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Discussione: Stati Uniti d’Europa

  1. #1
    Mauro V.
    Ospite

    Predefinito Stati Uniti d’Europa

    COSTRUIRE GLI


    STATI UNITI D'EUROPA

    una nazione, una lingua, una moneta



    Una importante, storica conquista per tutti i cittadini europei e per tutto il pianeta.
    La federazione dei piccoli stati europei in un unica grande nazione è il sogno di ogni persona autenticamente democratica.
    E’ una scelta rilevante perché pone fine alla divisione attuale, che vede l’esistenza di minuscoli (e alcuni microscopici) stati, che seppur collaboranti, non possono né contare nella politica mondiale, né competere con i giganti geodemografici come gli Usa e la Cina.
    E’ una scelta che comporta un aumento di democrazia per i cittadini europei: essi costituirebbero una società composta da circa 700 milioni di abitanti, esprimerebbero un parlamento composto da molteplici orientamenti, tradizioni, ed un mercato immenso, ricco di possibilità.
    Perché i cittadini europei devono continuare ad essere divisi quando in realtà condividono gli stessi ideali e la stessa storia?
    La società mondiale ha bisogno di multipolarità e non della monopolarità degli Usa, o a breve, della bipolarità Usa e Cina; la politica mondiale ha bisogno dell’Europa e l’Europa ha bisogno di essere nella politica mondiale.
    Vogliamo una nazione federale europea, che comprenda gli stati dal Portogallo alla Russia.
    Vogliamo una unica moneta, l’euro, valida per tutta la nazione europea.
    Vogliamo una unica lingua, che rinsaldi l’unione dei cittadini europei e rimuova l’ostacolo alla perfetta libera circolazione e condivisione della comune ricchezza culturale, storica, morale, politica ed economica della nazione europea. Non importa quale sia la lingua delle oltre 20 lingue parlate attualmente in Europa; quello che importa è l’adozione di un linguaggio unico, che produrrà immensi vantaggi rispetto all’irrilevante disagio della breve transizione linguistica.
    Il merito di una persona è dato dai suoi propri valori e dalla dimensione dei progetti che essa realizza.
    Il progetto degli Stati Uniti d’Europa è un sentimento profondo di un destino comune, un sentimento presente da secoli in molti europei di diverso orientamento politico.
    Costruiamo quindi la nazione europea, democratica, federale, laica, umanista, repubblicana: luminosa ed ardente fiaccola della civiltà mondiale.

    M.I.S.U.E.
    Movimento Interpolitico per gli Stati Uniti d’Europa

  2. #2
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    Predefinito Re: Stati Uniti d’Europa

    In origine postato da Mauro V.
    COSTRUIRE GLI


    STATI UNITI D'EUROPA

    una nazione, una lingua, una moneta



    Una importante, storica conquista per tutti i cittadini europei e per tutto il pianeta.
    La federazione dei piccoli stati europei in un unica grande nazione è il sogno di ogni persona autenticamente democratica.
    E’ una scelta rilevante perché pone fine alla divisione attuale, che vede l’esistenza di minuscoli (e alcuni microscopici) stati, che seppur collaboranti, non possono né contare nella politica mondiale, né competere con i giganti geodemografici come gli Usa e la Cina.
    E’ una scelta che comporta un aumento di democrazia per i cittadini europei: essi costituirebbero una società composta da circa 700 milioni di abitanti, esprimerebbero un parlamento composto da molteplici orientamenti, tradizioni, ed un mercato immenso, ricco di possibilità.
    Perché i cittadini europei devono continuare ad essere divisi quando in realtà condividono gli stessi ideali e la stessa storia?
    La società mondiale ha bisogno di multipolarità e non della monopolarità degli Usa, o a breve, della bipolarità Usa e Cina; la politica mondiale ha bisogno dell’Europa e l’Europa ha bisogno di essere nella politica mondiale.
    Vogliamo una nazione federale europea, che comprenda gli stati dal Portogallo alla Russia.
    Vogliamo una unica moneta, l’euro, valida per tutta la nazione europea.
    Vogliamo una unica lingua, che rinsaldi l’unione dei cittadini europei e rimuova l’ostacolo alla perfetta libera circolazione e condivisione della comune ricchezza culturale, storica, morale, politica ed economica della nazione europea. Non importa quale sia la lingua delle oltre 20 lingue parlate attualmente in Europa; quello che importa è l’adozione di un linguaggio unico, che produrrà immensi vantaggi rispetto all’irrilevante disagio della breve transizione linguistica.
    Il merito di una persona è dato dai suoi propri valori e dalla dimensione dei progetti che essa realizza.
    Il progetto degli Stati Uniti d’Europa è un sentimento profondo di un destino comune, un sentimento presente da secoli in molti europei di diverso orientamento politico.
    Costruiamo quindi la nazione europea, democratica, federale, laica, umanista, repubblicana: luminosa ed ardente fiaccola della civiltà mondiale.

