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  1. #1
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    "Gli Dei sono veritieri e reali, gli uomini falsi e irreali" Ananda K.Coomaraswamy
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    Predefinito La questione Altoatesina...qualche nota in margine

    Un breve excurs storico: nei tempi preistorici (anche più recenti) non vi è traccia nell'attuale Alto Adige di popolazioni anche vagamente riconducibili alle stirpi germaniche (con buona pace dei cultori delle braghe corte tirolesi); le statue-stele ritrovate in loco e assai simili a quelle delle Lunigiana, della Valcamonica e del mezzogiorno francese, indicano piuttosto la presenza di stirpi mediterranee.
    I romani chiamarono Reti le popolazioni che vi trovarono (da Reita una loro divinità o da Reto il loro capo che avrebbe portato in questi monti le tribù etrusche sotto la pressione dei Galli).
    Le iscrizioni retiche sono scritte in alfabeto etrusco e gli etruscologi identificano come "etrusco di Bolzano" un particolare alfabeto. Nella sua Naturalis Historia Plinio il Vecchio scriveva nel I secolo d.C . a proposito dei popoli che abitavano le Alpi: “Confinano con questi (cioè i Norici) i Reti e i Vindelici, tutti distribuiti in numerose città. I Galli ritengono i Reti discendenti degli Etruschi, respinti (sulle Alpi) sotto la guida di Reto”.
    Sembra comunque che i reti fossero una popolazione composita, al loro fianco vivevano popolazioni celtiche, venetiche (il venetico è considerata la lingua antica più vicina al latino) e liguri.
    Il dominio romano dell’Alto Adige inizia dal I secolo d. C.; è Druso a fondare Bolzano nel 15 a.c. il cui bimillenario della fondazione è stato incredibilmente ignorato dall’amministrazione della città con la scusa meschina che onorando la romanità si sarebbero offesi i tedeschi!!(che ai tempi dei romani NON c'erano in Alto Adige).
    La regione rimase a far parte dell'Italia anche con Odoacre e con Teodorico. Nel VIII secolo, venne incorporata dai franchi nel Regno d'Italia.
    I tedeschi hanno cominciato la loro penetrazione in queste zone dal medioevo, germanizzando dapprima la Pusteria e la zona di Merano e poi la maggior parte delle altre vallate a nord della stretta di Salorno.
    Con il Medioevo prosegue la germanizzazione dell’Alto Adige a danno dell’elemento neolatino che comunque rimane forte in molte zone sino al cinquescento.
    Chi comunque attesta l’italianità indiscutibile di quelle terre è il sommo poeta Dante Alighieri che nel canto XX dell’Inferno scrive i famosi versi (61-63)

    Suso in Italia bella giace un laco
    a piè dell'Alpe, che serra Lamagna
    sovra Tiralli ed ha nome Benaco


