Risultati da 1 a 2 di 2

Discussione: Il mio amico Marwan

  1. #1
    Roderigo
    Ospite

    Predefinito Il mio amico Marwan

    Luisa Morgantini

    Marwan Barghouti è una persona di grande ironia, forse un po' impaziente anche se nei lunghi anni nel carcere israeliano, durante la prima Intifada, ha maturato tanta pazienza. Marwan ha creduto e crede profondamente alla necessità della pace e della coesistenza fra lo stato di Israele e la Palestina.
    L'ho incontrato la prima volta a Birzeit. Era dirigente dell'organizzazione degli studenti, e quando lo rividi - dopo gli anni in carcere e la sua deportazione a Parigi e in altre città europee - era un dirigente di Al Fatah.

    Nelle città europee, in quegli anni, vi erano sempre assemblee, incontri, conferenze tra israeliani e palestinesi. Si parlava di pace, di spezzare la catena dell'odio, della convivenza. Di Marwan, qualsiasi cosa dicano, ricordo bene quello che ha ripetuto sempre a me: era un sostenitore rigoroso del processo di Oslo. Ricordo di averlo incontrato a Ramallah, il giorno dopo che a Tulkarem l'esercito israeliano aveva assassinato Thabet Thabet medico e dirigente di Al Fatah. Thabet lo conoscevano tutti, e tutti sapevano della sua dedizione alla pace e al dialogo. Quel giorno Marwan piangeva il suo amico, e piangendo ripeteva che lui la pace la voleva, sempre di più.

    Durante questi anni ogni volta che lo rivedevo mi felicitavo che fosse ancora vivo. Che non lo avessero ucciso. Marwan ci scherzava sopra, anche quando noi, un gruppo di donne europee, gli proponemmo di essere sempre con lui, per impedire che fosse ucciso.

    «Non c'è altra strada di un negoziato che porti alla realizzazione di uno Stato palestinese in coesistenza con lo Stato israeliano» ripeteva, spiegandomi che «siamo stati proprio noi a convincere la popolazione che l'accordo di Oslo poteva condurci alla pace». «Sono stato in carcere tanti anni, sono stato deportato insieme a tanti altri - diceva anche - ma tutti noi continuano a credere che non vi è altra strada che quella del negoziato».

    Su ragioni e opportunità della nuova Intifada non aveva dubbi: «Quello che chiediamo è semplicemente un nostro diritto, chiediamo una terra e la dignità che si deve ad ogni umano, ad ogni popolo». Parlava sempre dell'Onu, di una comunità internazionale in cui non ha perso mai del tutto la fiducia: «Israele deve cessare l'occupazione militare, lo dicono anche le risoluzioni internazionali».

    Marwan Barghouti è un uomo che non sopporta le umiliazioni, che non ha mai tollerato di vedere i giovani, i ragazzi e le ragazze della "sua" Palestina, costretti al volere dei soldati israeliani. «Perché qui siamo prigionieri senza nessuna libertà di movimento» insisteva «e ditemi voi se è possibile una pace dove ci sono dominati e dominatori». Del mondo, che nella vita aveva pure conosciuto, non si spiegava il silenzio di fronte all'ingiustizia: «Per i media noi non valiamo un granché. I nostri morti non hanno nome, non hanno genitori. I nostri morti non hanno storia, sono morti e non uccisi».

    Quando gli ribadivo la mia distanza da qualsiasi violenza o lotta armata, diceva di essere stato sempre fermamente contrario alle azioni contro i civili, «inaccettabili moralmente e politicamente». Diceva pure che però un popolo ha il diritto alla resistenza contro una forza militare di occupazione, «un diritto riconosciuto ad ogni popolo dalla Convenzione di Ginevra».

    Nel capodanno scorso eravamo insieme, nelle strade di Ramallah. Festeggiavamo l'anno nuovo per le strade di quella città palestinese, e ricordo che Marwan, parlando dal palco, era emozionato nel vedere quella piazza con la gente palestinese fianco a fianco ai gruppi internazionali, tutti uniti per dire no all'occupazione e per dire sì una pace giusta.

    Quando lo hanno arrestato è stato molto doloroso. Pensavo alle sue battute, a quando insieme con altri italiani ci voleva invitare a pranzo al ristorante Barduni. All'affetto che aveva verso i giovani che gli stavano intorno. All'amore per i suoi figli e per Fadua, sua moglie, un avvocato che oggi è diventata messaggera per la sua liberazione. Proprio Fadua, una donna con la quale avevo parlato diverse volte anche della sua estraneità al lavoro politico di Marwan, oggi è diventata una portavoce del diritto dei palestinesi alla liberta.

    Marwan ieri, con le manette ai polsi e la sua grande dignità, ha rivendicato il suo diritto. Quello dei giovani e del popolo di Palestina alla libertà, alla dignità.

