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    Predefinito Morte e vita di Guglielmo da Volpiano

    tratto da "La battaglia di Hastings" di Shelburn Kenderman
    l'episodio in questione è ambientato nell'anno 1031

    shelburn 26-01-2003 13:14
    -------------------------------------------------------------------

    - Ma allora, dove si va ? - si interessò Cynthiatortir , distraendosi un attimo dalla torta che stava cucinando. Ma nel fare ciò troppo in fretta, le cadde per terra una gif, un po' osè... Dato che i presenti la guardavano ridacchiando, spiegò
    - E' uno scherzo per uno che so io... -
    -------------------------------------------------------------------
    Quote:
    Epistola quasi originale manoscritta da Cynthiatortir
    UFF!!!!! menomale mi sono fermata a tanto così dal mandarti in onda una gif porno :rol:

    -------------------------------------------------------------------
    ... in onda ? Quindi via mare ? Shelburnsson si allontanò con un'espressione angelica
    - Ma insomma - riprese Pipposson - Avete deciso dove andare in vacanza, visto che non volete tornare in Vinland ? -
    - Io vado a Fécamp, sentite a me -
    - Fécamp ? E dov'è, Dodidottir ? -
    - Nel dipartimento della Seine-Maritime, sul canale della Manica. -
    - Non la conosco -
    - Forse la conosci col nome di Fiscamnum ? -
    - Se prima non la conoscevo, adesso ne so ancora meno. -
    - Insomma, si trova sul canale della Manica, esattamente a sud di Hastings -
    - Hastings ! Ma allora ci avviciniamo! E chi c'è in questa Fécamp ? Ci sono buoni alberghi ? -
    - Noi saremo ospitati nella celebre abbazia della SS. Trinità, da Guglielmo. -
    - Guglielmo ! - La voce di Picisson era emozionata - Guglielmo il conquistatore ! -
    - Si, di abbazie e monasteri... -
    - Ma che dici ? Un rude e valoroso guerriero come lui ! -
    - Quel Guglielmo che dici tu ha appena compiuto i tre anni... un po' pochi per farci da ospite... -
    - Ma insomma, si decide a crescere sto marmocchio, si o no ? -
    - Dagli tempo, che sta venendo su forte e vigoroso... e con un carattere deciso. -
    - Ma allora chi è quest'altro Guglielmo ? -
    - Guglielmo da Volpiano, abbate, riformatore di quaranta monasteri, sotto di lui ha 1200 monaci... -
    - Ma... Volpiano non è un paesino piemontese... ? -
    - Certo, il nostro ospite è piemontese di nascita, e tanto affezionato al suo Piemonte, da fondare il celeberrimo cenobio di Fruttuaria, proprio su terreni e proprietà appartenenti alla sua famiglia... -
    - Fruttuaria, vuoi dire il monastero dove si ritirò e morì il re d'Italia Arduino ? -
    - Esattamente. -
    - E che ci va a fare a Fécamp un piemontese ? Pensi che lo accoglieranno... sai, i Francesi a volte ... -
    - Guarda che Guglielmo fin dal 1001 è stato incaricato della riforma monastica in Normandia, ed è abbate di Fécamp, e di tanti altri monasteri in Francia. -
    - Però ! Un piemontese... non me lo sarei aspettato... ma come si è fatto accogliere dai francesi ? -
    - Era molto apprezzato e considerato da San Maiolo -
    - Quello di Cluny ? -
    - Esattamente lui ! -
    - E allora andiamo... oh dio, il tempo non è dei migliori, ma dicono tutti che siano bei posti ! Io, per non sbagliare, mi porto i calzini di lana, e una maglia in più. -

