La Pace secondo San Francesco
San Francesco si reca dal sultano Malik al-Kamil per invitare alla pace i
mussulmani che uccidono i pellegrini cristiani e hanno conquistato con la
violenza le terre, un tempo cristiane, del medio oriente e del nord Africa
molto prima che nascessero le crociate.
Prima delle guerre di conquista mussulmane, vi erano più cristiani in
Africa e in Asia che in Europa. L'imperialismo mussulmano, anche nelle sue
forme più moderate, nega al cristiano il bene più prezioso: il
diritto-dovere di annunciare il Vangelo.
Francesco, per fermare la guerra, propone un giudizio di Dio: egli,
Francesco, e un mussulmano sarebbero entrati dentro il fuoco, l'uno
invocando Cristo, l'altro Maometto e Allah.
Di fronte al rifiuto e all'ostinazione del sultano, che cerca di fare leva
sull'interpretazione pacifista del -porgere l'altra guancia -, per disarmare
i crociati, San Francesco dice:- mi sembra che voi non abbiate letto tutto
il Vangelo. Altrove, infatti, è detto: se il tuo occhio ti è occasione di
scandalo, cavalo e gettalo lontano da te. E, con questo, Gesù ha voluto
insegnarci che, se anche un uomo ci fosse amico o parente, o perfino fosse a
noi caro come la pupilla dell'occhio, dovremmo essere disposti ad
allontanarlo, a sradicarlo da noi, se tentasse di allontanarci dalla fede e
dall'amore del nostro Dio. Proprio per questo, i cristiani agiscono secondo
giustizia quando invadono le vostre terre e vi combattono-
(cfr Vittorio Messori, Pensare la storia, una lettura cattolica
dell'avventura umana, prefazione del cardinale Giacomo Biffi, ed. Paoline,
Cinisello Baklsamo ( Milano ) 1992, pp.166-167)
La Povertà spirituale evangelica secondo San Francesco
Un giorno San Francesco spiegò all'amico frate Leone in quali fatti si trova
la perfetta letizia della povertà spirituale:
- se tutti gli intellettuali, tutti i potenti si facessero frati, in questo
non è perfetta letizia;
se tutti i miscredenti si convertissero, in questo non è perfetta
letizia;
fare miracoli, guarire tutti i malati, in questo non è perfetta letizia.
Se io, frate Francesco, torno da lontano in una notte piena di freddo, e
stanco e intirizzito busso alla porta di casa e dopo aver lungamente
picchiato e chiamato, i miei non mi riconoscono e prendendomi per un
semplice e idiota mi rifiutano l'ospitalità, ebbene se io ho pazienza e
rimango sereno, io ti dico che qui è perfetta letizia.-
( cfr Breviario semplice di Francesco D'Assisi, ed. paoline Roma, 1980,
p.7 ).