Pagina 1 di 3 12 ... UltimaUltima
Risultati da 1 a 10 di 30
  1. #1
    Moderatore
    Data Registrazione
    30 Mar 2009
    Località
    Messina
    Messaggi
    18,411
     Likes dati
    1,422
     Like avuti
    1,210
    Mentioned
    2 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Maria Maddalena e i Vangeli Gnostici

    Maria Maddalena, le Madonne Nere, le Vere Donne Scarlatte fino alle leggende del Graal e al mistero di Rennes le Chateau

    Tratto da: Laurence Gardner, La linea di sangue del Santo Graal, la storia segreta dei discendenti del graal, collana i volti della storia, newton & compton editori, 1997, Roma pp 113-128

    Non date ciò che è santo ai cani, affinchè non lo gettino nel letamaio.Non gettate perle ai porci affinchè non le calpestino (Vangelo di Tommaso - V. Gnostico)

    … Nel Nuovo Testamento Maria viene menzionata per la prima volta quando i Vangeli raccontano la storia della sua resurrezione come figlia di Giairo nel 17 d.C.5 Essere "resuscitata" (simbolicamente, dalle tenebre eterne) si riferiva o alla promozione ad un rango più elevato all'interno della "Via" o, come abbiamo visto, alla revoca della scomunica che era una morte spirituale. Il termine viene usato ancora oggi nella Massoneria. Tuttavia, giacche le donne non venivano scomunicate, nel caso di Maria si trattava chiaramente di una iniziazione rituale.Le prime "resurrezioni" per i ragazzi avvenivano all'età di 12 anni e per le ragazze a 14. Posto che Maria fosse stata resuscitata dalle tenebre nel 17 d.C., ciò significa che era nata nel 3 d.C. Aveva quindi nove anni meno di Gesù e quando Io sposò per la prima volta nel 30 d.C., ne aveva 27. Essendo rimasta incinta nel dicembre del 32 d.C., Maria aveva 30 anni all' epoca del suo Secondo Matrimonio e durante quell'anno (33 d.C.) diede alla luce sua figlia Tamar. Quattro anni dopo diede alla luce Gesù il giovane e nel 44 d.C., quando aveva 41 anni, nacque il suo secondogenito, Giuseppe. A quel tempo Maria era a Marsiglia (Massilia), dove la lingua ufficiale era il greco fino al v secolo. Un fatto che non viene generalmente riconosciuto, ma che dovrebbe forse essere sottolineato, è che il linguaggio di Gesù, degli apostoli e di tutti coloro che avevano a che fare con il giudaismo ellenico, era fortemente influenzato dal greco. Gli ebrei, naturalmente, usavano la loro lingua specificamente semitica. Perciò parole come Alfeo e Rama- Teo sono formate da elementi greci ed ebraici. Inoltre, essendo stata sotto l'occupazione romana per tanto tempo, quest'altra cultura linguistica venne in qualche misura incorporata. Furono apportate anche modifiche nei riguardi dei gentili (non-ebrei) e dei proseliti (gentili convertiti al giudaismo) di modo che, con tutte queste varianti, regnava una grande confusione. Secondo la tradizione gnostica, Maria Maddalena veniva associata alla Saggezza (Sophia), rappresentata dal sole, la luna e un'aureola di stelle. Si riteneva che la gnosi femminile di Sophia fosse lo Spirito Santo , rappresentato perciò sulla Terra dalla Maddalena, che fuggì in esilio recando in seno il figlio di Gesù…... Oltre a Maria, fra gli emigrati in Gallia nel 44 d.C. c'erano Marta e la sua serva Marcella. C'erano anche l'apostolo Filippo, Maria Iacopa (moglie di Cleofa) e Maria-Salomè (Elena nota. la moglie di Simon Mago). Il luogo dove sbarcarono in Provenza era Ratis, divenuto poi noto come Les Saintes Maries de la Mer. Malgrado il posto importante che Maria e Marta occupano nei testi evangelici, non sono menzionate affatto
    negli Atti, ne in alcuna delle lettere (epistole) di San Paolo dopo la loro partenza per l'Occidente nel 44 d.C….[omissis] Un particolare brano narrativo della Legenda parla di santa Marta di Betania e di sua sorella Maria Maddalena. Quanto segue è un riassunto in lingua moderna. Santa Marta, ospite del Signore Gesù Cristo, era di famiglia reale. Suo padre si chiamava Siro e sua madre Eucaria; il padre veniva dalla Siria. Come erede della madre insieme a sua sorella, Marta entrò in possesso di tre proprietà: il castello Maddalena, Betania, e parte di Gerusalemme.Dopo l' Ascensione di nostro Signore, quando i discepoli se ne furono andati, lei, suo fratello Lazzaro e sua sorella Maria, e anche san Massimo, s'imbarcarono su una nave che - grazie alla protezione di nostro Signore li portò sani e salvi a Marsiglia. Da lì si recarono nella regione di Aix, dove convertirono gli abitanti alla fede. Il nome Maddalena o Magdala deriva dal sostantivo ebraico migdal (torre). In termini pratici, l'affermazione che le "sorelle" possedevano tre castelli è un po' fuorviante, particolarmente perche alle Marie (Miriam) non era permesso possedere nulla. L'eredità comune si riferiva in realtà alla condizione personale: cioè, esse ereditarono alti incarichi (castelli/torri) di tutela della comunità, come in Michea 4:8:9 la Magdal-eder (la torre di vedetta del gregge). Il culto più attivo della Maddalena s'insediò infine a Rennes-le Chateau, nella regione della Linguadoca. Ma anche altrove, in Francia, sorsero molti santuari dedicati a S.te Marie de Madeleine, fra cui il luogo della sua sepoltura a Saint-Maximin-la-Sainte-Baume, dove i monaci dell' ordine di san Cassiano vegliarono sul suo sepolcro e tomba in alabastro dall'inizio del 400. L'ordine di san Cassiano ha una storia interessante. Sebbene san Bendetto venga generalmente considerato il «padre del monachesimo occidentale», in realtà egli fu preceduto da Giovanni Cassiano, che fondò il suo monastero verso il 410 (pur seguendo gli sforzi innovatori di Martino, vescovo di Tours e di Onorazio, arcivescovo di Arles). L'importante progresso nella disciplina monastica compiuto da Cassiano (seguito poi da Benedetto e altri) consisteva nella sua separazione e indipendenza dall'organizzazione della Chiesa episcopale. Cassiano denunciò la pratica di prendere gli ordini come "pericolosa" e dichiarò che i monaci dovevano "evitare a tutti costi i vescovi". Dopo aver iniziato come eremita ascetico a Betlemme, Giovanni Cassiano istituì le sue scuole gemelle vicino a Marsiglia: una per gli uomini e una per le donne. Marsiglia divenne quindi un noto centro conventuale, dove nacque il rito della Candelora che subentrò all' antica processione a lume di torce in onore di persefone, regina dell' Ade. Analogamente, la festa della Madonna ebbe origine nella Basilica di St. Victor, sempre a Marsiglia. Un'altra importante sede del culto della Maddalena fu Gellone, dove l' Accademia di Studi Giudaici (il monastero di St.-Guilhelmle-Desert) fiorì durante il IX secolo. La chiesa a Rennes-le-Chateau fu consacrata a Maria Maddalena nel 1059 e nel 1096 (l'anno della Prima Crociata) ebbe inizio la costruzione della grande Basilica di Santa Maria Maddalena a Vezelay. Fu qui che san Francesco d'Assisi fondò i frati minori (poi cappuccini) nel 1217.1 1 Fu pure a vezelay che nel 1146 l'abate cistercense san Bernardo di Chiaravalle predicò la Seconda Crociata al re Luigi VII, alla regina Eleonora, ai loro cavalieri e ad una congregazione di 100.000 persone. In verità, l'entusiasmo per le Crociate era intimamente legato alla venerazione della Maddalena. Così, i cistercensi, i domenicani, i francescani e vari altri ordini monastici dell' epoca seguivano tutti uno stile di vita separato dall' episcopato della Chiesa romana. Ma condividevano un comune interesse per Maria Maddalena. Nel redigere la Costituzione dell'Ordine dei Cavalieri Templari nel 1128, san Bernardo menzionò specificamente il dovere di «obbedienza a Betania, il castello di Maria e Marta» . È chiaro, quindi, che le grandi cattedrali di Notre-Dame in Europa, tutte sorte per istigazione dei cistercensi e dei Templari, non erano dedicate a Maria, madre di Gesù, ma a "Nostra Signora" Maria Maddalena.


    Prostituta - Madonna nera

    I primi testi cristiani descrivono Maria Maddalena come «la donna che conosceva il Tutto». era colei che «Cristo amava più di tutti i ,discepoli». Era l'apostola «dotata di una conoscenza, una visione e una percezione molto superiori a quelle di Pietro», ed era la sposa diletta che unse Gesù al Sacro Matrimonio (Hieros Gamos) a Betania. Ignorando tutto ciò, la Chiesa romana decise a suo tempo di screditare Maria Maddalena nel tentativo di esaltare sua suocera Maria, madre di Gesù. A tale scopo si servì degli ambigui commenti contenuti nel Nuovo Testamento: commenti che descrivevano originariamente la Maddalena nubile come una "peccatrice" (intendendo con questo che era un'almah nubile sottoposta a Valutazione durante il fidanzamento).I vescovi ipocriti decisero, tuttavia, che una peccatrice doveva essere una prostituta e d'allora in poi Maria fu marchiata come una donna di Malaffare ! Ancora oggi, una definizione della parola Maddalena nell'Oxford Dictionary è «prostituta pentita». Nondimeno, molti artisti hanno avuto cura di contraddire questa denigrazione voluta dalla Chiesa raffigurando Maria con una veste bianca o un mantello foderato della candida seta della purezza. Esiste un affascinante parallelo fra Maria e una delle sue compagne di emigrazione in Gallia sia in termini di calunnie sparse su di lei che di colorazione nelle pitture di artisti posteriori. L' emigrante in questione è Elena-Salomè (la moglie di Simon Mago).A causa della sua avversione per le donne (e specie per quelle istruite) Pietro aveva sempre considerato Elena-Salomè una strega, senza curarsi del fatto che fosse intima amica della madre di Gesù e che l'avesse accompagnata alla Crocifissione. Come consorte di Simone Zelota (Zebedeo), Elena in effetti era stata anche la madre "conventuale" degli apostoli Giacomo e Giovanni Boanerges. A differenza di Maria Maddalena, che faceva parte dell 'ordine regionale di Dan, Elena apparteneva all'ordine di Asher, in cui le donne potevano possedere beni personali e le sacerdotesse venivano chiamate, in greco, hierodulai ("sacre donne"). Elena era effettivamente una grande sacerdotessa dell'ordine a Efeso (insignita del titolo di "Sara") e come tale aveva diritto d'indossare una veste rossa (più o meno come oggi i cardinali cattolici romani sono vestiti di rosso da capo a piedi). Le donne di così alto rango erano molto temute da Pietro giacche quelle come Elena rappresentavano una costante minaccia per la sua posizione. La Chiesa romana ha ereditato la stessa avversione e Io stesso timore: al di fuori degli ordini conventuali, oggi non esiste un clero femminile cattolico romano. Così l'immagine delle "donne scarlatte" , un tempo venerata, venne trasformata e le hierodulai (harlots in inglese passando per il francese medievale) divennero prostitute. Ancora oggi tali donne usano questa immagine falsata, vestendosi magari di rosso o esibendosi in una luce rossa. Le donne dell'Ordine di Dan erano nazaree laiche. Maria Maddalena, come "Miriam" , era una superiore dell' ordine (equivalente a un vescovo anziano) e aveva il diritto di vestire di nero, come i nazarei e i sacerdoti di Iside.
    È anche accertato che in parallelo con l'antica venerazione per Maria Maddalena, un culto noto come quello della "Madonna nera" scaturì da Ferrières nel 44 d.C.,4 Fra le molte raffigurazioni della Madonna nera che ancora esistono, una delle statue più belle è esposta a Verviers, vicino a Liegi: è tutta vestita di nero con uno scettro e una corona d'oro, sormontata dall'aureola di stelle della saggezza (Sophia). Anche il bambino porta una corona regale dorata. In contrasto con l'immagine cupa della Madonna nera, Maria Maddalena veniva raffigurata comunemente con un mantello rosso, spesso sopra una veste verde (il verde è simbolo di fertilità). Un esempio è la Santa Maria di Piero della Francesca, il famoso affresco, datato intorno al 1465, che si trova nel duomo gotico di Arezzo, vicino a Firenze. Anche Maria ai piedi della Croce di Botticelli è vestita in modo simile. Il rosso vuole indicare l'alto rango ecclesiastico di Maria (come gli abiti rossi dei cardinali).L'idea di queste donne dell'alto clero vestite di rosso irritava moltlssimo la gerarchia vaticana. Malgrado la particolare venerazione della Chiesa per la madre di Gesù (specie dopo il Concilio di Efeso nel 431), i vescovi cattolici decisero che gli artisti non dovevano ritrarla con le stesse prerogative che i posteri avevano accordato alla Maddalena. Nel 1649, Roma si sentì obbligata ad emanare addirittura un decreto secondo cui tutte le immagini della madre di Gesù (la "Madonna bianca") dovevano raffigurarla vestita esclusivamente di bianco e celeste. Questo ebbe l'effetto desiderato e alla madre di Gesù, Maria, sebbene esaltata e persino adulata dalla Chiesa, fu nondimeno negato qualsiasi riconoscimento ecclesiastico in seno all'establishment. Alle donne fu vietato di prendere gli ordini nell' ambito cattolico.
    E l'esclusione delle donne, tranne la madre di Gesù, da qualsiasi culto e venerazione spinse Maria Maddalena ancora più in secondo piano. Con la stessa strategia, gli eredi naturali di Gesù furono totalmente eclissati e i vescovi poterono rivendicare con più forza il loro diritto alla sacra autorità tramite una presunta "successione" maschile. Non era una discendenza messianica da Gesù, come sarebbe dovuta essere, e nemmeno una discendenza dal principe Rama- Theo (Arimatea), Giacomo il Giusto (fratello di Gesù), ma una immaginaria "linea di successione" che iniziava da Pietro, il rozzo e caparbio esseno che disprezzava le donne.Nello stesso periodo, la Chiesa primitiva doveva anche lottare contro la venerazione per la Dea Universale, che era particolarmente forte nel mondo mediterraneo dell'epoca e sarebbe addirittura aumentata durante questo periodo di dispute clericali su questioni di discriminazione sessuale. Dall'epoca preistorica, la Dea Universale era apparsa in molte forme e aveva avuto molti nomi, fra cui Cibele, Diana, Demetra e Giunone. Ma, comunque personificata, veniva sempre identificata con Iside «la Madre Universale, padrona di tutti gli elementi, primordiale figlia del tempo, sovrana di tutte le cose e unica manifestazione di tutto» .Per gli antichi Egizi, Iside era la sorella-sposa di Osiride, fondatore della civiltà e giudice delle anime dopo la morte. Iside era la Dea Universale, in particolare una materna protettrice, e il suo culto era molto diffuso. Veniva ritratta spesso con in braccio suo figlio, Oro, le cui incarnazioni erano gli stessi faraoni. È un fatto ormai assodato che l'immagine familiare della "Madonna bianca" si basa sulle pitture di Iside in veste di madre che allatta. Fu sempre lei a ispirare la misteriosa Madonna nera, di cui esistevano quasi 200 immagini in Francia nel XVI secolo. Oggi sono state scoperte circa 450 raffigurazioni in tutto il mondo.Anche l'amata patrona di Parigi, NotreDame de Lumière (Nostra Signora della Luce), trae origine dalla Madre Universale. L'immagine della Madonna nera e del suo bambino ha rappresentato un costante dilemma per la Chiesa: in particolare le statue che si trovano in chiese e santuari famosi dell'Europa continentale. In alcuni casi, sono tutte nere, ma molte hanno solo il viso, le mani e i piedi neri. Non è una questione di scoloritura, come hanno suggerito alcuni ecclesiastici imbarazzati. Alcune sono state ridipinte color rosa incarnato per adeguarle all'immagine classica della Madonna;altre sono state semplicemente rimosse dalla vista del pubblico. 1 lineamenti della Madonna nera non hanno alcuna caratteristica negroide, ma sono semplicemente di color nero. Alcune Madonne nere sono modestamente abbigliate (più o meno come le Madonne bianche tradizionali), ma altre sono raffigurate in vari gradi di prestigio e sovranità, con ricchi abiti e corone preziose. La Madonna nera ha la sua tradizione nella regina Iside e le sue radici nella Lilith pre-patriarcale. Rappresenta quindi la forza e la parità della donna: una figura fiera, schietta e maestosa, in contrasto con l'immagine rigorosamente subalterna della Madonna bianca tradizionale com' è vista nelle raffigurazioni ecclesiastiche della madre di Gesù. Si diceva che Iside e Lilith conoscessero entrambe il nome segreto di Dio (un segreto custodito anche da Maria Maddalena, «la donna che conosceva il Tutto»). Quindi, la Madonna nera rappresenta anche la Maddalena che, secondo la dottrina alessandrina, «trasmise il vero segreto di Gesù». Il culto di antica data della Maddalena era infatti legato in particolare ai luoghi della Madonna nera. È nera perche la Saggezza, che esisteva nelle tenebre del Caos prima della Creazione, è nera. Per gli gnostici di Simone (Mago) Zelota, la Saggezza era Io Spirito Santo: la grande e immortale Sophia che trasse fuori dall'abisso il Primo Padre Yaldaboath. Si credeva che Sophia si fosse incarnata nella regina Maria Maddalena sotto forma di Spirito Santo e quindi fosse lei la portatrice della suprema osservanza della Fede.


    Tiziano Vecellio, Maddalena penitente (1533). Firenze, Palazzo Pitti - Immagine tratta dal sito http://cgfa.sunsite.dk/


