Dalla Gazzetta di Mn di ieri, l'ho dovuto ricopiare a mano perchè i comunisti di m. hanno messo l'edizione online a pagamento, tanto ai compagni gliela mandano gratis a casa.
"Mio figlio discriminato a scuola"
E per parlare col preside del D'Arco la madre chiama i carabinieri
"Mio figlio si sente discriminato da insegnanti e compagni di classe solo perchè è meridionale. Lo picchiano, lo sfottono e lui non vuol più andare a scuola; per denunciare la cosa al preside ho dovuto chiedere l'intervento dei carabinieri. Tutto questo è una vergogna". E' arrabbiata la madre di Andrea (è un nome di fantasia per tutelare il minore) che frequenta l'Istituto per geometri D'Arco. Ma il preside Benedetto Coppolino respinge le accuse: "non esiste alcun caso".
Secondo la madre , invece, è dall'anno scorso, quando la famiglia si è trasferita da un paese del Sud a Mantova, che va avanti la "discriminazione". "mio figlio - racconta - è sempre andato bene a scuola. I problemi sono sorti quando si è iscritto al D'Arco. Da allora ha vissuto un continuo isolamento in classe fino a quanto, qualche giorno fa, è arrivato a casa con un labbro spaccato. 'Mamma, mi hanno picchiato i miei compagni, io a scuola non voglio andarci più' mi ha detto. E da quel giorno in classe non si è più visto" Così, Andrea ha cominciato a marinare le lezioni; usciva di casa alla solita ora ma la paura dell'ambiente scolastico lo bloccava e, invece da raggiungere l'Istituto, se ne andava a zonzo per la città: "Quando la scuola mi ha avvertita delle sue assenza - racconta la madre - ho chiesto un colloquio col preside per illustrargli la situazione. Non mi ha mai ricevuta; così questa mattina di fronte all'ennesimo rifiuto della segretaria ho chiesto l'intervento dei carabinieri". Il colloquio tra la donna e il preside si è svolto, dunque, alla presenza dei militari. "Il preside - racconta - ha respinto le accuse. Ha cercato di nascondere le vessazioni che ha subito mio figlio, compreso il pestaggio di cui è stato vittima. Andrea è spaventato e io non so più cosa fare, ho paura che si ammali". Coppolino difende la scuola, gli insegnanti e la classe: "non esite alcun caso - dice - perchè mai il ragazzo è stato discriminato; anzi, l'abbiamo sempre aiutato". Quanto al pestaggio, fonti della scuola fanno sapere che appena il preside l'ha saputo, ha convocato il responsabile decidendo, poi, di sospendere il provvedimento disciplinare in attesa di sentire anche Andrea, in quei giorni assente. Le stesse fonti affermano che l'appuntamento con la signora era stato fissato per domani. E ricordano che è stata la segreteria a telefonare alla famiglia per informarla delle assenze del ragazzo e per sollecitare un incontro.