Coscienza e libertà religiosa !

[Sùrsum corda! (POL)]

FRANCESCO CUPERTINO LANCIA APPELLO FAMILIARI OSTAGGI.
Il fratello di Umberto Cupertino, Francesco, davanti alle telecamere e ai giornalisti ha letto l'appello fatto insieme dai familiari degli ostaggi rapiti in Iraq. "Siamo i parenti dei tre ragazzi che avete con voi, siamo gente semplice come voi e ci rivolgiamo alla vostra coscienza religiosa di credenti in Dio chiamato diversamente dal nostro ma con molte radici in comune, un Dio che rispettiamo. Noi temiamo che il gesto che voi minacciate di compiere possa rivelarsi inutile e controproducente per la causa che voi sostenete. I nostri ragazzi sono partiti alla ricerca di un lavoro senza alcun altro motivo ideologico, anche voi siete genitori e potete capire la nostra angoscia. Risparmiate la vita dei nostri ragazzi che non hanno nulla a che fare con la politica. Vi supplichiamo, fateli tornare a casa al più presto".

Ecco gli effetti del Concilio Vaticano II.

- coscienza religiosa di credenti in Dio chiamato diversamente dal nostro ma con molte radici in comune, un Dio che rispettiamo -

Il maomettano ha un Dio che i famigliari dei 'vigilantes' Italiani rapiti, rispettano anche se ha (solo!) un nome diverso...ma molte radici comuni. Quali?

Questa gente in 'buona fede', che sicuramente fino ad oggi non pensava a Gesù Cristo, ora, visto il 'fervore' religioso maomettano pensa di poter far 'leva' sui vili infedeli dicendo di liberare gli ostaggi in nome di Dio. Incredibile.

La loro liberazione al massimo dipende dalle autorità religiose maomettane.


Daniele

[Sùrsum corda! (POL)]

- Perciò Iddio lo esaltò, e gli diede il nome che è sopra ogni nome, affinchè nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi, e degli esseri celesti e dei terrestri, e di quei sotto terra, e ogni lingua confessi che Signore è Gesù Cristo nella gloria di Dio Padre. -


S.Paolo lettera ai Filippesi 2,9-11

[Guelfo Nero]

Veramente un ottimo thread che sottoscrivo...

Complimenti al collega Sursum

Guelfo nero

[Sùrsum corda! (POL)]

Ostaggi: appello del 'Papa' ai rapitori.
Nell'Angelus ha chiesto la loro liberazione.

18 aprile 2004

BAGHDAD (Iraq). 'Papa' Giovanni Paolo II, durante l'Angelus di questa mattina, a Piazza San Pietro, ha lanciato un appello ai rapitori in Iraq perché rilascino gli ostaggi. «Invito i rapitori a mostrare sentimenti di pietà», ha detto il 'Papa' nella sua apparizione domenicale dalla finestra ovale che si affaccia su Piazza San Pietro.

Prima di lanciare l'appello il Santo Padre ha detto di seguire con «grande tristezza», le notizie provenienti «dalla Terra Santa e dall'Iraq».

Carlo Azeglio Ciampi e Silvio Berlusconi sperano in una soluzione positiva per gli ostaggi in Iraq. E lasciano trapelare un filo di ottimismo. Il premier ha parlato con le famiglie dei tre italiani prigionieri garantendo che si stanno aprendo «nuovi contatti» nel tentativo di sbloccare la situazione.

Il presidente della Repubblica, che ha a sua volta parlato con la sorella di Fabrizio Quattrocchi, assicurando l'impegno per il recupero e il rimpatrio della salma del fratello, ha sottolineato di «nutrire profonda speranza che, senza cedimenti di contrasto alla barbarie, gli sforzi posti in essere per salvare la vita agli altri italiani ancora tenuti in ostaggio possano concludersi con la loro liberazione». Una speranza condivisa, appunto, con il presidente del Consiglio, che anche ieri ha continuato ad adottare la linea del massimo riserbo.

Intanto il suo consigliere diplomatico, l'ambasciatore Gianni
Castellaneta, è arrivato a Damasco dove avrà contatti ai massimi livelli con le autorità siriane. Berlusconi rimarrà anche oggi a Roma e incontrerà a Palazzo Chigi il ministro degli esteri iraniano, Kharrazi, con il quale avrà un colloquio a 360 gradi sulla situazione in Iraq.

Il ministro degli esteri Frattini, dall'Irlanda dove si trovava per una riunione Ue, ha confermato l'azione a tutto campo dell'Italia, augurandosi che l'appello dei familiari degli ostaggi trasmesso dall'emittente satellitare qatariota Al Jazira possa «colpire il cuore dei rapitori».

L'assenza di cattive notizie per il secondo giorno consecutivo potrebbe significare che il canale giusto sia stato veramente raggiunto. Fa ben sperare anche il rilascio di altri due giapponesi, che sono stati consegnati nelle mani di autorità religiose sunnite.