    Dove il poeta ha ben chiaro i confini dell’Italia posti sopra Castel Tirolo nel circondario di Merano (la targa che ne ricordava i versi è stata fatta vigliaccamente sparire dal luogo dove era murata).
    Una ripresa dell’italianità si ha con la ripresa delle attività mercantili a Bolzano iniziata nel seicento e già nel 1609 i commercianti bolzanini chiedono al comune la nomina di un magistrato di nazionalità italiana per dirimere le controversie mercantili. La richiesta viene soddisfatta da Claudia de’ Medici reggente del Tirolo, e le scritture del Magistrato Mercantile sono redatte esclusivamente in italiano, salvo qualche inserto, sino al 1787 !
    Bolzano divenne ufficialmente italiana sotto Napoleone: in italiano erano redatti tutti gli atti pubblici e la città e il suo circondario insieme a Dobbiaco vennero aggregati al Regno d’Italia.
    Le aspirazioni di patrioti italiani sull’Alto Adige furono decise e ripetute (a dimostrazione che l’italianità di quelle terre non è un’invenzione recente creata dal fascismo): scriveva Mazzini nel 1866 “Nostro, se mai terra fu nostra, è il Trentino, nostro fino al di là di Brunopoli (oggi: Brunico), alla cinta delle Alpi Retiche”.
    Nel 1938 Mussolini, d'accordo con Hitler, tentò una soluzione radicale della questione altoatesina, chiedendo ai cittadini di etnia tedesca di optare tra le due nazionalità: chi avesse rifiutato la cittadinanza italiana avrebbe dovuto trasferirsi nei territori del Reich.
    La propaganda nazista inculcò nei cittadini di lingua tedesca l’errata convinzione che sarebbero stati deportati nel sud Italia se non avessero lasciato la propria terra per il Reich; si registrarono circa 150 mila opzioni per la nazionalità tedesca, a cui seguirono solo circa 60 mila emigrazioni effettive e definitive, chi partì comunque venne profumatamente risarcito e, una volta terminata la guerra, poté anche tornarsene (con gli aiuti economici del contribuente italiano mica dell’Austria of course!) in Alto Adige e riconquistare la cittadinanza italiana.
    Nel dopoguerra l'Austria chiese l'annessione del territorio, che venne negata a fronte di una trattativa che sfociò negli accordi De Gasperi-Gruber, poi inseriti nel trattato di pace imposto dagli alleati all'Italia. Gli accordi riconoscevano diritti alla minoranza tedesca e la successiva istituzione della regione autonoma a statuto speciale Trentino-Alto Adige voleva essere una ulteriore garanzia per la pacifica convivenza tra le due etnie. Ma l'azione di gruppi estremisti che compirono attentati con danni e vittime contro la comunità italiana, costrinse a riesaminare la questione: nel 1961 Austria e Italia formarono una commissione di lavoro che elaborò una serie di proposte, tra cui l'autonomia della provincia di Bolzano e il bilinguismo nelle scuole; dando così un certo successo alle azioni terroristiche tirolesi.
    E’ questo nuovo statuto che di fatto ha reso gli italiani cittadini di serie B e che sono la causa prima dell’abbandono di questa terra da parte di centinaia e centinaia di italiani che ogni anno “spariscono” perché costretti a dichiararsi appartenenti al gruppo linguistico tedesco per ricavarne vantaggi sociali od economici. Uno statuto che cozza contro molti articoli della Costituzione (ad es. l’art. 3 che garantisce l’uguaglianza davanti alla legge senza distinzione di razza o religione mentre invece i tedeschi sono favoriti rispetto a italiani e ladini, o contro l’art. 16 poiché ogni azione giuridica e pratica viene messa in atto per impedire che italiani provenienti da altre province vengano a risiedere in Alto Adige in barba all’articolo “Ogni cittadino può soggiornare in qualsiasi parte del territorio nazionale” o l’articolo 48 sul diritto di voto che in Alto Adige è concesso solamente a chi ha maturato quattro anni di ininterrotta residenza).
    Tra i pochi che ebbero il coraggio di denunciare le aberrazioni del nuovo statuto vi fu Giorgio Almirante che, il 16 gennaio 1971, pronunciò un discorso lucidamente profetico che rimase a lungo negli annali della storia parlamentare: “...una volta che la mannaia sarà caduta suoi nostri connazionali dell’Alto Adige, quando i lavoratori e i funzionari di lingua italiana sentiranno sulle loro carni e sulle carni dei loro familiari le conseguenze, a nostro avviso nefaste, di questo disegno di legge, allora si riscuoteranno...Ed allora voi vedrete giganteggiare la rappresentatività morale del MSI rispetto a tutta la collettività italiana dell’Alto Adige”.

    " Italia qui giunse, vendicando il suo nome e diritto "
    (Giosue Carducci)



    Patrioti italiani sul monumento alla Vittoria di Bolzano

    Link di approfondimento:
    Frabo
    Unitalia
    Agtazione

  2. #2
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    Io sono dell'opinione che la provincia del Sud Tirol debba essere restituita immediatamente alla legittima patria Austriaca e riunita amministrativamente al land Tirol.
    Di conseguenza, gli italiani che abitano in provincia e soprattutto a Bozen (al 90% meridionali immigrati negli ultimi 50 anni), dovranno tornare ai loro paesi d'origine in Calabria, Sicilia, ecc.
    Sono invece contrario allo smantellamento dei monumenti che ricordano la vittoria dell'Italia sull'Austria nel 1918, come vorrebbero i tedeschi sudtirolesi. Quei monumenti devono rimanere in piedi, a monito e a ricordo di quella spaventosa guerra civile europea, voluta dalle massonerie, che viene ricordata col nome di prima guerra mondiale, perchè mai piu' si ripeta un così spaventoso fratricidio tra europei in futuro.
    <p><center>Europa Dei Popoli!
    http://www.slowplayers.org/SBSP/images/Animated_Scots_Flag.gif<p><center>