    M.I.S.U.E.
    Movimento Interpolitico per gli Stati Uniti d’Europa
    Tutto condivisibile.La la lingua unica potrebbe risultare molto controproducente in tutti i sensi.Potrebbe financo generare una crisi di rigetto.

    Non e' cosa importante.Forse potrebbe essere adottao il francese o l'inglese al Bruxelles e Strasburgo.

    Del resto noi abbiamo bisogno di una Europa che non umilii le singole nazionalita'.L'esempio della Svizzera e' lampante.

  3. #3
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    Predefinito

    Condivido in pieno, nonostante l'enfasi un po' eccessiva data al manifesto, tranne che per quanto riguarda la Russia: non è il questo momento di considerarla eventualmente, una federazione con quella dentro non sarebbe stabile.
    Si, è troppo presto per parlare di lingue uniche... semmai di lingue franche.

  4. #4
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    Certo che sarebbe davvero un bel blocco, incontrastabile direi, se sommi solo 153 milioni di russi, 82 milioni di tedeschi, 68 milioni di ucraini, 61 milioni di francesi e 57 milioni di di italiani, sono già 410 milioni di persone ed un PIL di circa 6 triolioni di dollari; se consideri i 280 milioni di americani ed i 7 trilioni di PIL.....e poi ci sono da aggiungere Polonia, Romania e Spagna che sono demograficamente importanti; Belgio, Olanda, Svezia, Norvegia e Rep. Ceca che lo sono economicamente, un unico blocco unito sarebbe............


    Miles Insulae

  5. #5
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    Predefinito Europa potente ?

    In origine postato da Lorenzo
    Certo che sarebbe davvero un bel blocco, incontrastabile direi, se sommi solo 153 milioni di russi, 82 milioni di tedeschi, 68 milioni di ucraini, 61 milioni di francesi e 57 milioni di di italiani, sono già 410 milioni di persone ed un PIL di circa 6 triolioni di dollari; se consideri i 280 milioni di americani ed i 7 trilioni di PIL.....e poi ci sono da aggiungere Polonia, Romania e Spagna che sono demograficamente importanti; Belgio, Olanda, Svezia, Norvegia e Rep. Ceca che lo sono economicamente, un unico blocco unito sarebbe............


    Miles Insulae
    E tu credi che oltre Ataltico ed oltre Manica si accetti una Europa di quelle dimensioni ? Sono cinquecento anni che i Grandi Poteri fanno di tutto per impedire un qualcuno diominante in Europa puoi ben capire quanto gli stessi poteri accetterebbero un Europa dominante in se stessa.

    Una Europa da Gibilterra a Vladivosto k !


    Da secoli la geopolitica e' dominata dall'assunto di Mc Hindert che spiega tutto: chi domina l'Europa Orientale ( dall'Ela al Volga ) domina la terra del centro ( Russia ) , chi domina la terra del centro domina l'Isola
    Mondo ( Gibilterra- Vladivpstok Singapore e Africa , ma chi domina l'isola mondo domina il mondo.

    Dunque bisogna impedire che qualcuno domìni l'Europa o altrimenti
    il Grande Potere sara' ridimensionato in posizione subalterna e questo NON deve succedere.

    Chi lo aveva capito / Napoleone I° , Hitler / ha fatto una brutta fine.l


    Salvo errori ed omissioni o abbreviato S.E.&.O !

  6. #6
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    Predefinito

    Secondo me l'unità dell'Europa secondo il modello USA non è realistico. Avrebbe potuto esserlo in caso di conquista militare completa, ma prima della costituzione degli Stati Nazionali (mi pare 14° secolo); dopo quell'evento i nazionalismi (in senso buono del sentirsi parte di una nazione) hanno reso impossibile una conquista.
    Il tentativo di un'unità politica pacifica è illusoria allo stesso modo, perchè gli stati non vogliono rinunciare alla loro indipendenza per un'entità superiore.
    Per me l'Europa non potrà mai essere nulla di più di una federazione che cerca di parlare con una voce sola, ma non ce la può fare! Perchè le voci sono necessariamente diverse! Fanno eccezione alcune issues, per le quali è già stato fatto molto.
    Dall'Atlantico a Vladivostok? Io non ci credo! Non credo che la Madre Russia molli tutto per una federazione o un'unione.

