Pagina 1 di 2 12 UltimaUltima
Risultati da 1 a 10 di 16

Discussione: Appello antirazzista

  1. #1
    Quin igitur expergiscimini?
    Data Registrazione
    09 Mar 2002
    Località
    "Publicam miserorum causam pro mea consuetudine suscepi"
    Messaggi
    2,082
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Appello antirazzista

    Il presidente dello Zimbabwe, Robert Mugabe, ha prorogato alla fine d'agosto l' ultimatum per l' esproprio delle terre (e fin qui si può essere d'accordo), senza alcun indennizzo (e qui la cosa ci sembra alquanto criticabile), ai proprietari bianchi ancora nel Paese.
    Dure le sanzioni per i bianchi che oseranno restare: la legge prevede 2 anni di carcere e 20 mila dollari locali di ammenda.

    In quanto comunisti favorevoli ad una società multietnica e tollerante, non possiamo non protestare contro questa inaccettabile forma di razzismo operata dai neri dello Zimbabwe ai danni dei bianchi dello stesso Paese!


  2. #2
    Roderigo
    Ospite

    Predefinito Re: Appello antirazzista

    Originally posted by Catilina
    Il presidente dello Zimbabwe, Robert Mugabe, ha prorogato alla fine d'agosto l' ultimatum per l' esproprio delle terre (e fin qui si può essere d'accordo), senza alcun indennizzo (e qui la cosa ci sembra alquanto criticabile), ai proprietari bianchi ancora nel Paese.
    Dure le sanzioni per i bianchi che oseranno restare: la legge prevede 2 anni di carcere e 20 mila dollari locali di ammenda.
    In quanto comunisti favorevoli ad una società multietnica e tollerante, non possiamo non protestare contro questa inaccettabile forma di razzismo operata dai neri dello Zimbabwe ai danni dei bianchi dello stesso Paese!
    Molto divertente.
    E chi saranno mai questi "comunisti" favorevoli ad un società multietnica quando si tratta dei latifondisti bianchi della ex Rhodesia?
    Forse questi?
    http://www.misteriditalia.com/estrem...ostri/circoli/
    Catilina, già che usi il plurale maestatis, parla pure esplicitamente a nome del tuo gruppo. Cioè, parla per te.

    R.

  3. #3
    Roderigo
    Ospite

    Predefinito

    Il presidente Mugabe espropria i "farmer" che controllavano il 70% della terra agricola.

    Zimbabwe, l'ultimatum è scaduto: i padroni bianchi devono andarsene. Ma dilaga la carestia.


    E' scaduto a mezzanotte l'ultimatum del presidente dello Zimbabwe ai 2900 proprietari terrieri bianchi: dovevano sgomberare le loro aziende passandole al governo. La controversa riforma agraria varata nel maggio scorso dal parlamento di Harare ha concesso, infatti, ai "farmer" bianchi soltanto tre mesi per chiudere la produzione e consegnare le fattorie. Ora le terre dovrebbero essere redistribuite ai veterani della guerra di indipendenza ma l'opposizione del "Movimento per il cambiamento democratico" e molti osservatori internazionali denunciano un'ondata di favoritismi e l'esclusione dai benefici di tutti gli avversari politici. Il Commonwealth ha sospeso lo Zimbabwe per dodici mesi, anche per sospetti di brogli nelle recenti elezioni che hanno assicurato la presidenza a Robert Mugabe.

    I latifondisti bianchi, eredi dei coloni inglesi in quella che si chiamava Rhodesia, costituiscono appena lo 0,6% della popolazione ma detenevano il 70% del territorio agricolo. Tra loro c'è anche il colosso dei diamanti "De Beers" che controlla 85mila ettari.

    Ma l'esproprio è stato deciso dal presidente Mugabe soprattutto per distrarre l'attenzione dalla piaga della corruzione, approfittando di un movimento di occupazione della terra che si è sviluppato a partire dal febbraio di due anni fa. Negli scontri con i militanti dello Zanu-Pf, il partito del presidente, undici farmer hanno perso la vita mentre ai migliaia di lavoratori neri hanno dovuto lasciare i campi. Nel frattempo molte colture sono state abbandonate mentre alle famiglie che si sono insediate nelle fattorie espropriate il governo non ha distribuito né sementi né altri aiuti.

    Questa particolare attuazione della "riforma" ha finito per aggravare la penuria di cibo. Da mesi la carestia flagella il paese aggravata dalla pesante siccità. Secondo il Programma alimentare mondiale delle Nazioni unite, nello Zimbabwe la vita della metà degli abitanti (sei milioni su 12,5) dipenderà dagli aiuti alimentari delle agenzie internazionali.