  2. #2
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    shelburn 26-01-2003 174
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    Arrivati a Fécamp, la comitiva dei nostri Vichinghi di Lad si attardò a guardare il panorama della Manica, veramente suggestivo.
    Camilladottir notò però che c'era un buchino, nella manica. Vandadottir fornì ago e filo, Rossanadottir cucì con santa pazienza, mentre Roberta1983dottir cantava una delle sue canzoni...
    - Ecco - concluse Dodidottir sbuffando - ora che abbiamo riparato la manica, possiamo andare al monastero, non vorrei che si facesse troppo tardi -
    - Non sia mai, ci perdessimo la cena ! - urlò disperato Shelburnsson , che era quasi sbiancato al solo pensiero.
    - Anch'io avrei un po' d'appetito - ammise Cynthiadottir , che non aveva potuto cucinare a causa del viaggio
    - Presto, che è ora di cena, e nei monasteri si mangia benissimo, eh eh - aggiunse Markosson , aiutando le signore a salire sul carro.
    Le nuvole in cielo erano grigie, scure, piene di pioggia, e apparve qualche lampo, qua e là.
    - Oh, caspita, quest'atmosfera incomincia a non piacermi. - si lamentò Oldonesson , che non si era portato niente di pesante.
    - Uhm - commentò Nurglesson - credo che domani avremo cena a base di ottimi funghi, eh eh -
    Il carro arrancò pesantemente, stracarico, verso il monastero, che aveva assunto un aspetto sempre più lugubre e inquietante...
    - Non mi piace - mormorò Netvikingsson - quest'atmosfera sta diventando troppo tetra -
    ... ma Charles Calthropsson , che sedeva in un angolo con un misterioso sorrisetto beffardo, non si lamentò di questo.

    Poco dopo bussarono al portone
    - Chi è ? Via tutti, via tutti, non vogliamo nessuno, oggi -
    - Ma come? Ci ha invitati Guglielmo in persona ! -
    - Allora è diverso. Ma... non lo sapete ? -
    - Cosa dovremmo sapere ? -
    - L'abate è gravemente malato. Venite pure, entrate, certamente gli faranno piacere le vostre preghiere. -
    - Certo, gliene diremo senz'altro - esclamò Shelburnsson speranzoso - prima e dopo di cena... -
    - Cena ? Mica vorrete cenare in un momento così triste ? -
    - Eh già... no, in questo momento, no... magari tra un'or... -
    - Messere, - lo interruppe il monaco con voce energica e che non ammetteva repliche - oggi non sono previste cene! Prego, entrate. -
    - Io veramente... - ma fu spinto dentro dagli altri, mentre già cadevano i primi goccioloni di pioggia.

  3. #3
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    shelburn 28-01-2003 04:05
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    - Ma io non capisco, restare senza cena... ma che gli frega a sto monaco se noi mangiamo, in silenzio, buoni buoni... e poi chi è questo Guglielmo da Volpiano, perché è così importante ? -
    - Nel 962 l'esercito tedesco dell'imperatore Ottone I di Sassonia, uno dei massimi imperatori che abbia avuto la Germania, sta combattendo contro l'esercito italico di Berengario II, che, dopo essere stato assediato per due mesi da Litolfo, figlio di Ottone, si è asserragliato nella Rocca di S. Leo nel Ducato di Spoleto. La Regina Willa, moglie di Berengario II, si è rifugiata sull'Isola di S. Giulio, sul lago d'Orta, portando con sé i tesori prelevati dal Palazzo Reale di Pavia. Comanda la piazzaforte dell'isola Roberto, signore di Volpiano. E sua moglie Perinzia, di nobile stirpe longobarda, durante l'assedio, con i tedeschi accampati tutto intorno, dà alla luce un pargoletto. Ma intanto Roberto e Willa si arrendono, e l'imperatore, saputo del lieto evento, acconsente a tenere a battesimo il piccolo, a cui impone il nome di Guglielmo, in onore di suo figlio Guglielmo, vescovo di Magonza.
    "Lo stesso imperatore " racconta Rodolfo il Glabro "sollevato il neonato con la mano destra, gli diede il nome di Guglielmo, mentre la regina sua moglie " Adelaide di Borgogna " lo accolse dal sacro fonte battesimale "... che poi questa Adelaide è la stessa dell'opera di Rossinisson ...
    Per quanto riguarda il paese di Volpiano, lo puoi vedere qui
    http://www.comune.volpiano.to.it/
    l'isola di San Giulio la puoi vedere, invece qui
    http://www.orta.net/sangiulio/
    che te ne pare, bella no ? -
    - Vigliacco, con la fame che ho mi mostri un ristorante... ma allora lo fai apposta ! -
    - Va bene, allora ti mostro questa pagina, in cui si parla della storia che stiamo raccontando
    http://www.lagodorta.com/storia.htm
    e fa parte di un sito sul lago d'Orta
    http://www.lagodorta.com/
    ... non lo trovi interessante ? -
    - Certo, ma finisci la storia -
    - Dunque, l'imperatore lasciò la regina Willa libera di raggiungere suo marito Berengario II in Romagna, limitandosi a trattenere per sé il tesoro che si era portata appresso. -
    - Insomma, la pelò bene -
    - Si, così commentarono Muratorisson e Clemente Ugvalsson , che erano presenti. Archangelsson, invece, era andato via senza aspettare il battesimo.-