  3. #3
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    In origine postato da Padanik
    Io sono dell'opinione che la provincia del Sud Tirol debba essere restituita immediatamente alla legittima patria Austriaca e riunita amministrativamente al land Tirol.
    Di conseguenza, gli italiani che abitano in provincia e soprattutto a Bozen (al 90% meridionali immigrati negli ultimi 50 anni), dovranno tornare ai loro paesi d'origine in Calabria, Sicilia, ecc.
    Sono invece contrario allo smantellamento dei monumenti che ricordano la vittoria dell'Italia sull'Austria nel 1918, come vorrebbero i tedeschi sudtirolesi. Quei monumenti devono rimanere in piedi, a monito e a ricordo di quella spaventosa guerra civile europea, voluta dalle massonerie, che viene ricordata col nome di prima guerra mondiale, perchè mai piu' si ripeta un così spaventoso fratricidio tra europei in futuro.
    E perchè mai? sono forse i tedeschi autoctoni di quelle terre o sono anche loro immigrati in tempi più o meno recenti?Non erano forse romanizzate ben prima del loro arrivo (anche se naturalmente su queste cose è calata una cortina di silenzio)?
    Allora bisognerebbe anche sostenere l'aspirazione alla secessione del Kossovo di cui tu, mi sembra, sei contrario.
    Se l'Austria avesse vinto la guerra poi, avrebbe tedeschizzato tutto il Nord Est (ci sono documenti storici a provarlo!), altro che autonomie...
    Potresti infine citare la fonte dei dati che riporti (che mi sembrano molto come dire gonfiati).

    Decalogo dei tricolori del Brennero di F.Tommaso Marinetti

    1 - Divinità dell'Italia.
    2 - I Romani antichi hanno superato tutti i popoli della terra: l'italiano è oggi insuperabile.
    3 - Il Brennero non è un punto d'arrivo ma di partenza.
    4 - L'ultimo degli italiani vale almeno mille forestieri.
    5 - La lingua italiana è la più bella del mondo.
    6 - I prodotti italiani sono i migliori del mondo.
    7 - I paesaggi italiani sono i più belli del mondo. Per comprendere la bellezza di un paesaggio italiano occorrono occhi italiani, cioè occhi geniali.
    8 - L'Italia ha tutti i diritti poichè mantiene e manterrà il monopolio del genio creatore.
    9 - Tutto ciò che è stato inventato è stato inventato da italiani.
    10 - Perciò ogni forestiero deve entrare in Italia religiosamente.




    Irredentismo Filippo Tommaso Marinetti, 1914

  4. #4
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    La penso in maniera speculare rispetto a te, Satyricon, e credo che le nostre posizioni siano assolutamente inconciliabili.
    Anzitutto io non mi sento ne' mi considero italiano, bensi' padano-alpino, e la mia patria è appunto la Confederazione Padano Alpina. La mia bandiera non è il tricolore, vessillo che io considero massonico, antitradizionale, anticattolico, giacobino e semplice scopiazzatura da quello francese, bensì la Croce di San Giorgio e l'Aquila bicipite su fondo oro, simboli secolari di cristianità e della civiltà mitteleuropea.
    Io auspico non solo l'indipendenza di quella che considero la mia terra da Roma (per me capitale straniera), ma pure una sua confederazione con quei popoli alpini che io ritengo miei fratelli di sangue in quanto di razza alpino-dinarica come me, come ad esempio gli Austriaci e i Bavaresi.
    Quindi per me la germanizzazione del nordest di cui tu parli in caso di una vittoria austriaca, non solo è qualcosa di auspicabile, ma da realizzare assolutamente.
    Mentre i latini di Roma e gli Ausoni (meridionali), non solo non li considero miei compatrioti, bensì popoli totalmente stranieri sia etnicamente (loro sono di razza mediterraneo-levantina con influssi orientalidi), sia culturalmente.
    Romanità e italianità sono concetti a me totalmente alieni.
    Non posso quindi comprendere il tuo pensiero, e inconcepibile è per me il decalogo del Brennero che tu esponi.
    Ma rispetto chi, come te, nobilità se' e la propria stirpe.
    Per quanto riguarda il Sud Tirolo, basta leggere i censimenti del 1910 (solo l'7% della popolazione era di etnia "italiana", compresi i Ladini) e del 1920, a conquista italiana avvenuta (8% di italiani e ladini). La colonizzazione italiana di quelle terre avvenne dapprima sotto il fascismo, quando decine di migliaia di coloni pugliesi e siciliani vennero trapiantati a Bozen, poi dopo la II guerra mondiale l'esodo dal sud continuo', finchè nel 1971 il 34% della popolazione Sud Tirolese era icomposta da italiani (ladini esclusi), al 90% meridionali.
    Oggi la rinascita tedesca in sudtirolo ha portato a risultati demografici interessanti: nel 2001, grazie alla maggiore fecondità e all'autonomia etnica, il 69% della popolazione del Sud Tirol è risultata di etnia tedesca, mentre la componente italiana è calata al 26%.
    <p><center>Europa Dei Popoli!
    http://www.slowplayers.org/SBSP/images/Animated_Scots_Flag.gif<p><center>

