In rifondazione, il centralismo democratico è:
-un brutto ricordo;
-una utile impostazione;
-una fastidiosa realtà.
grazie
In rifondazione, il centralismo democratico è:
-un brutto ricordo;
-una utile impostazione;
-una fastidiosa realtà.
grazie
no c'e' bertinotti con la erre moscia, veste sempre con i vestiti da soldi e poi dice di essere da parte degli operai.Originally posted by Alberich
In rifondazione, il centralismo democratico è:
-un brutto ricordo;
-una utile impostazione;
-una fastidiosa realtà.
grazie
P.S. cos'e' il centralismo democratico?
Guarda lo Statuto di Rifondazione Comunista e scoprirai che il centralismo democratico non è il metodo di governo del nostro partito. Preferiamo una democrazia interna magari deficitaria, oppure il definirsi di precise aree di pensiero nel partito che l'essere dei soldatini votati al dovere di dover sempre dire e fare ciò che decide la maggioranza (nella quale peraltro mi riconosco).
Ciò non toglie affatto che ogni compagno deve portare avanti al pari di tutti gli altri le lotte che il partito decide, perchè essenziali al nostro progetto politico.
Quindi potremmo dire che il centralismo democratico non è fissato come regola, ma che vale come principio per ottenere una chiara e definita linea del partito in merito ad ogni evento sociale, politico ed economico.
Un saluto.
Marco
Per me, è un brutto ricordo. E penso ormai, anche per Rifondazione. Nel partito ad ogni congresso si confrontano documenti diversi, anche emendabili e attorno ad essi (si raccolgono una o più aree di partito). Anche tra un congresso e laltro, nella vita interna di partito, di fatto opera una sostanziale libertà di associazione.Originally posted by Alberich
In rifondazione, il centralismo democratico è:
-un brutto ricordo;
-una utile impostazione;
-una fastidiosa realtà.
grazie
Qualche residuo del passato si fa ancora sentire sul piano statutario, ma direi che è in fase di progressivo superamento. Succede così, che nel capitolo dedicato alla democrazia interna vi siano norme, che possono essere considerate contraddittorie tra loro. L'articolo dello statuto che ha per oggetto il tema relativo al centralismo democratico è l'ottavo. L'ultimo comma è probabilmente in contrasto con il secondo, e anche con il 4° comma dell'articolo 3.
Art. 8
Il partito è un corpo politico unitario con una pratica politica ed una direzione unitarie.
Ciò avviene anche attraverso una pluralità delle posizioni che possono esprimersi liberamente e in modo trasparente attraverso diverse forme di aggregazioni o tendenze, sia in fase congressuale sia nel corso di dibattiti su questioni di grande rilevanza politica.
Gli organi di stampa del partito mettono a disposizione del dibattito interno uno spazio adeguato.
Non è consentita la formazione di correnti o frazioni permanentemente organizzate.
Art. 3
Il Partito della Rifondazione Comunista appoggia la costituzione, al proprio interno o in forma indipendente, di associazioni, riviste e altri luoghi e modi di ricerca teorico-politica e, più in generale, la libera organizzazione interna o indipendente di attività e luoghi di ricerca, che uniscano iscritte/i al partito e non.
Tuttavia, credo di poter dire che il divieto così espresso di correnti e frazioni, sia ormai soltanto una concessione all'ancora diffusa paura del "frazionismo" e ad un sano sentimento unitario. Sul piano pratico, a realizzarsi sono gli altri commi.
R.
Lo statuto di Rifondazione Comunista
http://www.rifondazione.it/v/doc/sta...efinitivo.html
grazie delle informazioni.