"The Passion" Antisemita?
CRISIS Magazine - e-Letter
25 luglio 2003
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Caro amico,
sono appena stato testimone della rinascita della grande arte
cattolica nel nostro tempo.
Pochi giorni fa sono stato fortunato a far parte di un piccolo
gruppo di giornalisti, esperti e leader cristiani a Washington
DC, invitati a una prima proiezione del nuovo film di Mel
Gibson, "The Passion".
Il film è incentrato sulle ultime ore della vita di Cristo, e
il risultato è veramente stupefacente.
Gibson e la sua compagnia cinematografica, la Icon
Productions, recentemente si sono trovati sotto l'intenso
fuoco dell'Anti-Defamation League e di un gruppo di professori
del Boston College (dove altrimenti?), i quali dicono che il
film è antisemita e incoraggerà la violenza contro gli ebrei.
Tuttavia queste accuse sono basate su un primo copione del film
che non è stato neanche filmato, un copione che è stato sottratto
senza il permesso della Icon.
Dalle loro domande e critiche capziose si può notare che queste
persone non hanno visto il film.
Eppure le loro proteste lo hanno fatto apparire in tutti i
giornali, azzoppando il film prima perfino che lasciasse
il cancelletto di partenza (l'uscita non è programmata fino al
Mercoledì delle ceneri del prossimo anno).
Quindi, qual è la VERA storia dietro questo controverso nuovo
film?
Una delle condizioni per vedere il film alla proiezione è stata
quella di firmare un accordo di riservatezza, ma sono stato
autorizzato a dirvi quanto segue.
Da un punto di vista estetico, il film è bello.
La sua visuale narrativa reca le tracce di una lunga tradizione
di arte cristiana, a partire proprio dai più antichi stili
cristiani e dall'iconografia medievale fino alle immagini
pre-raffaellite.
Per quel che riguarda il casting, è favoloso: i volti degli
attori reggono il film.
Solo due sono anche star moderatamente ben note, Jim Caviezel
nei panni di Gesù e Monica Bellucci in quelli di Maria
Maddalena.
Entrambi sono straordinari nei loro ruoli, ma il volto di
Maia Morgenstern nel ruolo di Maria, la madre di Dio, rimarrà
con voi per il resto della vostra vita.
Vi fa dimenticare che state guardando un film.
La musica - una combinazione di suoni mediorientali e canti
ebraici - è ben scelta e aggiunge al dramma visibile che si
svolge davanti a voi.
Composta da Jack Lenz, la musica diviene parte del dialogo
stesso.
Molti erano preoccupati che il film fosse girato interamente
in aramaico e latino, una delle richieste di Gibson per
l'accuratezza storica (ci sono sottotitoli in inglese).
Ciò nonostante, invece di essere d'intralcio, in realtà
abbellisce il film.
Entro i primi 10 minuti ci si abitua ai suoni e poi la
realizzazione ti colpisce: stai sentendo le parole di
Gesù, Pilato, dei suoi discepoli, come furono pronunciate
originalmente.
Non ci sono delle intrepretazioni banali della parte in
inglese, perciò c'è una freschezza nelle parole che spesso
ci sfugge.
E l'aramaico è una lingua gutturale, che dà perfettamente
risalto al dramma del film.
"The Passion" di Gibson è anche profondamente cattolico.
Le immagini mariane e i temi eucaristici permeano l'intero
film.
Mia moglie Theresa ed io siamo venuti via dal film con la
sensazione che la nostra fede sia stata rivitalizzata.
Non fate un errore: questo film convertirà e eleverà
i cuori.
Una volta che l'avrete visto, non darete più per scontate le
parole: "Patì, morì e fu sepolto".
Il film è sia bello che brutale e, francamente, non facile
da vedere in alcune situazioni (specialmente la scena della
flagellazione).
Volete andarvene, ma poi vedete che Maria, Sua madre, sta
guardando... e così anche voi continuate a guardare.
E il presunto antisemitismo?
Non ho visto alcun tipo di pregiudizio antisemita nel fim.
Se mai, è stata l'indicibile brutalità dei soldati romani
che mi ha irritato.
Naturalmente questo non mi fa odiare gli italiani dei giorni
moderni.
Né odio i francesi quando vedo un film sulle brutalità
della Rivoluzione francese.
Detto semplicemente, non c'è alcuna ragione di essere
preoccupati che questo film inciti qualche specie di
campagna anti ebraica.
"The Passion" è una grande opera d'arte.
Mel Gibson ha fatto un magnifico dono alla Chiesa e a Dio.
Vi parlo all'inizo della prossima settimana,
Deal
P.S. Molte persone mi hanno chiesto di "The Da Vinci Code" -
il romanzo best-seller in voga che afferma che la Chiesa
Cattolica ha nascosto la "verità" su Gesù.
Tra le altre cose, il libro sostiene che Gesù sposò Maria
Maddalena ed ebbe figli da lei.
Questo libro è un attacco violento su tutta la scala al
Cristianesimo e condurrà molte persone fuori strada.
Nel prossimo numero di settembre di CRISIS smonteremo il
"Da Vinci Code", dimostrando il pregiudizio anticristiano
del romanziere e la ricerca scandalosamente povera.
Se conoscete chi ha letto il libro, DOVETE dargli
questo articolo.