Una di quelle notizie che fanno rabbrividire e ajutano a capire la feccia nella quale stiamo sprofondando!
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CRONACHE
Per 30 ore
chiuso nel bagagliaio sul traghetto dalla Tunisia
Clandestino muore nel baule di un'auto
La fidanzata, una donna bresciana madre di due figli, lo voleva far entrare in Italia di nascosto dal porto di Genova
GENOVA - Il miraggio dell'Italia è costato la vita al tunisino Amor Knis. L'extracomunitario è morto dopo essere rimasto chiuso per 30 ore nel bagagliaio dell'auto della fidanzata italiana sul traghetto «Victory», che collega Tunisi con Genova. Il cadavere, ha riferito la polizia, era rannicchiato in posizione supina dentro il bagagliaio tra le valigie. Aveva perso sangue dalle narici e dalla bocca, segno dell'avvio della fase di decomposizione, accentuata dall'elevata temperatura raggiunta all'interno del baule, come ha spiegato il capo della squadra mobile di Genova, Claudio Sanfilippo. Secondo la ricostruzione degli investigatori, il tunisino si sarebbe nascosto nell'auto a Tunisi a mezzogiorno di martedì, prima dell'imbarco sul traghetto. La partenza è avvenuta alle 18. A Genova l'imbarcazione è giunta mercoledì alle 17,30. La fidanzata (32 anni), madre di due bambini, ha riferito la polizia, subito dopo lo sbarco si è accorta che Knis (35 anni) era morto e, invece di imboccare l'autostrada per raggiungere Brescia, ha deviato verso Genova Quarto, dove ha chiesto aiuto ad alcuni passanti prima di chiamare la polizia. La donna è accusata di omicidio colposo e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.
ANIMATORE TURISTICO - Knis faceva l'animatore in villaggi turistici e i due si conoscevano da tempo. La bresciana aveva trascorso le ultime due settimane, con i suoi due bambini di 7 e 9 anni e al cane, insieme al fidanzato in una località nei pressi di Djerba. Il viaggio di ritorno doveva servire per l'ingresso in Italia. Il tunisino aveva viaggiato seduto a fianco della donna fino a Tunisi, poi si era nascosto nel bagagliaio della sua VW Golf per l'imbarco.
Corriere.it