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  1. #1
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    Predefinito Salviamo il soldato MELIS!!

    Il soldato Valery Melis di Quartu S. Elena, dopo ever effettuato due "missioni di pace" in Bosnia e in Macedonia, oggi giace gravemente ammalato in un letto d'ospedale affetto dal micidiale linfoma di Hodgkin causato dall'inalazione di polveri del famigerato uranio impoverito.
    Dopo quattro anni di inutili cure si e' recentemente sottoposto al
    trapianto delle cellule staminali donate dalla sorella, trapianto effettuato presso un noto ospedale milanese; ora e' stato rispedito a casa in Sardegna nonostante un primo grave episodio dovuto a pneumatorace spontaneo ed un successivo blocco renale che lo costringe a continue dialisi renali ogni 48 ore; oggi versa in gravi condizioni ed a rischio della vita in un ospedale di Cagliari.
    Cosa aspetta il Ministero della Difesa a trasportare urgentemente, anche con aereo militare, il soldato alpino Valery Melis presso un ospedale specializzato in Inghilterra o in America ? E cosa aspetta il Ministro della Salute Girolamo Sirchia, gia' a conoscenza del "Caso Melis" perche' avvisato con lettera in data 25 agosto 2003 (a cui ha risposto con lettera protocollata il 15 dicembre 2003), ad intervenire per salvare una vita umana ?

    Invitiamo tutti i cittadini di buona volonta', senza distinzione di
    ideologia, di religione e di sesso, a far pervenire presso la Presidenza della Repubblica, la Presidenza del Consiglio, il Ministero della Difesa, il Ministero della Salute, una email chiedendo alle massime autorita' del nostro paese: Salviamo la vita a Valery Melis !

    Indirizzi email ai quali inoltrare questa richiesta:
    presidenza.repubblica@quirinale.it
    BERLUSCONI_S@camera.it
    ufficiostampa@sanita.it
    ministro@difesa.it

    Co.Ge.Mil
    Comitato Genitori di Militari caduti in tempo di pace
    Ref. Angelo Garro e Anna Cremona
    Via Castel Morrone, 5 =E2=80=93 20129 Milano
    E-mail : cogemil.caduti@libero.it
    http://www.studio2001vpm.com

  2. #2
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    Predefinito Re: Salviamo il soldato MELIS!!

    In Origine Postato da roiaco
    Il soldato Valery Melis di Quartu S. Elena, dopo ever effettuato due "missioni di pace" in Bosnia e in Macedonia, oggi giace gravemente ammalato in un letto d'ospedale affetto dal micidiale linfoma di Hodgkin causato dall'inalazione di polveri del famigerato uranio impoverito.
    Dopo quattro anni di inutili cure si e' recentemente sottoposto al
    trapianto delle cellule staminali donate dalla sorella, trapianto effettuato presso un noto ospedale milanese; ora e' stato rispedito a casa in Sardegna nonostante un primo grave episodio dovuto a pneumatorace spontaneo ed un successivo blocco renale che lo costringe a continue dialisi renali ogni 48 ore; oggi versa in gravi condizioni ed a rischio della vita in un ospedale di Cagliari.
    Cosa aspetta il Ministero della Difesa a trasportare urgentemente, anche con aereo militare, il soldato alpino Valery Melis presso un ospedale specializzato in Inghilterra o in America ? E cosa aspetta il Ministro della Salute Girolamo Sirchia, gia' a conoscenza del "Caso Melis" perche' avvisato con lettera in data 25 agosto 2003 (a cui ha risposto con lettera protocollata il 15 dicembre 2003), ad intervenire per salvare una vita umana ?

    Invitiamo tutti i cittadini di buona volonta', senza distinzione di
    ideologia, di religione e di sesso, a far pervenire presso la Presidenza della Repubblica, la Presidenza del Consiglio, il Ministero della Difesa, il Ministero della Salute, una email chiedendo alle massime autorita' del nostro paese: Salviamo la vita a Valery Melis !

    Indirizzi email ai quali inoltrare questa richiesta:
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    ufficiostampa@sanita.it
    ministro@difesa.it

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    E-mail : cogemil.caduti@libero.it

    Per quanto ci è possibile faremo pervenire le nostre e-mail. Ma cosa ci aspettiamo da costoro, se sono proprio loro gli assassini?

  3. #3
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    Predefinito Re: Re: Salviamo il soldato MELIS!!

    In Origine Postato da sosunturzos
    Per quanto ci è possibile faremo pervenire le nostre e-mail. Ma cosa ci aspettiamo da costoro, se sono proprio loro gli assassini?
    Purtroppo concordo

  4. #4
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    I militari hanno fatto cadere un velo di nebbia funerea sul problema dell'uranio impoverito.

