Precisamente 58 anni fa il bombardiere statunitense B-29 sopramminato "Enola Gay" sganciava sulla città giapponese di Hiroshima un ordigno nucleare a fissione di uranio denominato "Little Boy". L'esplosione causò la morte si circa 130.000 esseri umani e la completa distruzione della città. Il dolore per una tale perdita di vite umane è sicuramente incancellabile dalle coscienze dell'intera umanità.
Le ragioni dell'uso di questa brutale forza sono varie, ma principalmente si possono ricondurre ad una crudele logica di guerra. La prosecuzione della guerra con un eventuale sbarco in Giappone sarebbe costata milioni di vite umane sia da parte giapponese che da parte americana. Tuttavia va ricordato che i russi avevano iniziato la liberazione della Manciuria, della Corea e dell'isola giapponese di Shakalin(a Nord di Hokkaido), non solo, ma l'Unione Sovietica si andava sempre più affermando come potenza su scala globale e quindi futuro avversario degli Stati Uniti. L'esplosione di un'atomica (poi saranno due con "Fat Boy" che distruggera Nagasakipochi giorni più tardi) mostrava ai sovietici che gli Stati Uniti avevano già raggiunto quello standard tecnologico ed al tempo stesso la resa del Giappone bloccava il loro espansionismo nell'area.
L'esplosione di Little Boy (20 kilitoni) ha cambiato la visione che l'uomo aveva di se stesso e della natura come nulla prima di allora, l'era atomica aveva inizio. La distruzione totale diveniva un'eventualità tecnicamente percorribile, l'uomo stava per ragiungere la capacità di autodistruggersi assieme al pianeta da cui era nato. Seppure il bombardamento inglese di Dresda aveva fatto più vittime(200.000 in uno spietato attacco perpetrato in piena notte sul centro cittadino), l'atomica aveva il potere con un solo ordigno ed in pochi attimi di cancellare un città con tutti i suoi sfortunati abitatnti.
Un giorno triste per il mondo il 6 Agosto, che rimane come monito per scongiurare il ricorso ad armi così devastanti.
Cordiali Saluti
Lorenzo