Pagina 1 di 3 12 ... UltimaUltima
Risultati da 1 a 10 di 30
  1. #1
    **********
    Data Registrazione
    04 Jun 2003
    Messaggi
    23,775
     Likes dati
    18
     Like avuti
    35
    Mentioned
    2 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito 20 gennaio - S. Sebastiano, martire

    Dal sito SANTI E BEATI con qualche mia aggiunta:

    San Sebastiano, Martire

    20 gennaio - Memoria Facoltativa

    Milano, 263 ca. – Roma, 304 ca.

    Sebastiano, stimando la fedeltà a Cristo al di sopra di ogni onore civile o militare, fu radiato dai quadri dell’esercito e ucciso nella persecuzione di Diocleziano (c. 300). Il suo sepolcro si trova a Roma nelle catacombe che da lui presero il nome. (Mess. Rom.)

    Le notizie storiche su san Sebastiano sono davvero poche, ma la diffusione del suo culto ha resistito ai millenni, ed è tuttora molto vivo. Ben tre Comuni in Italia portano il suo nome, e tanti altri lo venerano come santo patrono. San Sebastiano fu sepolto nelle catacombe che ne hanno preso il nome. Il suo martirio avvenne sotto Diocleziano. Secondo i racconti della sua vita sarebbe stato un cavaliere valsosi dell'amicizia con l'imperatore per recare soccorso ai cristiani incarcerati e condotti al supplizio. Avrebbe fatto anche opera missionaria convertendo soldati e prigionieri. Lo stesso governatore di Roma, Cromazio, e suo figlio Tiburzio, da lui convertiti, avrebbero affrontato il martirio. Tutto ciò non poteva passare inosservato a corte, tanto che Diocleziano stesso convocò Sebastiano. Inizialmente si appellò alla vecchia familiarità: «Ti avevo aperto le porte del mio palazzo e spianato la strada per una promettente carriera e tu attentavi alla mia salute». Poi passò alle minacce e infine alla condanna. Venne legato al tronco di un albero, in aperta campagna, e saettato da alcuni commilitoni. (Avvenire)

    Patronato:Atleti, Arcieri, Vigili urbani, Tappezzieri

    Etimologia: Sebastiano = venerabile, dal greco

    Emblema: Freccia, Palma

    Martirologio Romano: San Sebastiano, martire, che, originario di Milano, venne a Roma, come riferisce sant’Ambrogio, al tempo in cui infuriavano violente persecuzioni e vi subì la passione; a Roma, pertanto, dove era giunto come ospite straniero, ebbe il domicilio della perpetua immortalità; la sua deposizione avvenne sempre a Roma ad Catacumbas in questo stesso giorno.

    Martirologio tradizionale (20 gennaio): Così pure a Roma, alle Catacombe, san Sebastiano Martire, il quale, sotto l'Imperatore Diocleziano, avendo il comando della prima coorte, a motivo della fede cristiana fu fatto legare ad un palo in mezzo all'accampamento e saettare dai soldati, e finalmente percuotere con bastoni, finché non rese lo spirito.