    Farete anche voi la stessa cosa?

  5. #5
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    Molti forumisti di POL sono accaniti partigiani o della "sinistra" o della "destra", che considerano le uniche realtà politiche esistenti in Italia e dintorni.

    Io non condivido questa netta ripartizione, quasi manichea, della politica, perché sono stato da sempre contrario al bipolarismo.

    Esistono poteri diversi da quelli politici, generalmente asserviti alla parte dominante, come anche la storia ci insegnato, w questi sono i militari.

    Ad essi lo stato affida, incoscientemente, il compito della difesa di se stesso, e dà loro in dotazione armi e mezzi in grado di sovvertire le istituzioni.

    Per tale motivo, prudentemente, sia la sinistra che la destra si sono sempre sforzati di trattare "con i guanti" questo potere che, grazieadio, in Italia, è costituito da incapaci mangiapane a tradimento, pieni di prosopopea e di scarse qualità civiche e guerresche.

    Tuttavia il loro potere è reale e la loro incapacità lo rende estremamente pericoloso, come dimostra l'indifferenza mostrata nei confronti dell'uso dell'uranio impoverito, sia in guerra che in pace, nelle esercitazioni.

    Il caso del soldato Melis NON E' L'UNICO. Altri soldati sono morti a causa dei linfomi causati dall'uranio impoverito, altri sono inguaribilmente malati, rovinati per sempre.

    Invece di sprecare le nostre energie nelle infinite diatribe mai risolte tra destra e sinistra, alle quali non dico che non dobbiamo prestare la dovuta attenzione, occupiamoci anche degli altri aspetti negativi della nostra inciviltà, o. quanto meno, per motivi umanitari, interveniamo e diamo la nostra solidarietà a chi, avendo scelto o essendo stato chiamato a fare il militare, rischia di essere ucciso a causa dell'inefficienza di questo istituto.

    Scriviamo le nostre e-mail ai capi di questo stato da operetta, perché mettano a disposizione i mezzi di cui essi abusano per tentare di salvare la vita del soldato Melis!

  6. #6
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    Il giornale di oggi riporta che il presidente della giunta regionale sarda Masala insieme a Casini al sottosegretario Cicu e perfino Mariotto Segni si sono recati (ovviamente con aereo di stato) a Nassirya per santificare con la loro presenza il cambio della Guardia tra Brigata Sassari e Divisione Ariete di Pordenone.

    Il posto e la disponibilità per la propaganda ingannevole e per le cerimonie retoriche e patriottarde si trova sempre, ma intanto il soldato Melis peggiora e nessuno si cura di lui. Può anche darsi che per lui non ci sia più niente da fare, ma perché non inviarlo dove forse può essere salvato in extremis?

  7. #7
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    Oggi, al termine di una manifestazione di giovani contro i militari ed in favore del caporale Valery Melis svoltasi a Cagliari, il gen. Carta, comandante militare della Sardegna, ha assicurato il proprio interessamento. Da notare che la battaglia di Melis per avere almeno il riconoscimento della causa di servizio dura da qualche anno e i militari hanno sempre fatto orecchie da mercante.

    La verità è che essi, posti sotto l'attacco dell'opinione pubblica a causa dell'uso dell'uranio impoverito, tendono a minimizzare il problema e così facendo dimostrano di fregarsene dei loro soldati, della vita umana e di voler sfuggire a tutti i costi alle loro responsabilità.

    Responsabilità che appartengono essenzialmente a loro, è vero, ma anche ai vari capi del governo che si sono succeduti dalla Bosnia in poi, che non hanno mai voluto informarsi se l'uso di munizioni all'uranio impoverito ffosse o no pericoloso per la salute dei propri militari.

  8. #8
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    La Lupa romana è una cagna bastarda che muore allattando 2 figli di puttana
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    Il caporale, 27 anni, si era ammalato di ritorno dalle missioni
    nella ex Jugoslavia. Era stato abbandonato a se stesso
    L'ombra dell'uranio impoverito
    sulla morte del caporale Valery
    Nessuna risposta agli appelli degli amici e alle interrogazioni parlamentari su una vicenda che rimane oscura



    CAGLIARI - E' stato tutto inutile. Le lettere al Presidente della Repubblica, l'interrogazione parlamentare di un deputato dello Sdi, il tentativo di consegnare una petizione al ministro della Difesa perché qualcuno di occupasse di lui. E infine il tam tam degli amici su Internet. Valery Melis, 27 anni, caporale dell'esercito italiano, ridotto su un lettino da un male che uccide, il linfoma di Hodgkin, è morto ieri sera tardi nell'ospedale Santissima Trinità di Cagliari.