  4. #4
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    shelburn 02-02-2003 20:11
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    - ... odore di mafia sentii, cos'è questa storia di Ottone I che fu padrino dell'abate Guglielmo ? -
    - Ma tu chi sei ? - volle sapere Deadottir
    - MontiAlbanisson ! -
    - Oh, commissario, baciamo le mani -
    - Questa storia mi piacque, ma dov'è il cadavere ? -
    - Quale cadavere, commissario ? -
    - E se non c'è un cadavere, che ci faccio io? Ma guarda questi, mi scomodano per niente. Io comunque farei controllare questa regina, non si sa mai, secondo me si sta mettendo nei pasticci -
    - Beh, in effetti, due anni dopo fu catturata, col marito Berengario, e furono entrambi mandati a Bamberga, in Germania, dove furono mandati a morire -
    - Me lo sentivo. Questi tedeschi ... -
    - Ma... questo Ottone I, non è per caso quello del "privilegium Othonis" ? -
    - Si, Deadottir , proprio lui. -
    - Ehi, fate capire anche a me - s'intromise Tintindottir - Cos'è questo privilegio ? -
    - E' una lunga storia... - Shelburnsson guardò con occhi disperati verso la cucina... desolatamente vuota e scura... scosse la testa, come se qualcosa lo affliggesse, ma, tacendo il motivo della sua profonda afflizione, spiegò
    - ... una lunga storia, dicevo... Voi tutti sapete, credo, e se non lo sapete, ve lo dico io, che molti popoli nell'antichità vivevano senza una rigida gerarchia, riunendosi di fronte al nemico, ma altrimenti separati e spesso nemici tra di loro... -
    - Quali popoli, Shel ? - volle sapere Adrix
    - Beh, tanti tanti, per esempio i Greci, gli Etruschi, i Galli, i Germani, i popoli della steppa... popoli che in tempo di pace vivevano separati, senza darsi un re, un capo, se non in situazioni e momenti particolari ( Agamennone, Vercingetorige, Attila, Gengis Khan, ... ). -
    Incominciò a piovere... il fuoco scoppiettava nel camino, e i Vichinghi di Lad si strinsero intorno al fuoco. Fuori non si udiva che il sibilo del vento e il rumore della pioggia... nel silenzio, la voce del cronista proseguì
    - Il problema dei re francesi attuali è appunto di non essere molto più forti dei nobili che gli sono intorno... -
    - Come Carlo il Semplice con Rollone, di cui ci hai parlato qualche tempo fa ? -
    - Appunto. Anche in Germania c'è il problema di feudatari molto forti e potenti, coi quali si deve confrontare e spesso scontrare il potere del re... -
    - Come per i guelfi e i ghibellini ? -
    - Si, i guelfi, in tedesco Welfen, erano originariamente i partigiani dei duchi di Baviera , e in Italia, i partigiani del papa, che erano contro i ghibellini, in tedesco Wibelingen dal nome del castello Wibeling, partigiani dell’imperatore. -
    - Perché la nobiltà sarebbe stata contro il re, secondo te ? -
    - Beh, non sempre. C'era il momento in cui re e nobili combattevano insieme contro un nemico comune. Per garantirsi il loro appoggio, il re offriva qualcosa, tipo terre, privilegi, ecc. -
    - Vuoi dire che i nobili diventavano troppo ricchi, e quindi pericolosi per il re stesso ? -
    - A volte, ma soprattutto i nobili pretendevano di lasciare in eredità ai figli i loro privilegi, le loro terre... il potere acquisito, insomma... -
    - ... e allora ? -
    - Allora Ottone I di Sassonia, visto che in Germania esistevano già delle autorità ecclesiastiche che ufficialmente esercitavano il potere civile in nome del re, i vescovi palatini, cioè i vescovi regi, e che vescovi e abati godevano in tutto l'Impero di grande prestigio anche dal punto di vista politico, pensò di dare ai vescovi l'investitura religioso-politica, creando i così detti vescovi-conti, per indebolire i potenti feudatari laici e dare autorità allo Stato. I feudatari ecclesiastici riunivano nella loro persona il potere religioso, in qualità di vescovi, e quello politico, in qualità di governatori. -