    Maria e la Chiesa

    Trascurando l'importanza dell'ideale della dea, accadde che durante l'ascesa del cristianesimo ortodosso tutti coloro che veneravano il principio femminile fossero ritenuti eretici. Furono i primi Padri della Chiesa come Quinto Tertulliano a creare le premesse molto prima dell'avvento di Costantino il Grande. Tertulliano sosteneva la regola per cui [...] non è permesso a una donna di parlare in chiesa, ne le è permesso di battezzare, ne di offrire l'Eucarestia, ne di rivendicare per se una parte in qualsiasi funzione maschile, meno che mai nell'ufficio sacerdotale.Tertulliano stessò seguiva semplicemente le opinioni espresse dai capi della Chiesa prima di lui, in particolare Pietro e Paolo.Nel Vangelo di Maria,Pietro contesta il rapporto di Maria con Gesù, dicendo: «Avrebbe egli davvero parlato privatamente con una donna, e non apertamente con noi? Perche dovremmo cambiare opinione e darle ascolto?». E ancora nel trattato copto chiamato Pistis Sophia (La Saggezza della Fede), Pietro protesta per la predicazione di Maria e chiede a Gesù di farla tacere, di impedirle di minare la sua supremazia. Gesù invece rimprovera Pietro e Maria più tardi confessa: «Pietro mi fa esitare. Ho paura di lui perche odia la razza femminile». Al che Gesù replica: «Chiunque sia ispirato dallo Spirito, deve parlare per decreto divino, sia esso uomo o donna». Maria aveva perfettamente ragione di diffidare di Pietro, che aveva palesato chiaramente il suo atteggiamento in molte occasioni, come nel Vangelo di Tommaso. Opponendosi alla presenza di Maria fra i discepoli, «Simon Pietro disse loro: Che Maria se ne vada, giacche le donne non sono degne di vivere».La donna impari con silenzio, in ogni soggezione. Ma io non permetto alla donna d'insegnare, ne d'usare autorità sopra il marito, ma ordino che stia in silenzio.(1 Timoteo 2:11-12) Direttive così autoritarie erano particolarmente utili perché di fatto nascondevano il vero problema. Il punto era che le donne dovevano essere escluse a tutti i costi. Altrimenti, continuando così, la presenza della Maddalena avrebbe finito col prevalere. Come moglie di Gesù, non soltanto era la regina messianica, ma anche la madre dei veri eredi. Per secoli dopo la sua morte, il retaggio di Maria rimase la più grave minaccia per una Chiesa timorosa che aveva aggirato la discendenza messianica in favore della successione apostolica.In generale, le fedi che si opponevano al cristianesimo romano e che erano definite pagane ed eretiche da Roma, non erano affatto orrende o feroci o sataniche. Per la Chiesa romana, tuttavia, erano tutte queste cose perché accettavano il principio femminile insieme a quello maschile. Per i credenti gnostici., lo Spirito Santo era essenzialmente l'elemento femminile che legava il Padre al Figlio. Ma Roma decretò che la Trinità era un "Unico Dio". E per questa ragione, sebbene a Maria, madre di Gesù, venisse fatta qualche concessione come Madre di Dio, fu esclusa dalla divina Trinità che rimase definita in termini interamente maschili. Il cristianesimo adottò il Dio d'Israele come risultato della missione di Gesù, al pari degli gnostici e dei nazarei, le cui componenti femminili agivano liberamente come insegnanti, guaritrici, evangeliste e sacerdotesse. Entro l'ambiente cristiano romanizzato, invece, ogni traccia di opportunità per le donne scomparve rapidamente.Una delle più importanti sette matriarcali del secolo predicava una fede ereditata direttamente da Maria Maddalena, Marta ed Elena-Salomè. Tertulliano denunciò irosamente il gruppo:Queste donne eretiche! Come osano! Sono tanto sfacciate da insegnare, impegnarsi in discussioni, compiere esorcismi, somministrare cure, e (forse) persino battezzare! Nelle comunità ebraiche settarie le donne erano state escluse da lungo tempo da molti aspetti della vita di tutti i giorni: l'istruzione, la pratica religiosa in pubblico, insomma qualsiasi attività sociale o politica al di fuori dall'ambiente familiare. Ma così non era stato nelle comunità elleniste, i cui ideali erano invece ispirati dal pensiero culturale della Grecia e dell' Asia Minore dove le donne erano impegnate al pari degli uomini nella venerazione di Iside. Al tempo di Gesù, le donne avevano raggiunto un'emancipazione particolarmente avanzata in Egitto. Analogamente, le donne romane delle classi ricche erano impegnate negli affari, nella politica, nella letteratura, nella matematica e nella filosofia. Faceva eccezione la Chiesa romana che era diversa per una ragione di primaria importanza:troncare la linea ereditaria dinastica di Gesù, incarnata in Maria Maddalena.Molte delle donne erudite che guidavano i gruppi formalmente definiti eretici propugnavano un insegnamento basato sulla lezione degli ascetici Terapeuti di Oumran. Tale insegnamento tendeva ad avere una base spirituale (mentre il modello romano di cristianesimo era molto materialista) e veniva quindi visto come un'enorme minaccia. La strategia di Roma contro le insegnanti era molto semplice: dovevano essere considerate peccatrici e subalterne, come affermava San Paolo:Adamo fu creato il primo, e poi Eva.E Adamo non fu sedotto; ma la donna, essendo stata sedotta, fu cagione di trasgressione.(1 Timoteo 2: 13-14) Fu a quest' epoca che per la prima volta quelle insegnanti furono definite intenzionalmente meretrici, attribuendo una connotazione riveduta e corretta alle "donne scarlate". La Chiesa decretò che erano tutte prostitute e la malevola designazione vige ancora oggi. All'inizio del 11 secolo d.C., era già iniziato un processo di segregazione nelle chiese cristiane: gli uomini celebravano il rito, le donne pregavano in silenzio. Alla fine del secolo anche questo limitato coinvolgimento era scomparso: la partecipazione delle donne al culto religioso era del tutto vietata. Se si veniva a sapere che una qualsiasi donna aveva partecipato a una pratica religiosa, essa veniva denunciata come "una prostituta e una strega". Secondo il vangelo di Maria, Levi (Matteo Anna) discusse con Pietro sui diritti di Maria Maddalena: «Ma se il Salvatore l'ha ritenuta degna, chi sei tu, in verità, per rigettarla? Il Salvatore la conosce sicuramente abbastanza bene: perciò l'ha amata più di noi».Al contrario di Pietro e di suo fratello Andrea, pare che gli altri discepoli fossero d'accordo con Levi giacche furono incoraggiati da ciò che Maria aveva detto e accettarono volentieri il suo insegnamento. Di fatto, i Vangeli che mostravano Maria sotto questo aspetto furono semplicemente esclusi dal Nuovo Testamento canonico. Inoltre, i quattro prescelti furono adattati alle esigenze della Chiesa. Ma la gente conosceva generalmente l'importanza di Maria prima ancora che venisse pubblicata qualsiasi forma di Bibbia ufficiale. La tradizione che serbava tale conoscenza rimase viva in Gran Bretagna e in Francia, attraverso i Secoli Bui, fino all'epoca medievale quando la Maddalena fu la Notre-Dame ispiratrice delle prime Crociate e delle grandi cattedrali gotiche.Stando così le cose, come fece, allora, la Chiesa a rimuoverla dalla posizione di primo piano che occupava nella sua struttura gerarchica apostolica?In primo luogo, la Chiesa romana attirò l'attenzione in particolare su due brani della Bibbia: Genesi (3:16) e Corinti (11). Entrambi erano stati citati nelle Costituzioni apostoliche originali del 1V secolo.La prima raccontava come il Signore Iddio avesse detto a Eva parlando di Adamo: «Ed egli signoreggerà sopra te». La seconda (che citava le parole di san Paolo) affermava: «Il capo della donna è l'uomo».Venne quindi pubblicato un nuovo documento speciale che spiegava quale fosse la posizione di Maria Maddalena secondo la Chiesa. Intitolato L 'ordine apostolico, era in realtà la trascrizione di un'immaginaria discussione fra gli apostoli dopo l'Ultima Cena. Del tutto incidentalmente, affermava (diversamente dai Vangeli) che Maria e Marta erano entrambe presenti, mancando così in parte il proprio scopo. Un estratto del presunto dibattito dice:Giovanni disse: «Ouando il Maestro benedisse il pane e il calice, e li designò con le parole Ouesto è il mio corpo e Sangue, non li offrì alle donne che erano con noi». Marta disse: «Non li offrì a Maria perche la vide ridere».Sulla base di questa storia puramente immaginaria, la Chiesa decretò che i primi apostoli avevano affermato chiaramente che le donne non potevano diventare sacerdoti perchè non erano persone serie ! L' essenza di questa conversazione inventata fu quindi adottata come dottrina ecclesiastica ufficiale e d'allora in poi Maria Maddalena venne dichiarata una dissenziente incredula.Molto tempo prima, verso il 180 d.C., il vescovo Clemente di Alessandria aveva scritto più o meno l'esatto contrario. Quell'eminente Padre della Chiesa dichiarava: Gli uomini e le donne partecipano in uguale misura della perfezione e devono ricevere la stessa istruzione e la stessa disciplina. Giacche la parola "umanità" si applica nello stesso modo agli uomini e alle donne e per noi in Cristo non esiste maschio o femmina. A giustificazione delle sue parole, Clemente elencava varie donne che avevano occupato un posto importante nella storia passata, specialmente in termini di cultura accademica. Il suo punto di vista era largamente condiviso dalla società colta dell'epoca. Malgrado ciò, il papa decretò in seguito che Clemente era in errore e dichiarò con tonante autorità che «una donna non può diventare prete e che nostro Signore era un uomo».


    La Signora del Lago

    Nel 633 una misteriosa barchetta entrò nel porto di Boulogne-sur- Mer nella Francia settentrionale. Non c'era nessuno a bordo, a parte una statuetta della Madonna nera con bambino alta circa un metro e una copia dei Vangeli in siriaco. Qualunque fosse la sua provenienza, la piccola barca suscitò un grande subbuglio al suo arrivo. La strana Madonna, nota come Nostra Signora del Divino Sangue, diventò l'emblema della cattedrale di Notre-Dame a Boulogne e fu oggetto di grande venerazione finche non fu distrutta durante la Rivoluzione francese.
    La Madonna nera di Boulogne rafforzò il legame fra Maria e il mare" nella mente popolare. L'emblema di "Maria del mare" , derivato dalle successive insegne di Boulogne, fu usato sui contrassegni dei pellegrini prima di Carlomagno e una versione dello stesso emblema arrivò fino in Scozia prima che i sigilli araldici divenissero comuni in Gran Bretagna. Nella Scozia dell'XI secolo, il porto di Leith a Edimburgo creò il proprio emblema ufficiale: una raffigurazione di "Maria del Mare" e del suo Bambino del Graal in una barca a vela protetta da una nuvola: un chiaro riferimento a Giacomo (Giuseppe di Arimatea), il capo dei pellegrini, che un tempo era stato la "Nuvola".
    Per qualche motivo, molti studiosi di araldica hanno creduto bene d'ignorare l'importanza di questi emblemi femminili, esattamente come i compilatori degli alberi genealogici e degli annuari della nobiltà hanno colpevolmente tralasciato le discendenze femminili. Questo accadde in particolare durante l'epoca georgiana e vittoriana in Gran Bretagna e i volumi che ad essa si riferiscono sono la fonte di molte delle insoddisfacenti informazioni disponibili oggi.
    Forse l' odierno avvento dell'Età dell' Acquario vedrà la fine storia dominata dai maschi, ma per il momento la maggioranza di tali opere viene pubblicata secondo il vecchio stile e la vecchia struttura. Tuttavia, non occorre cercare molto per scoprire che concetto di noblesse uterine (nobiltà ereditata da parte di madre) era accettato in tutto e per tutto durante i Secoli Bui e il primo Medioevo.
    Si afferma generalmente che l'idea di araldica (avere uno stemma con le armi di famiglia) nacque nel XII secolo. Questo può essere vero per la Gran Bretagna, ma non furono i britannici a inventare l'idea, come gli araldisti di un tempo volevano farci credere.
    Il Collegio degli Araldisti e il Collegio dei Blasoni, considerati le massime autorità sull'argomento, furono entrambi istituiti verso la fine del 1300 per controllare gli annuari dei blasonati. A quel tempo un cavaliere doveva portare uno scudo decorato per poter essere riconosciuto anche se vestito da capo a piedi in cotta di maglia e armatura. L'uso di bandiere e altri emblemi indicanti la famiglia o la regione era nato in epoca precedente nelle Fiandre e nella Francia Settentrionale. Malgrado ciò, pochi in Gran Bretagna hanno mai visto uno stemma anteriore al XII secolo, specie uno che non sia di origine feudale. L'emblema del porto di Leith è quindi unico per quanto riguarda la data e il legame femminile e non feudale. La vita di Maria Maddalena , il manoscritto riccamente miniato dall'arcivescovo Raban Maar, comprende 50 capitoli rilegati in sei volumi. Narra, fra le altre cose, che Maria, Marta e le loro compagne lasciarono […] le sponde dell' Asia e, favorite da un vento dell'est, attraversarono il mare [Mediterraneo] fra l'Europa e l'Africa, lasciando la città di Roma e tutta la terra d'Italia a destra [a nord]. Poi, cambiando felicemente rotta verso destra [il nord], giunsero alla città di Marsiglia nella provincia gallica di Vienne, dove il fiume Rodano raggiunge la costa. Lì - dopo aver fatto appello a Dio, il Grande Re di tutto il mondo - si separarono.
    Le biblioteche di Parigi contengono vari manoscritti ancora più antichi di quello di Maar , alcuni dei quali testimoniano dello stesso periodo della vita di Maria. La sua missione in Provenza è specificamente menzionata in un inno del v secolo (ripubblicato negli atti chiamati Acta sanctorum , raccolti e proposti per la prima volta al grande pubblico nel XVII secolo dal gesuita Jean Bolland). Si dice che le compagne di Maria, Maria Salomè (Elena) e Maria Iacopa (la moglie di Cleofa) siano sepolte nella cripta de Les Saintes Maries nella Camargue, insieme alla loro ancella Sara. Molto prima che venisse costruita la chiesa del IX secolo, quella che sorgeva lì in origine si chiamava Sanctae Mariae de Ratis; accanto all'attuale navata centrale vi sono i resti di una scultura che rappresenta le Marie in mare.Il legame di Maria Maddalena con la Gallia è stato artisticamente descritto in due modi: rappresentativo e mistico. In alcuni casi ella viene mostrata en voyage verso Marsiglia, come nei resoconti documentati. L'esempio più importante di questo stile figurativo è forse quello esposto nella chiesa de Les Saintes Maries del IX secolo: un quadro di Henri de Guademaris. Ritrae l'arrivo delle Marie su una barca a largo della costa della Provenza e fu esposto al Salone di Parigi nel 1886. Un altro famoso dipinto dello stesso genere è Il viaggio in mare di Lukas Moser , che fa parte della pala d'altare laminata d' oro e d' argento (Der Magdalenltar) nella Katholisches Pfarramt St. Maria Magdalena a Tiefenbrohn nella Germania meridionale. Ella viene altrimenti raffigurata nell' atto di librarsi sopra la Terra per ricevere l'illuminazione divina (cosa che faceva ogni giorno secondo i racconti apocrifi), oppure mentre viene trasportata a ovest come nella Rivelazione. Un pregevole esempio di questo stile figurativo è Maria Maddalena portata dagli Angeli. Quest'opera di Giovanni Lanfranco, datata intorno al 1606, si trova nella Galleria nazionale di Capodimonte a Napoli e mostra la Maddalena nuda insieme a tre putti in volo sopra un paesaggio europeo deserto.I resti mortali di Marta giacciono sepolti a Tarascona, nella provincia francese di Vienne. Ordinanze di Luigi XI datate 1482 fanno riferimento a una visita del re merovingio Clodoveo a questa tomba verso la fine del v secolo. Le spoglie di Maria Maddalena furono sepolte nell'abbazia di San Massimino, a circa 50 chilometri da Marsiglia. Carlo II di Sicilia, conte di Provenza, dissotterrò il teschio e l'omero di Maria nel 1279 per esporli in teche d'oro e d'argento dove sono ancora oggi. Alcune altre ossa e ceneri di Maria furono poste in un'urna, ma vennero disperse da vandali durante la Rivoluzione francese. La "grotta della solitudine" di Maria si trova nelle vicinanze, a La Sainte Baume. Fu questa grotta che il Sire de Joinville visitò nel 1254 al suo ritorno dalla VII Crociata con re Luigi IX. Dopo scrisse: Arrivammo alla città di Aix en Provence per onorare la Beata Maddalena che giaceva a circa un giorno di viaggio. Ci recammo nel luogo chiamato Baume, su una roccia molto aspra e scoscesa, dove si diceva che la santa Maddalena avesse vissuto a lungo in un eremitaggio.. Tre secoli prima, Wuillermus Gerardus, marchese di Provenza, era andato in pellegrinaggio alla grotta. La chiesa scavata su in alto nella roccia a La Sainte Baume, con i suoi vari altari e la sua scultura di Maria Maddalena, è da molto tempo una famosa meta di pellegrinaggi.
    Aix-en-Provence, dove Maria Maddalena morì nel 63 d.C., era l'antica città di Aquae Sextiae e prendeva il nome dalle sorgenti calde di Aix, già Acqs: alterazione medievale di un derivato dal latino aquae, talvolta aquense. In alcune tradizioni, Maria è ricordata come la Dompna del Aquae, "Signora delle Acque". Oppure, come abbiamo visto, può essere chiamata "Maria del Mare". Ma viene sempre associata all' acqua. Per gli gnostici (come in verità per i celti) le donne, che erano oggetto di venerazione religiosa, erano spesso associate con laghi, pozzi, fontane e sorgenti. La Gnosi (conoscenza) e la Saggezza venivano collegate con lo Spirito Santo femminile che «si muoveva sopra la faccia delle acque» (Genesi 1:2). Si riteneva che questo divino spirito della Sophia si fosse appunto incarnato in Maria Maddalena. Come è stato indicato in un precedente capitolo, i sacerdoti che somministravano il battesimo al tempo dei Vangeli venivano definiti "pescatori". Dal momento in cui Gesù fu ammesso al sacerdozio nell'Ordine di Melchisedec (Ebrei 5, e come abbiamo visto negli Atti), anch'egli venne designato al ruolo di "pescatore". La linea dinastica della Casa di Giuda fu così riconosciuta come una dinastia di re sacerdoti, o "re pescatori", come i suoi discendenti divennero giustamente noti nelle storie del Graal. Le linee di discendenza da Gesù e Maria, che emersero attraverso i re pescatori, conservarono lo Spirito materno di Aix per diventare poi la "famiglia delle acque": la Casa del Acqs. La famiglia occupava una posizione di rilievo in Aquitania: una regione con un nome che ha anch'esso le sue radici nelle aquae o acqs, come pure il toponimo di Dax, a ovest di Tolosa, deriva da Acqs. Qui, i rami merovingi della famiglia che discendevano da Gesù attraverso i re pescatori divennero conti di Tolosa e Narbona e principi di Septimania (il territorio fra la Francia e la Spagna). Un altro ramo della famiglia, imparentato per linea femminile, ricevette in eredità dalla Chiesa celtica Avallon e Viviana del Acqs venne riconosciuta come Regina Suprema ereditaria all'inizio del VI secolo. In Bretagna, i membri di un corrispondente ramo maschile della Casa provenzale del Acqs divennero i conti de Leon d' Acqs, discendenti dalla nipote di Viviana I, Morgana.
    Dal XII secolo, quando Chretien de Troyes scrisse la storia di Ywain e la Signora della fontana , in cui «la Signora» corrisponde a la Dompna del Aquae , l' eredità di Acqs si è tramandata nella letteratura arturiana. Il retaggio, che rimase al centro del tema, era anche direttamente collegato alle "sacre acque" associate alla Genesi, a Sophia e alla Maddalena. Nel 1484, Sir Thomas Malory nella Morte d'Arthur modificò marginalmente il predicato, per mezzo dell'assimilazione fonetica, da del Acqs a du Lac , col risultato che, nella traduzione, Viviana II (Signora della Fontana e madre di Lancellotto del Acqs) divenne la Signora del Lago. Nei capitoli successivi, le varie linee di discendenza da Gesù e da suo fratello Giacomo andranno gradatamente sviluppandosi. Scopriremo anche perche i romanzi del ciclo di Artù e le tradizioni del Graal hanno prevalso malgrado le accuse di eresia tenacemente rivolte contro di essi dalla Chiesa. Tuttavia, è con il fratello di Gesù, Giacomo, che dovremmo iniziare: eccetto che in questo contesto egli è meglio conosciuto come Giuseppe di Arimatea.

    Dal sito http://www.arthea.net/desktop.html

  2. #2
    Moderatore
    Data Registrazione
    30 Mar 2009
    Località
    Messina
    Messaggi
    18,411
     Likes dati
    1,422
     Like avuti
    1,210
    Mentioned
    2 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Introduzione Generale

    Nel 300 dopo Cristo, Origene afferma che quattro sono i Vangeli della Chiesa, tutti gli altri sono eretici.

    Comunemente l'aggettivo "apocrifo è considerato sinonimo di non autentico, erroneo, eretico. In realtà significa "segreto", "nascosto",da "apocriptos".

    Nella terminologia religiosa indica libri segreti, rivelatori di verità occulte .

    Di contro "canonico" viene dal greco "kanon" che significa asta, bastone, regolo per misurare e quindi norma.

    In passato il termine di apocrifo veniva utilizzato per i testi gnostici che appunto si servivano di un linguaggio ermetico, ricco di simboli e di carattere esoterico.

    Tali vangeli non hanno avuto fortuna nella maggioranza delle comunità popolari, per le loro caratteristiche elitarie. In realtà anche il Vangelo di Giovanni ha incontrato in molti ambienti considerevoli opposizioni per la sua impostazione di tipo gnostico.

    Nel dicembe del 1945,due contadini scoprirono per caso,scavando nel cimitero di Nag Hammadi (Alto Egitto)
    una giara che conteneva 13 codici.Ai primi decifratori si rivelarono cosi' 53 testi gnostici, sino allora sconosciuti,in traduzione copta.

    La scoperta di Nag Hammadi ha avuto conseguenze sconvolgenti,che ancora si manifestano:non solo per quel che significava in se' il ritrovamento
    di alcuni fra i testi religiosi piu' alti che conosciamo,ma perche' con essi riaffiorava una ricchissima testimonianza diretta della Gnosi,che ha costretto a mutare molte delle idee acquisite.

    "Gnosticismo" deriva dal greco "gnosis" (conoscenza). La conoscenza dello gnostico è rivolta all'origine dell'uomo e del suo mondo ed è diretta alla salvezza di questo mondo.

    "Colui che non ha conosciuto sé stesso, non ha conosciuto nulla" (vang. Tommaso).

    La Gnosi è quindi una dottrina salvifica di redenzione individuale;

    La Gnosi favoriva un sincretismo culturale e religioso tra popolazioni diverse; rappresentava in un certo senso un vasto movimento di riforma inteso a delineare una religione filosofica capace di conciliare fede e ragione.


    Introduzione al Vangelo di Maria

    Il codice papiraceo di Berlino, designato Pap. 8502, fu acquistato nel 1896 e la sua pubblicazione ebbe vita molto travagliata. Il papiro contiene quattro scritti gnostici: il presente Vangelo di Maria, l’Apocrifo di Giovanni, la Sofia di Gesù Cristo, gli Atti di Pietro. Il primo scritto è il più breve e il più danneggiato. Occupava le prime 18 pagine e termina col titolo il Vangelo di Maria alla p. 19, 5. ....Purtroppo il testo è incompleto: mancano le prime sei pagine e ancora, integralmente, le pagine 11-14: in tutto, dunque, mancano lo pagine di testo......Il luogo di provenienza del papiro è ignoto, tuttavia ci si mantiene entro un margine di sicurezza ipotizzando che provenga dalla regione di Nag Hammadi, come altri codici copti venuti alla luce prima del 1945 e dei quali si ignorava la provenienza. Approfonditi studi e recentissime esplorazioni archeologiche confortano quella che prima era una semplice supposizione....Ma chi è questa Maria? Tre persone camminavano sempre con il Signore: Maria, sua madre, e la sorella di lei, e la Maddalena, detta la sua compagna. Maria infatti (si chiamava) sua sorella, sua madre, e sua compagna ». E ancora: « La compagna deI Figlio è Maria Maddalena. Il Signore amava Maria più di tutti i discepoli, e spesso la baciava sulla bocca. Gli altri discepoli, vedendolo con Maria, gli domandarono: “Perché l’ami più di noi tutti?”».Non vi è dubbio che il nostro sia il « Vangelo di Maria Maddalena ». Come in tutti gli scritti gnostici cristiani la Maddalena è l’esempio del perfetto gnostico e la maestra della dottrina gnostica. L’opera gnostica più sorprendente è, sotto questo aspetto, PS. Le donne che in quest’opera intervengono come interlocutrici di Gesù risorto sono: Maria, sua madre, Marta, Salome e Maria Maddalena, e la parte di gran lunga preponderante non solo tra le menzionate discepole, ma anche tra gli apostoli è di Maria Maddalena che — in maniera sempre importante — interviene per ben sessantasette volte. Di lei Gesù tesse le più ampie lodi, ed ella intercede persino per gli apostoli, specie quando non riescono a seguire le parole del Maestro e a esporre i motivi delle loro domande. Il fatto ha certamente un significato che, forse, va cercato in due direzioni: la prima è la presentazione di Maria nei Vangeli canonici.A quanto sembra, per il nostro scritto, Maria Maddalena è la donna dalla quale Gesù scacciò sette demoni, è la sorella di Marta, è la peccatrice anonima ed è menzionata più volte nei quattro Vangeli che trattano della passione e risurrezione; di lei è detto che le sono stati perdonati molti peccati, e che perciò ha amato molto.


    Jan van Scorel, Maria Maddalena (1530). Amsterfdam, Rijksmuseum - Immagine tratta dal sito http://www.abcgallery.com/

    Una seconda linea direttrice va individuata nella concezione dei due sessi che — si è osservato— è innaturale, è segno di imperfezione, e quindi cesserà quando non ci saranno « né donna né uomo »: in qualche modo tale processo si era già compiuto nella Maddalena « il cui cuore è rivolto al Regno dei cieli più di tutti i tuoi fratelli »,e che ha già ricevuto una somiglianza con la vergine luce,come le dice Gesù; il suo « uomo luce è sempre desto, la sua mente sempre pronta e ricolma di « spirito luminoso .

    In lei si era già realizzato il ciclo del ritorno, poiché con la sua precedente vita di peccato, dopo l’incontro con Gesù, divenne luminoso esempio di vita in questo i mondo che ebbe origine da una trasgressione », e quindi prototipo del vero gnostico e maestra di gnosi.

