«A convincere i Ds della maggioranza che è il momento buono per la controffensiva è stata pure l’attenta lettura che ieri hanno fatto dell’Unità. A cominciare dall’articolo del direttore Furio Colombo “a proposito del caso Travaglio”, dove prende le distanze dal suo collaboratore, ma con cautela, dove si giustifica ma non retrocede.
Alcuni dalemiani lo leggevano e, tra di loro, lo “traducevano” secondo lo stile dell’antica rubrica di Cuore “Parla come mangi”: “Colombo dice solo: caro Travaglio, hai ragione ma hai sbagliato i tempi. Tanto imbarazzo ma niente di più. Non ci serve...”. E poi, con un certo compiacimento, l’occhio cadeva sulla rubrica delle lettere: una a favore, una contro Travaglio, “prima erano solo a favore”. E quindi, dopo l’accantonamento politico di Travaglio, ora si chiede anche quello di Flores. Convinti, nel partito, che la stagione dei girotondi sia in via di esaurimento. E a via Nazionale gli uomini di Fassino ripetono: “Da oggi in poi, davvero basta con questi ultimatum e queste arroganze”. Ora bisogna solo provare a mantenere la posizione.
IL FOGLIO, 20 gennaio, pag. 1
«La nostra sincera solidarietà a Furio Colombo. Non è facile per un direttore cavarsi d’impaccio in un conflitto di interessi professionale, ma ancor di più è difficile per un aspirante parlamentare europeo che deve scegliere tra la lista del triciclo e quella eventuale dei girotondi. Con l’articolo di ieri Colombo ha scelto il triciclo.
Auguri. Però non lo faccia a scapito del povero Travaglio. Tra le mille obiezioni che poteva fargli, Colombo doveva risparmiarsi quella sull’opportunità: “Travaglio non avrebbe dovuto, nel giorno delle liste unitarie, in un simile momento tragico della vita italiana, lanciare quelle accuse”.Travaglio doveva tener presente un topos del comunismo: il contesto. E il contesto per Colombo è: “l’emergenza Berlusconi”, che sospende anche la libertà di espressione di Travaglio.
Con questi argomenti, finirà che dovremo difendere la libertà di espressione di Travaglio”»
IL RIFORMISTA, 20 gennaio, pag. 1
Non sembrano scritti dalla stessa "mano"?