    In vista della scadenza, grande parte dei proprietari avevano già lasciato i possedimenti ma una minoranza è rimasta fino all'ultimo sfidando la polizia. Chi resisterà al provvedimento sarà multato e condannato a due anni di carcere.

    Fino all'ultimo, la "Commercial farmer union - Cfu", che rappresenta i padroni terrieri, ha tentato di ottenere un rinvio. Le loro speranze si affidano alla sentenza dell'Alta Corte dello Zimbabwe che, per decisione del giudice Charles Hungwe, ha dichiarato illegittimo l'esproprio dei terreni già ipotecati presso le banche. Il pronunciamento vale direttamente per il "farmer" Andrew Kockett ma anche molti altri si trovano più o meno nella stessa situazione debitoria. Il vicepresidente Joseph Msika, però, ha ribadito che la legge sarà applicata «senza esitazioni».

    Liberazione 9 agosto 2002
    http://www.liberazione.it

  4. #4
    Roderigo
    Ospite

    Predefinito

    Mugabe: via dalle terre
    Il presidente dello Zimbabwe ha parlato ieri. Ribadendo che la deadline per i white farmers scade ad agosto. Ma ha detto anche che «i veri e beneintenzionati agricoltori bianchi che saranno leali a questo paese potranno continuare a lavorare la terra». Minacce di rappresaglie contro paesi occidentali che hanno imposto sanzioni


    M.M.

    Il presidente dello Zimbabwe, Robert Mugabe, si è spinto ormai troppo in là per poter pensare di tornare indietro. Il suo scontro con l'Inghilterra di Tony Blair - che ancora ieri ha definito «un gangster» e «un pazzo» -, con gli Stati uniti e l'Unione europea non lascia margini di manovra. L'espropriazione delle terre fertili del paese che una volta era «il granaio» dell'Africa australe e ora muore di fame, la sua controversa rielezione in marzo (è ininterrottamente al potere dall'indipendenza della ex Rhodesia bianca, nel 1980) lo hanno reso inviso all'Occidente dopo che nei suoi primi 20 di regno era divenuto - lui, pur marxista confesso e mai pentito - uno dei beniamini di Washington e del Fondo monetario. Poi si è imbarcato nella guerra civile in Congo, nell'ennesima rielezione - sconfiggendo con le buone e più spesso con le cattive i filo-occidentali e filo-liberisti del Movement for democratic change -, e, scaduti i vent'anni di grazia previsti (e rispettati) negli accordi della Lancastar House, ha messo mano, mentre la situazione economica del paese andava sempre più degrandandosi, all'espolosiva questione delle terre. Una bomba a tempo, non solo per lo Zimbabwe, dove i 4500 white farmers avevano sempre il fra il 45 e il 70% delle terre più fertili (quelle peraltro che portavano il grosso delle entrate da esportazione), ma per l'intera Africa (a cominciare dal Sudafrica a-razziale di Mandela e Mbeki). Da allora lo scontro, interno ed esterno, si è fatto sempre più duro. E uno degli ultimi e pochi grandi personaggi dell'Africa ha perso molto del suo appeal.

    Ieri Mugabe ha parlato. Il suo discorso era molto atteso. Dai neri e dai bianchi dello Zimbabwe. Perché si doveva capire se ci fosse qualche spiraglio dopo che, giovedì scorso a mezzanotte, è scaduto il termine ultimo cato agli agricoltori bianchi per fare i bagagli e andarsene dalle loro piantagioni che dovrebbero essere girate ai war veterans, i veterani neri della guerra di liberazione (o, come è accaduto in passato, agli amici e fedeli di Mugabe e del suo partito Zanu-Pf?).

    Alcuni numeri danno l'idea. In Zimbabwe i bianchi sono 70 mila, lo 0.6% della popolazione, e un milione di agricoltori neri possiede 16 milioni di ettari, spesso nelle regioni più sterili e secche, contro i 4500 bianchi della Commercial Farmers'Union che possiedono (fino a oggi) 11 milioni di ettari delle terre di prima qualità. Dopo le invasioni violente dei «veterani di guerra» (spesso giovanissimi...) a partire dall'inizio del 2000, che ha provocato 11 morti fra i terratenientes bianchi, il governo ha diffuso un programma di espropriazione, che si potrebbe definire di riapprpopiazione, senza indennizzo secondo il quale 2900 di quei 4500 dovevano andarsene entro il 9 agosto scorso. Pare che solo 1100, o secondo altre fonti solo 500, se ne siano andati. Gli altri aspettano e sperano che succeda qualcosa. Nel fine settimana non sono state segnalate violenze. Un giudice della Corte suprema ha emesso una sentenza che potrebbe bloccare l'esproprio almeno delle terre ipotecate.

