I Radicali firmano i referendum sociali
Daniele Capezzone segretario di Radicali italiani
Lettera del segretario Daniele Capezzone al Comitato promotore e a Fausto Bertinotti.
Prevista per oggi la risposta del segretario di Rifondazione comunista
I Radicali italiani, Pannella compreso, firmeranno i "referendum sociali" promossi dal Prc. Lo ha annunciato oggi il segretario del Partito Radicale, Daniele Capezzone in due distinte lettere indirizzate al portavoce del Comitato promotore dei referendum sociali, Paolo Cagna e al segretario Bertinotti. Ecco il testo integrale della lettera inviata a Fausto Bertinotti.
Caro Fausto, immagino, anzi credo di sapere quanto frenetiche siano queste ore, per te e per i tuoi compagni in tutta Italia. State sperimentando l'applicazione della regola (ferrea, proprio nel paese delle eccezioni, della casistica elevata a principio ispiratore della vita istituzionale) per cui chiunque osi interpellare i cittadini, chiedendo loro una firma; armandoli di penna e di moduli per sollecitare l'una o l'altra riforma puntuale, si vede sistematicamente preclusa l'opportunità di far conoscere agli elettori questa sua iniziativa, e deve condurla, di fatto, in una clandestinità pressoché assoluta. E non è tanto e solo la lesione dei diritti di un partito o di un comitato promotore il fatto più grave: quel che conta è l'attentato - che persiste e si aggrava - al diritto fondamentale di ogni cittadino all'einaudiano "conoscere per deliberare".
Vi auguro di non dover sperimentare anche altro, nei prossimi mesi. In 30 anni, il movimento referendario radicale ha raccolto più di 50 milioni di firme per 89 quesiti: la Corte costituzionale, con una giurisprudenza il cui carattere pienamente discrezionale, politico, è oggi riconosciuto dagli stessi presidenti della Consulta, ne ha bocciati 45 (il 50%+1), mandando al macero 27 milioni di firme, e sottraendo regolarmente ai cittadini la seconda scheda elettorale, quella referendaria appunto, loro assegnata dalla Costituzione repubblicana. Ma ciascun giorno ha la sua pena, e di questo non è ancora il caso di occuparsi.
E' un fatto, intanto, che la vostra buona opera vi ha portato ad un passo dal primo successo: quello della raccolta delle firme, per cui è necessario, da quanto apprendo, un ultimo sforzo. Bene, proprio noi, che nei prossimi mesi cercheremo di animare un confronto serrato e durissimo sui temi e sugli obiettivi della vostra iniziativa, desideriamo contribuire a quest'ultimo tratto di strada.
Per questo, ti comunico che i membri della direzione di Radicali italiani ed io stesso intendiamo sottoscrivere i vostri quesiti nelle prossime ore. E sono lieto di informarti che questa è anche l'intenzione di Marco Pannella.
Sai, caro Fausto, due anni fa (è successo anche questo nell'Italia del 2000!), Silvio Berlusconi, per stroncarli, osò definire "referendum comunisti" i nostri quesiti liberisti. Bene, ora che ci sono i veri "referendum comunisti", i liberisti radicali sono lieti di sottoscriverli, perché tutto il paese possa conoscerli e giudicarli, premiarli o batterli.
Un saluto a te, con l'espressione del mio rispetto e della mia ammirazione per i militanti di Rifondazione impegnati in questa bella e dura prova.
Liberazione 23 luglio 2002
http://www.liberazione.it