  5. #5
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    shelburn 02-02-2003 20 : 53
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    - ...e quali erano i vantaggi ? -
    - I vescovi non si potevano sposare, quindi non potevano lasciare il feudo in eredità a nessuno. -
    - Il feudo tornava dunque al re... -
    - ... che lo assegnava ad un altro vescovo-conte, scelto da lui. -
    - ... ma non è il Papa a scegliere i vescovi ? -
    - Qui è il punto. Il sistema può funzionare, garantendo all'imperatore il controllo del potere, a patto che sia l'imperatore stesso a scegliere i vescovi-conti. Ecco il motivo del contendere tra Papa e Imperatore, entrambi, però, interessati a che l'istituzione dei vescovi-conti sia forte, solida e rispettata. Quindi, più che altro, una rivalità, volta a stabilire chi scelga questi benedetti vescovi-conti, e cioè, in definitiva, chi detenga il potere. -
    - ... è questo il significato del privilegium Othonis ? -
    - Sì, l'imperatore pretende, con esso, di scegliere lui il Papa, prendendo spunto dalla corruzione degli ambienti che a Roma decidevano l'elezione del Papa. Non che avesse tutti i torti, la corruzione c'era, ed era tanta, ma il suo scopo non era tanto (o non solo) di ristabilire onestà e giustizia, quanto quello di garantirsi una posizione di potere e predominio. -
    - ...chi era Papa, in quel momento ? -
    - Giovanni XII, Ottone I lo fece deporre da un sinodo, e fece fare Papa un laico, che ricevette in un sol giorno tutti gli ordini ecclesiastici, e divenne papa col nome di Leone VIII. -
    - Una carriera piuttosto rapida... -
    - ... e breve, perché morì due anni dopo. -
    - ...e che c'entra tutto questo con Guglielmo da Volpiano ? -
    - Non si può capire la figura di Guglielmo, e la sua grandezza, se non si tiene conto dello scenario in cui si muove, con grande autorità, e ricevendo grande stima e rispetto da tutti. -
    - Ma lui non è stato dalla parte di Arduino, re d'Italia, che ha ospitato nel suo monastero di Fruttuaria ? Quindi contro i tedeschi ? -
    - Si, la sua struttura di monasteri, i suoi monaci, dipendono da lui, e lui direttamente dal Papa... senza condizionamenti strani... -
    - Uhm... credo di cominciare a capire... -

  6. #6
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    dodi 03-02-2003 00:04
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    va bene Volpiano

    Ma io sarei interessata a Cluny e i cluniacensi... c'entrano?

  7. #7
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    shelburn 03-02-2003 012
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    Quote:
    Lettera originale scritta da dodi
    Ma io sarei interessata a Cluny e i cluniacensi... c'entrano?