    Ma Mugabe ha detto ieri di non contarci. Parlando - il discorso era trasmesso in diretta Tv - nel Giorno degli eroi, che segna la liberazione, e in occasione del funerale dell'ex ministro delle finanze Bernard Chidzero, ha detto che «Ci siamo dati agosto come deadline per la redistribuzione delle terre e quella deadline resta», perché i nuovi proprietari neri possano prendere possesso delle terre e prepararle per la semina di ottobre. Ha detto che chi non se ne andrà dovrà risponderne davanti alla legge (multa o carcere fino a due anni). Ma, forse una porta socchiusa, ha detto anche che i white farmers che collaboreranno col governo potranno continuare a fare gli agricoltori: «Tutti i veri e benintenzionati agricoltori bianchi che vorranno continuare la loro attività come cittadini leali di questo paese avranno terra per poterlo fare» e «nessun farmer resterà senza terra». Ha detto, riferendosi ai 6 milioni di persone minacciate dalla carestia, che «nessun cittadino dello Zimbabwe sarà lasciato morire di fame, «neanche i tirapiedi e i burattini». Uno spiraglio? Si vedrà nei prossimi giorni.

    Contro lo Zimbabwe, l'Inghilterra, gli Usa e la Ue hanno imposto sanzioni (viaggi e beni all'estero congelati, sospensione dal Commonwealth). Ieri Mugabe ha minacciato di ricorrere «al diritto di rispondere» perché «anche loro hanno degli interessi qui». Si rotola verso l'ultimo atto?

    il manifesto 13 agosto 2002
    http://www.ilmanifesto.it

  5. #5
    Quin igitur expergiscimini?
    Data Registrazione
    09 Mar 2002
    Località
    "Publicam miserorum causam pro mea consuetudine suscepi"
    Messaggi
    2,082
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Ribadito per l'ennesima volta che non parlo a nome di nessun gruppo, perchè di nessun gruppo faccio parte, vorrei solo dire che nel mio primo thread precisavo che non era in discussione l 'espopriazione delle terre ai latifondisti, ma che da condannare erano i metodi con cui essa veniva attuata, nonchè i fini evidentemente clientelari e di partito che stanno alla base della stessa. Tutti elementi che, noto con piacere, sia da "Liberazione", sia dal "Manifesto" sono autorevolmente rimarcati. E con quali motivazioni un antirazzista può dirsi soddisfatto del fatto che da una paese africano vengano cacciati i bianchi? Perchè sono "solo" 70.000? L'antirazzismo non può funzionare a senso unico, per essere credibile.

  6. #6
    Roderigo
    Ospite

    Predefinito

    Originally posted by Catilina
    Ribadito per l'ennesima volta che non parlo a nome di nessun gruppo, perchè di nessun gruppo faccio parte, vorrei solo dire che nel mio primo thread precisavo che non era in discussione l 'espopriazione delle terre ai latifondisti, ma che da condannare erano i metodi con cui essa veniva attuata, nonchè i fini evidentemente clientelari e di partito che stanno alla base della stessa. Tutti elementi che, noto con piacere, sia da "Liberazione", sia dal "Manifesto" sono autorevolmente rimarcati. E con quali motivazioni un antirazzista può dirsi soddisfatto del fatto che da una paese africano vengano cacciati i bianchi? Perchè sono "solo" 70.000? L'antirazzismo non può funzionare a senso unico, per essere credibile.
    Negli articoli di Liberazione e il manifesto si critica il metodo, per il rischio carestia, ed il fine non favorevole ad una redistribuzione tra la popolazione. Ma l'esproprio dei latifondisti in sè è ineccepibile. E' ovvio che i bianchi possono vivere dove vogliono. Ma non da padroni. Non sono precisazioni da poco. Nel tuo post non ce n'era traccia: era dello stesso segno di altri analoghi, inseriti da fascisti e leghisti. http://www.politicaonline.net/forum/...der=descending

    R.

  7. #7
    Quin igitur expergiscimini?
    Data Registrazione
    09 Mar 2002
    Località
    "Publicam miserorum causam pro mea consuetudine suscepi"
    Messaggi
    2,082
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Ribadisco che nel mio primo thread non c'era nessuna opposizione all' idea della espropriazione dei latifondi- leggere per credere, ma ai sistemi utilizzati da Mugabe.
    Mi compiaccio che tu dica che anche i bianchi possono vivere dove vogliono, perchè così dimostri che il tuo antirazzismo non è a senso unico, come invece si evinceva dai primi interventi.
    Ma bisognerà vedere se i pretoriani di Mugabe li lasceranno in pace. Solo i prossimi eventi potranno dare risposta a questa domanda.

