di altri continenti e altre civiltà, in quel caso le differenze fra europei si assottigliano decisamente.Originariamente Scritto da india9001
Venticinque storie che si intrecciano, l'hanno sempre fatto nel bene e ne male.
Venticinque economie integrate. Mettendola su questo piano si potrebbe parlare di 20 economie delle regioni italiane... non ha propio senso.
Su questo ti do pienamente ragione, anche se l'UE è tutt'altro che un elefante. Siamo arrivati da un pezzo a un livello in cui i padroni dell'UE, ovvero i governanti dei suoi stati membri, non possono più nascondere che la baracca che hanno volutamente mantenuto traballante non può più stare in piedi: o si cambia o bisognerà affrontare il problema del nostro primo interesse comune, la sovranità europea. Non bastano neanche le 2 o 3 velocità, che nei fatti esistono già (alcuni hanno l'euro, altri no; alcuni aderiscono a Schengen e altri no; la differenza di reddito fra ovest ed est è alta) e quindi si propone una riforma radicale: i sei fondatori della Comunità si "sganciano" dagli altri e avviano un processo di unione seria, gli altri se e quando vorranno saranno i benvenuti.Originariamente Scritto da india9001
Il porsi verso l'esterno come un blocco unico è un problema che dipende ivevitabilmente dalla stuttura interna: non si può paralre con una sola voce senza averla e agire in comune senza averne i mezzi: questo è ampiamente dimostrato dal fatto che in 50 anni d'integrazione europea non è esistita nè si profila a breve o medio termine neanche un abbozzo di politica estera e militare davvero comune... questo per il semplice motivo che politica estera e forze armate sono appunto due delle tre caratteristiche fondamentali di uno stato sovrano. Finchè non si abolisce la sovranità degli stati dell'UE non si potranno mai fare blocchi di nesun tipo e se casualmente si riuscisse a metterne in piedi uno sarà pur sempre una semplice forma di alleanza temporanea.Originariamente Scritto da Alvise Nutti