I giornalisti al soldo dei "poteri forti" e del grande capitale.
E' in corso una massiccia campagna mediatica, portata avanti in primis dal Corriere della Sera, per gettare discredito e ODIO su una categoria che in un Paese di cultura latino-mediterranea (in cui il lavoro manuale e in particolare quello agricolo sono considerati con disprezzo) già non è vista di buon occhio.
Notate il movimento a tenaglia a cui il comparto agro-zootecnico è sottoposto, da una parte new-global (sappiamo chi sono) e dall'altra la grande industria che vuole tenere bassi i prezzi delle commodities agricole pur continuando ad alzare i prezzi dei prodotti finiti. E' stato ampiamente dimostrato che a fronte di un abbassamento dei prezzi al produttore i prodotti agricoli arrivano sulla tavola di casa con aumenti stratosferici, eppure questi giornalisti sulla busta paga dei poteri forti stanno cercando di instillare nella gente la convinzione che sia l' "agricoltore fancazzista" a far spendere di più la massaia di Voghera.
Notate che proprio la grande industria, responsabile dello sfruttamento e della colonizzazione dei Paesi del Terzo Mondo, adesso pretende (e questo è veramente comico, anzi tragico) di addossare la colpa della povertà di questi alla "Lobby agricola"! Ma signori, qui siamo alla fanta-politica. Già l'appena varata riforma della PAC assesta un duro colpo al futuro degli agricoltori europei (alla faccia della lobby...), adesso si pretende di considerare l'agro-zootecnia al pari di qualsiasi altro settore economico. Come se l'Europa si potesse permettere di lasciare il proprio fabbisogno alimentare nelle mani di India e Cina. Come se il ruolo sociale svolto degli agricoltori nella salvaguardia e nella conservazione del territorio si potesse affidare a una multinazionale. Arriviamo poi alla grande balla dell'agricoltura "biologica", che non potrà MAI soppiantare quella tradizionale (non parlo di ogm) e che rappresenta solo una piccola percentuale del fatturato totale dell'agro-zootecnia europea.

Insomma, mai come in questo caso l'espressione "da che pulpito viene la predica" è stata piena di significato.