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Roma, 18 aprile 2004 - 'Papa' Giovanni Paolo II, durante l'Angelus di questa mattina, a Piazza San Pietro, ha lanciato un appello ai rapitori in Iraq perché rilascino gli ostaggi. "Invito i rapitori a mostrare sentimenti di pietà", ha detto il 'Papa' nella sua apparizione domenicale dalla finestra ovale che si affaccia su Piazza San Pietro.
''Li supplico, - ha aggiunto - di rendere alle famiglie le persone che sono nelle loro mani''. Prima di lanciare l'appello il Santo Padre ha detto di seguire con "grande tristezza", le notizie provenienti "dalla Terra Santa e dall'Iraq".

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Certamente doveroso chiedere la liberazione degli ostaggi.
Ma dire - Li supplico - rasenta la disperazione...Giovanni Paolo II dovrebbe supplicare N.S.Gesù Cristo di dargli tantissima Fede (e convertire i sequestratori) e poi ancora per la liberazione degli ostaggi.

Daniele

[Sùrsum corda! (POL)]

[Sùrsum corda! (POL)]

Il giudizio divino sull'anima (un capitello della Chiesa di Sanjon - Francia ). Il tema del giudizio finale, momento in cui si soppesano i meriti e le colpe di ciascuno, è qui al centro di una raffigurazione all'interno di una costruzione romanica. Anche in questo capitello emerge la tensione verso il destino dell'aldilà. Il simbolismo, apparentemente rozzo ma visivamente del tutto evidente, riporta i fedeli alla costante meditazione sul senso dell'esperienza terrena ed al concetto di responsabilità nelle azioni .

O con Lui...



...o contro di Lui ?

[Sùrsum corda! (POL)]

Il baciatore di Corani oggi ha dato ancora sfoggio della sua palese eresia oppure del suo abile linguaggio politico?:

«In nome dell'unico Dio, che tutti ci giudicherà», Giovanni Paolo II rinnova ai rapitori la sua pressante supplica di voler ridare prontamente le persone rapite alle loro famiglie. Inizia così il messaggio che il Papa ha affidato al suo ministro degli Esteri, monsignor Giovanni Layolo. Il testo è stato letto ai familiari dei tre ragazzi rapiti in piazza San Pietro. Monsignor Lajolo fa sapere inoltre che Woitjla stamattina ha dedicato la messa delle 7.30 alla liberazione degli ostaggi e «a tutti coloro che soffrono in Iraq».

Nel messaggio: «Giovanni Paolo II ringrazia quanti operano per ristabilire in Iraq un clima di riconciliazione e dialogo in vista del reupero della piena sovranità e dell'indipendenza del Paese».

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UNICO DIO, è ovvio che se parla il Papa intende Gesù il Cristo, ma Giovanni Paolo II non parla SOLO ai Cattolici, anzi il suo è un discorso rivolto ai maomettani che hanno sequestrato i 'professionisti della sicurezza' Italiani in Iraq, quindi un maomettano che lo ascolta cosa intende? non può assolutamente intendere Gesù...Egli per loro è solo il penultimo profeta, NON è Dio! Ora, Giovanni Paolo II sà a chi è rivolto il messaggio, lo ha scritto lui, quindi non si preoccupa del fatto che i maomettani che lo ascolteranno non intenderanno Gesù come Dio, ma una divinità diversa che si è rivelata con il "profeta" maometto, anzi forse vuole questo...ma anche senza estremizzare certamente NON si preoccupa della salvezza dell'ANIMA dei maomettani, ma della VITA (della quale ci si deve preoccupare certamente) dei professionisti, questo è un atteggiamento da filantropo, molto simile a quello dei Massoni.
Fatto stà che Dio è Gesù.

Il giornalista poi chiama ragazzi i mercenari o se vogliamo essere politicamente corretti i 'professionisti della sicurezza' (eccetto la loro...), quando di ragazzi non hanno nulla.

Daniele

[Sùrsum corda! (POL)]

Iperbandierone della pace (quale?)...ormai noto simbolo di origine massonica adottato dal 'movimento pacifista' (il pacifismo è una ideologia...).

[Sùrsum corda! (POL)]

Il pacifismo vuole la pace a prescindere da qualsiasi ragione o evento...ma è impossibile; infatti per fare la pace si deve essere almeno in due. Ma se uno dei due non vuole e fa la guerra? soccombi o ti difendi e allora purtroppo fai la guerra.
Il pacifismo implica l'adesione alla non-violenza radicale alla Ghandi, ma questo è fuori dalla logica, che impone che per salvaguardare la propria vita ci si debba in qualche modo difendere, tenendo conto di usare forza proporzionale alla offesa ricevuta o minacciata. La pace quindi è solo un "tempo" da vivere, come quello della guerra che è certamente bene cercare di evitare.

Daniele

[Sùrsum corda! (POL)]