Probabilmente entro un anno ci sarà la crisi di Governo e Mastella ha in pratica promesso che se ci sarà bisogno darà il suo contributo personale e di parlamentari dell'Udeur eletti nelle liste dell'ulivo. Grazie dell'appoggio.
ROMA – «Altro che ottimo stato di salute. Mi pare che la maggioranza abbia la febbre alta. E che sia cominciata la guerra di successione a Berlusconi. Senza però che ci sia già il Cipollini di turno. Ma, attenzione, fino a dopo le elezioni europee non ci sarà crisi».
– E, a quel punto, lei, Clemente Mastella, con la sua Udeur, sarà pronto a dare una mano al Cavaliere? «Non mi pongo il problema. La Lega non esce».
– Adesso, ma l'anno prossimo? «Il prossimo anno è un altro anno... Vedremo. Certo fino a quando ci sarà Berlusconi nel ruolo attuale, le cose restano come sono».
– Eppure Rutelli e Fassino sostengono che dopo questo governo ci sono solo le elezioni anticipate... «È corretto. Ma in presenza di una crisi non sono né Rutelli né Fassino, né sono io a decidere il da farsi. È invece il Capo dello Stato».
– Torniamo alla febbre della maggioranza: è la Lega che la provoca? «È evidente. La non omogeneità della Lega a questa maggioranza appare sempre più evidente e questo determinerà continui strappi che logoreranno l'organismo senza però giungere, al momento, a conclusioni traumatiche».
– Fino alle Europee assisteremo a un anno intero di guerriglia? «Certo. Il governo riuscirà a fare poco o niente. Ma non si arriverà alla crisi. I leghisti faranno guerriglia. An e Udc si ribellerranno, ma non potranno andare oltre».
– Non c'è il rischio che tutto deflagri prima? «No, almeno al momento. Perché c'è il semestre e perché la stessa Lega dovrà verificare come andranno le Europee. Se, come è accaduto negli ultimi anni, va male, Bossi si porrà il problema di una ditta costretta a chiudere e dovrà scegliere tra una comoda pensione di anzianità al governo e una nuova fase movimentista all'insegna del "Roma ladrona", "Roma padrona". Per me, comunque. È cominciato il crepuscolo della Lega».
– E in tutto questo Berlusconi potrà accettare di campare alla giornata? «L'anomalia di Forza Italia sta finendo. Oggi Berlusconi non è più l'uomo invincibile che con un gesto risolve i problemi e rimette tutto a posto. È sempre un capo riconosciuto, ma come un buon padre di famiglia. Poi ognuno fa quel che gli pare. E, anzi, vedendo il capo ferito, già si preparano alla successione».
– Nel senso? «Nel senso che sta venendo meno il blocco sociale che c'era dietro Forza Italia. E, semmai, la questione che si porrà, nel centrodestra, sarà quella di trovare una collocazione per Berlusconi».
– Quanto all'Ulivo, non sembra che i rapporti con l'Udeur siano migliorati. Anzi. «E per forza. Basta vedere quello che è accaduto alla provincia di Roma. Hanno imbarcato tutti, dalla Fiom alla Caritas. E a noi ci trattano peggio dei clandestini. Adesso dicono che vogliono rimediare. Vedremo».
(giovedì 10 luglio 2003)