    In presenza di ciò è difficile non pensare a una tacita o aperta contrapposizione delle comunità gnostiche nei confronti della Chiesa ufficiale circa la posizione della donna nell’ambito della comunità e del culto cristiano. È significativo come sia sempre Pietro — nel VangTom., in PS, e nel VangMar. — ad assumere un atteggiamento ostile alle donne, che immancabilmente il Cristo rimprovera. Leggiamo, ad esempio, che Maria Maddalena ha la mente sempre pronta ma « teme le minacce di Pietro, il quale ha in odio il nostro genere femminile. (PS, 72, 6), e ancora:

    « le donne finiscano di domandare, affinché possiamo domandare anche noi! » (146, 1)...
    Da quanto è giunto fino a noi possiamo così sintetizzare il VangMar.: Gesù risorto si intrattiene con gli apostoli, risponde alle loro domande e affida loro la missione di predicare il Vangelo. Mancano, sfortunatamente, sei pagine all’inizio; dal testo che abbiamo, le due domande degli apostoli e le risposte di Gesù vertono sulla sorte finale della natura, cioè della materia, e sul « peccato del mondo ». La materia non ha importanza alcuna per il mondo spirituale, viene dal nulla e si dissolverà nel nulla: ciò che non è mai esistito non avrà esistenza, ha avuto esistenza per essere nuovamente distrutto e sarà distrutto.
    Alla seconda domanda sul peccato dei mondo, Gesù risponde che non esiste propriamente peccato del mondo, a eccezione di quello che commettono gli uomini con la riproduzione, presentata come unico peccato; e prosegue affermando che il Bene che qui designa lo stesso Salvatore, è venuto a separare nell’uomo il materiale dallo spirituale restituendo ogni natura alla sua radice, con la comunicazione della retta conoscenza, cioè della gnosi che permette la separazione del corpo materiale dalla luce e il ritorno dell’anima alla sua vera patria. Per questo, dopo la nascita è necessaria la morte (7, 21 sgg.). Dalla materia, infatti, si originò una passione che sconvolse tutto il corpo, ed è contro la natura. Quanti vennero in questo mondo sono gocce di luce, sono scintille che dal mondo di luce furono fatte scendere da Sofia nel mondo del Pantocrator, del caos, ove sono avvinte dalle catene dell’oblio: il Salvatore scese per liberare queste gocce, queste scintille, destarle dal sonno, additare la via della luce per risalire al Padre.
    Il Cristo incoraggia gli apostoli, dà loro la pace, li mette in guardia contro gli inganni: « il Figlio dell’uomo » —cioè lo stesso Cristo — « è dentro di noi », devono cercarlo e seguirlo. Devono andare a predicare il Vangelo del Regno: non sono araldi di un legislatore, non hanno leggi; tutti possono riconoscere chi sono, donde vengono e dove sono diretti. Dopo che Gesù si è allontanato, entra in azione Maria tra gli apostoli scoraggiati.

    La seconda parte inizia con l’intervento di Pietro presso Maria affinché ricordi agli apostoli le parole a lei dette dal Salvatore e ignorate dagli altri. Il Cristo le era apparso in visione e aveva risposto alle sue domande: purtroppo, si è conservata solo una di queste. L’uomo vede la visione attraverso l’anima o attraverso lo spirito? Abbiamo l’inizio della risposta: il Salvatore inizia asserendo che la visione non è percepita né attraverso l’anima né attraverso lo spirito, bensì con la mente.

    Mancano le pagine Il, 12, 13, 14, e dopo questo sostanzioso vuoto incontriamo l’anima che conversa con una potenza. Da quanto segue deduciamo che l’anima si intrattiene successivamente con quattro potenze: il nostro testo inizia con la seconda. Pur nella condizione mutila nella quale ci è pervenuto, il testo è di particolare interesse in quanto descrive l’ascensione dell’anima purificata di ogni elemento materiale, l’anima nel suo viaggio di ritorno al Padre, alla sua origine. Da molti testi gnostici sappiamo che per salire al Regno della luce era necessario superare il cosiddetto « luogo di mezzo » infestato da un gran numero di esseri malvagi....Il brano centrale del VangMar. ha dunque un singolare interesse perché tratta un soggetto né marginale né facilmente comunicabile, la cui comprensione presuppone altri articoli non comuni, ma propri dello gnosticismo: ed è significativo che l’autore attribuisca lo scritto alla Maddalena considerata il tipo del perfetto gnostico, come è ugualmente da osservare la reazione piuttosto negativa degli apostoli, non ancora maturi.

    Tratto da I Vangeli gnostici. Vangeli di Tommaso, Maria, Verità, Filippo,a cura di Luigi Moraldi - Adelphi, 1993.

    Dal sito http://www.arthea.net/desktop.html

  3. #3
    Moderatore
    Data Registrazione
    30 Mar 2009
    Località
    Messina
    Messaggi
    18,411
     Likes dati
    1,422
     Like avuti
    1,210
    Mentioned
    2 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Maria Maddalena

    Origine della figura biblica

    Si identificano tre personaggi femminili che daranno luogo alla Maddalena: Maria di Magdala, da cui Cristo fa fuggire sette demoni, che lo segue fino sul Calvario e che si trova ad essere la prima testimone della sua resurrezione; Maria di Betania, sorella di Marta e di Lazzaro; la peccatrice anonima che presso il Fariseo Simone bagna delle sue lacrime i piedi di Cristo e li asciuga con i suoi capelli, li copre di baci, li unge con l’unguento. Gregorio Magno fuse definitivamente queste tre figure in una sola. Maria Maddalena fa la sua prima apparizione nel VII° secolo nei martirologi e nella liturgia con le prime citazioni delle sue reliquie nell’abbazia di Notre Dame di Chelles nella stessa epoca. Ma l’effettivo decollo del culto è legato al successo del santuario di Vezelay, dedicato alla Maddalena nel 1050 ma originariamente intitolato alla Vergine Maria, dove i monaci di Vezelay scoprivano di essere in possesso delle reliquie della santa giunta in Francia attraverso il leggendario sbarco di Marta e altri in Provenza, tanto più che altri santuari rivendicheranno lo stesso onore. Sede di pellegrinaggio Vezelay risplende nei secoli XI° e XII° prima di essere nel XIII° offuscato da un altro luogo desideroso di annettersi la santa: Saint Maximin La Saint Baume. Nel 1084 nell’ovest della Francia si ritrovano le prime donne che portano il nome di Maddalena. Nel 1105 Goffredo di Vendome compone in suo onore un sermone che riunisce la maggior parte dei dati disponibili sulla santa.


    Fonti sulla vita

    Tra le fonti scritte sulla vita di Maria Maddalena in Francia troviamo "La vita di Maria Maddalena", di Raban Maar (776-856), arcivescovo di Magonza (Mainz) e abate di Fuld. Una copia del manoscritto fu scoperta all'Università di Oxford all'inizio del 1400 e ispirò a William di Waynflete l'idea di fondare il Magdalen College nel 1448. "Sainte Marie Madelaine", del frate domenicano Père Lacordaire è un'opera particolarmente istruttiva, al pari de "La légende de Sainte Marie Madelaine" di Iacopo da Varazze, arcivescovo di Genova (n.1228).


    Culti della Maddalena in Francia

    Il culto più attivo della Maddalena s'insediò infine a Rennes-le-Chateau, nella regione della Linguadoca. Ma anche altrove in Francia, sorsero molti santuari dedicati alla santa, fra cui il luogo della sepoltura a Saint Maximin la Sainte Baume in Provenza dove i monaci dell'ordine di San Cassiano vegliarono sul suo sepolcro e tomba in alabastro dall'inizio del 400. Un'altra importante sede del culto della Maddalena fu Gellone, dove nacque l'Accademia di Studi Giudaici durante il IX° secolo. La chiesa a Rennes-le-Chateau fu consacrata a Maddalena nel 1059; nel 1096, l'anno della Prima Crociata, ebbe inizio la costruzione della grande Basilica di Santa Maria Maddalena a Vézelay. Fu qui che nel 1146 l'abate cistercense Bernardo di Chiaravallle invocò la Seconda Crociata al Re Luigi VII°, alla regina Eleonora, ai loro cavalieri e ad una congregazione di 100.000 persone. Nel redigere la Costituzione dell'Ordine dei Cavalieri Templari nel 1128 San Bernardo menzionò specificatamente il dovere di "obbedienza a Betania, il castello di Maria e Marta". E' quindi molto probabile che le grandi cattedrali di "Notre Dame" in Europa, tutte sorte per volere dei Cistercensi e dei Templari, fossero in realtà dedicate a Maria Maddalena.


    Il viaggio raccontato nella Legenda Aurea

    Il testo che fornisce una descrizione accurata del viaggio di Maddalena fino in Francia è la "Legenda Aurea" per opera di Iacopo da Varazze, uno dei primi libri stampati a Westminster da William Caxton nel 1483. Il libro è una raccolta di cronache ecclesiastiche che narrano dettagliatamente le vite di alcune figure di santi. Molto venerata, l'opera veniva letta in pubblico regolarmente (spesso tutti i giorni) nei monasteri e nelle chiese medievali dell'Europa continentale. Ma leggiamo insieme i brani [autentici dal testo] che raccontano la vita di Maria Maddalena: "Maria nacque da una famiglia nobilissima che discendeva dalla stirpe regale; il padre si chiamava Siro e la madre Eucaria. Insieme al fratello Lazzaro e alla sorella Marta possedeva Magdala, che si trova vicino a Genezareth, Betania, vicino a Gerusalemme e una gran parte di quest'ultima città. Quando i fratelli si divisero fra di loro tali beni, Maria ebbe in sorte Magadala, donde prende il nome di Maddalena, Lazzaro ebbe una parte di Gerusalemme e Marta Betania. Maddalena era dunque ricchissima, quanto ricca altrettanto bella e non rifiutava al proprio corpo alcun piacere tanto che era da tutti chiamata la peccatrice. Cristo in quel tempo stava predicando lì vicino, ed essa, per divina ispirazione, si recò nella casa di Simon lebbroso dove Cristo si era fermato; Ma non osando, la peccatrice, mostrarsi nel contesto dei giusti rimase in disparte; lavò, con le sue lacrime i piedi di Gesù, li asciugò con i capelli e accuratamente li unse con l'unguento prezioso. Pensava frattanto il fariseo Simeone: 'Come può permettere un profeta di essere toccato da una peccatrice?'. Ma il Signore ne riprovò l'orgogliosa giustizia rimettendo alla donna ogni peccato. Costei è infatti quella Maria Maddalena a cui il Signore accordò ogni favore ed ogni senso di benevolenza: scacciò dal suo corpo sette demoni, l'accolse nella sua amicizia, si degnò di essere suo ospite ed in ogni occasione le fu difensore".
    Da un brano seguente: "quattordici anni dopo la passione del Signore, quando Stefano era stato già martirizzato e gli altri discepoli scacciati dalla Giudea, i seguaci di Cristo si separarono per le diverse regioni della Terra per diffondere la parola di Dio. Tra i settantadue discepoli c'era il beato Massimino a cui fu affidata da S.Pietro Maria Maddalena, Lazzaro, Marta, Marcella (la domestica di Marta) e il beato Celidoneo cieco dalla nascita e risanato da Cristo e molti altri cristiani furono posti dagli infedeli su di una nave e spinti in mare senza nocchiero perché vi perissero; ma per volere divino giunsero a Marsiglia dove non vi fu alcuno che li volesse ricevere nelle proprie case, cosicché dovettero ripararsi sotto il porticato di un tempio." Nel lungo brano successivo Maria Maddalena dopo aver visto entrare la gente del posto in un tempio per sacrificare agli idoli, iniziò a predicare la parola di Cristo. In tanti rimasero ammirati dalla sua eloquenza fino a quando arrivò il principe dei quella provincia insieme alla moglie ad implorare dagli dei la grazia di Dio. Qualche giorno dopo Maria Maddalena apparve in sogno alla moglie del principe e le disse: 'Voi possedete molte ricchezze ma lasciate che i santi di Dio muoiano di freddo e di fame'. Dopo il terzo sogno la donna decisamente impaurita decise assieme al marito di seguire il consiglio di Maria. Il principe ospitò i cristiani e dette loro il necessario per vivere. Un giorno il principe le chiese: 'Credi di poter difendere la fede che vai predicando?' E quella: 'Sono pronta a difendere la fede ogni giorno rafforzata dalla testimonianza dei miracoli e della predicazione di Pietro, vescovo di Roma'. Disse allora il principe assieme alla moglie: 'Ecco noi siamo pronti a prestar fede alle tue parole se ci impetrerai un figlio da Dio che adori'. Allora la beata Maria Maddalena pregò Iddio per loro e la sua preghiera fu ascoltata perché la donna si trovò ben presto incinta. Allora il principe decise di recarsi da Pietro per sapere da lui se era vero quanto Maddalena aveva detto di Cristo. Nel viaggio però la donna partorì per morire subito dopo nel bel mezzo di una tempesta. Il principe riuscì a terminare il viaggio e arrivò a Roma dove rimase due anni, istruito nella fede da San Pietro. Al ritorno via mare giunse vicino al colle dove aveva deposto il corpo della moglie e lasciato il figlio nato, che nel frattempo fu mantenuto in vita dalla Maddalena. E rivolgendosi a lei il principe le chiese il miracolo di restituire la vita alla moglie. La donna si svegliò e disse: "grandi sono i tuoi meriti beata e gloriosa Maria che mi hai aiutato nel parto e dopo, in ogni mia necessità". 'Poco dopo il principe salì sulla nave con la moglie e il figlio per approdare a Marsiglia. Appena arrivati trovarono la Maddalena che predicava con gli altri apostoli. A quel punto le si avvicinarono ai piedi in lacrime, le raccontarono l'accaduto e ricevettero il sacro battesimo. Abbatterono poi tutti i templi dedicati agli idoli situati a Marsiglia ed eressero chiese al signore e Lazzaro divenne vescovo di quelle città. Dopo poco la Maddalena e gli altri discepoli si recarono ad Aix in Provence dove con molti miracoli convertirono il popolo alla fede di Cristo e il beato Massimino fu ordinato vescovo. Frattanto la beata Maddalena, desiderosa di dedicarsi alla contemplazione delle cose celesti si recò nel deserto e vi rimase per trent'anni.' Verso la fine, Jacopo di Varagine racconta: 'Al tempo di Carlo Magno, nell'anno 745, Giravolo, Duca di Borgogna, non riuscendo ad avere figli, donava gran parte dei suoi averi ai poveri e costruiva chiese e monasteri. Quando ebbe costruito il monastero di Vezelay, l'abate di questo convento su richiesta del Duca, mandò un monaco con una scorta alla città di Aix en Provence, per vedere se poteva portare via i resti di Maria Maddalena. Quando giunse nella predetta città trovò che era stata distrutta dalle fondamenta dai pagani ma scoperse per caso un sepolcro su cui una lapide di marmo stava ad indicare che lì dentro vi era il corpo di Maria Maddalena. Quando scese la notte il monaco ruppe la lapide e prese le ossa.'


    Gustave Doré, Pentimento della Maddalena - Immagine tratta dal sito http://atheism.about.com/

    Jacopo da Varazze scrisse la 'Legenda Aurea' basandosi principalmente sui testi della 'Storia Ecclesiastica', della 'Storia Tripartita', 'La vita dei Santi Padri', 'I dialoghi di San Gregorio' e dei vangeli apocrifi. Va evidenziato inoltre che Jacopo copiò testualmente dalle fonti diversi brani come ne è esempio la storia di santa Paola. Numerose le incongruenze cronologiche, storiche e geografiche. Nel caso della storia su Maria Maddalena è evidente che si tratti semplicemente di una parabola nella quale il cristianesimo vince su ogni avversità ed ostacolo e riesce a portare pace, giustizia e fratellanza in terre lontane. (La Francia) Dal punto di vista tecnico la perplessità emerge da un viaggio così lungo, dalla Palestina alla Francia, su una barca affollata di gente che per affrontare una distanza così lunga nel Mar Atlantico sarebbe dovuta essere grande, di ottimi materiali, quindi resistente e con un ottimo timoniere. La 'Legenda Aurea', scritta dal 1255 al 1266, sarà divulgata attraverso i secoli e dalla quale diversi pittori prenderanno spunto per dipingere episodi del viaggio della Santa e di cui venne probabilmente a conoscenza anche Leonardo.


    La tradizione gnostica

    I testi che sostengono il legame tra Gesù e Maddalena si basano sul Vangelo Apocrifo di Filippo, ritrovato nel 1947 a Qumran. Maria Maddalena sarebbe morta nel 63 d.C, all'età di 60 anni, in quella che oggi è St. Maximin La Baume, in Provenza, nella Francia meridionale. Maria non era semplicemente un nome ma un titolo di distinzione, essendo una variazione di Miriam (il nome della sorella di Mosè e Aronne). Le Miriam (Marie) partecipavano a un ministero formale all'interno di ordini spirituali. Mentre i "Mosè" guidavano gli uomini nelle cerimonie liturgiche, le "Miriam" facevano altrettanto con le donne. Il suo non sarebbe stato un matrimonio qualunque e fu soggetta a lunghi periodi di separazione dal marito: periodi durante il quale non veniva considerata una moglie, ma una "sorella" (in senso religioso). Nella società le sorelle avevano lo stesso rango loro assegnato nella comunità ed erano considerate vedove (donne menomate), un gradino sotto quello di "almah". Così un almah (vergine) si sposava e saliva al rango di madre, ma durante i periodi di separazione coniugale veniva retrocessa a un rango inferiore a quello originario di donna nubile. Il padre di Maddalena era il capo dei sacerdoti (subordinato al sommo sacerdote) Siro il "Giairo". Il sacerdote Giairo officiava nella grande sinagoga marmorea a Cafarnao e la sua carica era ereditaria, riservata esclusivamente ai discendenti di Giair (Numeri 32:41). Nel Nuovo Testamento Maddalena viene menzionata per la prima volta quando i Vangeli raccontano la storia della sua resurrezione come figlia di Giairo nel 17 d.C. Essere "resuscitata" (simbolicamente dalle tenebre eterne) si riferiva alla promozione ad un rango più elevato all'interno della "Via". Per Maddalena si trattava di una iniziazione spirituale: se le prime "resurrezioni" per i ragazzi avvenivano all'età di 12 anni per le ragazze avveniva a 14. Maria Maddalena, ritratta in tutti i Vangeli come una leale compagna preferita da Gesù, lo sposerebbe dunque all'età di 27 anni (nel 30 d.C), e rimarrebbe incinta nel dicembre del 32 d.C. L'anno seguente avrebbe dato alla luce Tamar e nel 37 d.C sarebbe nato Gesù il Giovane. Nel 44 d.C, quando aveva 41 anni, avrebbe partorito il suo secondogenito Giuseppe. A quel tempo Maddalena era a Marsiglia, in Francia. Il suo esilio venne raccontato da Giovanni, nella "Rivelazione" (12:1-17), in cui descrive Maria e suo figlio e narra della sua persecuzione, della sua fuga e della caccia al resto del suo seme (i suoi discendenti) condotta senza tregua dai Romani. Oltre a Maria Maddalena, fra gli emigrati in Gallia nel 44 d.C, c'erano Marta e la sua serva Marcella. C'erano anche l'apostolo Filippo, Maria Iacopa (moglie di Cleofa) e Maria Salomè (Elena). Il luogo dove sbarcarono in Provenza era Ratis, divenuto poi noto come Les Saintes Maries de la Mer


    Conclusioni

    In nessun passo dei Vangeli è scritto che Maddalena fosse una 'prostituta', tutt'altro: dalle varie vite sulla santa scritte nei primi secoli dopo Cristo, sembra che Maddalena nacque in una famiglia importante, e suo padre Siro il 'Giairo' era il sacerdote che officiava nella grande sinagoga a Cafarnao. Nata nel 3 d.C, sulla base di interpretazioni dei vangeli apocrifi sui quali non sono comunque riportate notizie scritte riguardo il matrimonio, si sposerebbe con Gesù a 27 anni, nel 30 d.C. Nel 33 d.C nascerebbe (in base alla lettura di fonti apocrife) la figlia Tamar, nel 37 Gesù il Giovane. Entrambi non seguirono la madre nel viaggio che Maddalena avrebbe affrontato nel 44 d.C, per sfuggire alla persecuzione dei Romani, in cui ci sarebbero stati anche Marta, Marcella, l'apostolo Filippo, Maria sposa di Cleofa, la madre di Maria Vergine e zia di Gesù, Maria Salomè (Elena), madre degli apostoli Giacomo il Maggiore e Giovanni, la loro domestica, Sara l'Egiziaca, Lazzaro il resuscitato, Massimino e Sidonio, il cieco guarito. Il gruppo fu abbandonato in mare su una barca senza vela e senza remi, nonché senza viveri. Sara però non era riuscita a salire sull'imbarcazione e si disperava, quando Maria Salomé gettò in acqua il suo mantello che come una zattera la portò fino alla barca. Fu il primo miracolo di quella protezione divina che permise alla comitiva di arrivare sulla spiaggia che oggi domina Les Saintes Maries de la Mer. Dopo aver costruito un oratorio di preghiera dedicato a Maria Vergine i discepoli di Cristo si sarebbero separati: Marta evangelizzò Tarascona, Lazzaro predicò a Marsiglia, Massimino e Sidonio continuarono la missione ad Aix en Provence, Maddalena avrebbe continuato la sua penitenza nella grotta di St.Baume, Maria di Cleofa e Maria Salomé, con Sara l'Egiziaca, rimasero sul posto. Di queste ultime tre donne nel 1148 sarebbero stati ritrovati i resti nella chiesa di Les Saintes Maries de la Mer. Dal XVI° secolo si svilupperà inoltre il pellegrinaggio in onore di Sara da parte di comunità gitane provenienti dai Balcani. Il luogo dove sbarcarono in Provenza sarebbe Ratis, dove in quel periodo si venerava il dio egizio Ra, (Antico dio egiziano protettore della città di Eliopoli, personificazione del Sole fulgente. Nella concezione teologica più tarda è immaginato come dio primordiale, unico creatore di ogni cosa), divenuto poi noto come Les Saintes Maries de la Mer. Il culto più attivo della Maddalena s'insediò a Rennes le Chateau, nella regione della Linguadoca, dove la chiesa a suo nome fu consacrata nel 1059 e nel 1096. Lo stesso luogo di sepoltura della donna non sarebbe nei dintorni di Rennes le Chateau ma, credendo alla ‘Legenda Aurea’, basata su scritti dei primi secoli dopo Cristo, a Vezelay, in Borgogna, a sud di Auxerre, probabilmente nella Basilica di Santa Maria Maddalena. In base a tradizioni locali francesi le reliquie della santa attualmente si troverebbero a Saint Maximin mentre quelle di Sara e delle Marie a Le Saintes Maries de la Mer. (Vedi fotografie) Gesù non avrebbe mai raggiunto Maria Maddalena in Francia per continuare a spostarsi in Medio Oriente fino alla sua morte per diffondere e instaurare un nuovo ordine. Su Giuseppe, il presunto figlio di Cristo nato in Francia, non si hanno documenti e cronache storico-religiose del tempo per poter confermare la sua esistenza. Come consuetudine medievale, gli avvenimenti storici nel tempo venivano plasmati nelle leggende, in tradizioni locali, in testi letterari, quelli che diffonderanno il ciclo del Graal, forma simbolica e allusiva per tramandare la presenza di Cristo nella storia.