  5. #5
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    In origine postato da Padanik
    La penso in maniera speculare rispetto a te, Satyricon, e credo che le nostre posizioni siano assolutamente inconciliabili.
    Anzitutto io non mi sento ne' mi considero italiano, bensi' padano-alpino, e la mia patria è appunto la Confederazione Padano Alpina. La mia bandiera non è il tricolore, vessillo che io considero massonico, antitradizionale, anticattolico, giacobino e semplice scopiazzatura da quello francese, bensì la Croce di San Giorgio e l'Aquila bicipite su fondo oro, simboli secolari di cristianità e della civiltà mitteleuropea.
    Io auspico non solo l'indipendenza di quella che considero la mia terra da Roma (per me capitale straniera), ma pure una sua confederazione con quei popoli alpini che io ritengo miei fratelli di sangue in quanto di razza alpino-dinarica come me, come ad esempio gli Austriaci e i Bavaresi.
    Quindi per me la germanizzazione del nordest di cui tu parli in caso di una vittoria austriaca, non solo è qualcosa di auspicabile, ma da realizzare assolutamente.
    Mentre i latini di Roma e gli Ausoni (meridionali), non solo non li considero miei compatrioti, bensì popoli totalmente stranieri sia etnicamente (loro sono di razza mediterraneo-levantina con influssi orientalidi), sia culturalmente.
    Romanità e italianità sono concetti a me totalmente alieni.
    Non posso quindi comprendere il tuo pensiero, e inconcepibile è per me il decalogo del Brennero che tu esponi.
    Ma rispetto chi, come te, nobilità se' e la propria stirpe.
    Innanzi tutto io non credo affatto a questa enorme distinzione etnico-biologica tra Nord e Sud, la storia (e non elucubrazioni teoriche) non mi sembra parli in questa direzione, tu stesso, in quanto ligure, non sei certo discendente di quelle popolazioni celtiche che la mitopoetica leghista vorrebbe a base dei popoli settentrionali; anzi sei forse più vicino, geneticamente parlando, ad un abitante medio di Benevento che ad uno di Belluno (40.000 liguri apuani furono deportati nel Sannio nel 180 a.c. dai romani), potrà non piacerti la cosa ma è così...
    Conoscerai, sicuramente meglio di me, la storia della Repubblica di Genova, ebbene dove la Superba ottenne la sua gloria se non in quel Mediterraneo e in quel Levante che tu tanto disprezzi? Quali erano le sue rotte commerciali se non Tunisi, Alessandria, Smirne, il porto di Gaza in Palestina, e Caffa nel Mar Nero? o erano forse Berlino e Monaco?
    Anche tralasciando l’aspetto direi etnico di questi secolari commerci con l’Oriente (perché, naturalmente, non viaggiano solo merci, ma anche persone e non credo che i marinai facciano voto di castità), perché rinnegare in modo così netto la propria storia per seguire un’ideologia, questa sì scientista e positivista, come quella della razza e dell’etnia?
    Non fu poi Genova SEMPRE nemica irriducibile dei veneziani (tuoi fratelli ma non dei Doria) che tu vorresti (complesso d’inferiorità?) germanizzati? e anche di Milano? Dimmi pure se ho studiato la storia sui libri di fantascienza...
    La Tradizione, te lo dico francamente, non sta certo nell’inventarsi degli antenati mai esistiti o una storia mai scritta, ma nel continuare la trasmissione (come nel passaggio di un testimone) di ciò che i padri ci hanno lasciato, nel bene e nel male, ma non come un mero mantenimento dello status quo (quello lo fanno i reazionari) ma come applicazione di archetipi eterni al divenire storico (e quindi in forme anche diverse).



