Heheheheh...gira e rigira vai sempre a parare li' vedo
Insoddisfatta?!?!?
Dice il Saggio:"Chiedi e ti sara' dato".
Pero' devi chiedere...
Mi permetta, egregio signor Serpilla.ro, di fare un commento all'immagine da lei riportata: a mio elementare modo di vedere si tratta di un fotomontaggio. Che sia una foto è fuor di dubbio, che si stia assistendo ad un montaggio pure. Che sia credibile molto meno, a meno che il coniglio non sia stato allevato fin da piccolo assieme alle galline.Originally posted by serpilla.ro
Cordialità
[/B][/QUOTE]
Caro dragon sai dietro a questa immagine voleva esserci una sottile metafora ma vedo che come sempre voi maschietti.......
signorina.....pregoOriginally posted by Osservatore
Mi permetta, egregio signor Serpilla.ro, di fare un commento all'immagine da lei riportata: a mio elementare modo di vedere si tratta di un fotomontaggio. Che sia una foto è fuor di dubbio, che si stia assistendo ad un montaggio pure. Che sia credibile molto meno, a meno che il coniglio non sia stato allevato fin da piccolo assieme alle galline.
Cordialità
Giuliano, lascia o lancia?
Che accadrà stasera a San\remo? Cosa dirà Benigni dopo l'entrata a pancia tesa di Ferrara? E Ferrara sarà in teatro? Con la moglie o con le agguerrite truppe del pollaio? Ci sarà veramente la frittata o si ripiegherà, più tradizionalmente, sui tarallucci? La prima ipotesi è che Giuliano Ferrara si stia divertendo come un pazzo. Benigni non gli sta simpatico e così ha deciso di lanciare dalle colonne del «Foglio» il comitato Boicottiamo Benigni. Una provocazione che servirà a ottenere un bel po' di pubblicità gratuita per il suo giornale e per se stesso. L'editoriale di martedì con cui ha lanciato il Bo.Be è fin troppo chiaro sulla natura a un tempo "seria" della campagna (certi comportamenti di Benigni che Ferrara giudica opportunistici, proprio lo irritano) e a un tempo goliardica e perfino autoironica («... bisogna impedire con sacrosanta indignazione che questo gesto si compia a Sanremo nella pace dei sensi e dei cuori... non ci faremo prendere in braccio da lui né da qualcun altro...»). Giuliano poi addestra Pierluigi Diaco, giornalista Rai che parlerà al DopoFestival che è anche collaboratore del Foglio: parla del Bo.Be, annuncia che anche tu sarai all'Ariston con me a lanciare ortaggi.
Il risultato va oltre ogni aspettativa: Baudo lascia parlare Diaco, gli risponde, si offre come scudo e padella. I media si gettano avidamente sulla Notizia, l'unica in un festival che altrimenti dovrebbe accontentarsi di un tristo crescendo di tette al vento.
Ferrara è strabiliato ma reagisce con la solita acuta velocità e si getta nel surreale agone: rilascia interviste sempre più tuonanti; spinge la demenziale battaglia fino a pubblicare sul Foglio che «Sanremo è come Genova e Baudo è come Scajola»; conciona sul «regime canzonettaro»; sostiene di aver ricevuto 50 biglietti omaggio da Saccà; finge, dopo aver pubblicato le sue vignette pro-Benigni, di licenziare il vignettista Vincino perché «in contrasto con la linea editoriale».
Il mondo politico si spacca, l'indignazione è al massimo, si chiamano in causa le massime autorità dello Stato e della Televisione. Un trionfo. Degli allocchi.
A questo punto Ferrara non può più tirarsi indietro. Si presenta all'Ariston con un intero orto, il servizio d'ordine forse lo blocca e lo disarma, o forse entra tranquillamente, lancia qualcosa (un sedano, un urlo). Benigni, attrezzato con autogru, lo prende in braccio. Interviene Pippo che offre eroicamente le sue parti intime anche a Giulianone. Scoppia la guerra civile. Oppure vanno a cena tutti insieme felici e contenti per l'esilarante quanto produttivo risultato dello spot sinergico. La seconda ipotesi è che quella che doveva essere solo una provocazione, sia sfuggita di mano a Ferrara. Destra e sinistra lo attaccano, il presidente della Rai Baldassarre avverte: «Se Ferrara si presenta con gli ortaggi qualcuno glieli toglierà». Saccà non sta allo scherzo dei biglietti omaggio». Pippo incalza: «Non farò salire Ferrara sul palco».
Giuliano non sa più che fare. Smobilita le teste d'uovo. Si presenta all'Ariston in smoking con la moglie. Becca un po' di fischi, spera che Benigni gli dica almeno «Ferraraccio ti voglio bene» e poi si dilegua.
La terza possibilità è che Ferrara stasera rinunci, non si faccia vedere a Sanremo e poi chieda asilo satirico presso un popolo con un quoziente di intelligenza qualsiasi purché dimostrabile.
Per quanto remota esisterebbe anche una quarta ipotesi: a non presentarsi sarà Benigni. Per ordine della magistratura. Ieri infatti l'ex questore Arrigo Molinari ha fatto istanza al tribunale di Sanremo chiedendo che si inibisca la partecipazione del comico alla serata conclusiva del Festival per difendere «i diritti umani e della democrazia». L'udienza si svolgerà stamani alle 11. Convocati sia Benigni sia Baldassarre.
di Rossella Martina
Originally posted by Dragonball
alle volte abbiamo bisogno di maggiore leggerezza
ecco il lanciatore........................................ ........Originally posted by Oscar
Giuliano, lascia o lancia?
Che accadrà stasera a San\remo? Cosa dirà Benigni dopo l'entrata a pancia tesa di Ferrara? E Ferrara sarà in teatro? Con la moglie o con le agguerrite truppe del pollaio? Ci sarà veramente la frittata o si ripiegherà, più tradizionalmente, sui tarallucci? La prima ipotesi è che Giuliano Ferrara si stia divertendo come un pazzo. Benigni non gli sta simpatico e così ha deciso di lanciare dalle colonne del «Foglio» il comitato Boicottiamo Benigni. Una provocazione che servirà a ottenere un bel po' di pubblicità gratuita per il suo giornale e per se stesso. L'editoriale di martedì con cui ha lanciato il Bo.Be è fin troppo chiaro sulla natura a un tempo "seria" della campagna (certi comportamenti di Benigni che Ferrara giudica opportunistici, proprio lo irritano) e a un tempo goliardica e perfino autoironica («... bisogna impedire con sacrosanta indignazione che questo gesto si compia a Sanremo nella pace dei sensi e dei cuori... non ci faremo prendere in braccio da lui né da qualcun altro...»). Giuliano poi addestra Pierluigi Diaco, giornalista Rai che parlerà al DopoFestival che è anche collaboratore del Foglio: parla del Bo.Be, annuncia che anche tu sarai all'Ariston con me a lanciare ortaggi.
Il risultato va oltre ogni aspettativa: Baudo lascia parlare Diaco, gli risponde, si offre come scudo e padella. I media si gettano avidamente sulla Notizia, l'unica in un festival che altrimenti dovrebbe accontentarsi di un tristo crescendo di tette al vento.
Ferrara è strabiliato ma reagisce con la solita acuta velocità e si getta nel surreale agone: rilascia interviste sempre più tuonanti; spinge la demenziale battaglia fino a pubblicare sul Foglio che «Sanremo è come Genova e Baudo è come Scajola»; conciona sul «regime canzonettaro»; sostiene di aver ricevuto 50 biglietti omaggio da Saccà; finge, dopo aver pubblicato le sue vignette pro-Benigni, di licenziare il vignettista Vincino perché «in contrasto con la linea editoriale».
Il mondo politico si spacca, l'indignazione è al massimo, si chiamano in causa le massime autorità dello Stato e della Televisione. Un trionfo. Degli allocchi.
A questo punto Ferrara non può più tirarsi indietro. Si presenta all'Ariston con un intero orto, il servizio d'ordine forse lo blocca e lo disarma, o forse entra tranquillamente, lancia qualcosa (un sedano, un urlo). Benigni, attrezzato con autogru, lo prende in braccio. Interviene Pippo che offre eroicamente le sue parti intime anche a Giulianone. Scoppia la guerra civile. Oppure vanno a cena tutti insieme felici e contenti per l'esilarante quanto produttivo risultato dello spot sinergico. La seconda ipotesi è che quella che doveva essere solo una provocazione, sia sfuggita di mano a Ferrara. Destra e sinistra lo attaccano, il presidente della Rai Baldassarre avverte: «Se Ferrara si presenta con gli ortaggi qualcuno glieli toglierà». Saccà non sta allo scherzo dei biglietti omaggio». Pippo incalza: «Non farò salire Ferrara sul palco».
Giuliano non sa più che fare. Smobilita le teste d'uovo. Si presenta all'Ariston in smoking con la moglie. Becca un po' di fischi, spera che Benigni gli dica almeno «Ferraraccio ti voglio bene» e poi si dilegua.
La terza possibilità è che Ferrara stasera rinunci, non si faccia vedere a Sanremo e poi chieda asilo satirico presso un popolo con un quoziente di intelligenza qualsiasi purché dimostrabile.
Per quanto remota esisterebbe anche una quarta ipotesi: a non presentarsi sarà Benigni. Per ordine della magistratura. Ieri infatti l'ex questore Arrigo Molinari ha fatto istanza al tribunale di Sanremo chiedendo che si inibisca la partecipazione del comico alla serata conclusiva del Festival per difendere «i diritti umani e della democrazia». L'udienza si svolgerà stamani alle 11. Convocati sia Benigni sia Baldassarre.
di Rossella Martina
Gentile signorina Serpilla.ro, la prego vivamente di perdonarmi e di accettare le mie sentite scuse per l'errore commesso.Originally posted by serpilla.ro
signorina.....prego
Buona serata.