    http://digilander.libero.it/laqueste.../Maddalena.htm

    Dal sito http://digilander.libero.it/

  4. #4
    Forumista
    Data Registrazione
    20 Nov 2007
    Messaggi
    121
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    1 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    LA CHIESA CATTOLICA,QUALI MISTERI NASCONDE?
    Ecco che riesce a far passare un brano blasfemo del libro di L.Gardner
    che l'ha copiato dalla demenziale e blasfema B.Thiering,per Vangeli Apocrifi.
    LEGGETE I TRE BRANI SONO UGUALI.
    --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

    MARIA MADDALENA-DI BARBARA THIERING
    (DAL SUO LIBRO:L'UOMO GESU'-LONDRA 1992)
    Maria Maddalena sarebbe morta nel 63 d.C, all'età di 60 anni, in quella che oggi è St.Baume, nella Francia meridionale. Maria non era semplicemente un nome ma un titolo di distinzione, essendo una variazione di Miriam (il nome della sorella di Mosè e Aronne). Le Miriam (Marie) partecipano a un ministero formale all'interno di ordini degli esseni. Mentre i "Mosè" guidavano gli uomini nelle cerimonie liturgiche, le "Miriam" facevano altrettanto con le donne. Maria Maddalena viene dapprima descritta nel Nuovo Testamento come una donna "dalla quale erano usciti sette demoni" (Luca 8:2) e più avanti lo stesso Vangelo dice che era una peccatrice. Ma, oltre a ciò. Viene ritratta in tutti i Vangeli come una leale compagna preferita da Gesù. Prima del matrimonio, le marie erano soggette all'autorità del capo degli Scribi, che al tempo di Maddalena, era Giuda Sicariota. Il capo degli Scribi era anche il demone sacerdote "Numero 7", e i sette "Sacerdoti Demoni" costituivano un gruppo formale di opposizione ai sacerdoti che rappresentavano le "sette luci della Menorah". Questi sacerdoti avevano il compito di sorvegliare le donne nubili della Comunità essena di Qumram . Dopo il matrimonio Maddalena non fu più sottoposta a tale sorveglianza. Quindi "i sette demoni uscirono da lei" e le fu consentito di avere rapporti sessuali secondo le regole della Comunità essena. Come accennato, il suo non era un matrimonio qualunque e Maria fu soggetta a lunghi periodi di separazione dal marito: periodi durante il quale non veniva considerata una moglie, ma una "sorella" (in senso religioso). Nella Comunità essena le sorelle avevano lo stesso rango loro assegnato nella Comunità essena ed erano considerate vedove (donne menomate), un gradino sotto quello di "almah". Così un almah (vergine) si sposava e saliva al rango di madre, ma durante i periodi di separazione coniugale veniva retrocessa a un rango inferiore a quello originario di donna nubile. Il padre di Maddalena era il capo dei sacerdoti (subordinato al sommo sacerdote) Siro il "Giairo". Il sacerdote Giairo officiava nella grande sinagoga marmorea a Cafarnao e la sua carica era ereditaria, riservata esclusivamente ai discendenti di Giair (Numeri 32:41). Nel Nuovo Testamento Maddalena viene menzionata per la prima volta quando i Vangeli raccontano la storia della sua resurrezione come figlia di Giairo nel 17 d.C. Essere "resuscitata" (simbolicamente dalle tenebre eterne) si riferiva alla promozione ad un rango più elevato all'interno della "Via". Per Maddalena si trattava di una iniziazione spirituale: se le prime "resurrezioni" per i ragazzi avvenivano all'età di 12 anni per le ragazze avveniva a 14. Maria Maddalena sposò dunque Gesù all'età di 27 anni (nel 30 d.C), rimase incinta nel dicembre del 32 d.C e l'anno seguente diede alla luce Tamar. Nel 37 d.C diede al luce Gesù il Giovane e nel 44 d.C, quando aveva 41 anni, nacque il suo secondogenito Giuseppe. A quel tempo Maddalena era a Marsiglia, in Francia. Il suo esilio venne raccontato da Giovanni, nella "Rivelazione" (12:1-17), in cui descrive Maria e suo figlio e narra della sua persecuzione, della sua fuga e della caccia al resto del suo seme (i suoi discendenti) condotta senza tregua dai Romani. Oltre a Maria Maddalena, fra gli emigrati in Gallia nel 44 d.C, c'erano Marta e la sua serva Marcella. C'erano anche l'apostolo Filippo, Maria Iacopa (moglie di Cleofa) e Maria Salomè (Elena). Il luogo dove sbarcarono in Provenza era Ratis, divenuto poi noto come Les Saintes Maries de la Mer.


    --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

    CAPITOLO IX-DEL LIBRO:LA LINEA DI SANGUE DEL SANTO GRAAL-DI LAURENCE GARDNER-1996-GB
    MARIA MADDALENA
    Maria Maddalena sarebbe morta nel 63 d.C, all'età di 60 anni, in quella che oggi è St.Baume, nella Francia meridionale. Maria non era semplicemente un nome ma un titolo di distinzione, essendo una variazione di Miriam (il nome della sorella di Mosè e Aronne). Le Miriam (Marie) partecipano a un ministero formale all'interno di ordini spirituali. Mentre i "Mosè" guidavano gli uomini nelle cerimonie liturgiche, le "Miriam" facevano altrettanto con le donne. Maria Maddalena viene dapprima descritta nel Nuovo Testamento come una donna "dalla quale erano usciti sette demoni" (Luca 8:2) e più avanti lo stesso Vangelo dice che era una peccatrice. Ma, oltre a ciò. Viene ritratta in tutti i Vangeli come una leale compagna preferita da Gesù. Prima del matrimonio, le marie erano soggette all'autorità del capo degli Scribi, che al tempo di Maddalena, era Giuda Sicariota. Il capo degli Scribi era anche il demone sacerdote "Numero 7", e i sette "Sacerdoti Demoni" costituivano un gruppo formale di opposizione ai sacerdoti che rappresentavano le "sette luci della Menorah". Questi sacerdoti avevano il compito di sorvegliare le donne nubili della Comunità. Dopo il matrimonio Maddalena non fu più sottoposta a tale sorveglianza. Quindi "i sette demoni uscirono da lei" e le fu consentito di avere rapporti sessuali secondo le regole spiegate prima. Come accennato, il suo non era un matrimonio qualunque e Maria fu soggetta a lunghi periodi di separazione dal marito: periodi durante il quale non veniva considerata una moglie, ma una "sorella" (in senso religioso). Nella società le sorelle avevano lo stesso rango loro assegnato nella comunità ed erano considerate vedove (donne menomate), un gradino sotto quello di "almah". Così un almah (vergine) si sposava e saliva al rango di madre, ma durante i periodi di separazione coniugale veniva retrocessa a un rango inferiore a quello originario di donna nubile. Il padre di Maddalena era il capo dei sacerdoti (subordinato al sommo sacerdote) Siro il "Giairo". Il sacerdote Giairo officiava nella grande sinagoga marmorea a Cafarnao e la sua carica era ereditaria, riservata esclusivamente ai discendenti di Giair (Numeri 32:41). Nel Nuovo Testamento Maddalena viene menzionata per la prima volta quando i Vangeli raccontano la storia della sua resurrezione come figlia di Giairo nel 17 d.C. Essere "resuscitata" (simbolicamente dalle tenebre eterne) si riferiva alla promozione ad un rango più elevato all'interno della "Via". Per Maddalena si trattava di una iniziazione spirituale: se le prime "resurrezioni" per i ragazzi avvenivano all'età di 12 anni per le ragazze avveniva a 14. Maria Maddalena sposò dunque Gesù all'età di 27 anni (nel 30 d.C), rimase incinta nel dicembre del 32 d.C e l'anno seguente diede alla luce Tamar. Nel 37 d.C diede al luce Gesù il Giovane e nel 44 d.C, quando aveva 41 anni, nacque il suo secondogenito Giuseppe. A quel tempo Maddalena era a Marsiglia, in Francia. Il suo esilio venne raccontato da Giovanni, nella "Rivelazione" (12:1-17), in cui descrive Maria e suo figlio e narra della sua persecuzione, della sua fuga e della caccia al resto del suo seme (i suoi discendenti) condotta senza tregua dai Romani. Oltre a Maria Maddalena, fra gli emigrati in Gallia nel 44 d.C, c'erano Marta e la sua serva Marcella. C'erano anche l'apostolo Filippo, Maria Iacopa (moglie di Cleofa) e Maria Salomè (Elena). Il luogo dove sbarcarono in Provenza era Ratis, divenuto poi noto come Les Saintes Maries de la Mer. Tra le fonti scritte sulla vita di Maria Maddalena in Francia troviamo "La vita di Maria Maddalena", di Raban Maar (776-856), arcivescovo di Magonza (Mainz) e abate di Fuld. Una copia del manoscritto fu scoperta all'Università di Oxford all'inizio del 1400 e ispirò a William di Waynflete l'idea di fondare il Magdalen College nel 1448. "Sainte Marie Madelaine", del frate domenicano Père Lacordaire è un'opera particolarmente istruttiva, al pari de "La légende de Sainte Marie Madelaine" di Iacopo da Varazze, arcivescovo di Genova (n.1228). Il culto più attivo della Maddalena s'insediò infine a Rennes-le-Chateau, nella regione della Linguadoca. Ma anche altrove, in Francia, sorsero molti santuari dedicati a S.te Marie de Madelaine, fra cui il luogo della sepoltura a Saint Maximin-la-Sainte Baume, dove i monaci dell'ordine di San Cassiano vegliarono sul suo sepolcro e tomba in alabastro dall'inizio del 400. Un'altra importante sede del culto della Maddalena fu Gellone, dove l'Accademia di Studi Giudaici fiorì durante il IX° secolo. La chiesa a Rennes-le-Chateau fu consacrata a Maddalena nel 1059 e nel 1096, l'anno della Prima Crociata, ebbe inizio la costruzione della grande Basilica di Santa Maria Maddalena a Vézelay. Fu qui che nel 1146 l'abate cistercense Bernardo di Chiaravallle predicò la Seconda Crociata al re Luigi VII°, alla regina Eleonora, ai loro cavalieri e ad una congregazione di 100.000 persone. Nel redigere la Costituzione dell'Ordine dei Cavalieri Templari nel 1128, san Bernardo menzionò specificatamente il dovere di "obbedienza a Betania, il castello di Maria e Marta". E' quindi molto probabile che le grandi cattedrali di "Notre Dame" in Europa, tutte sorte per volere dei Cistercensi e dei Templari, fossero in realtà dedicate a Maria Maddalena
    --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------



    CHIESA DI SANTA MARIA MADDALENA-LA MADDALENA(SS)


    Vangeli Apocrifi



    • Home
    • Il Centro Studi<LI class=voisietequi>Vangeli Apocrifi
    • Scheda Biografica
    • Vangeli Canonici

    Collezione Antonio Frau------SANTA MARIA MADDALENA-DAI VANGELI APOCRIFI

    Qui è riportata la teoria sulla vita di Maria Maddalena. Ma il condizionale è d'obbligo. Tutti i testi che sostengono il legame tra Gesù e Maddalena si basano sul Vangelo Apocrifo [non autentico] di Filippo, ritrovato nel 1947 a Qumran, e non riconosciuto dalla Chiesa di Roma. Maria Maddalena sarebbe morta nel 63 d.C, all'età di 60 anni, in quella che oggi è St.Baume, nella Francia meridionale. Maria non era semplicemente un nome ma un titolo di distinzione, essendo una variazione di Miriam (il nome della sorella di Mosè e Aronne). Le Miriam (Marie) partecipano a un ministero formale all'interno di ordini spirituali. Mentre i "Mosè" guidavano gli uomini nelle cerimonie liturgiche, le "Miriam" facevano altrettanto con le donne. Maria Maddalena viene dapprima descritta nel Nuovo Testamento come una donna "dalla quale erano usciti sette demoni" (Luca 8:2) e più avanti lo stesso Vangelo dice che era una peccatrice. Ma, oltre a ciò. Viene ritratta in tutti i Vangeli come una leale compagna preferita da Gesù. Prima del matrimonio, le marie erano soggette all'autorità del capo degli Scribi, che al tempo di Maddalena, era Giuda Sicariota. Il capo degli Scribi era anche il demone sacerdote "Numero 7", e i sette "Sacerdoti Demoni" costituivano un gruppo formale di opposizione ai sacerdoti che rappresentavano le "sette luci della Menorah". Questi sacerdoti avevano il compito di sorvegliare le donne nubili della Comunità. Dopo il matrimonio Maddalena non fu più sottoposta a tale sorveglianza. Quindi "i sette demoni uscirono da lei" e le fu consentito di avere rapporti sessuali secondo le regole spiegate prima. Come accennato, il suo non era un matrimonio qualunque e Maria fu soggetta a lunghi periodi di separazione dal marito: periodi durante il quale non veniva considerata una moglie, ma una "sorella" (in senso religioso). Nella società le sorelle avevano lo stesso rango loro assegnato nella comunità ed erano considerate vedove (donne menomate), un gradino sotto quello di "almah". Così un almah (vergine) si sposava e saliva al rango di madre, ma durante i periodi di separazione coniugale veniva retrocessa a un rango inferiore a quello originario di donna nubile. Il padre di Maddalena era il capo dei sacerdoti (subordinato al sommo sacerdote) Siro il "Giairo". Il sacerdote Giairo officiava nella grande sinagoga marmorea a Cafarnao e la sua carica era ereditaria, riservata esclusivamente ai discendenti di Giair (Numeri 32:41). Nel Nuovo Testamento Maddalena viene menzionata per la prima volta quando i Vangeli raccontano la storia della sua resurrezione come figlia di Giairo nel 17 d.C. Essere "resuscitata" (simbolicamente dalle tenebre eterne) si riferiva alla promozione ad un rango più elevato all'interno della "Via". Per Maddalena si trattava di una iniziazione spirituale: se le prime "resurrezioni" per i ragazzi avvenivano all'età di 12 anni per le ragazze avveniva a 14. Maria Maddalena sposò dunque Gesù all'età di 27 anni (nel 30 d.C), rimase incinta nel dicembre del 32 d.C e l'anno seguente diede alla luce Tamar. Nel 37 d.C diede al luce Gesù il Giovane e nel 44 d.C, quando aveva 41 anni, nacque il suo secondogenito Giuseppe. A quel tempo Maddalena era a Marsiglia, in Francia. Il suo esilio venne raccontato da Giovanni, nella "Rivelazione" (12:1-17), in cui descrive Maria e suo figlio e narra della sua persecuzione, della sua fuga e della caccia al resto del suo seme (i suoi discendenti) condotta senza tregua dai Romani. Oltre a Maria Maddalena, fra gli emigrati in Gallia nel 44 d.C, c'erano Marta e la sua serva Marcella. C'erano anche l'apostolo Filippo, Maria Iacopa (moglie di Cleofa) e Maria Salomè (Elena). Il luogo dove sbarcarono in Provenza era Ratis, divenuto poi noto come Les Saintes Maries de la Mer. Tra le fonti scritte sulla vita di Maria Maddalena in Francia troviamo "La vita di Maria Maddalena", di Raban Maar (776-856), arcivescovo di Magonza (Mainz) e abate di Fuld. Una copia del manoscritto fu scoperta all'Università di Oxford all'inizio del 1400 e ispirò a William di Waynflete l'idea di fondare il Magdalen College nel 1448. "Sainte Marie Madelaine", del frate domenicano Père Lacordaire è un'opera particolarmente istruttiva, al pari de "La légende de Sainte Marie Madelaine" di Iacopo da Varazze, arcivescovo di Genova (n.1228). Il culto più attivo della Maddalena s'insediò infine a Rennes-le-Chateau, nella regione della Linguadoca. Ma anche altrove, in Francia, sorsero molti santuari dedicati a S.te Marie de Madelaine, fra cui il luogo della sepoltura a Saint Maximin-la-Sainte Baume, dove i monaci dell'ordine di San Cassiano vegliarono sul suo sepolcro e tomba in alabastro dall'inizio del 400. Un'altra importante sede del culto della Maddalena fu Gellone, dove l'Accademia di Studi Giudaici fiorì durante il IX° secolo. La chiesa a Rennes-le-Chateau fu consacrata a Maddalena nel 1059 e nel 1096, l'anno della Prima Crociata, ebbe inizio la costruzione della grande Basilica di Santa Maria Maddalena a Vézelay. Fu qui che nel 1146 l'abate cistercense Bernardo di Chiaravallle predicò la Seconda Crociata al re Luigi VII°, alla regina Eleonora, ai loro cavalieri e ad una congregazione di 100.000 persone. Nel redigere la Costituzione dell'Ordine dei Cavalieri Templari nel 1128, san Bernardo menzionò specificatamente il dovere di "obbedienza a Betania, il castello di Maria e Marta". E' quindi molto probabile che le grandi cattedrali di "Notre Dame" in Europa, tutte sorte per volere dei Cistercensi e dei Templari, fossero in realtà dedicate a Maria Maddalena. Collezione Antonio Frau






    COME POTETE NOTARE LA CHIESA CATTOLICA RIESCE A DIVULGARE ROMANZI BLASFEMI FACENDOLI PASSARE PER VANGELI APOCRIFI.
    PIU' ESATTAMENTE,UN BRANO ERTICO-BLASFEMO DI L.GARDNER,(CHE HA COPIATO DALLA THIERING),VIENE MESSO COME RACCONTO DI VANGELO APOCRIFO.LA CHIESA CATTOLICA CREDE NELLE BESTEMMIE DEL CODICE DA VINCI.


    http://www.santamariamaddalena.net/s...iapocrifi.html

  5. #5
    Forumista
    Data Registrazione
    20 Nov 2007
    Messaggi
    121
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    1 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    MARIA MADDALENA-LA VERITA'.