    La dignità, fondamentale per Marwan. Mi confidò, una volta, che l'unica cosa che davvero gli pesava quando i soldati lo picchiarono in una manifestazione era il pensiero dei suoi figli, che lo vedevano brutalizzato. Mi diceva: «nessun bambino in Palestina o nel mondo dovrebbe vedere il proprio padre picchiato dai soldati».

    Il 5 settembre ci sarà il processo a Marwan. Dovremmo essere acconto a lui, in tanti. Spero che potrà esserci anche Nelson Mandela.

    Liberazione 15 agosto 2002
    http://www.liberazione.it

  2. #2
    Roderigo
    Ospite

    Predefinito

    ACCUSE FALSE

    «Processo illegale»
    Parla l'avvocato di Barghuti. «Israele non ha il diritto di tenerlo in carcere»


    MI.GIO.

    L'avvocato Jawad Bulos avrà l'incarico di studiare i capi di accusa notificati ieri a Marwan Barghuti. Bulos, noto per essere stato in passato il legale dell'Orient House (il quartier generale dell'Olp a Gerusalemme), ha annunciato che, assieme al suo collega Khader Shrikat del centro per i diritti umani «Law», porterà avanti una difesa volta a dimostrare «l'illegalità» del processo contro Barghuti. Lo abbiamo raggiunto ieri al telefono nella sua residenza di Gerusalemme. Avvocato Bulos le accuse della magistratura israeliana nei confronti di Marwan Barghuti sono molto gravi. Qualcuno dice che il dirigente palestinese non ha scampo e che passerà il resto dei suoi giorni in un carcere israeliano No, non è così. Si tratta di un castello di accuse che, sono certo, verrà smontato nel corso del processo. Barghuti è un leader politico, un uomo che ha sempre e soltanto fatto politica. Gli vengono attribuiti fatti di sangue di cui non è responsabile. Ha detto in passato e lo ha ripetuto (ieri) davanti ai giudici di essere un deputato del Consiglio legislativo dell'Anp e il segretario di una forza politica nota e riconosciuta, pertanto quelle accuse sono false. Riusciremo a dimostrare che si tratta di un processo illegale, avviato da forze di occupazione che non hanno alcun competenza giuridica nelle aree autonome dove (Ramallah) è stato arrestato e portato via con la forza Barghuti.

    I servizi segreti israeliani affermano di aver trovato prove sufficienti per dimostare il coinvolgimento di Barghuti in attentati avvenuti all'interno dello Stato ebraico. Sostengono inoltre che il segretario di Al-Fatah durante gli interrogatori avrebbe confessato di aver pianificato attacchi armati in Cisgiordania
    Sono bugie, soltanto bugie. Marwan non ha confessato nulla, al contrario ha negato con fermezza la sua partecipazione alla organizzazione e realizzazione di operazioni armate. Ha sempre rivendicato invece il ruolo politico che ha svolto nella mobilitazione della popolazione palestinese contro l'occupazione e in sostegno dell'indipendenza.

    Barghuti ha denunciato in una intervista alla stampa israeliana di essere rimasto per oltre tre mesi nella cella di rigore, isolato dagli altri detenuti e di aver subito torture da parte di coloro che lo interrogavano senza sosta
    Israele nega ma in realtà Marwan è stato costretto a subire torture che non hanno lasciato segni visibili sul corpo ma che sono state ugualmente molto dolorose. E' stato tenuto per ore, ogni giorno, su una sedia minuscola o in posizioni dolorose con le mani legate, è stato privato del sonno, è stato tenuto sotto pressione per giorni. Queste sono forme di tortura e le denunceremo con forza durante il processo. Daremo battaglia, non ci arrenderemo, vogliamo la liberazione di Marwan.

    il manifesto 15 agosto 2002
    http://www.ilmanifesto.it

 

 

Discussioni Simili

  1. Marwan Barghouti, l'ultima speranza per i Palestinesi
    Di Canaglia nel forum Destra Radicale
    Risposte: 5
    Ultimo Messaggio: 16-12-09, 21:15
  2. Intervista a Marwan Barghouti
    Di Outis nel forum Comunismo e Comunità
    Risposte: 0
    Ultimo Messaggio: 24-12-07, 00:23
  3. Marwan Barghouti sulla crisi palestinese
    Di Myrddin-Merlino nel forum Sinistra Italiana
    Risposte: 0
    Ultimo Messaggio: 22-06-07, 20:13
  4. Ora che c'è il disastro, si ricordano di Marwan Barghouti
    Di bsiviglia nel forum Politica Estera
    Risposte: 17
    Ultimo Messaggio: 07-02-07, 20:30
  5. Per la liberazione di Marwan Barghouti
    Di Roderigo nel forum Politica Estera
    Risposte: 22
    Ultimo Messaggio: 01-06-02, 15:43

Chi Ha Letto Questa Discussione negli Ultimi 365 Giorni: 0

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito