Un fiume di denaro arriva direttamente dal padronato italiano nel partito che più lo rappresenta, ossia Forza Italia. I supporters sborsano fior di milioni ogni anno, sull' unghia, per alimentare la "bustarella" destinata a via dell' Umiltà (si fa per dire).
Primo fra tutti, Giandomenico Fabiani. In un anno tramite Italcogimm, Waste e altre società del gruppo di famiglia ha staccato un assegno di 1.250.000.000 di vecchie lire per il partito di Berlusconi. Poi c'è Caprotti, il padrone dell' Esselunga, che il portafoglio lo apre spesso e volentieri, la sua "mancia" ammonta a 500.000.000 di vecchie lire. Tra i mecenati compare anche Callisto Tanzi, il "re del latte", che spremendo operai e mucche della Parmalat e dell' Agis, ha regalato a Forza Italia complessivamente 430.000.000. Alberto Falk ha dato 200.000.000.
I padroni di ogni settore produttivo hanno dato. Dal navale (con Aldo Grimaldi che tramite la Grandi Traghetti ha versato 35.000.000) all' alimentare (oltre a Caprotti, anche i Lombardini proprietari di una catena alimentare discount hanno versato 150.000.000). Un po' "tirato" Giuseppe Stefanel, che dal borsellino ha fatto tintinnare solo 20.000.000. Meglio la famiglia Zuegg (50.000.000) e l' Acqua Uliveto (50.000.000). Si porebbe continuare, ma fermiamoci qui, tanto il dicorso è chiaro. Basti dire che il totale dei contributi ammonta a £ 6.143.000.000, senza contare i soldi che arrivano dal finanziamento pubblico. Per curiosità i contributi al PRC a quanto ammontano, Roderigo?
Eppure, nonostante la costante trasfusione bancaria, Forza Italia continua a battere cassa. Forse incideranno molto le esorbitanti spese legali del suo Capo.
Ora, visto che si propongono campagne di boicottaggio, ad esempio, dei prodottti israeliani come pacifico strumento di pressione per spingere il governo Sharon alla riapertura di un dialogo con i Palestinesi, perchè non si propone al popolo della Sinistra un' analoga campagna anche per quanto riguarda i prodotti delle suddette aziende finanziatrici di FI per indurle ad essere meno arroganti (vedi la vicenda dell' art. 18) ?