    Storia di Maria Maddalena

    Tratto da Diva e donna n.21, diretto da Silvana Giacobini - Cairo Editore, pp.62-66 30 maggio 2006
    Meretrice pentita e redenta, seguace di Gesù e poi Santa secondo la tradizione cristiana e recentemente, secondo le controverse teorie di Dan Brown che tanto clamore hanno provocato in ambito cristiano e tra le gerarchie ecclesiastiche, sposa di Cristo col quale avrebbe generato una figlia (Sarah) di Sang Real - sangue reale in lingua francese, vero significato di "Sacro Graal" - e infine capostipite della stirpe dei Merovingi: chi era in realtà Maria Maddalena?
    I Vangeli ne parlano in maniera sfuggente. Purtroppo una buona dose di confusione su di lei e sul suo vero ruolo pare sia stata introdotta non dalla Chiesa delle origini ma bensì più tardi, quando, intorno al 590 d.C., Papa Gregorio Magno dichiarò: "Crediamo che questa donna che Luca chiama peccatrice e che Giovanni chiama Maria, sia quella Maria dalla quale - afferma Marco - furono cacciati sette demoni". Si trattava di un'ipotesi personale, non di una certezza, la quale offriva alla Chiesa una forte motivazione per esaltare il gesto di una donna che, resasi conto del proprio peccato, ottenne dal misericordioso figlio di Dio il perdono.
    Quanto contenuto nei Vangeli rinvenuti nel I secolo e narrato separatamente da Luca, Marco, Matteo e Giovanni, menziona la Maddalena come pia seguace di Gesù, dal quale era stata liberata da sette demoni; la ripropone sul Calvario e alla sepoltura, testimone della sparizione del corpo fisico di Gesù e privilegiata dall'incontro del Risorto, il quale le affida il compito dell'annuncio del Suo ritorno ai discepoli. Gli evangelisti la citano come facente parte del gruppo di donne che seguiva il Maestro; ma i ruoli che le sono stati attribuiti dalla tradizione successiva sarebbero in realtà riconducibili a due o tre donne diverse, in un'epoca e in un contesto geografico nel quale molte donne portavano il nome di Maria (come la stessa madre di Gesù) e venivano distinte tramite la menzione della provenienza o della parentela. Nel suo caso si tratta di Maria della città di Magdala. A posteriori sbrigativamente identificata con una meretrice probabilmente anche a causa del fatto che era stata liberata da sette demoni, non sarebbe nemmeno stata protagonista dei due episodi evangelici di unzione dei piedi del Signore: il primo compiuto dalla vera meretrice, che ottiene la remissione dei peccati bagnandoli con le proprie lacrime, ungendoli di olio profumato e poi asciugandoli coi lunghi capelli; il secondo invece compiuto da Maria di Betania, sorella di Marta e di Lazzaro.
    Dopo aver recato l'annuncio "Ho visto il Signore", Maria di Magdala svanisce dal quarto Vangelo e dal Nuovo Testamento.
    Secondo gli studiosi non vi fu mai, nei primi secoli, l'intenzione di screditare la figura della Maddalena e della sua santità; anche la tardiva ipotesi di accostamento alla meretrice compiuta da Papa Gregorio Magno serviva più che altro ad esaltare lo stato di grazia derivato dal pentimento che le consentì il privilegio di essere la prima testimone alla Resurrezione.
    Si deve all'insigne umanista e filosofo francese Jacques Lefèvres d'Étaples (meglio conosciuto come Faber Stapulensis, circa 1450-1536), uomo dal temperamento profondamente religioso, il primo organico tentativo di rimettere in discussione il problema dell'identità di Maddalena, di Maria di Betania e della peccatrice come figure distinte, innescando la polemica tra studiosi nota come "questione delle tre Marie".
    La "leggenda" dello sbarco nella Francia meridionale della Maddalena e di altre due Marie, episodio che avrebbe dato il nome al piccolo villaggio provenzale Les Saintes Maries de la Mer, cominciò invece a circolare nel IX secolo. Per motivi più prosaici che spirituali, i benedettini dell'Abbazia di Vézelay in Borgona iniziarono ad asserire di custodire il corpo della Santa, allo scopo di ravvivarne il culto e di promuovere così i pellegrinaggi. Nel 1265-67 i monaci nella basilica ormai ribattezzata col nome della Santa organizzarono l'ostensione e la traslazione dei presunti resti della Maddalena, facendo fiorire tutta una letteratura agiografica relativa alla Maddalena e al lancio del suo culto religioso in Francia e in Italia. Ma di lei come sposa di Gesù nessun accenno venne mai fatto se non dalla fine dell'ottocento.
    Approfittando della recentissima uscita del volume curato da Mariano Tomatis Dietro il Codice Da Vinci - Antologia critica nella collana "I quaderni del Cicap" n.7, abbiamo intervistato Andrea Nicolotti, il quale nel libro ha trattato la figura della Maddalena in maniera esaustiva. Andrea Nicolotti, laureato in letteratura cristiana antica e dottore di ricerca in storia, è anche curatore del sito www.christianismus.it.
    Professor Nicolotti, oltre ai vari svarioni storici compiuti da Dan Brown, pare che, come da lei indicato, il rapporto tra Gesù e la Maddalena ricavato dal Vangelo di Filippo sia in realtà poco conciliabile con la sua autentica dottrina.
    "La lettura di qualche isolato passo, estrapolato dal contesto, non permette al lettore di farsi un'idea adeguata delle caratteristiche di quel testo. Si tratta di un'antologia di passi tratti da sermoni, catechesi, o scritti dei seguaci di Valentino, uno gnostico nato in Egitto attorno all'anno 100 d.C. Una prima stesura del testo avvenne probabilmente in Siria, tra il II ed il III secolo, in greco; ma del Vangelo di Filippo ci rimane solo una traduzione in copto che risale al IV secolo. Lo gnosticismo di Valentino si caratterizzava tra l'altro per un infinito disprezzo del mondo creato, elemento che generalmente si esplicitava in un'assoluta condanna della fisicità e nel rifiuto della riproduzione e della sessualità, intesa come impurità. Il Gesù del Vangelo di Filippo non è un Gesù più "umano" di quello dei quattro Vangeli della tradizione, come Brown sembra ritenere: è invece un uomo apparente, un essere fondamentalmente spirituale. Non è certamente una figura che desideri sposarsi e dare origine ad una discendenza di carne "
    La frase riferita alla Maddalena "Cristo l'amava più di tutti gli altri discepoli e soleva baciarla spesso sulla bocca", contenuta in quelli che Teabing - il personaggio che nel romanzo impersona lo storico che conosce tutti i retroscena del sacro Graal e delle sue origini - designa come "Rotoli di Nag Hammadi" (in realtà codici in pelle a forma di libro, non papiri arrotolati), ritrovati intorno al 1945 - non sarebbe leggibile, così come non si parlerebbe mai di una "moglie" di Gesù.
    "La pagina del manoscritto in cui si dice che Gesù baciava la Maddalena è in parte illeggibile; secondo alcuni studiosi avrebbe potuto esserci scritto "baciare sulla bocca", secondo altri qualcos'altro ("sulla guancia" o "sulla fronte", ad esempio). In ogni caso, il bacio sulla bocca in quel contesto culturale non era un segno di amore carnale, ma un bacio rituale e spirituale che gli Gnostici si scambiavano tra loro. È per questo che in altri testi affini Gesù e la Maddalena baciano gli altri apostoli, indifferentemente. Secondo l'autore del romanzo, poi, il fatto che la Maddalena sia detta "compagna" di Gesù significa, "come ogni esperto di aramaico potrà spiegare", che ne era la moglie. Ma Brown non sa che l'aramaico c'entra col copto ed il greco come l'italiano col cinese, e che il termine koinonos va preferibilmente tradotto "compagna, amica, socia, compartecipe". Per indicare la moglie, il Vangelo di Filippo usa una parola diversa (shime)".
    La tesi secondo cui Sacro Graal sarebbe in realtà il Sang Real, nel libro viene rafforzata dall'ipotesi che la stirpe reale avrebbe un'origine non solo paterna - cioè Gesù Cristo della stirpe di Davide discendente di Salomone, re dei giudei - ma anche materna, in quanto Maria Maddalena proveniva dalla Casa di Beniamino. Cosa può dirci in proposito?
    "La provenienza dalla Casa di Beniamino è completamente inventata, e non compare in nessuna fonte antica, né canonica né apocrifa"
    Un'ultima domanda: la Maddalena non sarebbe mai giunta in Provenza, e la tradizione più antica la collocherebbe in tutt'altri luoghi, negli ultimi anni della sua vita.
    "Prima del secolo X non vi è traccia alcuna di qualche luogo di culto in occidente dedicato alla Maddalena. La tradizione più antica riteneva che il corpo della santa fosse stato conservato prima a Efeso, poi a Costantinopoli; proprio a Efeso, si credeva, la Maddalena aveva terminato la sua esistenza terrena, vivendo accanto a Maria e a Giovanni.
    Per quanto riguarda le successive leggende nate sulla figura della Maddalena chiediamo lumi a Mario Arturo Iannaccone, studioso di Nuovi Movimenti Religiosi e mitologie moderne, autore di numerosi testi tra i quali la partecipazione al già citato quaderno del Cicap.
    Dottor Iannaccone, lei sta lavorando ad un libro dedicato alla figura moderna di Maria Maddalena. Conterrà qualcosa di utile per comprendere il successo del Codice da Vinci?
    "Ne sono certo. Ho studiato il femminismo neopagano, detto anche "spiritualità della dea", di cui il Codice è una specie di manifesto e la Maddalena una specie di figura-chiave. Il libro s'intitolerà Maria Maddalena e la dea dell'ombra e uscirà a breve".
    Quando nasce questa idea della Maddalena sposa di Gesù?
    "In pratica, nasce nella "controcultura" parigina di fine Ottocento formata da artisti contestatori, spesso impegnati nell'occultismo, che volevano scuotere le convenzioni. Per esempio, nel 1888 fu rappresentata a Parigi l'opera L'amante du Christ scritta da Darzens e l'amante era naturalmente la Maddalena".
    Perché la Maddalena?
    "E' una figura chiave. La più vicina a Gesù. Dunque, "aggiustare" lo status della Maddalena significava, per riflesso, "aggiustare" anche la figura di Gesù. Nel 1896 fu pubblicato il Vangelo di Maria (Maddalena), un apocrifo importante che rafforzò il femminismo. Nei quadri, nei romanzi, la Maddalena divenne una femme fatale. Lawrence, autore de L'amante di Lady Chatterley, scrisse un racconto sulla Maddalena e Gesù intitolato Il risorto, pieno di doppi sensi."
    Brown paragona la coppa del Graal al grembo della Maddalena. Possibile che questo paragone non sia mai affiorato prima?
    "No, è idea moderna con una precisa origine Fu elaborata dalla più celebre società magica dei primi del Novecento, l'Alba Dorata, che aveva sedi a Parigi e Londra. Ben frequentata, molto chic, le sue dottrine s'ispiravano alla gnosi. Sosteneva che ogni aspetto maschile andava bilanciato con uno femminile, il "femminino sacro". Gli adepti inventarono meditazioni collegando la femminità al Graal dove appare un'Iside che dice "Io sono la coppa del Graal, io porto il sangue regale"."
    E gli studiosi del cristianesimo antico, i biblisti, che ruolo hanno avuto?
    "Sono arrivati molto dopo. L'interesse è montato quando è iniziata la caccia all'apocrifo più clamoroso, una caccia che ha costruito carriere importanti. Arrivò il Sessantotto, i Jesus Freaks, Jesus Christ Superstar. E nel 1970 due libri: Gesù era sposato? di Phipps, che coinvolgeva la Maddalena. E Il mortale segreto dei templari dell'occultista Ambelain per il quale la sposa di Gesù non era la Maddalena ma Salomé. E il matrimonio era conosciuto dai Templari. Ovviamente. Ambelain e Phipps ispirarono 25 anni fa Il Santo Graal di Baigent e soci…
    …gli ispiratori di Brown. Che conclusione possiamo trarre dell'immagine della Maddalena presentata nel Codice?
    "La presunta Maddalena dell'Ultima Cena è in realtà Giovanni. Lei guardi il Giovanni della Deposizione di Raffaello: sembra una donna.. Direi che bisogna guardare al Codice non come ad un libro di "rivelazioni" ma come ad un fenomeno di costume. C'è però un punto che non è ancora stato notato: l'ossessione per una figura "che è uomo ma potrebbe essere donna" riflette l'interesse per l'androgino che è tipico della "spiritualità della dea". E non è un caso: il Codice infatti è un libro di propaganda della "spiritualità della dea".
    © Loredana Pennati

  6. #6
    Forumista
    Data Registrazione
    20 Nov 2007
    Messaggi
    121
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    1 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    IL VANGELO GNOSTICO DI FILPPO TROVATO A NAGHMADI-1945.

    Da un ebreo viene un ebreo, ed è detto proselito, ma da un proselito non viene un proselito. Certuni esistono e da essi vengono altri uguali a se stessi, mentre altri hanno solo l'esistenza. Lo schiavo aspira soltanto a essere libero, non cerca i beni dei suo padrone. Il figlio non è soltanto un figlio, ma aspira all'eredità del padre.
    Quelli che ereditano dai morti sono essi stessi morti ed ereditano ciò che è morto. Quelli che ereditano da colui che è vivo sono essi stessi vivi e sono eredi di ciò che è vivo e di ciò che è morto. Quelli che sono morti non ereditano nulla: come può ereditare un morto? Se colui che è morto eredita ciò che è vivo non morirà; colui che è morto vivrà ancora più a lungo.
    Un pagano non muore: colui che non ha mai vissuto non può morire. Colui che ha creduto alla verità ha trovato la vita: costui corre il pericolo di morire, poiché egli vive.
    Quando eravamo ebrei eravamo orfani; avevamo soltanto la madre; ma allorché siamo divenuti cristiani abbiamo avuto padre e madre.
    Dopo che è venuto il Cristo, il mondo è creato, le città sono ornate, il morto allontanato.
    Quelli che seminano d'inverno raccolgono d'estate: l'inverno è il mondo, l'estate è l'altro eone. Seminiamo in questo mondo per potere raccogliere nell'estate. Perciò conviene che non preghiamo durante l'inverno: dopo l'inverno vi è l'estate. Colui che raccoglierà d'inverno in realtà non raccoglierà, ma soltanto strapperà: in questo genere di cose non vi è altro modo di ottenere il raccolto.
    Non soltanto adesso non porterà alcun frutto, non soltanto non uscirà, ma anche nel sabato il suo campo sarà infruttuoso.
    Il Cristo è venuto per liberare alcuni, per riscattare altri, per salvare gli altri. Ha liberato coloro che erano stranieri, e li ha fatti propri. Ha separato i suoi e li ha costituiti come pegno nella sua volontà.
    Non soltanto, allorché si manifestò, egli depose quando volle la sua anima, ma depose la sua anima fin da quando il mondo esiste. Quando volle, venne anzitutto a liberarla, poiché era trattenuta in ostaggio. Si trovava in mano ai briganti, era tenuta prigioniera, ma egli la riscattò e, nel mondo, ha redento i buoni e i cattivi.
    Luce e tenebre, vita e morte, destra e sinistra, sono tra loro fratelli. Non è possibile separarli. Perciò né i buoni sono buoni, né i cattivi sono cattivi, né la vita è vita, né la morte è morte. Per questo ognuno si dissolverà nel suo stato originale. Ma coloro che sono al dì sopra del mondo sono indissolvibili ed eterni.
    I nomi dati alle cose terrestri racchiudono una grande illusione: infatti distolgono il cuore da ciò che è consistente per volgerlo a ciò che non è consistente. Così, chi ode "Dio" non afferra ciò che è consistente, ma afferra ciò che non è consistente. Allo stesso modo è con "il Padre", "il Figlio", e "lo Spirito Santo", con "la vita" e "la luce", e "la risurrezione", con "la Chiesa" e con tutte le altre cose, non si afferra ciò che è consistente, ma ciò che non è consistente, a meno che si sia arrivati a conoscere ciò che è consistente.
    I nomi che si odono sono nel mondo per indurre in inganno; se fossero nell'eone non sarebbero mai stati usati come nomi nel mondo, né sarebbero stati posti tra le cose terrestri. Essi hanno fine nell'eone.
    Solo uno è il nome non pronunciato nel mondo: il nome dato dal Padre al Figlio, il nome al di sopra di ogni cosa, il nome del Padre. Infatti, il Figlio non sarebbe diventato Padre se non si fosse rivestito del nome del Padre. Quelli che hanno questo nome lo conoscono, ma non lo pronunciano. Quelli, invece, che non lo hanno non lo conoscono.
    Ma la verità addusse nel mondo dei nomi, poiché è impossibile insegnarla senza nomi. La verità è una unità, ma è anche molteplicità per noi, affinché impariamo tale unità attraverso la molteplicità.
    Gli arconti vollero ingannare l'uomo, a motivo della sua parentela con quelli che sono veramente buoni. Presero il nome di coloro che sono buoni e lo attribuirono a coloro che non sono buoni, per poterlo ingannare mediante i nomi e poterlo vincolare a quanti non sono buoni. In seguito, se essi fanno loro un favore, gli arconti li allontanano da quelli che non sono buoni e li collocano tra i buoni, che essi conoscono. Essi, infatti, vogliono eliminare chi è libero e farne un loro schiavo per sempre.
    Vi sono forze che lottano contro l'uomo, perché non vogliono che egli sia salvato, sì che esse possano [...]; poiché se l'uomo è salvato non avranno più luogo i sacrifici[...], e non saranno più offerti animali alle forze. Coloro che [...] animali sono coloro che li offrono a quelle. Essi, invero, li offrivano viventi, ma dopo averli offerti morivano. L'uomo, invece, fu offerto morto a Dio, ma egli visse.
    Prima della venuta di Cristo, nel mondo non c'era pane. Come nel paradiso, il luogo dove era Adamo, vi erano molte piante per il cibo degli animali, ma non vi era il frumento per il cibo dell'uomo; l'uomo si cibava come gli animali. Ma quando venne Cristo, l'uomo perfetto, portò il pane dal cielo, affinché l'uomo si cibasse con il cibo dell'uomo.
    Gli arconti pensavano che quanto facevano fosse dovuto alla loro potenza e alla loro volontà; ma era lo Spirito che, per mezzo loro, operava segretamente ogni cosa secondo il suo desiderio.
    La verità esiste fin dall'inizio, ed è seminata ovunque: molti vedono che è seminata, ma pochi sono coloro che la vedono raccolta.
    C'è chi dice: "Maria ha concepito per opera dello Spirito Santo". Sbagliano. Non sanno quello che affermano. Quando mai una donna ha concepito per opera di una donna? Maria è la vergine che non fu mai contaminata da alcuna forza. Essa è una grande maledizione per gli ebrei, cioè per gli apostoli e per gli apostolici. Questa vergine non contaminata da alcuna forza [...] le forze hanno contaminato se stesse.
    E il Signore non avrebbe detto: "Il Padre mio che è nei cieli" se non avesse avuto un altro padre. Egli avrebbe detto semplicemente: "Mio Padre".
    Il Signore disse ai discepoli: "Portate fuori da ogni casa. Portate dentro la casa del Padre. Ma non rubate, non prendete nulla nella casa del Padre".
    "Gesù" è un nome nascosto. "Cristo" è un nome manifesto. Per questo "Gesù" non si trova in nessuna lingua, ma il suo nome è Gesù, come viene pronunciato. Il suo nome è anche "Cristo": in siriaco è Messia, in greco, invece, è Cristo. Ovunque, tutti gli altri l'hanno secondo la loro lingua. "Il Nazareno" è colui che rivela ciò che è nascosto.
    Il Cristo ha in se stesso ogni cosa: sia l'uomo, sia l'angelo, sia il mistero, e il Padre.
    Coloro che affermano: "Il Signore è morto e poiè risuscitato", sbagliano. Egli, infatti, prima risorse e poi morì. Chi non ottiene prima la risurrezione, costui morirà. Poiché Dio vive, costui sarà già morto.
    Nessuno nasconde in un vaso grande un oggetto grande e prezioso, ma spesso valori incalcolabili sono posti in un vaso di poco conto. Così è dell'anima: è una cosa preziosa posta in un corpo spregevole.
    Alcuni temono di risuscitare nudi, perciò desiderano risuscitare nella carne. Costoro non sanno che proprio quanti portano la carne sono nudi; mentre quelli che si apprestano a spogliarsi non sono nudi.
    "La carne e il sangue non possono ereditare il Regno di Dio". Qual è quella che non può ereditare? Quella di cui ci siamo rivestiti. E qual è quella che erediterà? E quella del Cristo e il suo sangue. Perciò egli disse: "Colui che non mangia la mia carne e beve il mio sangue non avrà in sé la vita". Che cosa significa? La sua carne è il Logos, e il suo sangue è lo Spirito Santo. Colui che ha ricevuto questo ha cibo, bevanda, e vestito.
    Io biasimo gli altri che dicono: "Non risusciterà!". Allora sbagliano ambedue. Tu dici: "La carne non risusciterà!". Ma, dimmi, che cosa risusciterà, affinché possiamo onorarti? Tu dici: "Lo Spirito è nella carne, e anche questa luce è nella carne". Anche il Logos è nella carne, poiché qualunque cosa tu menzioni, non menzioni nulla fuori della carne. Bisogna risorgere in questa carne, giacché tutto esiste in essa.
    In questo mondo coloro che indossano vestiti sono migliori dei (loro) vestiti. Nel Regno dei cieli i vestiti sono migliori di coloro che li indossano. Acqua e fuoco purificano ogni luogo.
    Il visibile per meno del visibile, il nascosto per mezzo del nascosto: vi sono cose nascoste da ciò che è visibile. C'è acqua nell'acqua, c'è fuoco nell'unzione.
    Gesù dissimulò segretamente ogni cosa. Egli, infatti, non si manifestò qual era (realmente), ma si manifestò come lo si poteva vedere. Così si manifestò a tutti. Si manifestò grande ai grandi. Si manifestò piccolo ai piccoli. Si manifestò agli angeli come un angelo, e agli uomini come un uomo. Perciò il suo Logos si è nascosto a tutti. Alcuni lo videro, credendo di vedere se stessi. Ma quando, sul monte, egli apparve nella gloria ai suoi discepoli non era piccolo; era grande, ma rese grandi i suoi discepoli affinché lo potessero vedere nella sua grandezza.
    In quel giorno, rendendo grazie, disse: " Tu che hai congiunto la luce perfetta con lo Spirito Santo, congiungi con noi gli angeli, (con noi che siamo loro) "immagini".
    Non disprezzate l'agnello, poiché senza di esso non è possibile vedere il re. Nessuno - se è nudo - può avanzare verso il re.
    I figli dell'uomo celeste sono più numerosi di quelli dell'uomo terrestre. Se sono numerosi i figli di Adamo, quantunque muoiano, tanto più i figli dell'uomo perfetto che non muoiono, ma sono continuamente rigenerati.
    Il padre fa un figlio, ma il figlio non può fare un figlio: poiché colui che fu generato non ha il potere di generare; un figlio può acquisire dei fratelli, non dei figli.
    Tutti coloro the sono generati nel mondo sono generati in modo naturale; ma gli altri dallo Spirito.
    Coloro che sono generati da lui gridano di quaggiù vaso l'uomo (perfetto), poiché sono nutriti dalla promessa del luogo celeste.
    …dalla bocca, poiché se il Logos viene da quel luogo, egli nutre dalla sua bocca e sarà perfetto. Il perfetto, infatti, concepisce e genera per meno di un bacio. E per questo che noi ci baciamo l'un l'altro. Noi siamo fecondi dalla grazia che è in ognuno di noi.
    Tre persone camminavano sempre con il Signore: Maria, sua madre, la sorella di lei, e la Maddalena, detta la sua compagna. Maria infatti si chiamava sua sorella, sua madre, e sua compagna.
    "Padre" e "Figlio" sono nomi semplici. "Spirito Santo" è un nome doppio. Essi, infatti, sono ovunque: sono in alto e sono in basso, sono nell'invisibile e sono nel manifesto. Lo Spirito Santo è nel manifesto, è quaggiù; è nell'invisibile, è in alto.
    I santi sono serviti da forze malvagie: queste, infatti, sono accecate dallo Spirito Santo affinché credano di servire uomini, mentre sono all'opera per i santi. Per questo, allorché un discepolo pose un giorno una domanda al Signore riguardo a questo mondo, egli rispose: "Domanda a tua madre e lei ti darà qualcosa che appartiene a un altro".
    Gli apostoli dissero ai discepoli: " Ogni nostro sacrificio possa meritare il suo sale! ". Essi chiamavano " sale " Sofia: senza di essa nessun sacrificio è gradito.
    Ma Sofia è una donna sterile, senza figlio; e per questo motivo è chiamata " traccia di sale ". Ma ovunque essi saranno sarà (anche) lo Spirito Santo, e i figli di lei sono molti.
    Quanto appartiene al padre appartiene anche al figlio; però, fintanto che il figlio è giovane, (il padre) non gli affida quanto è suo. Ma quando è diventato uomo, il padre gli dà tutto ciò che gli appartiene.
    Quelli che sbagliano sono generati dallo spirito; e seguitano a sbagliare anche a causa dello spirito. Per questo, per mezzo dello stesso spirito si accende e si spegne il fuoco.
    Una cosa è Achamot e altra cosa è Echmot. Achamot è semplicemente la Sofia; mentre Echmot è la Sofia di morte; (ed è) questa Sofia di morte che conosce la morte, ed è chiamata la piccola Sofia.
    Vi sono animali che sottostanno all'uomo, come il bue, l'asino e altri di questo genere; vi sono pure animali che non sottostanno all'uomo, e vivono solitari nei deserti. L'uomo lavora i campi con gli animali che gli sono sottomessi; e con questo egli nutre se stesso e gli animali, sia con quelli che gli sono sottomessi sia con quelli che non gli sono sottomessi.
    Allo stesso modo, l'uomo perfetto lavora con le forze che gli sono sottomesse, e sostiene tutto a mantenersi efficiente. E in questo modo, infatti, che si consolida tutto il luogo, sia i buoni sia i cattivi, quelli della destra e quelli della sinistra. Lo Spirito Santo li fa pascolare e governa tutte le forze, quelle che gli sono sottomesse, quelle che non gli sono sottomesse, e le solitarie. Poiché egli le unisce e le consolida affinché non...
    Colui che è stato creato è bello e tu troveresti che i suoi figli sono una creatura nobile; se non fosse stato creato, ma generato, tu troveresti che la sua discendenza è nobile. Ma ecco che (non solo) fu creato (ma anche) generato. Quanta nobiltà è questa!
    Prima venne l'adultero e poi l'omicida; fu generato nell'adulterio: era, infatti, figlio del serpente. Perciò divenne omicida come suo padre, e uccise suo fratello. Ogni unione che si origina da cose dissimili è adultera.
    Dio è un tintore. Come i colori buoni, quelli che diciamo autentici, muoiono con le materie da essi tinte, così è pure della materia tinta da Dio. Ma poiché i suoi colori sono immortali, essi (i colorati) diventano immortali grazie ai suoi colori. Ora Dio immerge coloro che immerge nell'acqua.
    E' impossibile che uno veda qualcosa delle realtà essenziali, se non è diventato come quelle. L'uomo, davanti alla verità, non si trova come di fronte al mondo:
    vede il sole pur non essendo sole, vede il cielo, la Terra e ogni altra cosa pur non essendo nulla di tutto questo. Ma (se) tu hai visto qualcosa di quel luogo, tu sei diventato quello (che hai visto). Tu hai visto lo Spirito, e tu sei diventato Spirito; tu hai visto il Cristo, e tu sei diventato Cristo; tu hai visto il Padre, e tu diventerai Padre.