    Il forte sospetto è che la sua malattia sia stata conseguente all'inalazione di polveri radioattive, si parla di uranio impoverito. Melis, aveva partecipato alle missioni di pace in Bosnia e Macedonia. Tornato a casa si era ammalato.

    Era stato sottoposto a Milano al trapianto delle cellule staminali donate dalla sorella, ma il 23 gennaio le sue condizioni si sono aggravate costringendolo al ricovero in ospedale, in rianimazione.

    Ma l'accusa che pesa sui vertici militari è quella di averlo abbandonato a se stesso, di non averlo aiutato a combattere la malattia, a far fronte alle spese per le cure. "Nessun militare è mai venuto a trovarmi", raccontava Valery dopo la scoperta della malattia, diagnosticatagli nel 1999, al rientro dall'ultima missione di quattro mesi in Macedonia. "Nessuno che mi dicesse: stai tranquillo ti stiamo vicini". Il suo caso era stato denunciato anche da un amico, il tenente Cristiano Pireddu, con lettere a quotidiani e tv. Pireddu era stato sospeso dal servizio.

    Sul suo caso il deputato di Forza Italia Piergiorgio Massidda aveva presentato un'interrogazione al presidente del Consiglio e ai ministri alla Difesa e alla Salute. "Sembrerebbe che Valery Melis sia stato completamente dimenticato dalle istituzioni", scrive il parlamentare sardo, "e lasciato solo a combattere contro la terribile malattia, senza adeguati contributi economici da parte dello Stato. Ancora oggi al militare non sarebbe stata riconosciuta la causa di servizio. Addirittura gli sarebbe stato inizialmente sospeso lo stipendio, mentre i rimborsi per le cure mediche sarebbero stati assolutamente inadeguati".
    - Pubblicità -


    Ancora ieri Enrico Buemi (Sdi), aveva rivolto un'interrogazione al ministro della Difesa. "I militari ammalati dopo la missione in Kosovo hanno il diritto di ricevere aiuto dallo stato. E tutti i cittadini italiani hanno, inoltre, il diritto di avere le necessarie informazioni su quanto successo nell'ex Jugoslavia.
    Perché si stanno ammalando i militari? Quali armi sono stati utilizzate nei Balcani?"

    Per domani sera alle 20 in piazza Yenne a Cagliari i suoi amici avevano già organizzato una fiaccolata per contestare chi lo ha dimenticato Nei giorni scorsi, una manifestazione analoga era stata "sedata" con l'intervento della polizia.


    (5 febbraio 2004)


    Tu che odi dio e la vita cristiana
    Senti la sua presenza come un doloroso cancro
    Vengano profanate e profanate aspramente
    Le praterie del cielo bagnate di sangue

    Odiatore di dio
    E della peste della luce

    Guarda negli occhi paralizzati di dio
    E sputa al suo cospetto
    Colpisci a morte il suo miserevole agnello
    Con la clava

    Dio, con ciò che ti appartiene ed i tuoi seguaci
    Hai mandato il mio regno di Norvegia in rovine
    I tempi antichi, le solide usanze e tradizioni
    Hai distrutto con la tua orrida parola
    Ora vai via dalla nostra terra!

  9. #9
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  10. #10
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    dal sito
    www.isardi.it

    È morto ieri notte nel reparto di rianimazione dell'ospedale Santissima Trinita' di Cagliari il caporal maggiore dell’esercito Valery Melis. Militare di professione, 29 anni, aveva alle spalle 4 missioni di pace. L’ultima a Skopje, in Macedonia nella primavera del 99. Poi il ritorno a casa e la diagnosi della malattia, linfoma di Hodgkin, un tumore al sistema linfatico. "La tragedia di Valery Melis è ben presente all'intera amministrazione della Difesa. Il linfoma di Hodgin e' un problema tuttora irrisolto. Non possiamo purtroppo restituire la vita al soldato Melis ma sarà trovata una soluzione soddisfacente". Così ha ribadito il ministro della Difesa Antonio Martino alle domande dei giornalisti a Sassari, dopo un incontro con il presidente del Consiglio regionale della Sardegna Efisio Serrenti. La scorsa settimana amici, parenti e tifosi del Cagliari, la squadra del cuore di Valery, si erano mobilitati per fargli ottenere il riconoscimento della causa di servizio e il sostegno economico alle cure mediche all'estero che si sperava potessero salvarlo.

    Manuela Mattana


    ben presente all'intera amministrazione della difesa? sarà trovata una soluzione soddisfacente?

    non ho più parole..............

 

 
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