    Nelle catacombe che hanno preso il suo nome, venne sepolto S. Sebastiano, il cui martirio avvenne sotto Diocleziano. S. Ambrogio c'informa che Sebastiano era milanese di nascita; ma ben più numerose (e leggendarie) notizie possono essere dedotte dalla Passione di S. Sebastiano, frutto della devozione e della fantasia di Arnobio il Giovane, un monaco del V secolo. Amico dell'imperatore, Sebastiano sarebbe stato un cavaliere che si sarebbe valso delle sue amicizie per recare soccorso ai fratelli nella fede incarcerati e condotti al supplizio. Egli avrebbe fatto anche opera missionaria convertendo alla fede soldati e prigionieri, e lo stesso governatore di Roma, Cromazio, e suo figlio Tiburzio, convertiti da Sebastiano, avrebbero affrontato il martirio. Tanto zelo non poteva passare inosservato a corte, tanto che lo stesso imperatore Diocleziano fece comparire davanti a sé l'audace centurione.
    L'inizio fu patetico, poichè l'imperatore fece appello alla vecchia familiarità: "io ti avevo aperto le porte del mio palazzo e spianato la strada per una promettente carriera e tu attentavi alla mia salute...". Ma si passò ben presto alle minacce e infine alla condanna senza appello. Sempre secondo la Leggenda aurea, S. Sebastiano venne legato al tronco di un albero, in aperta campagna, e saettato da un manipolo di commilitoni. E’ uno dei "personaggi" del Fabiola di Wisèman.
    San Sebastiano ebbe nell'antichità, nel Medio Evo fino al secolo XVI, un culto grandissimo in molte località del mondo occidentale che prevalentemente ne celebrò la festività il 20 Gennaio (giorno del martirio).
    Anche in Oriente il santo militare romano fu molto venerato. La commemorazione era però collocata il 18 Dicembre.
    Il centro principale romano di culto fu sulla Via Appia nel cimitero "ad catacumbas".
    La fama del santo è particolarmente legata alla sua qualità di taumaturgo e protettore contro la peste, fama che condivise nel Medio Evo fino al secolo XVI con S. Antonio, S. Rocco e S. Cristoforo.
    La spiegazione del perché San Sebastiano sia divenuto patrono dei Vigili Urbani d'Italia la troviamo nel Breve Pontificio del 3 Maggio 1957 con il quale Pio XII ha formalmente proclamato il santo martire "custode di tutti i preposti all'ordine pubblico che in Italia sono chiamati "Vigili Urbani".
    Il Breve Pontificio così recita "Tra gli Illustri martiri di Cristo, i militari occupano un posto di primissimo piano presso i fedeli, per la loro peculiare religiosità e per l'ardente impegno a compimento del dovere. Tra questi brilla San Sebastiano che, come viene riferito dalla tradizione, durante l'impero di Diocleziano fu comandante della coorte pretoriana e fu onorato con grandissima devozione (omissis)……. a lui come patrono si consacrano molte associazioni sia militari che civili attratte dal suo esempio e dalle virtù cristiane (omissis)…. per cui dopo aver consultato la Sacra Congregazione dei riti, soppesata accuratamente ogni cosa, con consapevolezza e matura deliberazione, nella pienezza della nostra potestà Apostolica in forza di questa lettera costituiamo e dichiariamo per sempre San Sebastiano Martire custode di tutti i preposti all'ordine pubblico che in Italia sono chiamati "Vigili Urbani" e Celeste Patrono con tutti i privilegi liturgici, specialmente quelli che competono, secondo rito, ai Patroni (omissis)…. dato a Roma presso San Pietro sigillato col timbro dell'anello del Pescatore il 3 Maggio 1957, undicesimo del nostro Pontificato".