    Così in questo luogo vedi ogni cosa, ma non vedi te stesso; ma in quel luogo tu vedrai te stesso e diventerai quello che tu vedi.
    La fede riceve, l'amore dà. Nessuno può ricevere senza la fede. Nessuno può dare senza l'amore. Per questo, appunto, crediamo, per ricevere veramente; è così che possiamo amare e dare, giacché se uno non dà per amore, non trae profitto da ciò che dà.
    Colui che non ha ancora ricevuto il Signore è tuttora un ebreo.
    Prima di noi, agli inizi, gli apostoli (lo) chiamavano così: " Gesù, il Nazoreo, Messia " e cioè " Gesù, il Nazoreo, il Cristo ". L'ultimo nome è " Cristo "; il primo è "Gesù"; quello di mezzo è "Nazareno". "Messia"ha due significati: "Cristo" e " il limitato ". In ebraico, "Gesù" significa "redenzione"; "Nazara" la " verità ": il Nazareno, dunque, è (quello della) "la verità". Il Cristo è stato limitato: "il Nazareno" e "Gesù" lo hanno limitato.
    Una perla gettata nel fango non perde valore, né cosparsa di balsamo è più preziosa: per il proprietario ha sempre lo stesso valore. Così è pure dei figli di Dio: ovunque si trovano, mantengono sempre il loro valore presso il Padre.
    Se dici: " Sono ebreo ", nessuno si commuove; se dici: " Sono romano ", nessuno trema; se dici: " Sono greco, barbaro, schiavo, libero ", nessuno si agita. Se dici: "Sono cristiano", trema il mondo. Riceva io questo segno che gli arconti non possono sopportare, allorché odono il suo nome.
    Dio è un mangiatore di uomini; per questo l'uomo gli è immolato. Prima che gli si immolasse l'uomo, gli si immolavano animali, giacché coloro ai quali si sacrificava non erano dèi.
    Vasi di vetro e vasi d'argilla sono fabbricati col fuoco. Ma se si spezzano, i vasi di vetro sono rimodellati, perché furono prodotti mediante un soffio; se invece si spezzano i vasi d'argilla, vanno distrutti, perché furono fabbricati senza il soffio.
    Girando attorno a una mola un asino fece cento miglia; quando fu sciolto, si trovò ancora allo stesso posto. Certi uomini camminano molto, ma non arrivano mai da nessuna parte; quando per loro giunge la sera non vedono né città né villaggio ne creazione né natura né forza né angelo. Miserabili, hanno sofferto invano.
    L'eucarestia è Gesù, poiché in siriaco egli è detto Pharisata, cioè "Colui che è disteso": Gesù, infatti, venne per crocifiggere il mondo.
    Il Signore entrò nella tintoria di Levi, prese settantadue colori, li gettò nel calderone e li ritrasse tutti bianchi e disse: " Il Figlio dell'uomo è giunto invero come un tintore".
    La Sofia, chiamata "sterile", è la madre degli angeli; la compagna del Figlio è Maria Maddalena. Il Signore amava Maria più di tutti i discepoli, e spesso la baciava sulla bocca. Gli altri discepoli, vedendolo con Maria, gli domandarono: " Perché l'ami più di noi tutti?". II Salvatore rispose e disse loro: "Com'è ch'io non vi amo quanto lei?".
    Se si trovano in mezzo alle tenebre un cieco e uno che vede, non si distinguono l'uno dall'altro. Ma quando viene Ia luce, colui che vede vedrà la luce, mentre colui che è cieco rimarrà nelle tenebre.
    Il Signore ha detto: " Beato colui che è prima di divenire. Poiché colui che è, è stato e sarà".
    La superiorità dell'uomo non appare agli occhi, ma è nascosta alla vista. Per questo egli è signore degli animali, che sono più forti e grandi di lui sia per ciò che appare sia per ciò che è nascosto, e provvede al loro sostentamento; ma se l'uomo se ne separa, essi si uccidono e si mordono l'un l'altro: si divorano l'uno con l'altro perché non trovano cibo. Adesso, però, hanno trovato cibo perché l'uomo ha lavorato la terra.
    Se uno scende nell'acqua, e ne risale senza avere ricevuto nulla, e dice: "Io sono cristiano": costui si prende a prestito il Nome. Ma se riceve lo Spirito Santo, costui ha il Nome come un dono. A colui che ha ricevuto un dono non lo si domanda indietro; ma a colui che l'ha preso a prestito lo si chiede indietro. Così accade a colui che sperimenta un mistero.
    Grande è il mistero del matrimonio! Senza di esso non ci sarebbe il mondo, giacché gli uomini sono consolidamento del mondo, e il matrimonio è il consolidamento degli uomini. Comprendete la comunione immacolata, poiché è dotata di una grande forza. La sua immagine è nella contaminazione del corpo.
    Vi sono spiriti impuri maschili e spiriti impuri femminili: i maschili si associano alle anime che hanno preso domicilio in corpi di femmine, e i femminili sono associati a quelle dei corpi degli uomini, a motivo di colui che disobbedì; e non sfugge loro alcuno, poiché essi lo trattengono, a meno che uno riceva una forza maschile e una forza femminile e cioè quella del fidanzato e della fidanzata. Questo, poi, si riceve, in immagine, nella camera nuziale.
    Quando donne sciocche vedono un uomo che se ne sta tutto solo, lo assalgono, folleggiano e lo contaminano. Allo stesso modo, quando uomini sciocchi vedono una bella donna tutta sola, la persuadono e le usano violenza perché vogliono contaminarla. Ma se vedono un uomo e una donna insieme, le donne non possono avvicinarsi all'uomo, e gli uomini non possono avvicinarsi alla donna. La stessa cosa avviene quando l'immagine e l'angelo si uniscono: nessuno osa andare verso l'uomo o verso la donna.
    Colui che esce dal mondo non può più essere trattenuto, poiché è stato nel mondo. È chiaro che egli è al di sopra del desiderio [...], e della paura; è padrone della natura; è al di sopra della gelosia. Ma se viene il maligno, lo afferra e lo soffoca, come potrà fuggire le grandi forze che stringono? Come potrà nascondersi a esse?
    Spesso certuni vengono a dire: "Siamo fedeli!" per sfuggire agli spiriti impuri e ai demoni, Se, infatti, avessero lo Spirito Santo, nessuno spirito impuro si accosterebbe loro.
    Non avere paura della carne, e non amarla. Se tu ne hai paura, essa ti dominerà. Se tu l'ami, essa ti divorerà e ti inghiottirà.
    E ciò avverrà in questo mondo o nella risurrezione o nei luoghi di mezzo. Non capiti ch'io sia trovato in essi!
    In questo mondo c'è del buono e del cattivo: il suo buono non è buono, e il suo cattivo non è cattivo. Ma, dopo questo mondo, c'è qualcosa di veramente cattivo, ed è il luogo di mezzo. Esso è la morte.
    Fin che siamo in questo mondo conviene che acquistiamo la risurrezione affinché, quando ci spogliamo della carne, ci troviamo nel riposo, non abbiamo da andare nel luogo di mezzo: sono molti, infatti, coloro che sbagliano lungo il cammino.
    Conviene risalire da questo mondo prima che l'uomo pecchi.
    Alcuni né vogliono né possono peccare. Altri, invece, anche se lo vogliono (peccare) non sono migliori perché non lo fanno, poiché questa volontà fa di loro dei peccatori. Ma anche se qualcuno non vuole peccare la giustizia si nasconderà a tutti e due, al non volere e al non fare.
    Un apostolico vide in una visione alcuni chiusi in una casa in fiamme e avvinti a catene, che giacevano in preda al fuoco. C'era però dell'acqua in mezzo a loro, ma inutilmente. Egli disse loro: " Perché non possono essere salvati? ". Egli rispose: " Non lo vogliono. Ricevettero questo luogo come punizione, (luogo) che è denominato "tenebra esteriore, stridore di denti".
    L'anima e lo spirito sono nati dall'acqua, dal fuoco. Dall'acqua, dal fuoco e dalla luce nacque il figlio della camera nuziale. Il fuoco è l'unzione, la luce è il fuoco. Parlo non di questo fuoco che non ha forma, ma di quell'altro che ha la forma bianca della bella luce e dà la bellezza.
    La verità non è venuta nuda in questo mondo, ma in simboli e immagini. Non la si può afferrare in altro modo.
    Vi è una rigenerazione, e un'immagine di (questa) rigenerazione. Bisogna veramente rinascere per mezzo dell'immagine. Che cos'è la risurrezione? L'immagine deve risorgere per mezzo dell'immagine. Lo sposo e l'immagine penetrano nella verità per meno dell'immagine. Questa è l'apocatastasi.
    Non solo è bene che quanti non hanno il nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo lo ottengano, ma che l'ottengano per se stessi. Se qualcuno non li ha ottenuti per se stesso, sarà privato anche del nome. Ma egli li riceve con l'unzione aromatica della forza della croce; (forza) che gli apostoli chiamano "la destra" e "la sinistra". Costui, infatti, non è più un cristiano, ma un Cristo.
    Il Signore ha operato tutto in un mistero: battesimo, unzione, eucarestia, redenzione, camera nuziale.
    Il Signore ha detto: "Sono venuto per rendere le cose di quaggiù simili alle cose di lassù, e le cose esterne simili alle cose interne. Sono venuto per unirle in quel luogo". Egli si è manifestato in questo luogo per mezzo di simboli e di immagini.
    Egli si è manifestato in questo luogo per mezzo di simboli e di immagini.
    Coloro che affermano: " C'è un uomo celeste e uno al di sopra diluì ", sbagliano. Poiché colui che si è manifestato in cielo è l'uomo celeste, ed è chiamato: " Colui che è quaggiù ". Colui al quale appartengono le cose nascoste è al di sopra di lui. È dunque bene dire così: " L'interno e l'esterno, e l'esterno dell'esterno ". Perciò il Signore chiamò la corruzione " tenebre esteriori ", sebbene non abbia alcun esterno.
    Egli ha detto: " Il Padre mio che è nel segreto". Ha detto: " Entra nella tua camera, chiudi la porta dietro di te e prega tuo Padre che è nel segreto ", che si trova cioè all'interno di tutti loro. Ma ciò che è all'interno di tutti loro è il Pleroma. Oltre quello, non c'è alcuno che sia all'interno di lui. Ed egli è colui del quale fu detto che è al di sopra dì loro.
    Prima del Cristo erano usciti molti; donde erano usciti non potevano più ritornare, e donde erano entrati non potevano più uscire. Poi venne il Cristo: fece uscire quelli che erano entrati, e fece rientrare quelli che erano usciti.
    Nei giorni in cui Eva si trovava in Adamo, la morte non c'era; la morte sopravvenne allorché Eva fu separata da lui. Se rientra in lui, e se egli la prende in sé, la morte non ci sarà più.
    "Mio Dio, mio Dio, perché, Signore, mi hai abbandonato? ". Sulla croce egli disse queste parole, perché là egli fu diviso. Chiunque fu generato da colui che distrugge non proviene da Dio.
    Il Signore risorse dai morti. Egli divenne com'è. Ma il suo corpo era perfetto. Aveva sì la carne, ma questa carne è una vera carne. La nostra carne, invece, non è vera; noi abbiamo solo un'immagine della vera.
    Il letto nuziale non è per gli animali, né per gli schiavi, né per le donne impure, ma per gli uomini liberi e per le vergini.
    Certo, siamo stati generati nuovamente dallo Spirito Santo, tuttavia siamo generati anche dal Cristo. Ambedue volte siamo stati unti nello Spirito; e allorché fummo generati siamo stati riuniti.
    Senza luce, nessuno può vedersi nell'acqua oppure in 10 allo specchio, ma neppure senza acqua e senza specchio potrai nuovamente vederti nella luce. Per questo motivo è necessario battezzare nella luce e nell'acqua, in tutte e due. Ora la luce è l'unzione.
    A Gerusalemme tre erano le case che fungevano da luogo di sacrificio: una, aperta dal lato occidentale, era detta " il santo "; l'altra, aperta dal lato meridionale, era detta "il santo del santo"; la terza, aperta dal lato orientale, era detta " il santo dei santi "; in questo luogo penetrava soltanto il sommo sacerdote.
    Il battesimo è la casa " santa "; l'unzione è "il santo del santo"; la camera nuziale è "il santo dei santi". Il battesimo comprende la risurrezione e la redenzione. La redenzione ha luogo nella camera nuziale. Ma la camera nuziale è superiore ad essa, poiché tu non troverai nulla come essa. Quanti le sono familiari sono coloro che pregano nel santo, in Gerusalemme. In Gerusalemme vi sono alcuni che pregano aspettando il Regno dei cieli. Costoro sono detti " il santo dei santi ", poiché prima che il velo fosse strappato, noi non avevamo altra camera nuziale, ma solo un'immagine della camera nuziale che è lassù. E per questo che il velo fu strappato dall'alto al basso, perché era opportuno che qualcuno andasse dal basso in alto.
    Coloro che si sono vestiti della luce perfetta non sono visti e, quindi, non possono essere trattenuti dalle forze: ci si riveste di questa luce nel mistero, nell'unione.
    Se la donna non si fosse separata dall'uomo, non sarebbe morta con l'uomo: all'origine della morte ci fu la sua separazione. Perciò il Cristo è venuto a porre riparo alla separazione che ebbe inizio fin dal principio, e a unire nuovamente i due, a vivificare coloro che erano morti a motivo della separazione.
    Ma la donna si unisce con suo marito sul letto nuziale: e coloro che sono uniti sul letto nuziale, non si possono più separare. Eva si separò da Adamo perché non si era mai unita con lui sul letto nuziale.
    L'anima di Adamo proviene da un soffio; quello è il suo compagno. Lo spirito che gli è stato dato è sua madre; la sua anima fu sostituita dallo spirito, che gli era stato dato in sua vece. Allorché si unì a lui pronunciò parole incomprensibili alle forze. Queste allora lo invidiarono, perché non possedevano l'unione pneumatica... Tale divisione offri loro l'occasione di formarsi un simbolico letto nuziale affinché gli uomini si contaminassero (in esso).
    Sulle rive del Giordano Gesù manifestò se stesso: vi era la pienezza del Regno dei cieli. Colui che fu generato prima di tutto fu nuovamente generato. Colui che all'inizio fu unto come Figlio, fu nuovamente unto. Colui che fu redento, a sua volta ha redento (gli altri).
    Se è lecito parlare di un mistero, il Padre del tutto si unì con la Vergine, che era discesa dall'alto, e in quel giorno brillò per lei un fuoco. Egli apparve nel grande letto nuziale. Perciò il suo corpo fu prodotto in quel giorno: lasciò il letto nuziale, come uno che viene dallo sposo e dalla sposa. Così Gesù raddrizzò il tutto, per mezzo loro, in esso. E necessario che ognuno dei discepoli entri nel suo riposo.
    Adamo fu prodotto da due vergini: dallo spirito e dalla terra vergine. Il Cristo, perciò, nacque da una vergine, per correggere il passo falso verificatosi all'inizio.