    -----------------------------------------------------------------
    - Sì, Dodidottir - rispose Picisson , mentre la luce del camino gli illuminava il viso, creando alle sue spalle ombre tenebrose che si perdevano nel buio della grande sala - Guglielmo fu condotto al monastero di Lucedio, in Piemonte, all'età di sette anni... -
    - Oh, poverino... -
    - Lasciami continuare. A Lucedio il nostro bimbo dette prova di grandissima intelligenza. Apprendeva ogni cosa a grande velocità.
    Poi, dopo che morì sua madre, convinse il padre a entrare anche lui nel monastero. -
    - Fu allora che rifiutò il diaconato ? -
    - Beh, fu dopo la morte del padre. Il suo monastero dipendeva dal vescovo di Vercelli, e così, quando gli fu suggerito di entrare nell'ordine diaconale, giurando quindi fedeltà al vescovo, Guglielmo rispose che, ad eccezione delle cose spirituali, che devono essere date, per volontà di Dio, senza ricompensa, non intendeva offrire, a un vescovo qualsiasi, alcun impegno di fedeltà. -
    - Oh, cavolino ! Una risposta audace, direi ! -
    - E non finisce qui ! Minacciò coloro che gli davano tali consigli, che avrebbero subito il giudizio di Dio. -
    [ nota del 22.3.2004:
    alcuni autorevoli storici, quali Peppe 'o Zuzzuso e il mio idraulico, Mario 'o Ricciulillo, ritengono che fu proprio da questo rifiuto di accettare consigli, di Guglielmo da Volpiano, che prese ispirazione il cantante Adriano Pappalardo per la sua canzone di San Remo, "Nessun Consiglio"... ma la notizia è ancora sotto verifica ]

    - E come la prese il vescovo ? -
    - Andò su tutte le furie, e gli fece, o gli fecero gli amici di quello, delle minacce. -
    - ...minacce ? ... addirittura ? .... degli uomini di Chiesa, timorati di Dio ? -
    - Uomini di Chiesa, sì... ma timorati di Dio, lo dubito. -
    - Oh ! -
    - E' a questo punto che passa per Lucedio San Maiolo, l'abate di Cluny, monastero fondato da un altro Guglielmo, quello d'Aquitania, e assurto a grande fama e considerazione. -
    - Dove si trova Cluny ? - s'incuriosì Cynthiadottir
    - In Borgogna. -
    - E questo San Maiolo è quello che era stato catturato dai briganti saraceni mentre attraversava le Alpi ? -
    - Si, proprio lui. Viaggiava spesso, e in uno di questi viaggi ebbe questa avventura. Allora viaggiare era pieno di rischi. -
    - E questi Saraceni si erano stanziati sulle Alpi ? -
    - Si, e l'ultima banda del Moncenisio fu sgominata soltanto nel 1027. -
    - Oh oh ! -
    - Guglielmo chiese a San Maiolo di portarlo con sé a Cluny, e quello, ritornando da Roma, ripassò per Lucedio, e lo portò con sé a Cluny, il più santo dei monasteri. -
    - Ma allora Guglielmo fu allievo di San Maiolo ! -
    - Esattamente, e lo considerava il suo allievo più degno di ammirazione e rispetto. -
    Le fiamme si andavano spegnendo, e il buio scendeva lentamente nella Sala
    - Incomincia a far freddo... andiamo a dormire. La storia mi interessa, ma propongo di riprenderla domani -
    - D'accordo, Alexsson, a domani. -
    Fuori, lungo la costa, onde furiose si abbattevano sulla spiaggia, senza sosta.

  8. #8
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    shelburn 03-02-2003 01:49
    -------------------------------------------------------------------

    Mentre raggiungevano le loro cellette, Oldonesson chiese a Plotinosson
    - ... ma questa Cluny, com'è ? -
    - Guarda tu stesso, qui:
    http://www.gentileschi.mi.it/borgogn...luny/cluny.htm
    ma fa presto, che è già tardi -
    - ok, ok, faccio solo un giro. -

  9. #9
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    dodi 03-02-2003 025
    ------------------------------------------------------------------

    ma allora Guglielmo da Volpiano

    è quello che ha introdotto i Cluniacensi in Italia?

