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    TERRA DI MEZZO CROTONE
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    Predefinito Solo Tomasson riesce a fermare il Senegal show

    Il neo-milanista su rigore porta in vantaggio la Danimarca dopo un quarto d'ora prima dello splendido pareggio di Diao: 1-1. Partita cattiva: espulso un africano.

    DAEGU – Finisce pari la sfida tra Senegal e Danimarca, che si confermano due tra le rivelazioni del Mondiale dando vita a un incontro aperto ed equilibrato, ricco di colpi di scena ed anche di qualche colpo proibito che costringe gli africani a giocare in inferiorità numerica l’ultima parte della gara, proprio quando davano l’impressione di poterla vincere. Un risultato che comunque soddisfa maggiormente la squadra di Bruno Metsu, attesa all’ultima giornata da un compito più facile degli scandinavi che si troveranno di fronte una Francia condannata a non sbagliare.

    La Danimarca si presenta con la formazione annunciata, mentre il Senegal è costretto a rinunciare all’infortunato Cissé (uno dei migliori contro i campioni del mondo), rimpiazzato da Sarr.

    Più calci che calcio all’inizio della partita, provocate prima da una brutta entrata al 7’ su Diao di Sand (che rimedia la prima ammonizione della gara) e un minuto più tardi da un contrasto tra Helveg e Fadiga che si spintonano a vicenda: la mischia si allarga, con Tofting che interviene in difesa del compagno e Bouba Dioup che si mette in mezzo. L’arbitro ha il suo daffare per riportare l’ordine, minacciando di cacciare sia il focoso centrocampista danese, sia Fadiga (giallo anche per lui), quello reso famoso anche dal furto per scommessa di una collana.

    Il primo episodio di cronaca si registra dopo 13’, con un insidioso traversone di Gronkjaer da sinistra per Tomasson, anticipato di testa di un soffio da Diatta. Un minuto dopo sono sempre loro due a propiziare l’azione del vantaggio danese: una rimessa laterale dell’esterno sinistro coglie impreparata la difesa senegalese, Tomasson difende bene il pallone e viene spinto ingenuamente in area da Diao. Rigore ineccepibile, che lo stesso neo-milanista trasforma con un angolato rasoterra alla destra di Sylva, che può soltanto intuire.

    Reazione immediata del Senegal, che sfiora il pareggio al 18’ su azione di calcio d’angolo: Fadiga mette al centro per Diouf, che svetta in area di testa e supera Sorensen, salvato da un provvidenziale intervento di Heintze sulla linea. Neanche il tempo di annotare l’azione e si è già nell’area opposta, con un magistrale contropiede condotto da Gronkjaer: il lancio trova libero sulla destra Tomasson, che da l’impressione di aiutarsi con il braccio (in realtà colpisce di spalla) per poi colpire al volo e superare Sylva per la seconda volta. Ingannato dal suo collaboratore, l’arbitro annulla però il gol e ammonisce ingiustamente l’attaccante.

    Il Senegal si porta avanti alla ricerca dell’1-1 cercando spesso Diouf, peraltro ben controllato dai difensori scandinavi. Bene impostata in campo, la formazione di Morten Olsen crea i maggiori pericoli sulla fascia sinistra, ottimamente presidiata da Gronkjaer, che al 26’ mette di nuovo in movimento Tomasson, questa volta anticipato in extremis da Papa Diop.

    Gli africani tornano a farsi vivi in area danese al 31’, quando una punizione di Bouba Diop libera Diouf davanti alla porta, l’attaccante però pecca d’imprecisione. La partita è molto aperta, offrendo continui cambi di fronte. Al 38’ un’incertezza di Coly favorisce l’ennesima incursione sulla sinistra di Gronkjaer, che tenta la conclusione a rete trovando l’opposizione di Diatta: sulla corta respinta interviene Tofting, che impegna Sylva in due tempi.

    Il finale del primo tempo è tutto del Senegal, che al 42’ crea scompiglio con Fadiga, autore di un doppio dribbling aereo ai danni di Helveg concluso da una conclusione di destro (che non è il suo piede) nettamente a lato; al 45’ un colpo di testa ravvicinato di Diatta su traversone dello stesso Fadiga viene respinto d’istinto da Sorensen, bravo anche nell’anticipare in uscita il tentativo di ribattuta di Diouf.

    Metsu opera due cambi nell’intervallo, che cambiano l’assetto tattico della sua squadra: dentro i due Camara al posto di N’Diaye e Sarr, creando un tridente offensivo con l’obiettivo di rendere Diouf meno isolato. Una mossa che non tarda a dare i suoi frutti: già dopo due minuti un traversone di Henri Camara per il centravanti mette in affanno la difesa scandinava, che si salva in qualche modo con Helveg; ne nasce un angolo battuto da Fadiga, e sul traversone da sinistra lo stesso Camara anticipa di testa il suo compagno Bouba Diop, pronto a mettere in rete.

    Morten Olsen capisce di dover correre ai ripari e toglie dal campo Gronkjaer, che ha esaurito le energie dopo un gran primo tempo, sostituendolo con l’udinese Martin Jorgensen.

    Ma gli africani sono incontenibili e al 7’ raggiungono il meritato pareggio al termine di un bel fraseggio a centrocampo: Fadiga avanza sulla sinistra e opera una splendida verticalizzazione per Diao, che attende l’uscita di Sorensen e lo supera con un preciso tocco di esterno destro.

    Il gol sembra regalare ulteriori energie al Senegal, che schiaccia i danesi nella propria metacampo creando occasioni a ripetizione: le più pericolose, dopo un destro di Fadiga parato da Sorensen (13’), al 25’ quando Souleymane Camara fallisce clamorosamente il raddoppio a tu per tu col portiere angolando troppo la conclusione su assist di Diouf e al 28’ quando un angolo del solito Fadiga favorisce il colpo di testa di Diatta, terminato a lato di poco.

    La Danimarca da l’impressione di crollare da un momento all’altro ma gli africani pagano cara la loro esuberanza e a 11 minuti dal termine rimangono in inferiorità numerica per un intervento a gamba tesa di Diao su Henriksen, mossa che costringe Metsu a un nuovo cambio tattico: dentro un difensore (Beye) e fuori uno dei due Camara (Souleymane, distintosi soprattutto per la clamorosa occasione da gol fallita). Ciononostante, il Senegal non rinuncia ad attaccare, ma la stanchezza comincia a farsi sentire e la squadra di Olsen controlla il risultato senza correre ulteriori rischi.

    Saluti Romani
    Daniele - IRRIDUCIBILI

  2. #2
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    Predefinito

    Il secondo gol di Tomasson era regolare!!!! Quell'arbitro ci ha fatto sfumare così altri cinque milioni di Euro in termini di valutazione dell'attaccante....


 

 

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