    ******
    Sempre dallo stesso SITO altro profilo biografico:

    Le notizie storiche su s. Sebastiano sono davvero poche, ma la diffusione del suo culto ha resistito ai millenni, ed è tuttora molto vivo, ben tre Comuni in Italia portano il suo nome, e tanti altri lo venerano come santo patrono, si ricorda inoltre il grande porto spagnolo di San Sebastián, l’isola di Sao Sebastiao in Brasile, di fronte a San Paolo.
    Le fonti storiche certe sono: il più antico calendario della Chiesa di Roma, la ‘Depositio martyrum’ risalente al 354, che lo ricorda al 20 gennaio e il “Commento al salmo 118” di s. Ambrogio (340-397), dove dice che Sebastiano era di origine milanese e si era trasferito a Roma, ma non dà spiegazioni circa il motivo.
    Le poche notizie storiche sono state poi ampliate e diciamo abbellite, dalla successiva ‘Passio’, scritta probabilmente nel V secolo dal monaco Arnobio il Giovane.
    Ne facciamo qui il riassunto integrando le due fonti, dando prima una introduzione storica.
    Nel 260 l’imperatore Galliano aveva abrogato gli editti persecutori contro i cristiani, ne seguì un lungo periodo di pace, in cui i cristiani pur non essendo riconosciuti ufficialmente, erano però stimati, occupando alcuni di loro, importanti posizioni nell’amministrazione dell’impero.
    E in questo clima favorevole, la Chiesa si sviluppò enormemente anche nell’organizzazione; Diocleziano che fu imperatore dal 284 al 305, desiderava portare avanti questa situazione pacifica, ma poi 18 anni dopo, su istigazione del suo cesare Galerio, scatenò una delle persecuzioni più crudeli in tutto l’impero.
    Sebastiano, che secondo s. Ambrogio era nato e cresciuto a Milano, da padre di Narbona (Francia meridionale) e da madre milanese, era stato educato nella fede cristiana, si trasferì a Roma nel 270 e intraprese la carriera militare intorno al 283, fino a diventare tribuno della prima coorte della guardia imperiale a Roma, stimato per la sua lealtà e intelligenza dagli imperatori Massimiano e Diocleziano, che non sospettavano fosse cristiano.
    Grazie alla sua funzione, poteva aiutare con discrezione i cristiani incarcerati, curare la sepoltura dei martiri e riuscire a convertire militari e nobili della corte, dove era stato introdotto da Castulo, domestico (cubicolario) della famiglia imperiale, che poi morì martire.
    La leggendaria ‘Passio’, racconta che un giorno furono arrestati due giovani cristiani Marco e Marcelliano, figli di un certo Tranquillino; il padre ottenne un periodo di trenta giorni di riflessione prima del processo, affinché potessero salvarsi dalla certa condanna sacrificando agli dei.
    Nel tetro carcere i due fratelli stavano per cedere alla paura, quando intervenne il tribuno Sebastiano riuscendo a convincerli a perseverare nella fede; mentre nel buio della cella egli parlava ai giovani, i presenti lo videro circondato di luce e tra loro c’era anche Zoe, moglie del capo della cancelleria imperiale, diventata muta da sei anni. La donna si inginocchiò davanti a Sebastiano, il quale dopo aver implorato la grazia divina fece un segno di croce sulle sue labbra, restituendole la voce.
    A ciò seguì una collana di conversioni importanti, il prefetto di Roma Cromazio e suo figlio Tiburzio, Zoe col marito Nicostrato e il cognato Castorio; tutti in seguito subirono il martirio, come pure i due fratelli Marco e Marcelliano e il loro padre Tranquillino.
    Sebastiano per la sua opera di assistenza ai cristiani, fu proclamato da papa s. Caio “difensore della Chiesa” e proprio quando, secondo la tradizione, aveva seppellito i santi martiri Claudio, Castorio, Sinforiano, Nicostrato, detti Quattro Coronati, sulla via Labicana, fu arrestato e portato da Massimiano e Diocleziano, il quale già infuriato per la voce che si diffondeva in giro, che nel palazzo imperiale si annidavano i cristiani persino tra i pretoriani, apostrofò il tribuno: “Io ti ho sempre tenuto fra i maggiorenti del mio palazzo e tu hai operato nell’ombra contro di me, ingiuriando gli dei”.
    Sebastiano fu condannato ad essere trafitto dalle frecce; legato ad un palo in una zona del colle Palatino chiamato ‘campus’, fu colpito seminudo da tante frecce da sembrare un riccio; creduto morto dai soldati fu lasciato lì in pasto agli animali selvatici.
    Ma la nobile Irene, vedova del già citato s. Castulo, andò a recuperarne il corpo per dargli sepoltura, secondo la pia usanza dei cristiani, i quali sfidavano il pericolo per fare ciò e spesso venivano sorpresi e arrestati anche loro.
    Ma Irene si accorse che il tribuno non era morto e trasportatelo nella sua casa sul Palatino, prese a curarlo dalle numerose lesioni. Miracolosamente Sebastiano riuscì a guarire e poi nonostante il consiglio degli amici di fuggire da Roma, egli che cercava il martirio, decise di proclamare la sua fede davanti a Diocleziano e al suo associato Massimiano, mentre gli imperatori si recavano per le funzioni al tempio eretto da Elagabolo, in onore del Sole Invitto, poi dedicato ad Ercole.