    In mezzo al paradiso crescono due alberi: uno genera animali, l'altro genera uomini. Adamo mangiò dell'albero che genera animali: divenne animale e generò animali. Per questo i figli di Adamo venerano animali. L'albero di cui Adamo mangiò il frutto è l'albero della conoscenza. Questo è il motivo per cui aumentarono i peccati. Se egli avesse mangiato del frutto dell'altro albero, cioè del frutto dell'albero della vita, quello che genera uomini, allora gli dèi venererebbero gli uomini. Poiché all'inizio Dio creò l'uomo. Ma ora gli uomini creano Dio,
    Nel mondo le cose vanno così: gli uomini si fabbricano degli dèi e venerano le loro creazioni. Sarebbe
    invece opportuno che gli dèi venerassero gli uomini.
    In verità, le opere dell'uomo provengono dalla sua forza; perciò sono dette forze. Le opere sono i suoi figli e provengono dal suo riposo;
    In questo mondo gli schiavi sono sottoposti agli uomini liberi. Nel Regno dei cieli i liberi sono al servizio degli schiavi; i figli della camera nuziale sono al servizio dei figli del matrimonio. I figli della camera nuziale hanno lo stesso unico nome. Sugli uni e sugli altri regna il riposo. Non hanno più bisognò di vedere perché godono della contemplazione, dotati della facoltà di comprendere per mezzo dei sentimento. Sono molti perché non pongono il loro tesoro nelle cose di quaggiù, che sono vili, ma nelle glorie di lassù, sebbene ancora non le conoscano.
    Coloro che vogliono essere battezzati discendono nell'acqua. Ma il Cristo uscendo (dall'acqua) la consacrò affinché coloro che ricevono il battesimo nel suo nome siano perfetti. Egli, infatti, ha detto: " Dobbiamo adempiere ogni giustizia
    Quanti affermano che prima si deve morire e poi risuscitare, si ingannano. Se da vivi non ottengono la risurrezione, quando moriranno non otterranno nulla. Allo stesso modo essi parlano del battesimo: affermano che il battesimo è una grande cosa, poiché chi lo riceve vivrà.
    L'apostolo Filippo disse: " Il falegname Giuseppe, avendo bisogno di legna per il suo mestiere, piantò un giardino; con gli alberi che aveva piantato fece la croce, e il suo discendente fu sospeso a quello che egli aveva piantato: il suo discendente è Gesù, l'albero è la croce". -Ma l'albero della vita è in mezzo al giardino. Tuttavia è dall'ulivo che si estrae il crisma, per mezzo del quale si ha la risurrezione.
    Questo mondo è un divoratore di cadaveri: tutto ciò che vi si mangia muore di nuovo.
    La verità è una divoratrice di vita: quanti si nutrono di essa non moriranno. Gesù venne da quel luogo, donde portò del cibo. A chi lo desidera ha dato la vita, affinché egli non muoia.
    Dio piantò un giardino. L'uomo fu posto nel giardino. Là erano molti alberi per lui e l'uomo viveva in questo luogo con la benedizione e nell'immagine di Dio. Di ciò che vi è in esso io mangio come voglio. Questo paradiso è il luogo nel quale mi si dirà: " Uomo, mangia questo! " oppure: Mangia quello, come vuoi ". Questo è il luogo nel quale io mangerò di tutto, poiché vi è l'albero della gnosi. Quello ha ucciso Adamo, mentre in questo luogo l'albero della gnosi fece vivere l'uomo. La legge era l'albero. Esso ha il potere di dare la conoscenza del bene e del male: non l'esentò dal male né lo stabilizzò nel bene, ma predispose la morte per quanti ne mangiarono. Poiché quando egli disse: " Mangia di questo, non mangiare di quello ", fu l'inizio della morte.
    L'unzione è superiore al battesimo. E dall'unzione, infatti, che noi siamo stati chiamati " cristiani ", e non dal battesimo. Anche il Cristo fu chiamato (così) a motiVo dell'unzione: il Padre unse il Figlio, il Figlio unse gli apostoli, e gli apostoli unsero noi. Colui che è stato unto possiede il tutto: possiede la risurrezione, la luce, la croce, lo Spirito Santo. Il Padre gli ha dato questo nella camera nuziale, egli (lo) ha accettato,
    Il Padre era nel Figlio, e il Figlio nel Padre. Questo è il Regno dei cieli.
    Bene disse il Signore: " Alcuni entrarono nel Regno dei cieli ridendo, e uscirono ". Essi non vi rimasero perché l'uno non era un cristiano, l'altro perché in seguito rimpianse (la sua decisione). Non appena il Cristo discese nell'acqua, ne uscì ridendo di tutto, non perché fosse per lui un gioco, ma per l'assoluto disprezzo che ne aveva. Colui che vuole entrare nel Regno dei cieli, vi giungerà. Se disprezza il tutto (di questo mondo) e lo considera un gioco, ne uscirà ridendo.
    E così anche del pane, del calice, dell'olio, anche se vi è qualcosa di più elevato di questi.
    Il mondo ebbe origine da una trasgressione. Colui, infatti, che lo ha creato voleva farlo incorruttibile e immortale; ma fallì, e non realizzò quanto sperava. Poiché l'incorruzione del mondo non esisteva, non esisteva l'incorruzione di colui che creò il mondo. Non vi sono, infatti, cose incorrotte, ma (solo) figli; e nessuna cosa può ricevere l'incorruzione a meno che, prima, divenga fanciullo. Ma colui che è incapace di ricevere, a maggior ragione è incapace di dare.
    Il calice della preghiera contiene vino e acqua, essendo simbolo del sangue sul quale si rendono grazie. Esso è ripieno dello Spirito Santo, e appartiene all'uomo totalmente perfetto. Quando ne beviamo, riceviamo l'uomo perfetto.
    L'acqua viva è un corpo; è necessario che ci rivestiamo dell'uomo vivo. Perciò quando è in procinto di discendere nell'acqua, si sveste per rivestirsi di quello.
    Un cavallo genera un cavallo, un uomo genera un uomo, un dio genera un dio. Così è dello sposo e della sposa: i loro figli furono concepiti nella camera nuziale. Fintanto che la legge era in Vigore, non c'è stato un ebreo (che sia nato da un greco). Noi stessi in quanto stirpe cristiana non discendiamo dagli ebrei. C'era un'altra stirpe, e i suoi discepoli sono chiamati " stirpe eletta del Dio vivente " e " l'uomo vero " e " il Figlio dell'uomo " e " la discendenza del Figlio dell'uomo ". Questa, nel mondo, è chiamata la vera stirpe. Ovunque si trovano, là è il luogo dei figli della camera nuziale.
    Mentre, in questo mondo, l'unione (sessuale) è di un maschio e di una femmina, come di forza e di debolezza; nell'eone l'immagine dell'unione (spirituale) è diversa. Tuttavia noi lo chiamiamo con gli stessi nomi. Ma vi sono altri nomi al di sopra di ogni nome con i quali è menzionato, e più forti del forte. Poiché là ove si trova la violenza vi sono coloro che eccellono nella forza. Queste non sono cose diverse, ma ambedue sono una stessa cosa. Questa è una cosa che il cuore della carne non riuscirà mai a vincere.
    A quanti hanno tutto non è forse necessario che tutti conoscano se stessi? Alcuni, se non conoscono se stessi, non gioiscono di quello che possiedono. Ma quelli che sono pervenuti alla conoscenza di se stessi ne gioiranno.
    Non soltanto non riusciranno ad afferrare l'uomo perfetto, ma non riusciranno a vederlo, poiché se lo vedessero lo afferrerebbero. Nessuno riuscirà a ottenere questa grazia in alcun altro modo, se non rivestendosi della luce perfetta e divenendo egli stesso luce perfetta. Colui che si rivestirà di questa, entrerà nel Regno. Questa è la luce perfetta, ed è necessario che - con ogni mezzo - diventiamo uomini perfetti prima di uscire dal mondo.
    Colui che ha ricevuto tutto ma non ha il dominio di questi luoghi, non riuscirà a dominare questo luogo, ma andrà nel luogo di mezzo come imperfetto. Soltanto Gesù conosce la fine di costui.
    L'uomo santo è perfettamente santo anche nel suo corpo. Infatti, se ha ricevuto il pane lo santificherà, o il calice o qualsiasi altra cosa riceva, egli la purifica. E come non santificherà anche il corpo?
    Come Gesù ha reso perfetta l'acqua del battesimo, così ha svuotato la morte. Perciò noi discendiamo sì lo nell'acqua, ma non discendiamo nella morte per non venire gettati fuori nello spirito di questo mondo. Quando soffia lo spirito del mondo, fa venire l'inverno. Quando soffia lo Spirito Santo fa venire l'estate.
    Colui che ha la conoscenza della verità è libero. Ma colui che è libero non pecca, poiché chi pecca è schiavo del peccato. La verità è la madre, ma la conoscenza è il padre. Coloro ai quali è permesso di peccare, il mondo li chiama liberi. A coloro ai quali non è permesso di peccare, la conoscenza della verità innalza il cuore, e cioè li rende liberi e li innalza al di sopra di ogni luogo.
    Ma l'amore edifica. E colui che è divenuto libero per mezzo della conoscenza, per mezzo dell'amore, è schiavo per quanti non hanno ancora potuto innalzarsi verso la libertà per mezzo della conoscenza. La conoscenza li rende capaci di diventare liberi. L'amore non avoca a sé nulla. Anche di ciò che è suo non dice: " Quello è mio " oppure: " Questo è mio ". Ma dice: "Tutto questo è tuo!".
    Al ferito il samaritano diede soltanto vino e olio: non è altro che l'unzione. E guarì le ferite; l'amore, infatti, copre una moltitudine di peccati.
    Quelli che la donna genera rassomigliano a colui che ella ama: se è suo marito, rassomigliano al marito; se è un adultero, rassomigliano all'amante. Spesso, quando una donna dorme col marito per necessità, mentre il suo cuore si trova con l'amante con cui è in comunione, colui che ella genera è generato somigliante a questi.
    Ma voi, che siete con il Figlio di Dio, non amate il mondo, amate il Signore, affinché coloro che generate non rassomiglino al mondo, ma rassomiglino al Signore.
    L'uomo si associa con l'uomo, il cavallo si associa con il cavallo, l'asino si associa con l'asino: le specie si associano con quelli della loro specie. Allo stesso modo, lo Spirito si associa con lo Spirito, il Logos è in comunione col Logos, e la luce è in comunione con la luce. Se tu diventi uomo, l'uomo ti amerà. Se tu diventi Spirito, lo Spirito si porrà in comunione con te. Se tu diventi Logos, il Logos sarà in comunione con te. Se tu diventi luce, la luce sarà in comunione con te. Se tu diventi ciò che è in alto, ciò che è in alto si riposerà su di te. Se tu diventi un cavallo, o un asino, o un vitello, o un cane, o un montone, o un qualsiasi altro animale che sì trovano al di fuori e al di sotto, tu non potrai essere amato né dall'uomo né dallo Spirito né dal Logos né dalla luce né da ciò che è in alto né da ciò che è all'interno. Questi non potranno riposarsi in te, e tu non avrai parte in essi.
    Colui che è schiavo contro la sua volontà potrà diventare libero. Colui che era libero in grazia del suo signore, e si è venduto in schiavitù, non potrà più diventare libero.
    L'agricoltura del mondo abbisogna di quattro elementi: si accumula nel granaio quanto proviene dall'acqua, dalla terra, dal vento e dalla luce. Anche l'agricoltura di Dio abbisogna di quattro elementi: la fede, la speranza, l'amore e la gnosi. La nostra terra è la fede nella quale affondiamo la radice; l'acqua è la speranza della quale ci nutriamo; il vento è l'amore per mezzo del quale diventiamo grandi; e la luce è la gnosi per mezzo della quale maturiamo.
    Anche la grazia abbisogna di quattro elementi: essa è terrestre, è celeste, essa proviene dall'alto dei cieli, e risiede nella verità.
    Beato colui che non ha rattristato un'anima. Costui è Gesù Cristo. Egli è venuto in ogni luogo e non ha oppresso alcuno. Perciò, beato chi è come lui, perché è un uomo perfetto. Egli, infatti, è il Logos.
    Poneteci domande su di lui, poiché è difficile presentarlo. Come potremmo portare a compimento questo grande compito? Come darà egli riposo a ognuno?
    Innanzi tutto non è giusto affliggere alcuno - sia grande sia piccolo sia infedele sia fedele - e in seguito offrire conforto soltanto a coloro che provano soddisfazione nel compiere il bene. Alcuni traggono profitto nell'offrire conforto a chi sta bene. Chi compie il bene non può offrire conforto a costoro, poiché è contro la sua volontà. Ma egli non può affliggere, a meno che operi affinché opprimano se stessi. Colui, invece, che sta bene talvolta li affligge: non che egli lo voglia espressamente, è piuttosto la loro malignità che li affligge. Colui che ha la natura (buona) gioisce del bene; ma a causa di ciò alcuni si affliggono malamente.
    Un capofamiglia acquista ogni cosa: figli, servi, animali, cani, maiali, grano, orzo, paglia, erba, ossi, carne e ghiande. E' un uomo saggio, e conosce il nutrimento adatto a ognuno: mette pane, olio d'oliva e carne davanti ai figli; pone olio di ricino e grano davanti ai servi; getta agli animali orzo, paglia ed erba; getta ossa ai cani; ai maiali getta ghiande e avanzi di pane.
    Si comporta così anche il discepolo di Dio. Se è saggio, comprende le qualità di un discepolo; le forme corporee non l'inducono in errore; valuta piuttosto la disposizione d'animo di ognuno e parla con lui. Nel mondo vi sono molti animali che hanno forma umana; allorché egli li riconosce, getta ghiande ai maiali, getta orzo, paglia ed erba agli animali, getta ossi ai cani. Ai servi dà gli inizi (delle lezioni), ai fanciulli dà (l'insegnamento) perfetto.
    Si comporta così anche il discepolo di Dio. Se è saggio, comprende le qualità di un discepolo; le forme corporee non l'inducono in errore; valuta piuttosto la disposizione d'animo di ognuno e parla con lui. Nel mondo vi sono molti animali che hanno forma umana; allorché egli li riconosce, getta ghiande ai maiali, getta orzo, paglia ed erba agli animali, getta ossi ai cani. Ai servi dà gli inizi (delle lezioni), ai fanciulli dà (l'insegnamento) perfetto.
    C'è il Figlio dell'uomo, e c'è il figlio dei Figlio dell'uomo. II Figlio dell'uomo è il Signore; il figlio del Figlio dell'uomo è colui che è stato creato dal Figlio dell'uomo. Il Figlio dell'uomo ricevette da Dio il potere di creare. Egli può anche generare.
    Colui che ha ricevuto (il potere) di creare è una creatura. Colui the ha ricevuto il potere di generare è un generato. Chi crea non può generare. Chi genera può creare.
    Ma si dice: "Chi crea, genera". Tuttavia la sua generazione è una creatura: poiché i suoi generati non sono i suoi figli, ma sue creazioni. Chi crea, lavora in modo visibile, ed è egli stesso visibile. Chi genera, genera in segreto ed è egli stesso nascosto, stando con la sua immagine. Chi crea, crea apertamente, ma colui che genera, genera figli in segreto.
    Nessuno è capace di conoscere il giorno in cui l'uomo e la donna si uniscono, eccetto loro due. Infatti, nel mondo, il matrimonio è un mistero per coloro che hanno preso moglie.
    Se il matrimonio della contaminazione è nascosto, a maggior ragione il matrimonio immacolato è un vero mistero. Non è carnale, ma puro. Non appartiene alla passione, ma alla volontà. Non appartiene alle tenebre o alla notte, ma appartiene al giorno e alla luce.
    Quando un matrimonio è senza veli, diventa prostituzione; e la sposa si prostituisce non soltanto quando accoglie il seme di un altro uomo, ma anche quando lascia la camera da letto ed è vista. Ella può manifestarsi soltanto a suo padre, a sua madre, all'amico dello sposo e ai figli dello sposo: a costoro è permesso di entrare tutti i giorni nella camera nuziale. Ma gli altri non possono che desiderare di udire la sua voce, di gioire del suo profumo, e nutrirsi delle briciole di pane che cadono dalla tavola, come i cani. Gli sposi e le spose appartengono alla camera nuziale; nessuno potrà vedere lo sposo e la sposa, a meno che lo diventi.
    Quando Abramo gioì perché avrebbe visto quanto stava per vedere, circoncise la carne del suo prepuzio, insegnandoci così che è necessario distruggere la carne.
    Molte cose, in questo mondo, stanno ritte e vivono fino a tanto che le loro parti interiori sono nascoste; ma quando vengono allo scoperto muoiono, come è provato dall'uomo visibile. E, infatti, fintanto che le viscere dell'uomo sono nascoste, l'uomo è vivo; ma se le sue viscere sono esposte ed escono da lui, l'uomo morirà. Così è pure dell'albero: fintanto che la radice è nascosta, fiorisce e cresce; ma se la radice è esposta, l'albero secca. Così è di ogni prodotto del mondo, sia per ciò che è esposto sia per ciò che è nascosto. Poiché fintanto che la radice del male è nascosta, è forte; ma quando è scoperta si dissolve. Se si manifesta, viene distrutta.
    Perciò il Logos dice: " L'ascia è già posta alla radice degli alberi ". Non taglierà - ciò che viene tagliato spunta di nuovo -; l'ascia, invece, taglierà in profondità fino a estirpare la radice. Gesù ha reciso la radice di tutto il luogo, ma gli altri (soltanto) parzialmente. Quanto a noi, ognuno scavi fino alla radice del male che è in lui, lo sradichi dal suo cuore fino alla radice.
    Ma esso sarà sradicato, se noi lo riconosceremo. Se, invece, lo ignoriamo si radicherà in noi e produrrà i suoi frutti nel nostro cuore. Esso impera su di noi. Siamo suoi schiavi, ci rende prigionieri, sicché facciamo ciò che non vogliamo e non facciamo ciò che vogliamo. Esercita un grande potere perché non l'abbiamo scoperto. Fintanto che esiste, è operante. L'ignoranza è la madre di ogni male. L'ignoranza si risolverà in morte, perché quanti provengono dall'ignoranza non erano, non sono, non saranno.
    Ma quelli che sono nella verità saranno perfetti, quando sarà rivelata tutta la verità. La verità, infatti, è come l'ignoranza: nascosta, rimane in se stessa; manifesta e riconosciuta, è glorificata, essendo tanto più forte dell'ignoranza e dell'errore. Essa dà la libertà. Il Logos ha detto: " Se voi conoscerete la verità, la verità vi farà liberi ". L'ignoranza è schiava. La gnosi è libertà. Se conosciamo la verità, troveremo in noi stessi i frutti della verità. Se ci uniamo a essa, porterà il nostro Pleroma.
    Adesso abbiamo (le parti) visibili della creazione. Siamo soliti dire: " Le cose potenti sono rispettabili, mentre le cose nascoste sono deboli e spregevoli ". Il contrario è delle cose rivelate dalla verità: sono deboli e spregevoli, mentre le cose nascoste sono potenti e rispettabili. I misteri della verità sono rivelati per mezzo di tipi e di immagini. Ma la camera nuziale resta nascosta: è il santo del santo.
    All'inizio, infatti, il velo nascondeva, in certo modo, il controllo dei creato da parte di Dio. Ma allorché il velo si squarciò, e l'interno sarà manifesto, questa casa sarà lasciata deserta, meglio, sarà distrutta. Ma non tutta la divinità fuggirà da questi luoghi nel santo dei santi, giacché non potrà unirsi alla luce pura e alla pienezza senza deficienza, bensì sarà sotto le ali della croce e sotto le sue braccia. Quest'arca sarà la sua salvezza, allorché su di quelle si alzeranno le acque del diluvio.
    Coloro che fanno parte della tribù sacerdotale, potranno penetrare al di là del velo, insieme col sommo sacerdote, Per questo il velo non si è squarciato soltanto in alto, poiché si sarebbe aperto unicamente per quelli dall'alto; né si squarciò soltanto in basso, perché si sarebbe manifestato unicamente per quelli dal basso. Ma si è squarciato dall'alto in basso. Quelli dall'alto hanno aperto per noi che siamo dal basso, affinché possiamo entrare nel segreto della verità,
    Ciò è veramente degno di rispetto, poiché è potente! Ma noi vi penetreremo per mezzo di tipi spregevoli e di forme deboli. Spregevoli rispetto alla gloria perfetta. C'è una gloria che oltrepassa la gloria. C'è una potenza che supera la potenza. Perciò ci è stato aperto quanto è perfetto, e il segreto della verità; il santo dei santi si è manifestato, e la camera nuziale ci ha invitato.
    Fintanto che ciò è nascosto, la malignità è impotente; non è stata sottratta al seme dello Spirito Santo: sono i servi della cattiveria. Ma quando sarà rivelato, si manifesterà; e allora la luce perfetta si diffonderà su ognuno, e tutti coloro che saranno in essa riceveranno l'unzione. Gli schiavi, allora, saranno liberi, e i prigionieri saranno riscattati.
    Ogni pianta non piantata dal Padre mio che è nei cieli, sarà sradicata. Coloro che sono separati saranno uniti e ricolmi. Tutti coloro che entreranno nella camera nuziale accenderanno la luce; non come si accende nei matrimoni di quaggiù che avvengono di notte.
    Il fuoco brucia soltanto nella notte; poi si spegne. Ma i misteri di questo matrimonio si compiono di giorno e di notte. Quel giorno e quella luce non tramontano.
    Se qualcuno diventa figlio della camera nuziale riceverà la luce. Se qualcuno non la riceve, mentre si trova in questi luoghi, non la potrà ricevere nell'altro luogo. Chi riceverà quella luce non sarà visto, ne potrà essere preso; costui non potrà venire molestato, anche se vive nel mondo. E, ancora, quando abbandona il mondo egli ha già ricevuto la verità per mezzo di immagini.
    Il mondo è diventato un eone, perché l'eone è, per lui, pienezza. E' in questo modo: è rivelato soltanto a lui; non è nascosto nelle tenebre e nella notte, ma è nascosto in un giorno perfetto e in una luce santa.
    Letture Consigliate

    Associazione Culturale Vie Nuove
    via Prolungo, 4 - 17020 Magliolo (Savona)

    Telefoni 339 39 26 622 - 339 60 24 828
    e-mail
    sabinaoggioni@libero.it

  7. #7
    Forumista
    Data Registrazione
    20 Nov 2007
    Messaggi
    121
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    1 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    SIAMO MODERNI,QUINDI OCCORREVA MODERNIZZARE LA MADDALENA,ECCOLA IN MINIGONNA SUPERSEXY CHE ANCHEGGIA E AMOREGGIA CON GESU',IN JESUS CHRIST SUPERSTAR DI FABRIZIO ANGELINI CO LA COMPAGNIA DELLA RANCIA,INTOURNE N TUTTA ITALIA PATROCINATI DAI PAPABOYS E DA TUTTA LA CHIESA CATTOLICA.SI AI CATTOLICI PIACE MOLTO MADDALENA IN MINIGONNA,VERAMENTE SONO 2000 ANNI CHE LA MADDALENA VIENE SEMPRE RAFFIGURATA MEZZA NUDA O QUASI,HA INCARNATO IL MITO DI VENERE,IN REALTA' I CRISTIANI SONO SEMPRE PAGANI E ATTACCATI ALLA RELIGIONE PAGANA CON I SUIOI MITI.





    DAL CENTRO ANTI-BLASFEMIA-
    I PAPABOYS-PROMUOVONO-LANCIANO-ESALTANO E PROPAGANDANO IL MUSICAL ERETICO E BLASFEMO:JESUS CHRIST SUPERSTAR
    IN VERSIONE ITALIANA-AMBIENTATO AI GIORNI NOSTRI-CON LA MADDALENA SUPERSEXY IN MINIGONNA CHE AMOREGGIA CON GESU'
    -UN VERO SQUALORE-GESU' SEMPRE PIU' UN UOMO DEGRADATO-IL VANGELO RESO SPAZZATURA-LA PAROLA DI DIO SENZA VALORE!
    -----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

    0
    Vote!



    JESUS CHRIST SUPERSTAR: DOMANI DEBUTTA AL BRANCACCIO DI ROMA IL POPOLARE MUSICAL-OPERA(di Redazione Papaboys) - 26/11/2007 12:20 ROMA - Il capolavoro di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice che racconta in musica gli ultimi sette giorni della vita di Gesù di Nazareth, torna in scena interamente tradotto dalla Compagnia della Rancia che, dal 1988, produce i maggiori musical internazionali in versione italiana. Lo spettacolo ha già conquistato oltre 70.000 spettatori nella scorsa stagione e ora si appresta ad andare in scena sul prestigioso palco del Teatro Brancaccio di Roma fino al 16 dicembre. Discusso, contestato, ma indiscutibilmente amato dagli appassionati del rock come dai melomani, Jesus Christ Superstar, la prima opera professionistica di Webber e Rice, debuttò sul palcoscenico del Mark Hellinger Theatre di Broadway nel 1971, dopo aver appassionato il pubblico in versione album (la voce di Gesù era quella di Ian Gillan dei Deep Purple). Il fenomeno esplose a Londra nel 1972, dove rimase in scena per 3.358 repliche, cambiando l’immagine del musical per sempre. Da allora “Jesus Christ Superstar” è stato rappresentato in decine di paesi nel mondo, compresi Kenya, Messico, Zimbabwe e Israele, e le liriche di Tim Rice sono state tradotte in oltre 10 lingue tra cui tedesco, francese, spagnolo, portoghese, russo, ungherese e giapponese.

    Alcuni brani sono diventati autentici cult nel panorama del rock internazionale, come lo struggente “I don’t know how to love him”, recentemente riproposto nell’ultimo album della cantante irlandese Sinead O’ Connor in una graffiante interpretazione. La versione italiana, con la regia e le coreografie di Fabrizio Angelini, oggi tra i registi italiani più innovativi specializzati nel musical, vede in scena oltre 20 interpreti che danno vita a uno dei più straordinari successi della storia del teatro musicale di tutti i tempi: un cast selezionato con grande cura dopo due audizioni a cui hanno preso parte quasi 1.000 performers, che hanno permesso di scoprire voci straordinarie e intense capacità interpretative.

    Dal coinvolgente ingresso a Gerusalemme fino al toccante quadro della Crocifissione, la sfida raccolta da Angelini è quella di un’ambientazione lontana dalle atmosfere degli anni ’70: Gesù si ritrova a predicare, soffrire e morire ai giorni nostri, per trasmettere universali verità e grandi emozioni. Un’orchestra dal vivo, che unisce sonorità “leggere” ad altre decisamente rock dal timbro più duro, esegue canzoni indimenticabili come “Osanna”, “Getsemani” e “Superstar”; grazie alla traduzione delle liriche, anche il pubblico italiano può così coglierne i significati più profondi e le sfumature più poetiche.


