Beirut, un milione in piazza con gli Hezbollah
Stracolma Riad el-Solh: tutti a sostegno della Siria e contro l' «ingerenza straniera»
BEIRUT - È già stracolma di gente la piazza Riad el-Solh nel centro di Beirut dove dovrebbe avere inizio la manifestazione a sostegno della Siria e contro l' «ingerenza straniera» indetta dal movimento sciita libanese Hezbollah e altri 17 gruppi filo-siriani minori. Lo ha constatato un giornalista dell'Ansa sul posto. I manifestanti, che continuano ad affluire verso la piazza in cortei provenienti da diverse zone di Beirut, vengono già valutati in almeno mezzo milione.
Il numero dei manifestanti continua ad aumentare, mano a mano che cortei provenienti da verie parti di Beirut raggiungono la piazza Riad el-Solh, a meno di un chilometro dalla Piazza dei Martiri che nelle ultime settimane è diventata il luogo d'appuntamento dell'opposizione anti-siriana. I militanti di Hezbollah assicurano un imponente servizio d' ordine e facilitano l'accesso dei giornalisti stranieri nella piazza, dopo averli dotati di un apposito tesserino.
I manifestanti sventolano solo bandiere nazionali libanesi e inalberano cartelli con su scritto 'Grazie alla Siria di Assad', 'No all'America', 'No a Israele', 'No alla 1559' (la risoluzione del Consiglio di sicurezza Onu che richiede il ritiro siriano dal Libano e il disarmo di Hezbollah). Molti manifestanti mostrano ritratti del presidente siriano Bashar al-Assad e copie del Corano, ma anche cartelloni con su scritti i nomi dell'ex premier Rafik Hariri (ucciso nell' attentato del 14 febbraio a Beirut) e di 'martiri' della resistenza armata contro l'invasione israeliana del Libano conclusasi nel maggio 2000.
Alcuni manifestanti che avevano scandito slogan contro il leader druso dell'opposizione Walid Jumblatt sono stati subito richiamati all'ordine dai militanti di Hezbollah, che alla vigilia ha fatto sapere di voler mantenere un carattere strettamente «nazionale» della dimostrazione. Fonti giornalistiche locali calcolano che il movimento sciita assicuri la presenza di almeno il 75 per cento dei manifestanti che continuano a confluire nella piazza Riad el-Solh, dove non è escluso che questo pomeriggio possa prendere la parola il leader di Hezbollah, sheikh Hassan Nasrallah.
08 marzo 2005