    Superata la sorpresa, dopo aver ascoltato i rimproveri di Sebastiano per la persecuzione contro i cristiani, innocenti delle accuse fatte loro, Diocleziano ordinò che questa volta fosse flagellato a morte; l’esecuzione avvenne nel 304 ca. nell’ippodromo del Palatino, il corpo fu gettato nella Cloaca Massima, affinché i cristiani non potessero recuperarlo.
    L’abbandono dei corpi dei martiri senza sepoltura, era inteso dai pagani come un castigo supremo, credendo così di poter trionfare su Dio e privare loro della possibilità di una resurrezione.
    La tradizione dice che il martire apparve in sogno alla matrona Lucina, indicandole il luogo dov’era approdato il cadavere e ordinandole di seppellirlo nel cimitero “ad Catacumbas” della Via Appia.
    Le catacombe, oggi dette di San Sebastiano, erano dette allora ‘Memoria Apostolorum’, perché dopo la proibizione dell’imperatore Valeriano del 257 di radunarsi e celebrare nei cosiddetti “cimiteri cristiani”, i fedeli raccolsero le reliquie degli Apostoli Pietro e Paolo dalle tombe del Vaticano e dell’Ostiense, trasferendoli sulla via Appia, in un cimitero considerato pagano.
    Costantino nel secolo successivo, fece riportare nei luoghi del martirio i loro corpi e dove si costruirono poi le celebri basiliche.
    Sulla Via Appia si costruì un’altra basilica costantiniana la “Basilica Apostolorum”, in memoria dei due apostoli.
    Fino a tutto il VI secolo, i pellegrini che vi si recavano attirati dalla ‘memoria’ di s. Pietro e s. Paolo, visitavano in quel cimitero anche la tomba del martire, la cui figura era per questo diventata molto popolare e quando nel 680 si attribuì alla sua intercessione, la fine di una grave pestilenza a Roma, il martire s. Sebastiano venne eletto taumaturgo contro le epidemie e la chiesa cominciò ad essere chiamata “Basilica Sancti Sebastiani”.
    Il santo venerato il 20 gennaio, è considerato il terzo patrono di Roma, dopo i due apostoli Pietro e Paolo.
    Le sue reliquie, sistemate in una cripta sotto la basilica, furono divise durante il pontificato di papa Eugenio II (824-827) il quale ne mandò una parte alla chiesa di S. Medardo di Soissons il 13 ottobre 826; mentre il suo successore Gregorio IV (827-844) fece traslare il resto del corpo nell’oratorio di San Gregorio sul colle Vaticano e inserendo il capo in un prezioso reliquiario, che papa Leone IV (847-855) trasferì poi nella Basilica dei Santi Quattro Coronati, dove tuttora è venerato.
    Gli altri resti di s. Sebastiano rimasero nella Basilica Vaticana fino al 1218, quando papa Onorio III concesse ai monaci cistercensi, custodi della Basilica di S. Sebastiano, il ritorno delle reliquie risistemate nell’antica cripta; nel XVII secolo l’urna venne posta in una cappella della nuova chiesa, sotto la mensa dell’altare, dove si trovano tuttora.
    S. Sebastiano è considerato patrono degli arcieri e archibugieri, tappezzieri, fabbricanti di aghi e di quanti altri abbiano a che fare con oggetti a punta simili alle frecce.
    Patrono di Pest a Budapest e dei Giovani dell’Azione Cattolica, è invocato nelle epidemie, specie di peste, così diffusa in Europa nei secoli addietro.
    Nell’arte antica s. Sebastiano fu variamente raffigurato come anziano, uomo maturo con barba e senza barba, vestito da soldato romano o con lunghe vesti proprie di un uomo del Medioevo.
    Dal Rinascimento in poi diventò nell’arte, l’equivalente degli dei ed eroi greci, celebrati per la loro bellezza come Adone o Apollo, poi ispirandosi ad una leggenda dell’VIII secolo, secondo la quale il martire sarebbe apparso in sogno al vescovo di Laon, nelle sembianze di un efebo, pittori e scultori cominciarono a raffigurarlo come un bellissimo giovane nudo, legato ad un albero o colonna e trafitto dalle frecce.
    Il soggetto si presentava ad una libera interpretazione del primo martirio delle frecce, (non si teneva conto che fosse poi morto con il flagello) e secondo l’estro dell’artista per un compiaciuto virtuosismo anatomico, applicato ad un soggetto religioso.
    Anche Michelangelo nel “Giudizio Universale”, lo immaginò nudo e possente come un Ercole, mentre stringe in pugno un fascio di frecce, interpretazione guerriera del mite santo, beato nella comunione del Signore.
    Innumerevoli sono le opere d’arte che lo raffigurano e quasi tutti gli artisti, pittori e scultori, si cimentarono nell’opera, anzi la semplicità del soggetto, uomo nudo legato ad una colonna, fu congeniale specie agli scultori.
    Ancora vivente, il papa lo denominò “difensore della Chiesa”, e celeste patrono e difensore fu denominato da intere città, capolavoro di questo tema è l’affresco di Benozzo Gozzoli nella chiesa di S. Agostino, della turrita San Gimignano (1465), dove s. Sebastiano come le iconografie della Madonna della Misericordia, accoglie gli abitanti della città sotto il suo mantello, sorretto da angeli e contro il quale si spezzano le frecce scagliate dal cielo da Dio.
    Infine è da ricordare che insieme a s. Giovanni Battista, è molto raffigurato nei gruppi di santi che circondano il trono della Madonna o che sono posti ai lati della Vergine.

    Autore: Antonio Borrelli





    Carlo Dolci, S. Sebastiano, XVII sec., Galleria Giorgiana Corsini, Firenze

    Anthony van Dyck, San Sebastiano soccorso dagli angeli, 1630-31, Galleria Sabauda, Torino

    Hans Memling, Martirio di S. Sebastiano, 1475 circa, Musées Royaux des Beaux-Arts, Bruxelles

  2. #2
    **********
    Data Registrazione
    04 Jun 2003
    Messaggi
    23,775
     Likes dati
    18
     Like avuti
    35
    Mentioned
    2 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Josè Antolinez, Martirio di S. Sebastiano, Museo Cerralbo, Madrid

    Giovanni Baglione, S. Sebastiano curato da un Angelo, 1603 circa, Collezione privata

    Vincenzo Foppa, S. Sebastiano, 1489 circa, Pinacoteca di Brera, Milano

    El Greco, S. Sebastiano, 1610-14, Museo del Prado, Madrid

    El Greco, S. Sebastiano, 1580 circa, Sacrestia della Cattedrale, Palencia

    Marcantonio Bassetti, S. Sebastiano, 1620 circa, collezione privata

    Marcantonio Bassetti, S. Sebastiano curato da S. Irene, 1620 circa, Musée des Beaux-Arts, Marsiglia

  3. #3
    **********
    Data Registrazione
    04 Jun 2003
    Messaggi
    23,775
     Likes dati
    18
     Like avuti
    35
    Mentioned
    2 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Pietro Della Francesca, SS. Giovanni Battista e Sebastiano, particolare del Polittico della Misericordia, 1445-48, Pinacoteca Comunale, Sansepolcro

    Il Sodoma, S. Sebastiano, 1525, Galleria Palatina (Palazzo Pitti), Firenze

    Cima da Conegliano, S. Sebastiano, Musée des Beaux-Arts, Strasburgo

    Dosso Dossi, S. Sebastiano, Pinacoteca di Brera, Milano

    Scuola del Garofalo, S. Sebastiano, Pinacoteca Capitolina, Roma

    Vicente Macip, S. Sebastiano, 1540-45, Museo de Belles Artes, Valencia

  4. #4
    **********
    Data Registrazione
    04 Jun 2003
    Messaggi
    23,775
     Likes dati
    18
     Like avuti
    35
    Mentioned
    2 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Amico Aspertini, S. Sebastiano, 1505 circa, National Gallery of Art, Washington

    Raffaello Sanzio, Ritratto (del pittore) come S. Sebastiano, 1503, Accademia Carrara, Bergamo

    Giuliano Bugiardini, S. Sebastiano, 1517-20, Museum of Art, New Orleans

    Ludovico Carracci, S. Sebastiano gettato nella cloaca, 1616, J. Paul Getty Museum, Los Angeles

    Bernardino Luini, S. Sebastiano, 1526 circa, Hermitage, San Pietroburgo

    Pieter Pauwel Rubens, S. Sebastiano, 1618, Gemäldegalerie, Staatliche Museen, Berlino

  5. #5
    **********
    Data Registrazione
    04 Jun 2003
    Messaggi
    23,775
     Likes dati
    18
     Like avuti
    35
    Mentioned
    2 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Antonio Bellucci, S. Sebastiano curato da S. Irene, 1716-18, Dulwich Picture Gallery, Londra

    Fabrizio Boschi, Martirio di S. Sebastiano, 1617, Chiesa di Santa Felicita, Firenze

    Giulio Cesare Procaccini, S. Sebastiano assistito dagli Angeli, 1610-12, Musée Royaux des Beaux-Arts, Bruxelles

    Giulio Cesare Procaccini, S. Sebastiano assistito dagli Angeli, Civico Museo d'Arte Antica, Castello Sforzesco, Milano

    Antonello da Messina, S. Sebastiano, 1476-77, Gemäldegalerie, Dresda

    Hans Baldung Grien, Altare di San Sebastiano, 1507, Germanisches Nationalmuseum, Norimberga

  6. #6
    **********
    Data Registrazione
    04 Jun 2003
    Messaggi
    23,775
     Likes dati
    18
     Like avuti
    35
    Mentioned
    2 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Jusepe de Ribera, S. Sebastiano, Museo Nazionale di San Martino, Napoli

    Jusepe de Ribera, S. Sebastiano, 1636, Museo del Prado, Madrid

    Jusepe de Ribera, S. Sebastiano curato dalle SS. Irene e Lucilla, Hermitage, San Pietroburgo