  8. #8
    Consurta Comunista Sarda
    Data Registrazione
    05 Jun 2002
    Località
    SARDINNA
    Messaggi
    3,749
     Likes dati
    0
     Like avuti
    1
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Sono pienamente d'accordo con te Catilina, l'esprorpio è sacrosanto, sull'indennizzo ci sarebbe da discutere caso x caso, sul razzismo etnico ci vuole una ferma condanna!!
    Il mondo è di tutti!!

  9. #9
    God, Gold & Guns
    Data Registrazione
    05 Mar 2002
    Località
    La democrazia è due lupi e un agnello che votano su cosa mangiare a colazione. La libertà è un agnello ben armato che contesta il voto. (Benjamin Franlink)
    Messaggi
    14,798
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Forza Aids !!!

    Forza carestia !!!

    Forza Mugabe !!!


    Gli indigeni della Rhodesia hanno sputato in faccia, stuprato, ammazzato i coloni bianchi che gli davano lavoro e li sfamavano... ora e' giusto che paghino per le loro colpe. La legge del contrappasso sta colpendo con aspra ferocia.

    Dal 1980 i neri traditori della Rhodesia stanno subendo cose che neppure il gran Dragone del KKK potrebbe immaginare... e quello che li aspetta e' ancora peggio !

  10. #10
    Quin igitur expergiscimini?
    Data Registrazione
    09 Mar 2002
    Località
    "Publicam miserorum causam pro mea consuetudine suscepi"
    Messaggi
    2,082
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Al di là delle battute del cow-boy, la vicenda dello Zimbabwe apre una serie di interrogativi per tutti gli antirazzisti e sostenitori di una società multietnica.
    La cacciata dei bianchi, intimiditi dalle violenze e in fuga verso l' Europa o l' Australia, non è in ogni caso un fatto da salutare con soddisfazione. Vi sono paesi africani, come appunto la ex-Rhodesia ed il Sud Africa, con comunità bianche insediate da secoli, che si considerano indigene, cioè comunità di cittadini e non di usurpatori.
    In particolare, nello Zimbabwe, nel 1980 c'erano 4.500 possidenti bianchi, oggi ne restano 2.900. Dal marzo 2000 sono iniziati le requisizioni delle fattorie, che hanno avvantaggiato soprattutto i seguaci di Mugabe e si sono concluse, oltre che senza indennizzi, in qualche caso con l' uccisione dei proprietari. Ma i coltivatori neri che prendono in mano le fattorie non hanno soldi per comprare neppure le sementi e lo Stato non è in grado di sovvenzionarli. Questo ha perciò innescato una crisi agricola che, se non viene risolta al più presto, produrrà 6 milioni di affamati solo nello Zimbabwe, oltre ad altri 7 nei Paesi vicini che dipendono dalle sue coltivazioni. Che c'entra tutto questo con l'antirazzismo? Chi stabilisce la distinzione indicata da Mugabe tra "genuini e veri bianchi" e no? Lui stesso?
    Inoltre io penso che non si possa sostenere da una parte la validità della politica di espropriazione senza indennizzi nello Zimbabwe e negare dall' altra ai Palestinesi dei gruppi radicali la legittimità dell' idea che essi hanno di praticare la stessa politica con gli Ebrei d'Israele.
    Come si vede, questa vicenda è assai complessa e ci mette alla prova.

 

 
Pagina 1 di 2 12 UltimaUltima

Discussioni Simili

  1. manifesto antirazzista
    Di pietroancona nel forum Politica Nazionale
    Risposte: 2
    Ultimo Messaggio: 17-07-08, 14:00
  2. Appello per una mobilitazione antirazzista unitaria dal basso
    Di Epifanio nel forum Comunismo e Comunità
    Risposte: 0
    Ultimo Messaggio: 20-05-08, 14:47
  3. Fenris è antirazzista..
    Di blob21 nel forum Fondoscala
    Risposte: 142
    Ultimo Messaggio: 18-09-06, 16:52
  4. Antirazzista a chi?]
    Di daca. nel forum Destra Radicale
    Risposte: 4
    Ultimo Messaggio: 20-07-04, 22:54
  5. C.n.r. == Antirazzista !
    Di El Venexian nel forum Destra Radicale
    Risposte: 13
    Ultimo Messaggio: 12-12-03, 16:30

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito