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Risultati da 1 a 5 di 5
  1. #1
    AUTODIFESA ETNICA TOTALE!
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    "Noi vogliamo solo essere liberi e continuare a vivere come sempre, conservando ciò ch'è nostro senza dover obbedire a signori stranieri" Il Signore degli Anelli, pg. 530
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    Lightbulb I Germani, popolo "comunitarista" per eccellenza

    Si sente spesso circolare, anche nella riflessione culturale-ideologica padanista/localista, una idea o luogo comune, che io ritengo totalmente falso, e cioé che i popoli continentali e nordici sono i precursori, i portatori metafisici di determinati caratteri moderni, cioé: primato morale dell'individuo, liberalismo politico, democrazia ecc...
    Spesso inoltre si fanno dei passi successivi:
    1. si associano tutti questi fenomeni al blocco anglosassone- protestante, che nella storia avrebbe maggiormente incarnato tali caratteri ;
    2. si fa di questo blocco il modello ispiratore del padanismo e dell'autonomismo ( i Padani come Wasp mancati ?);


    Per riflettere su questo aspetto propongo una breve citazione da M. Scovazzi, Scritti di storia del diritto germanico Milano, 1975 che si occupa proprio di questi caratteri:


    Molto spesso, indulgendo a facili generalizzazioni e sottovalutando differenze anche sostanziali, si è parlato della comunità nordica antica come della prima società democratica formatasi in Europa. Tale affermazione si fonda, ancora una volta, sulle concezioni che stavano alla base, conservate senza rilevanti mutamenti in tutta la Scandinavia. Laddove l'individuo aveva valore solo in quanto appartenente alla Sippe, anche le decisioni che regolavano la vita dovevano giocoforza essere comunitarie; al singolo era concessa la facoltà di proporre, non quella di deliberare.
    Il termine Sippe fa riferimento ad un preciso istituto della società germanica, basato su una concezione comunitaria della vita. Una Sippe era, nel mondo germanico, la comunità delle persone unite da parentela, le quali dunque erano legate l'una all'altra da vincoli di assoluta lealtà e pace.
    Tale concetto comunitario era talmente radicato che i singoli individui non avevano valore né digintà se non in quanto appartenenti ad una determinata Sippe: ognuno è partecipe dello stesso spirito, cellula impersonale di un organismo superiore che vive per il concorso eguale di tutti. (...) Di qui trae origine quella convinzione, tipicamente germanica, dell'identità assoluta dei congiunti, che si possono sostituire a piacere l'un con l'altro e che non hanno altro scopo se non lo svliuppo sempre + grande della Sippe in tutte le sue manifestazioni.

    Momento culminante di tale gestione come della cosa pubblica era l'assemblea, in nordico thing, istituzione destinata ad avere eccezionale sviluppo particolarmente in Islanda (...) All'assemblea, durante la quale la pace doveva essere rigorosamente rispettata, e alle cui decisioni anche i re e gli uomini eminenti dovevano sottomettersi, potevano partecipare solo gli uomini liberi. In effetti la società nordica, benchè genericamente "democratica" prevedeva gradi sociali assai diversi per i suoi componenti (...)

  2. #2
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    " Il Sangue e la Terra-Comunità di villaggio e comunità familiari nell'Europa dell'800" di M.Guidetti e P.H.Stahl.

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    Così come ti consiglio

    "Neuadel aus Blut und Boden" e "Das Bauerntum als Lebensquelle der nordischen Rasse." di R.W.Darrè.
    "Sarà qualcun'altro a ballare, ma sono io che ho scritto la musica. Io avrò influenzato la storia del XXI secolo più di qualunque altro europeo".

    Der Wehrwolf

  3. #3
    AUTODIFESA ETNICA TOTALE!
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    "Noi vogliamo solo essere liberi e continuare a vivere come sempre, conservando ciò ch'è nostro senza dover obbedire a signori stranieri" Il Signore degli Anelli, pg. 530
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    Grazie per le indicazioni, caro Der, in effetti non conosco questi testi ma cercherò di procurarmeli appena possibile !

    Mi sto convincendo sempre di + che per il pensiero etnonazionalista sia importante portare avanti una critica ragionata del modello utilitarista liberale inglese e poi yankee.

    Dobbiamo togliere gli argomenti ai filo-wasp di casa nostra, quelli che sostengono che nel dna culturale dei padano-alpini ci siano individualismo sociale, liberalismo in politica, primato dell'economia, utilitarismo morale ecc...

  4. #4
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    Originally posted by Eomer


    Dobbiamo togliere gli argomenti ai filo-wasp di casa nostra, quelli che sostengono che nel dna culturale dei padano-alpini ci siano individualismo sociale, liberalismo in politica, primato dell'economia, utilitarismo morale ecc...
    Esatto. L'amore che "certi pseudo-padani" dimostrano nei confronti della squallida cultura anglo-americana è molto sospetto....
    "Sarà qualcun'altro a ballare, ma sono io che ho scritto la musica. Io avrò influenzato la storia del XXI secolo più di qualunque altro europeo".

    Der Wehrwolf

  5. #5
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    Originally posted by Eomer
    Grazie per le indicazioni, caro Der, in effetti non conosco questi testi ma cercherò di procurarmeli appena possibile !

    Mi sto convincendo sempre di + che per il pensiero etnonazionalista sia importante portare avanti una critica ragionata del modello utilitarista liberale inglese e poi yankee.

    Dobbiamo togliere gli argomenti ai filo-wasp di casa nostra, quelli che sostengono che nel dna culturale dei padano-alpini ci siano individualismo sociale, liberalismo in politica, primato dell'economia, utilitarismo morale ecc...
    Il pensiero etno-nazionalista è in un certo qual senso il fratello maggiore del comunitarismo, attuale alternativa al liberalismo concepito come filosofia politica incentrata sull'individuo astratto, la disponibilità dell'origine, il libero mercato. Punti fermi, al di là delle questioni che poi possono al nostro interno, come sappiamo, dividerci, dovrebbero essere:
    - Riconoscimento pieno di ogni particolarità che induce autonomia e distribuzione di sovranità, all'interno di un'idea confederale europea necessaria oggi a creare spazi etnici, politici ed economici integrati e in grado di fronteggiare le sfide con U.S.A. e Cina.
    - Sostituzione dello Jus solo con lo JUS SANGUINIS in merito alla questione della cittadinanza.
    - Valorizzazione della famiglia come cellula fondamentale delle nostre comunità e luogo d'origine del futuro; avversione a tutto ciò che, droga e aborto in primis, corrode dall'interno la comunità.
    - "Glocalizzazione" economica: ogni comunità deve creare, in merito alla produzione di beni primari, un sistema autoreferenziale dove rilevante siano i ruoli del settore primario, dell'artigianato e dove, pur all'interno di un'integrazione e collaborazione fra popoli affini, il profitto non sia dissociato dalla creazione di valore laddove viene ricercato. Ciò induce chiaramente una forte regolamentazione del mercato, una negazione dell' economia finanziaria e una forte ridiscussione del sistema bancario.
    - Superamento del partito, invenzione moderna che divide i popoli corrompendone lo spirito e la ricerca del bene comune; riaffermazione della dignità e del carisma personale come categoria politica centrale, pur all'interno di culture politiche salde e consapevoli, capaci di salvaguardare da ogni degenerazione demagogica o dittatoriale; creazione di istituti democratici diretti in quanto solo la partecipazione alla vita pubblica, sociale e politica permette di oltrepassare l'individualismo, ossia l'elevazione a valore della sfera privata.
    - Tutela radicale dell'ambiente come via privilegiata all'identità, come ricettacolo di quei patrimoni simbolici che ci permettono di attribuire senso alla nostra natura sociale.

 

 

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