    Jusepe de Ribera, S. Sebastiano, 1616-18


    Jusepe de Ribera, S. Sebastiano curato da S. Irene, Museo de Belles Arts, Valencia

    Jusepe de Ribera, S. Sebastiano curato da una santa donna, 1621, Museo de Bellas Artes, Bilbao

  7. #7
    **********
    Data Registrazione
    04 Jun 2003
    Messaggi
    23,775
     Likes dati
    18
     Like avuti
    35
    Mentioned
    2 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Jacopo Bellini, Trittico di S. Sebastiano con i SS. Giovanni Battista ed Antonio Abate, 1464-70, Gallerie dell'Accademia, Venezia

    Marco Baisati, S. Sebastiano, Santa Maria della Salute, Venezia

    Lorenzo Lotto, Madonna con Bambino con i SS. Sebastiano e Rocco, 1522 circa, Collezione Contini Bonacossi, Firenze

    Lorenzo Lotto, S. Sebastiano, 1531, Staatliche Museen, Berlino

    Sebastiano del Piombo, Sacra Famiglia con i SS. Caterina d'Alessandria e Sebastiano e donatore, 1507-08, Musée du Louvre, Parigi

  8. #8
    **********
    Data Registrazione
    04 Jun 2003
    Messaggi
    23,775
     Likes dati
    18
     Like avuti
    35
    Mentioned
    2 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Giovanni Bellini, Madonna con Bambino e quattro santi (Giovanni Battista, Francesco, Girolamo e Sebastiano) e donatore, 1507, S. Francesco della Vigna, Venezia

    Giovanni Bellini, Madonna con Bambino e SS. Pietro e Sebastiano, 1487 circa, Musée du Louvre, Parigi

    Giovanni Bellini, Polittico di S. Vincenzo Ferrer - pannelli laterali (SS. Sebastiano e Cristoforo), 1464-68, Basilica dei Santi Giovanni e Paolo, Venezia

  9. #9
    **********
    Data Registrazione
    04 Jun 2003
    Messaggi
    23,775
     Likes dati
    18
     Like avuti
    35
    Mentioned
    2 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Sandro Botticelli, S. Sebastiano, 1474, Staatliche Museen, Berlino

    Cariani, S. Sebastiano tra i SS. Rocco e Margherita, Musée des Beaux-Arts, Marsiglia

    Nicolas Cordier, S. Sebastiano, 1604, Basilica di Santa Maria sopra Minerva, Roma

    Lorenzo Costa, S. Sebastiano, 1490-91, Galleria degli Uffizi, Firenze

    Albrecht Dürer, Pala di Dresda con Vergine adorante il Bambino e SS. Antonio abate e Sebastiano, 1496, Gemäldegalerie, Dresda

    Domenico Ghirlandaio, Madonna in trono con Bambino e quattro Santi (SS. Pietro, Clemente I papa, Sebastiano e Paolo), 1479 circa, Duomo San Martino, Lucca

    Domenico Ghirlandaio, Madonna in trono con Bambino i SS. Giuliano e Sebastiano, 1473 circa, Sant'Andrea a Brozzi, San Donnino

  10. #10
    **********
    Data Registrazione
    04 Jun 2003
    Messaggi
    23,775
     Likes dati
    18
     Like avuti
    35
    Mentioned
    2 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Antonio Giorgetti, Martirio di S. Sebastiano, Basilica di S. Sebastiano fuori le mura. Roma

 

 
Pagina 1 di 3 12 ... UltimaUltima

Discussioni Simili

  1. 24 gennaio (26 gennaio) - S. Timoteo, vescovo e martire
    Di Augustinus nel forum Tradizionalismo
    Risposte: 9
    Ultimo Messaggio: 01-02-19, 00:05
  2. Risposte: 21
    Ultimo Messaggio: 21-01-19, 01:09
  3. 22 gennaio - S. Anastasio, martire
    Di Augustinus nel forum Tradizionalismo
    Risposte: 1
    Ultimo Messaggio: 22-01-09, 21:51
  4. 5 gennaio (2 gennaio) - S. Telesforo, papa e martire
    Di Augustinus nel forum Tradizionalismo
    Risposte: 3
    Ultimo Messaggio: 05-01-09, 18:40
  5. 23 gennaio - S. Emerenziana, martire
    Di Augustinus nel forum Tradizionalismo
    Risposte: 1
    Ultimo Messaggio: 23-01-08, 12:23

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito