Se la ricostruzione della mediazione che ha consentito di porre fine all'assedio della Basilica della natività, ricostruita dall'Observer, fosse vera, l'Italia ha scampato un autentico disastro politico diplomatico. L'Observer scrive infatti, che "Tutti davano per scontato, sulla base delle conversazioni avute con il Vaticano che l'Italia avrebbe ospitato i fuggitivi. Nessuno si era preso la briga di verificare la disponibilità dell'Italia. L'accordo era fatto, ha detto un funzionario inglese, poi ci siamo accorti che nessuno aveva parlato con gli italiani". E' il Vaticano che decide cosa fa o non fa l'Italia, o così evidentemente ci si era abituati a pensare in questi ultimi anni. Quando con gli amici si discuteva dell'intesa che legava i repubblicani alla coalizione, ho sempre ricordato il prologo di politica estera che è alla base della nostra alleanza. Questo non fu approntato con il centrosinistra e ci siamo ritrovati nel caso, ben poco edificante, di Ocalan. Fini e Berlusconi hanno evitato che quell'episodio potesse ripetersi, con rischi maggiori, e riconsegnato il Vaticano al suo ruolo, che non prevede di impegnare il nostro governo con le sue decisioni. Chiaramente la soluzione adottata su mandato dell'Ue, mi preoccupa e non vorrei che l'Europa avesse commesso un errore quale quello di liberare i terroristi che si erano asserragliati nel luogo santo. Un errore che gli Usa comunque hanno avallato, il Vaticano ha premuto perchè si commettesse ed il governo Italiano ha saputo evitare, affermando la sua sovranità. Questa condotta del governo mi garantisce come repubblicano ben più di qualunque soluzione sul conflitto di interessi o che so di legge sulla tassa di successione. Visto, poi, che siamo giunti ad una soluzione transitoria, mi auguro che il governo italiano e con lui gli altri paesi europei coinvolti, consenta l'estradizione di questi terroristi, che non meritano nessuna impunità, il prima possibile.