Apc-STRAGE BOLOGNA/ COSSIGA: CI SONO BASI PER RIVEDERE PROCESSO
"Il dubbio: terrorismo arabo, o esplosione casuale palestinese?"
Roma, 20 lug. (Apcom) - "Le carte raccolte dalla Commissione
Mitrokhin a mio avviso potrebbero costituire valida base per la
revisione del processo che portò alla condanna della Mambro e del
Fioravanti" per la strage alla stazione di Bologna del 2 agosto
1980. Lo sostiene Francesco Cossiga, pur esprimendo perplessità
("non lo consiglierei") sulla possibilità che la magistratura
abbandoni le "teorie" che hanno portato alla sentenza di
colpevolezza per i due estremisti neri.
Cossiga, in una lettera inviata all'onorevole Enzo Fragala,
parte dalla premessa di non aver mai considerato Francesca Mamnro
e Giusva Fioravanti "responsabili dell'eccidio". E cita a
conforto della sua posizione alcuni "ricordi" della sua
esperienza governativa: episodi "legati all'accordo, mai
dimostrato 'per tabulas', ma notorio, stipulato sulla parola tra
la resistenza ed il terrorismo palestinese da una parte e dal
governo italiano dall'altra, quando era per la prima volta
presidente del consiglio dei ministri l' on. Aldo Moro, al fine
di tenere l'Italia al riparo dagli atti terroristici di quelle
organizzazioni".
Quanto alla strage del 2 agosto, scrive il Presidente emerito
della Repubblica, "rimane il dubbio grave, e fu la prima ipotesi
investigativa presa inizialmente in seria considerazione anche
dalla procura della repubblica di Bologna, che si sia trattato o
di una atto di terrorismo arabo o della fortuita deflagrazione di
una o più valigie di esplosivo trasportato da palestinesi, che si
credevano garantiti dall' 'Accordo Moro'".
Red/Rat