    Per quanto riguarda il Sud Tirolo, basta leggere i censimenti del 1910 (solo l'7% della popolazione era di etnia "italiana", compresi i Ladini) e del 1920, a conquista italiana avvenuta (8% di italiani e ladini). La colonizzazione italiana di quelle terre avvenne dapprima sotto il fascismo, quando decine di migliaia di coloni pugliesi e siciliani vennero trapiantati a Bozen, poi dopo la II guerra mondiale l'esodo dal sud continuo', finchè nel 1971 il 34% della popolazione Sud Tirolese era icomposta da italiani (ladini esclusi), al 90% meridionali.
    Oggi la rinascita tedesca in sudtirolo ha portato a risultati demografici interessanti: nel 2001, grazie alla maggiore fecondità e all'autonomia etnica, il 69% della popolazione del Sud Tirol è risultata di etnia tedesca, mentre la componente italiana è calata al 26%.
    Per tornare al 3d, noto che non hai risposto alla mia domanda: perchè gli italiani dovrebbero andarsene dall’Alto Adige se è stato romanizzato un millennio prima che venissero i tedeschi?
    Perché ci sono norme totalmente incostituzionali che costringono gli italiani a “cambiare cittadinanza” per usufruire dei vantaggi economici (ecco anche spiegate alcune statistiche)?
    Se anche i tedeschi sono immigrati più o meno recenti, perché un pugliese non dovrebbe aver diritto a vivere in quello che è, fino a prova contraria, territorio italiano?
    Saluti

  6. #6
    AUTODIFESA ETNICA TOTALE!
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    Bravo complimenti !!! Bello il tuo delirio roman-fascio-itaglionico !!!
    Ma perchè allora non reinvadere tutte le nazioni dove sono arrivati i Romani ? Perchè non dichiarare guerra a Gran Bretagna, Francia, Germania e una ventina di altre nazioni ???

    Nella tua follia non ti rendi neanche conto che un simile modo di "pensare" creerebbe una nuova "Palestina" (non in senso etnico, ovviamente, ma in senso politico) nel cuore dell'Europa, con un popolo invaso nei suoi propri territori che dovrebbe quasi chiedere scusa ai suoi propri invasori per il fatto di esistere, o in caso negativo essere deportato dalla sua terra !!!

    É + che lecito dubitare di questa propaganda, così come di quella ebraica per cui la Palestina sarebbe stata loro donata da Dio come terra promessa e che gli ebrei di oggi siano quelli di 2000 anni fa.

    Infatti che c'entrano i Romani antichi con lo shtato itaglione di oggi ? Roma era un impero a carattere universale e non etnico, e non si può farlo coincidere con la nazione mediterronica che attualmente si chiama itaglia. Anche un Celta, un Germano, un Trace, un Egizio poteva essere romano.
    E perchè poi non applicare la tua logica delirante anche al Sacro Romano Impero ? Perchè allora un Sassone o un Prussiano non potrebbero stabilirsi in Puglia o Sicilia visto che sono stati territori dell'Impero ???
    La realtà è che - come non ci sono continuità con gli antichi regni di Israele e lo Stato del 1948 - così non c'è alcun collegamento o continuità tra Roma antica e l'itaglia.

    Inoltre: posto anche che questi Reti fossero di origine mediterranea (ma chi ce lo garantisce ? Troppo comodo citare gli autori romani antichi, di dubbia obiettività), chi è che può proclamarsi Retico nel 2004 ? Perchè se tale continuità è possibile, a amggior ragione è possibile quella tra Galli cisalpini, Germani, Longobardi, Goti e Lombardi, Veneti, Piemontesi ecc...

    Il fatto che questi territori siano stati conquistati da Roma non permette di inferire nemmeno un totale ricambio etnico con i latini: la dominazione politica si può avere anche senza, soprattutto nelle zone montuose.

    Senza contare che la germanizzazione dopo Roma antica è stabile e permanente, e se dopo più di mille anni viene negato ad un popolo autoctono il diritto di essere sovrano su quel territorio, si è già nel peggior colonialismo ed imperialismo, non molto dissimile dai "sionisti" che tanto criticate.

    Di nuovo, col tuo criterio del tutto sballato, come fai a negare la mitteleuropeicità e germanicità di Lombardia e Veneto, visto che ad es l'arrivo dei Longobardi è molto + recente di quello dei Reti presunti mediterranei e addirittura dal punto di vista statuale l'appartenenza all'Impero Austriaco data fino al XIX sec !!!

    No, il tuo è solo uno dei peggiori deliri da onnipotenza statofascistica. Vergognati.

  7. #7
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    Satyricon seguo sempre i tuoi interventi con interesse dato che si distinguono per cultura e chiara esposizione e su varie cose sarebbe difficile darti torto ma su un punto proprio non ci siamo.
    E cioè quando definisci il concetto di razza e di etnia come scientista e positivista.

    Se non sbaglio proprio tu nel forum di etnonazionalismo chiedevi opinioni su di uno scritto di Fritjhof Schuon intitolato "Caste e Razze".Ora io non ho avuto ancora la possibilità di leggere questo testo ma tuttavia è da tempo che mi son formato
    un' opinione in merito alla questione del razzismo e so bene
    per aver letto vari testi che il razzismo è stato affrontato anche in sede di studi tradizionali ed esoterici.

    Quindi mi sembra che il tutto non sia liquidabile così facilmente come tendi a fare tu. Anzi.
    Se il razzismo come fenomeno nasce in epoca moderna è proprio per i caratteri peculiari ed eccezionali che quest' epoca ha portato e porta con sè e non mi verrai a dire che vedi di buon occhio l' attuale appiattimento mondialista. Appiattimento che pone come problema principale proprio il meticciato globale e il declino dell' uomo bianco.

  8. #8
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    In origine postato da Eomer
    Bravo complimenti !!! Bello il tuo delirio roman-fascio-itaglionico !!!
    Ma perchè allora non reinvadere tutte le nazioni dove sono arrivati i Romani ? Perchè non dichiarare guerra a Gran Bretagna, Francia, Germania e una ventina di altre nazioni ???
    Tu intanto pensa trovarti una identità che sei solo un povero zingaro senza patria. Dove vi insediate fate subito un campo nomadi, tipico della tua sub-razza derivata!

    ITALIA SENZA ZINGARI!
    2010:

  9. #9
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    In origine postato da Ichthys
    Tu intanto pensa trovarti una identità che sei solo un povero zingaro senza patria. Dove vi insediate fate subito un campo nomadi, tipico della tua sub-razza derivata!

    ITALIA SENZA ZINGARI!

  10. #10
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    Satyricon, a parte che io non sono ligure etnico ma di madre piemontese occitana e di padre friulano (solo nato a Genova), comunque ti consiglio di leggere "Razze e Popoli della Terra" di Renato Biasutti e "Tipologia razziale dell'Europa" di Hans Gunther, dove viene spiegata la sostanziale differenza razziale tra i padani e i meridionali, due etnie distintissime: i primi sono di razza alpino-dinarica con lievi influssi nordici, i secondi di razza meriterraneo-levantina con influssi orientalidi.
    Tornando al discorso del Sudtirolo. Tu ti chiedi come mai gli italiani se ne dovrebbero andare da Bozen se i romani vi sono arrivati mille anni prima. Che discorsi! Allora gli Anglosassoni se ne dovrebbero andare dall'Inghilterra e i Franchi dalla Francia per lasciare il posto ai romani d'oggi in quanto i loro antenati conquistarono quelle terre? Ma che senso ha?
    E poi i romani d'oggi non hanno assolutamente niente a che vedere con i romani d'allora. Ci mancherebbe anche questo! Discendenti di liberti che pretendono di assumere le glorie dei loro antichi padroni oramai estinti....
    Il 90% degli italiani che oggi vivono in sudirolo sono immigrati là dopo il 1919. I tedeschi invece sono li' da mille anni, e i loro diretti discendenti vivono ancora li', mentre di discendenti diretti dei romani che tu citi non ne esistono piu' da 1.500.
    Stesso discorso per il Kossovo: Prima del 500 d.c. era abitato da popolazioni illiriche oggi scomparse, e colonizzato dai Serbi attorno all'800 d.c. Dopo la conquista ottomana (1350), i serbi rimasero la maggioranza fino alla fine del 1800, quando vi iniziarono a immigrare gli albanesi: nel 1914 erano il 30 circa, nel 1960 il 60%, e oggi sono il 90%.
    I legittimi proprietari del Kossovo sono i serbi, e nè gli albanesi immigrati negli ultimi 100 anni, ne' gli antichi illiri pre-serbi la cui lingua, cultura e identità etnica si è persa nel corso dei secoli.
    <p><center>Europa Dei Popoli!
    http://www.slowplayers.org/SBSP/images/Animated_Scots_Flag.gif<p><center>

 

 
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