Il presidente dello Zimbabwe, Robert Mugabe, ha prorogato alla fine d'agosto l' ultimatum per l' esproprio delle terre (e fin qui si può essere d'accordo), senza alcun indennizzo (e qui la cosa ci sembra alquanto criticabile), ai proprietari bianchi ancora nel Paese.
Dure le sanzioni per i bianchi che oseranno restare: la legge prevede 2 anni di carcere e 20 mila dollari locali di ammenda.
In quanto comunisti favorevoli ad una società multietnica e tollerante, non possiamo non protestare contro questa inaccettabile forma di razzismo operata dai neri dello Zimbabwe ai danni dei bianchi dello stesso Paese!