    ROMA
    Teatro Brancaccio
    dal 27 novembre al 16 dicembre


    Informazioni
    Teatro Brancaccio Via Merulana, 244 Roma 06.98264500
    Biglietteria: dal lunedì al sabato ore 11.00 – 19.00 domenica ore 11.00 – 18.00

    ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

    MA IL MUSICAL JESUS CHRIST SUPERSTAR E' VERAMENTE ERETICO E BLASFEMO




    CENTRO ANTI-BLASFEMIA:IL MUSICAL JESUS CHRIST SUPERSTAR


    JESUS CHRIST SUPERSTAR è un opera molto blasfema,principalmente perché
    gli autori;Andrew Lloyd Webber e Tim Rice,sono agnostci,non credono in Gesù.
    Nelle varie interviste hanno dichiarato che per loro Gesù era un falso pofeta,sciocco
    e libertino,mentre il vero sapiente era solo Giuda,l'unico che capiva come andavano le cose.
    Quindi vediamo che il Musical JCS insiste sulla negazione del Figlio di Dio.
    All'inizio,vediamo che la prostituta Maria Maddalena,riesce a sedurre Gesù,con le sue arti,
    lo cosparge di mirra,lo coccola,l'accarezza.Giuda vedendo questo,critica Gesù di essere
    immorale,e fare il contrario di ciò che insegna.Intanto Gesù e Maddalena,vivono insieme
    giorno e notte,lei di notte gli canta una sensuale ninna nanna,gli sussurra di stare
    calmo,di rilassarsi e chiudere gli occhi,mentre lei baderà a lui e lo rinfrescherà con la
    mirrà.Gesù e Maddalena sono quindi amanti.Ecco come Maddalena descrive il suo
    amore per Gesù;
    "Io non so come amarlo,cosa fare a convincerlo.
    E' un uomo,è solo un uomo,ed io ho avuto tanti uomini prima,
    in tutti i modi.Lui è solo uno in più.
    Dovrei violentarlo?
    Dovrei gridare e urlare?
    Dare sfogo ai mii sentimenti?
    Poi,se mi dicesse che mi ama,
    non potrei resistere,propio non potrei resistere.....
    Lo voglio così,l'amo così".
    Quindi la prostituta Maddalena,crede che questo suo amato Gesù,non è altro che uno dei
    suoi tanti amanti,è solo un uomo,un uomo come gli altri che vanno a protitute.
    Quindi nel Musical JCS,Gesù è un libertino peccatore,non è finita qui,la dissacrazione continua.
    Ecco che nel Musical Gesù è pure malvagio.Quando una folla di bisognosi e malati,
    e lebbrosi preme per ricevere guarigioni,conforto e consolazione,
    Gesù dice loro con furia"Siete troppi-non spingete!Non ce la faccio-non premete!
    Guaritevi da soli,lasciatmi in pace"Questa è la pura e semplice negazone della
    più importante verità del vangelo:la divinità del Signore Gesù.
    Gesù,nel Musical non solo è libertino e malvagio,è anche un essere insicuro,triste, stanco,
    è confuso e no sa realmente chi è,perché deve morire,e si ribbella a Dio,perché lo fa morire
    senza un motivo:"Mostrami adesso che non sarò ucciso invano..........................................
    .....Mostrami che c'è uno scopo perché mi vuo fare morire.Sei molto astuto sul dove e sul come,ma non così
    esperto sul perché"Quindi abbiamo un Gesù che bestemmia Dio,e poi continua a urlare a Dio,
    dicendogli di inchiodarlo e ucciderlo adesso prima che lui cambi idea,vere bstemmie
    che rendono Gesù il contrario di come è descritto nel Vangelo.
    Anche Giuda nel Musical accusa Dio di averlo usato;"Dio!Non saprò mai perchè mi hai scelto per il tuo
    crimine,il tuo ripugnante,crudele crimine!Tu mi hai assssinato!"
    Però poi nel Musical,vediamo che Giuda,dopo essersi impiccato,muore e diventa un Angelo,
    e scende dal cielo con altri Angeli e prende in giro Gesù che si trova sulla croce,dicendogli
    che si è fatto crocifiggere invano.
    Gesù,nel Musical,muore crocifisso,non risorge,infatti non è Figlio di Dio ma un pazzo peccatore
    libertino e malvagio.
    Che atei amino questo Musical è normale,ma chi si dice cristiano ed accetta questo Musical,
    nega la sua fede ed è un ipocrita e bestemmia Dio,le Sacre Scritture e il Signore Gesù.
    Se Gesù fosse stato come quello del Musical,il cristianesimo non sarebe mai nato,e
    nessuno conoscerebbe Gesù ora.

  8. #8
    Forumista
    Data Registrazione
    20 Nov 2007
    Messaggi
    121
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    1 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    LA MADDALENA ORMAI E' PROTAGONISTA DI TANTI ROMANZI PORNO,E PEGGIO ORMAI QUESTI ROMANZI LI COMPRANO ANCHE I RAGAZZINI ALL'EDICOLA,SI VENDONO DOVUNQUE,NON MI CACCIATE DA POLITICAONLINE SE PUBLICO UN BRANO PORNO,LO FACCIO PER FAR CONOSCERE I FATTI,TANTO QUESTO BRANO WIKIPEDIA LO PASSANO PER VANGELO GNOSTICO,PER QUESTA VOLTA AMICI CARISSIMI DI POLITICAONLINE PERDONTEMI,LEGGETE E COMENTATE.




    SEGRETI RIVELATI NEI ROTOLI DI MARIA MADDALENA
    Un'Opinione di TUNISINOMORO su I Segreti Rivelati Nei Rotoli di Maria Maddalena (Bettye Johnson - 2006) (18 Novembre 2007) La valutazione di questo autore:


    Vantaggi: I VANTAGGI LI HA OLO CHI VENDE IL LIBRO ALLA FACCIA DELL'INFERNOSvantaggi: CHI LEGGE QUESTOROMANZO BLASFEMO E CI REDE VA DIRITTO ALL'INFERNO ETERNO
    Lo consiglieresti ai tuoi amici?Sì






    Bettye Johnson
    I Segreti Rivelati nei Rotoli di Maria Maddalena


    Prezzo: € 18,00
    Pagine: 408 - Formato 13,5x20,5
    ISBN 8875077452
    Prima edizione: Agosto 2006
    Traduttori: Giuseppina Conti
    Estratto da "http://it.wikipedia.org/wiki/Maria_Maddalena"





  9. #9
    Forumista
    Data Registrazione
    20 Nov 2007
    Messaggi
    121
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    1 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    IL BRANO PORNO;

    UNA VECCHIA SIGNORA AMERICANA,IMITA OSCENAMENTE IL CODICE DA VINCI,NON AVENDO NESSUN TIMORE DI DIO E DELL'INFERNO,INFATTI E' UNA DISCEPOLA DI RAMTHA,HA SCRITTO QUESTO ROMANZO PORNO E BLASFEMO.ALLA SUA VENERANDA ETA',E' DAVVERO STRANO COME E' CAPACE DI DESCRIVERE SCENE DI SESSO PORNO SU GESU' CHE TUTTO NUDO FA' IL RITO PAGANO DELLA FERTILITA' CON LA SACERDOTESSA PAGANA M.MADDALENA,E INSIEME FANNO IL SESSO SACRO CON LA DEFLORAZIONE INIZIATICA.
    ECCO IL BRANO PORNO TRATTO DAL ROMANZO;"I SEGRETI RIVELATI NEI ROTOLI DI MARIA MADDALENA"DI BETTYE JOHNSON-2006.
    Non vidi più Yeshua fino al rito del matrimonio sacro che viene celebrato alla fine del raccolto. La suprema sacerdotessa salomè mi disse che questa volta ero stata scelta io per partecipare a questo rito e che doveva prepararmi per il grande matrimonio. Ignoravo chi sarebbe stato lo sposo, ma sapevo che probabilmente avrei ricevuto il seme del maschio scelto per la cerimonia. Era parte del mio destino. Tutto ciò mi era stato annunciato solo alla vigilia del matrimonio sacro; si faceva così in modo che la sposa vergine non avesse troppo tempo per pensarci.
    La maggior parte delle spose aveva dai 12 ai 13 anni, mentre io ne avevo ventidue, quindi secondo alcuni ero già troppo grande. Quella notte, dopo aver contemplato e aver eseguito le discipline mentali che mi erano state insegnate, mi arrivò l'intuizione: Yeshua sarebbe stato il mio sposo. Sorrisi anticipando l'evento e mi addormentai.
    La mattina del matrimonio sacro venni svegliata dalla suprema sacerdotessa in persona. Mi porse una tunica bellissima di lino bianco con i bordi d'oro. Con lei arrivarono delle ancelle che mi lavarono, profumarono e vestirono. Mi pareva che le ancelle, loro stesse sacerdotesse, chiaccherassero senza sosta. Mi dipinsero gli occhi con il Kohl e stesero un velo di rossetto su labbra e guance. Da ultimo mi posero sulla testa una corona d'alloro.
    Di solito le spose indossavano una maschera, e così pure lo sposo. Ma la suprema sacerdotessa mi disse che , con i miei occhi di colore diverso, era impossibile nascondere la mia identità. Il matrimonio sacro hieros gamos avveniva fuori Gerusalemme, nei campi, in quanto era un rito di fertilità con lo scopo di celebrare la vita ed un raccolto abbondante. Era anche un rito antichissimo in memoria di Inanna e Tammuz. Mi diedero da bere una coppa di vino rosso, il grande momento era vicino.
    Per le sacerdotesse del mio tempio e per me erano state erette delle tende. Potevo sentire i flauti e i tamburi, pulsavano nel mio corpo. Verso l'imbrunire mi guidarono al centro di un cerchio di amici, seguaci, sacerdoti e sacerdotesse che venivano da lontano. Ardevano grandi falò e tra i presenti l'eccitazione era viva.
    Lentamente le ragazze presero a ballare e presto gli uomini si unirono a loro. I tamburi riecheggiarono più forti insieme al suono di pifferi, flauti e liuti. Io rimasi ferma al centro finchè, con i suoi amici che lo scortavano, Yeshua mi venne incontro. Era nudo come voleva il costume. Quando i nostri sguardi si allacciarono fu un momento magico.
    Yeshua venne fatto sedere su uno sgabello davanti a me. Mi sciolsi i capelli e la cerimonia sacra della fertilità ebbe inizio. Unsi i suoi capelli con l'olio sacro di nardo indiano, passai poi le mani su tutto il suo corpo, asciugando l'olio dai piedi con i capelli. Sentendomi carica d'energia, mi alzai e mi misi a danzare. Yeshua si unì a me.
    L'energia fluiva fortissima da ogni persona. La gente sapeva che ciò che stava accadendo era magico e sacro. Dopo la prima danza ci venne offerta una coppa di vino. Intrecciando le braccia con le sue, bevvi dalla sua coppa e lui dalla mia. Poi riprendemmo a danzare. I tamburi e la musica pulsavano intensamente in me. Erano istanti senza tempo, esistevamo solo noi due.
    Alla fine, prendendomi tra le braccia, mi portò nella tenda nuziale dove era stato preparato un letto. Le lampade ad olio diffondevano una luce soffusa. Yeshua mi mise a terra con delicatezza e restammo a guardarci dolcemente negli occhi. Poi mi tolse la corono d'allora ed io la sua. Yeshua slacciò la mia cintura e mi sfilò la tunica mentre mi baciava il collo e le spalle.
    Non avevo mai sentito l'energia pulsare in me in quel modo. Lentamente mi tolse le sotto vesti e si fermò a guardarmi. Poi sollevandomi, mi portò al nostro letto matrimoniale su cui mi adagiò.
    All'inizio ci baciammo teneramente, poi fummo presi dalla passione. Non avevo bisogno che qualcuno mi dicesse cosa fare. Era come se un potere più grande di noi avesse preso il sopravvento so che baciò ogni parte del mio corpo ed io feci lo stesso con lui. Il suo membro era eretto e rigido, ed i miei capezzoli erano turgidi dove li aveva baciati. Lentamente senza fretta, mi penetrò. Sapendo che ero vergine, penetrò gentilmente l'imene, e mentre spingeva più giù e più volte dentro di me , toccò il luogo del mio piacere. Sentii la mia energia risalire rapidamente lungo la spina dorsale. Esplosi in un scoppio d'estasi dalla cima della testa nello stesso momento in cui esplodeva lui. Era veramente l'unione di due divinità.
    Eravamo stanchi ma non sazi. Il nostro amore andò avanti per quasi tutta la notte e la nostra unione fece di due uno.
    Yeshua mormorò: "Mia amata, ho da farti una confessione. So che tu sei un altro me stesso e ti amo in un modo che non può essere espresso a parole".
    Risposi: "Mio amato, so anch' io che tu sei il mio altro sé e ti amo. Ti ho sempre amato". Piangemmo entrambi lacrime di gioia mentre consumavamo senza posa la nostra unione.
    Sul finire della notte ci addormentammo. Mi svegliai al suono dei tamburi. Ci mettemmo a sedere nello stesso istante, e scoppiammo a ridere.
    "Penso che ci stiano invitando ad uscire e mostrare il lenzuolo matrimoniale, in modo che tutti vedano che hai veramente consumato il matrimonio sacro con una vergine" dissi.
    "Mariam, amore mio, ti sposerò. Voglio averti come moglie e compagna".
    "Si Yeshua ben Joseph , è destino"
    Ci lavammo a vicenda e ci vestimmo per incontrare la folla là riunita. Yeshua prese il lenzuolo dal letto e , mentre uscivamo, lo spiegò perché tutti potessero vederlo. Ci fu un gran clamore di risate e applausi.
    Il supremo sacerdote e la suprema sacerdotessa intonarono la benedizione per il buon raccolto perché fosse ricevuta dalla stagione della semina. Tamburi e flauti ripresero a suonare. Yeshua si avvolse il lenzuolo attorno alla testa come un turbante e ci mettemmo a danzare la danza della fertilità e della nuova vita.
    Poi ci unimmo agli altri per rompere il digiuno con pane e vino e per brindare ad un abbondante raccolto.
    Tenendomi per mano, Yeshua mi condusse dal supremo sacerdote e dalla suprema sacerdotessa dicendo loro che volevamo essere davvero sposati. Già si pensava che non ci poteva essere altro marito per me o altra moglie per Yeshua. Celebrare il matrimonio lo stesso giorno non si accordava con la legge degli ebrei ma, come avrei imparato presto, Yeshua era noto per non attenersi a molti dei loro costumi.
    Yeshua andò in fretta di sua madre e di Giuseppe, pr comunicare loro la nostra intenzione di sposarci. Quando la notizia si diffuse si levò un coro di risate e altri applausi. Thomas, il suo gemello, mi abbracciò, mi diede un sonoro bacio e mi disse di esserne felicissimo. Seguirono Giovanni, poi Simone e Giuseppe. Alla fine sua sorella Salomè mi abbracciò.
    Altri mi strinsero tra le braccia, compresi Lazzaro e Marta. Poi notai un uomo alto e dall'aspetto vigoroso. Yeshua lo presentò come Simone detto il Magus o Magi di Samaria. Gli dissi che avevo sentito parlare dei suoi stupefacenti miracoli. Replicò: "Ma quello che faccio io, lo fai anche tu ; ho sentito parlare di te".
    Vidi poi Ioannes. Da quelle parti era conosciuto come l' Immersore. Venne vicino a me a mi prese le mani, le baciò e poi mi disse: "Onoro te, Sophia".
    Mentre lo guardavo negli occhi, vidi che il suo destino non era quello di avere una lunga vita. Sorrise e disse: "Si tu lo sai ed io lo so. Sono solo un messaggero del cambiamento. Ho annunciato la venuta di uno più grande di me".
    " Ma io prevedo per te un destino più grande, caro Ioannes".
    "Sei una Sophia e sai".
    In quel momento la madre di Yeshua, Mariamme, si avvicinò a lui dicendogli che non c'era più vino. Guardai Yeshua e chiesi: " Mio caro, vuoi unirti a me per trasformare l'acqua in vino?"
    Sorridendo, rispose: "Si".
    Le brocche vuote furono riempite di acqua e poste davanti a noi. Mettemmo le mani sopra le brocche e chiudendo gli occhi pregammo in silenzio, mentre dentro di noi vedevamo il vino. Quando cominciarono a versare, dalle brocche usci un vino rosso d'annata. La mente e potente, con l'intenzione può fare di tutto.
    Il matrimonio ebbe luogo quel pomeriggio e la celebrazione andò avanti per diversi giorni. Musica, danza, canti e festeggiamenti avvenivano con una gioia che non era stata provata per molto tempo dalla moltitudine lì riunita. Dopo il matrimonio, Yeshua poteva essere chiamato Rabbi.
    Quando rimanemmo da soli Yeshua ed io decidemmo che sarei tornata al mio tempio e lui sarebbe venuto con me. Quando avesse sentito la chiamata a uscire ed insegnare, potevo andare con lui per curare i malati oppure rimanere al tempio per adempiere ai miei doveri. Decidemmo di non fare del matrimonio une reciproca schiavitù; riconoscevamo la divinità dell'altro e il fatto che ognuno di noi aveva un destino da compiere.
    Giuseppe e Mariamme ci offrirono alcune stanze nella loro casa, per quando l'avessimo voluto. Sapevamo che potevamo vivere anche con Marta e Lazzaro a Betania, quando necessario.
    Quando viaggiavamo separatamente o insieme, ci offrivano l'alloggio e i pasti. I nostri seguaci aumentavano e ognuno di noi aveva il suo gruppo. Nel largo seguito di Yeshua c'erano dodici apostoli che erano più vicini a lui. Due fratelli, Simone e Andrea, erano le sue guardie del corpo, cercavano che rimanesse schiacciato dalla folla che si radunava intorno a lui. Yeshua diede a Simone il nome di Pietro, che vuol dire roccia. Ridendo, affermava che Pietro aveva una testa durissima.
    Gli disse: " Su di te, una roccia, costruirò la mia ekklesia". Per Yeshua significava che Pietro era alla prima soglia della comprensione. Il suo proposito era quello di elevare la comprensione di un'ekklesia in modo che questo gruppo potesse varcare altre soglie del nous, ma Pietro non aveva orecchie per sentire. Nel suo modo limitato di pensare, Pietro capì che era lui che doveva succedere a Yeshua.
    Divenne evidente che Pietro aveva una forte ostilità verso di me e che era geloso delle attenzioni che ricevevo da Yeshua. Nonostante fossimo sposati , Pietro si risentiva se Yeshua mi baciava sulle labbra davanti a loro. Era facile osservare che Pietro amava soltanto gli uomini.


    NOTA:
    Ekklesia: un'antica parola greca che significa riunione. All'epoca di Maria Maddalena e di Gesù non esisteva la parola chiesa. Cfr. Theology Today, Oct 1962




    Tratto da
    Bettye Johnson:
    I Segreti Rivelati nei Rotoli di Maria Maddalena

    GESU' COSA NE PENSA DI QUESTE CALUNNIE OSCENE PORNO BLASFEME CONTRO DI LUI INVENTATE DA UNA VECCHIA SIGNORA AMERICANA ???
    Altri dettagli


    ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------


    QUESTO ROMANZO BLASFEMO-PORNO,VIENE VENDUTO IN TUTTE LE PARTI COME UN BESTSELLER,NESSUNO INDICA CHE E' PORNO-BLASFEMO CONTRO GESU' AL CONTRARIO,VIENE DEFINITO BELLO,INTERESSANTE E VERITIERO.
    PERFINO WIKIPEDIA NELLA PAGINA :MARIA MADDALENA LO FA PASSARE PER ROTOLI-PAPIRI-DOCUMENTO ARCHEOLOGICO,MOLTI CI SONO CASCATI.
    A WIKIPEDIA,NELLA PAGINA DI MARIA MADDALENA ,NELLA PARTE COLLEGAMENTI ESTRNI,CLICCANDO SU MATRIMONIO,E' INDICATO CHE SI VA SUI SGRETI DEI ROTOLI DI M.MADDALENA COME VANGELI GNOSTICI O SIMILE,INVECE SI VA ALLA PAGINA DOVE C'E' IL BRANO PORNO-BLASFEMO QUI' RIPORTATO.

  10. #10
    Forumista
    Data Registrazione
    20 Nov 2007
    Messaggi
    121
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    1 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    POVERA MARIA MADDALENA,VIENE INFANGATA DA TUTTI,PERSINO COL FALSO SCOPO DI CONVERTIRE,ECCO UNA NOTIZIA INCREDIBILE,UN FILM DOVE GESU' ACCOMPAGNA MADDALENA IN UNA CLINICA PER ABORTIRE.


    Scuole mostrano un film di "cocaina e sesso" riguardante Gesù
    The Daily Telegraph - 4 settembre 2001
    L'ultimo trucco escogitato per stimolare i giovani ad andare in chiesa è stato quello di mostrare un film imbottito di scene di sesso e droga in cui Gesù appare come uno studente quindicenne e Maria Maddalena come una ragazza madre.
    Il film intitolato "Un assenza di pietre" avrebbe come scopo quello di convincere gli studenti dell'importanza della Bibbia nelle loro vite. In esso vi sono continui riferimenti alla droga e alla violenza con Giuda che viene ritratto come una studentessa tossicodipendente che tradisce Gesù per un po' di cocaina. Addirittura si vede ad un certo punto Gesù che accompagna Maria Maddalena ad una clinica per l'aborto, sebbene poi dica che "odia" quello che ha fatto. Alla fine lei decide di tenere il bambino. Nel film Gesù viene ucciso non sulla croce ma da un compagno di scuola e la sua resurrezione avviene in un fantastico posto del Leicestershire. Nigel Roberts, sceneggiatore e produttore della Gioventù per Cristo, ha detto che ha voluto rappresentare Gesù diversamente dall'immagine convenzionale che gli è sempre stata data.


    Alcune chiese accusate di aver esposto manifesti blasfemi
    The Daily Telegraph - 31 agosto 2001
    La Chiesa d'Inghilterra ha ricevuto molte critiche dopo aver esposto dei manifesti che avrebbero dovuto incoraggiare i giovani ad andare in chiesa. Un manifesto diceva: "Body piercing? Gesù lo fece già 2000 anni fa (in riferimento alla crocifissione)" "La vita va male? Siete giù? L'amore è la droga."
    Questo tipo di pubblicità ha suscitato però lo sdegno da parte dei più tradizionalisti. Colin Hart, direttore del Christian Institute, ha detto che pur di essere alla moda si presenta un falso Cristianesimo.
    Ha inoltre aggiunto che è blasfemo paragonare la crocifissione con un piercing, così come parlare dell'amore come una droga sembra voler presentare la chiesa come un luogo della fantasia. Le pubblicità sono state create dal dipartimento della comunicazione della Diocesi di Birmingham e sono state ratificate dalla Chiesa d'Inghilterra. Un rappresentante della Diocesi ha cercato di giustificarsi dicendo che seppure molti siano scioccati nel vedere la Chiesa associata al piercing o alla droga, bisogna tener conto che bisogna parlare ai giovani con il loro linguaggio. "Tradizionalmente, la Chiesa non ha mai avuto buone relazioni con le persone dai 18 ai 30 anni, per cui bisogna essere realisti e cercare di usare un linguaggio comprensibile anche per loro". David Hilsley, direttore del Consiglio Nazionale per i Modelli Cristiani ha replicato che è disgustoso veder come la forma di tortura patita da Cristo venga rappresentata come un piercing.








 

 
Pagina 1 di 3 12 ... UltimaUltima

Discussioni Simili

  1. Rassegna stampa nella festa di Santa Maria Maddalena de' Pazzi
    Di Guelfo Nero nel forum Tradizione Cattolica
    Risposte: 1
    Ultimo Messaggio: 30-05-19, 23:37
  2. 22 luglio - S. Maria Maddalena o di Magdala
    Di Augustinus nel forum Tradizionalismo
    Risposte: 12
    Ultimo Messaggio: 22-07-18, 23:54
  3. Risposte: 1
    Ultimo Messaggio: 06-06-06, 11:35
  4. Vangeli gnostici: il vangelo di Dan Brown
    Di Der Wehrwolf nel forum Etnonazionalismo
    Risposte: 0
    Ultimo Messaggio: 23-05-06, 20:09
  5. Vangeli Gnostici
    Di Ichthys nel forum La Filosofia e il Pensiero Occidentale
    Risposte: 5
    Ultimo Messaggio: 11-11-03, 00:21

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito