Lo scorso venerdì 20. agosto nella Moschea M'çalla ad Ain Chck, quartire medio-alto di Casablanca, l'Imam, autorizzato dal Governo, ha lanciato un violento anatema sullo stato delle cose, chiamando i marocchini alla djihad.
Il regno Alaouita si trova in un difficile momento, impantanatosi sulle riforme promesse dal re Maometto VI° (M6, come viene chiamato dai giovani per l'assonanza colla televisone satellitare francese di prevalente musica), sempre più vassallo degli Stati Uniti, che garantiscono, grazie alla potentissima comunità ebraica, un flusso formidale di rapporti privilegiati.
Cosa succederà se scoppia il Marocco?!
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