    Sai io avevo capito , da quello che ho letto ultimammente, che Ottone si era dato la zappa sui piedi ..imponendo i Cluniacensi come papi..perchè poi quelli si son comportati da cluniacensi (cioè a favore della Chiesa) e non da fedeli dell' imperatore ((come voleva lui)


    Stiamo appunto parlando della lotta per le investiture ..
    che convinse i papi di poter comandare a tutti ..cosa che non è mai stata vera...anche quando il Cattolicesimo era imposto con la forza delle armi...

    e mal gliene incolse a Bonifacio VIII tanto esecrato dal ghibellin Dante , molto guelfo e molto legato al potere temporale... In fondo fu un papa di grande spessore ( e non altrettanta levatura morale)..ma non è di questo periodo..ci sarà ancora molta storia tra questi e quegli eventi..li ho ricordati per i giovincelli che studiano ancora e che scrivono poco ma leggono molto..

  10. #10
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    shelburn 03-02-2003 03:16
    --------------------------------------------------------------------
    Re: ma allora Guglielmo da Volpiano
    Quote:
    Lettera originale scritta da dodi
    è quello che ha introdotto i Cluniacensi in Italia?(...)

    --------------------------------------------------------------------
    Come risulta da quello che ho raccontato, San Maiolo, abate di Cluny, era già noto e rispettato in Italia, e accolse e protesse questo giovane dotato di grandi qualità e di qualche nemico di troppo. Lo portò a Cluny, dove il giovane si fece valere e rispettare. San Maiolo lo teneva in grande considerazione, e si intratteneva spesso con lui, in colloquio privato, su ciò che riguarda la vera salvezza. Poi un giorno venne un monaco dal monastero di San Saturnino, sul Rodano, pregando Maiolo di far venire nel suo monastero qualcuno capace di insegnare ai monaci di là la via della salvezza. In effetti, molti monasteri erano degenerati ed accoglievano gente che era ben lontana dal vivere nel rispetto di Dio. Maiolo scelse Guglielmo, che compì l'opera nel migliore dei modi. E così, quando Brunone, vescovo di Langres, si rivolge a Maiolo per... ma vediamo cosa scrive su questa faccenda il sito
    http://dijoon.free.fr/pagespeciale.htm
    "Guillaume de Volpiano, moine (monaco) venu de Cluny, Piémontais d’origine, proche (amico stretto) de Mayeul (Maiolo), abbé de Cluny.
    L’évêque
    (il vescovo) de Langres, Bruno, demande à Mayeul d’envoyer des moines d’élite à Saint Bénigne. Douze (12) moines arrivent à Dijon en 989, le 24 novembre. En 990, Guillaume est nommé abbé.
    Les bâtiments
    (edifici) menacent ruine. Le 14 février 1002, on pose la première pierre des nouveaux bâtiments. Guillaume dirige lui-même les ouvriers (lavoratori) venus d’Italie. Il s’agit de (si tratta di) construire trois sanctuaires sur l’emplacement des constructions du 9ème s. : une église souterraine, abri (rifugio, riparo) du tombeau (tomba) de Saint Bénigne ; une église au niveau du sol (al livello del suolo) pour le culte ; une rotonde, au chevet (abside) des deux églises, de trois étages (piani).
    Ces trois constructions couvraient (coprono) une longueur (lunghezza) de 100 m et une largeur (larghezza) de 25 m
    "
    Shelburnsson avrebbe voluto scrivere ancora, ma la sua testa cadde in avanti, e l'elmo ruzzolò per la cella del monastero di Fécamp, con gran fracasso... Accorsero subito molti monaci, ansiosi e trepidanti
    - Calma, calma, non è successo niente... fate come me, andate a dormire -
    Cynthiadottir lo guardò con aria di rimprovero
    - ... te possino... tutto questo rumore a quest'ora di notte ! A momenti svegliavi tutta Lad ! -

 

 
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