    Insomma sono pessimista. Sarà la ragazza che mi ha mollato...

  7. #7
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    Predefinito

    Non sono del tutto d'accordo.
    Tu parti dal presupposto che gli stati siano totalmente indipendenti e sovrani e di conseguenza non vogliano rinunciare alla loro sovranità in favore di un'entità superiore perchè ritengono per tradizione questa sovranità un bene. Ma a parte la visione soggettiva se nel nostro caso sia un bene o un male cedere sovranità verso l'alto il principale difetto di questo ragionamento è che gli stati sono sempre meno realmente sovrani, in quanto le loro dimensioni anche nel caso dei più grandi come UK, Francia, Germania e Italia non bastano più per garantirgli una vera libertà d'azione a livello mondiale. Tanto per fare degli esempi lampanti sono ben noti i ridicoli tentativi di De Gaulle di trasformare la Francia in un "terzo blocco" fra USA ed URSS, oppure la tendenza dell'UK a guardare in continuazione al di là dell'Oceano e adattarsi alla volontà USA.
    Sono finiti i tempi in cui l'Europa aveva sotto di sè mezzo mondo e la storia ha ampiamente dimostrato che srtingendo alleanze, patti e accordi vari fra soggetti più o meno della stessa dimensione e potere non si va da nessuna parte, perchè la stabilità non può essere garantita a lungo. E' ovvio poi che le voci possono essere diverse, è inevitabile anche a livello statale, ma volenti o nolenti la barca in cui siamo è la stessa e questo dovrebbe far riflettere nel momento di formare le "voci".
    Per me non si scappa e non si aggira l'ostacolo in nessun modo: o si mette in piedi un'unità politica seria in Europa o quest'andazzo continuerà fino alla nostra decadenza totale. O ci si adatta o buona notte.

  8. #8
    Mauro V.
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    Predefinito ;-)

    condivido totalmente quest'ultimo messaggio di -ART-.

    ma vorrei chiedere a veltro :
    non ho ben capito se comunque per te, a prescindere se sia realistico o no, gli Stati Uniti D'Europa sono una buona cosa oppure no.
    inoltre ricordo che molte cose che solo un secolo fa sembravano impossibili, in campo politico, economico, sociale, o tecnologico, ora sono realtà (e si va avanti).
    per non parlare di cosa appariva follia qualche secolo fa.
    Quando si parla di Stati Uniti D'Europa non si parla di un progetto da realizzare in cinque anni o dieci. E' un progetto a lungo termine, che richiederà almeno alcuni decenni.
    Di sicuro, è che tale progetto non è sicuramente un progetto ambizioso confrontato ai progetti politici realizzati nel corso degli ultimi secoli.
    E la questione finale è, dunque : siamo dalla parte della conservazione della situazione attuale, che sfocerà nella decadenza graduale europea, oppure siamo dalla parte della costruzione di un qualcosa di nuovo e necessario e grandioso?

    :-)
    ciao
    Mauro V.

  9. #9
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    Predefinito

    Tanto ridocoli quei tentativi non mi sembrano, visti i riultati..non un terzo polo, ma un'autonomia completa, la quarta forza economica e la terza militare a fronte di 60 milioni di abitanti(non 300!!!!)

    Veltro un abbraccio!!

    Cmq non ci credo neanche io!

    Miles Insulae

  10. #10
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    Predefinito

    Mi spiego meglio.
    Per me sarebbe un'ottima cosa avere gli Stati Uniti d'Europa, ma come dicevo non ci credo, perchè la storia europea è altra roba da quella americana. So bene che il blocco europeo sarebbe forte come dice Lorenzo, ma non ritengo possibile che l'Europa possa passare a una "voce sola" in tutte le questioni. Lasciamo pure che il processo d'integrazione duri per decenni, ma quando ci arriveremo? ART ha ragione a dire l'Europa deve adeguarsi o farà una brutta fine, ma io non vedo nulla di positivo all'orizzonte. Vedo un mostro burocratico-politico che tira a campare senza fare nulla di veramente innovativo per il futuro. Vedo istituzioni fatte da politici (come è giusto, per carità) che tirano a fare prima il loro interesse di partito, poi del loro Paese e poi, forse, dell'Europa. Ma dove andiamo???

    Il pessimismo monta! Sarà che non trovo la morosa sostitutiva!

 

 
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