Fra i miei ricordi di bambina vissuta all'aria aperta c'è sicuramente l'abitudine che avevo di assaggiare praticamente qualsiasi fiore o piantina selvatica mi capitasse a tiro, e se ci ripenso sono stata notevolmente fortunata a non essermi mai avvelenata...Ancora oggi, quando mi ritrovo in un campo, non posso fare a meno di mettere in bocca la dolce parte finale (quella bianca)dei trifogli, un gambo di acetosa o di assaggiare i fiori delle robinie. Mi è tornata in mente questa abitudine quando, durante una cena di poco tempo fa in un ristorante piuttosto lussuoso mi sono trovata davanti ad un'insalata coloratissima tipo questa:
sicuramente un piacere per gli occhi, e devo dire altrettanto per il palato, una volta superato l'imbarazzo iniziale...
Ora, mangiar fiori può sembrare un po' strano, ma certamente ognuno di noi ne ha mangiati, magari senza pensarci: i broccoli, i carciofi, i cavolfiori, sono tutte infiorescenze delle piante di cui siamo golosi.
L’uso culinario dei fiori risale a migliaia di anni fa in Medio ed Estremo oriente:La cucina cinese ha incluso crisantemi, gigli e fiori di loto per oltre sei secoli. Gli antichi romani utilizzavano rose e violette per profumare e insaporire le pietanze servite in importanti banchetti. I fiori di zucca ripieni hanno la loro origine nelle cucine italiana e spagnola, e chiunque sembra aver usato petali di rose per occasioni speciali. Il Vecchio Testamento, il Corano e molti altri documenti religiosi contengono dettagli circa le qualita' edibili di una vasta varieta' di fiori.
Durante il regno della Regina Elisabetta, le primule venivano usate nelle macedonie di frutta ed i girasoli venivano schiacciati per ricavarne l'olio. Nel Nuovo Mondo, i padri pellegrini usarono le violette per aromatizzare l'aceto ed le calendole (margherite gialle) per insaporire i brodi di carne.
Il conquistatore Carlo Magno, rivelando il suo lato piu' dolce, aveva il suo vino aromatizzato con i garofani. Se eravate tra i fortunati ad avere i biglietti per uno degli spettacoli teatrali di Shakespeare, avreste sorseggiato acqua di rose o liquori aromatizzati con garofani mentre gli attori sul palcoscenico si sforzavano di impressionare il pubblico. Dopo un lungo e polveroso viaggio nel deserto del Sahara, gli antichi nomadi vi avrebbero offerto acqua al fior d'arancio per rinfrescare il vostro palato e lavare le vostre mani ed il vostro viso.