Avrei voluto poter scrivere all’Onorevole Gianfranco Fini Vice Primo Ministro della Repubblica. Gli avrei voluto scrivere soprattutto per chiedergli perché con tanta pervicacia insiste a ritenere il lavoro dei magistrati genovesi fuorviante e foriero di accanimento nei confronti della polizia vittima rispetto ai manifestanti devastatori.

Gli avrei voluto chiedere perché sulle torture Americane in Iraq ha espresso sdegno ed ha enfatizzato che gli americani non sono come Saddam che la tortura la legalizzava, gli americani invece la condannano, la ripudiano ma soprattutto colpiranno senza reticente coloro i quali si sono macchiati di tal si nefandezza a prescindere dei loro ruoli o dei loro gradi. Ecco allora cosa avrei chiesto all’Onorevole Fini, ma senza astio senza pregiudiziali di ordine politico o altro.

Perché se Lei è stato così solerte ad esprimere sdegno per le torture americane non ha altrettanto solertemente provato sdegno per coloro i quali hanno fatto altrettanto nel nostro paese?

Perché se in un paese civile come il nostro che Ella si onora di servire vengono torturati e picchiati fermato o arrestati(e io ero li onorevole e non ero un manifestante io ho visto) tutto si cerca di mettere a tacere o addirittura ci cerca di darne una qualche spiegazione. Perché onorevole due pesi e due misure.Io credo che la solidarietà alle forze dell’ordine la si da con la chiarezza, la si da con la verità, la si da facendo capire al paese , ma questo lo sa, che la polizia, i carabinieri le nostre forze dell’ordine sono formate da uomini e donne che ogni giorno rischiano la vita per la nostra sicurezza.

Ed è in ragione di questo, in ragione della tutela della stragrande maggioranza degli appartenenti alle forze dell’ordine che si deve perseguire, punire e isolare coloro i quali della loro divisa ne fanno strumento di sopraffazione e tortura il nostro paese non merita questo onorevole. Ma non si rammarichi in quanto su questa vicenda ha a suo vantaggio il silenzio dei membri dell’opposizione i quali anch’essi su questa partita tacciono o perlomeno non insistono più del dovuto.

Allora io dall’altezza del mio non essere nessuno chiedo a Lei ed al governo che rappresenta perché non fare una commissione di inchiesta perché avere paura della verità c’è forse qualcosa che Ella ci vuole nascondere? Le confesso onorevole che sto pensando molto se mi presenterò a Genova quando sarò chiamato a testimoniare, in quanto la mia delusione è grande, la mia rabbia è grande, la mia indignazione è grande.

Genova è stata una cosa grande e io per protesta nei suoi confronti e verso il governo del quale lei ne fa parte ho un grande senso di amarezza e tristezza e non è il mio un giudizio politico(sarebbe facile per me) ma umano fatto col cuore.

Ma stia tranquillo onorevole stia tranquillo perché nessuno parlerà mai di questa mia ipotetica lettera inviatale oggi dopo avere letto le sue dichiarazioni in merito a Genova. Buona domenica onorevole mi auguro solo che gli italiani la puniscano alla prossima tornata elettorale.

Marco Poggi
Infermiere
Autore del libro “io l’infame di Bolzaneto”
Bologna 23 maggio 2004