DAGLI AMICI MI GUARDI IDDIO CHE DAI NEMICI MI GUARDO IO
Se sei con me sei buono e giusto, se sei contro di me allora sei brutto, sporco, cattivo, incolto e persino rozzo.
Durante il governo Dini (dopo la caduta di quello Berlusconi uno), i comunisti dicevano che, facendo cadere Berlusconi, Bossi aveva salvato la democrazia. Questo non si sentiva solo da certi media politicamente ben orientati, ma dalla gente comune di sinistra, quella che si può incontrare all'università, al supermercato o sul pianerottolo delle scale di casa.
Sapete bene come la penso nei confronti di tutti i cosiddetti schieramenti di dx e sx e la mia indipendenza in proposito, ma la verità è la verità. Devo dire che, nel 1997, militavano in lega anche molte persone che, in mancanza della stessa Lega, avrebbero votato Sinistra.
Eppure, sempre nel 1997, Bossi e molti altri leghisti (alcuni della GNP) vennero attaccati dai giudici di sinistra che rispolverarono gli articoli del codice Rocco per attività sovversiva, a cui seguirono, tra le tante azioni nei confronti di singoli leghisti, anche le aggressioni di via Bellerio.
Vista anche la recente sentenza della Cassazione... e la storia infinita dell'itaglico giustizialismo politico, leggetevi sto pezzo spassoso:
TROVATA LA QUADRA.
Ma davvero Furio Colombo scriveva così? No, non è possibile, deve essere un caso di omonimia. Sul Foglio un lettore scrive a Giuliano Ferrara per rievocare alcuni passaggi di un libro firmato Furio Colombo del 1997 (Il candidato) in cui si enunciavano le seguenti carinerie su Umberto Bossi: «Caro onorevole Bossi, la mia impressione di lei è sempre stata di buon senso e di senso pratico». E poi? E poi: «il Bossi che conosco - sia pure attraverso piccoli lampi di incontro fortuito - è quasi un cliché di caratteristiche dell’uomo lombardo legato al lavoro».
Quali? «Niente astrattezza, molto impegno, abilità intuitiva e logica, sempre con i piedi per terra, capace di collegare il progetto con la realtà». E’ finita? No, non è finita: «un cliché venato di simpatia a causa dei modi espressivi diretti, un poco brutali, privi di ornamento e sempre per dire cose chiare, senza perdere tempo». Scriveva questo, Colombo? Tutto questa ammirazione per il Bossi che oggi descrive come un nazi che più nazi non si può? E’ davvero tanto cambiato Bossi dai tempi in cui, 1997, separandosi da Berlusconi aveva consentito la vittoria dell’Ulivo? Ma è proprio Bossi, a essere cambiato?
Da:
Dagospia 10 febbraio 2004
Segue una risata o un'incazzata?