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    Exclamation Per la "democrazia" in IRAN, in IRAQ e nell' ISLAM




    Il RIFORMISTA e la VOCE REPUBBLICANA: insieme il 9 luglio per gli studenti iraniani - ROMA - Campo de' Fiori ore 19,00


    Il 9 luglio ricorre il quarto anniversario delle grandi manifestazioni studentesche che infiammarono l'Iran e diedero ossigeno alle politiche riformatrici del Presidente Khatami.
    Quelle politiche sono state insabbiate.
    La conferma e' nei fatti: le autorita' iraniane, almeno per ora, hanno proibito ogni manifestazione diretta a ricordare quel 9 luglio che sembra gia' cosi' lontano.
    E gli studenti iraniani, che pure nei giorni scorsi sono scesi in piazza sfidando la teocrazia al potere, temono che nuove manifestazioni possano indurre le autorita' a calcare la mano nei processi ai quali saranno sottoposti i giovani arrestati di recente.
    Quel nove luglio lo ricorderemo noi: Il RIFORMISTA e LA VOCE REPUBBLICANA. Per dare "voce" a chi ne e' stato privato e l'occasione - ai tanti pacifisti italiani - di essere in prima fila nella difesa dei diritti civili degli studenti dell'Iran.


    tratto da:
    LA VOCE REPUBBLICANA

    del 2 luglio 2003

    Se vuoi aderire all'iniziativa comunica la tua adesione scrivendo a:

    vocerepubblicana@libero.it
    redazione@ilriformista.it

  2. #2
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    Predefinito

    SVEGLIE. IL RIFORMISTA LANCIA UNA MOBILITAZIONE PER GLI STUDENTI DI TEHERAN

    Il nove di luglio saremo tutti iraniani - ROMA - Campo de' Fiori ore 19,00


    Se vuoi aderire all'iniziativa comunica la tua adesione scrivendo a:

    vocerepubblicana@libero.it
    redazione@ilriformista.it

    Il 9 luglio sarà l'anniversario della prima grande manifestazione degli studenti iraniani, duramente repressa nel 1999, e in cui un giovane dimostrante venne ucciso. Per il prossimo 9 luglio, il movimento ha annunciato una grande commemorazione, che si trasformerà in una nuova manifestazione di protesta e chiederà la liberazione dei molti studenti arrestati nelle ultime settimane.
    Sulla Stampa, qualche giorno fa, Piero Fassino ha invitato la sinistra e il movimento pacifista che scese in piazza contro la guerra in Iraq a dar prova di «autonomia e coerenza», a bandire ogni forma di «relativismo» e a compiere atti concreti per sostenere la coraggiosa protesta degli studenti iraniani. Sul Corriere della Sera, Pier Ferdinando Casini si è detto amareggiato per l'indifferenza dell'opinione pubblica. Mentre Paolo Mieli rispondeva che in Italia pace, libertà e democrazia sembra siano evocate esclusivamente come pretesto per prendersela in piazza con gli Usa o con Israele.
    Certo è che l'Europa in generale, e la sinistra in particolare, stanno perdendo un'ottima occasione per aiutare chi combatte per i propri diritti e la propria libertà. Gli studenti e i giovani iraniani si stanno ribellando a un regime teocratico e anacronistico che è rimasto in piedi grazie ad un miscuglio di convenienze commerciali all'estero e di repressione violenta all'interno. Scambiare questa voglia di voltar pagina con un tentativo di riforma islamica dall'interno del regime è miopia. La stragrande maggioranza del popolo è costituita da giovanissimi che sono ancora più occidentalizzati dei loro coetanei del '79, grazie anche a internet e alle televisioni satellitari.
    Questi giovani si meravigliano dell'indifferenza europea. Si scandalizzano quando scoprono che grazie a qualche società europea - in questo caso Ericsson - non possono più navigare su internet in cerca di contatti umani e di libertà.
    In rete c'è un appello che recita in cinque lingue: «Il ministero degli interni, che è sotto il controllo dei cosidetti "riformisti", sta bloccando l'accesso a internet. Con questo gesto Khatami e il suo governo dimostrano di non essere migliori degli oltranzisti. Noi iraniani chiediamo solidarietà ed aiuto ai cittadini liberi e consapevoli del mondo per la nostra lotta contro il regime dittatoriale di Teheran».
    Visto che anche in Italia sono in tanti a lamentarne la mancanza, vorrà dire che una manifestazione in sostegno degli studenti iraniani la faremo noi del Riformista. Il 9 luglio, naturalmente.

    tratto da
    http://www.ilriformista.it/

  3. #3
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    Alcuni iraniani e molti italiani spiegano perché siamo tutti iraniani

    Adesioni convinte, speranzose o polemiche alla nostra manifestazione del 9 luglio

    Egregio Direttore, i sottoscritti vorrebbero esprimere il proprio sostegno, e il sostegno di migliaia di cittadini iraniani residenti in Italia, alla manifestazione indetta dal suo giornale a favore degli studenti iraniani e dell'affermazione di democrazia e libertà nella nostra antica terra. Speriamo questo aiuti a cambiare atteggiamento verso un popolo vessato dalla repressione interna e dall'immagine distorta e dai cliché che da oltre vent'anni gli sono stati cuciti addosso da alcuni mezzi d'informazione e commentatori poco informati e da analisi a volte sbrigative di una realtà infinitamente più complessa, articolata e varia quale è quella dell'Iran. Gli iraniani iniziarono il loro cammino verso la democrazia all'inizio dello scorso secolo. Questo cammino verso una società più giusta e più moderna è stato interrotto diverse volte nell'arco degli ultimi cento anni, ma non si è mai del tutto fermato. Oggi, c'è la concreta speranza che con la forza dei nostri giovani e il sostegno morale dei democratici del mondo potremo finalmente raggiungere questo nostro antico obiettivo di uno stato democratico senza aggettivi. Oltre 2500 anni fa, la Persia, con Ciro il Grande, diede al mondo la prima dichiarazione dei diritti dell'uomo. Oggi non chiediamo altro che il nostro paese torni ad essere la terra dei diritti.
    Caren Davidkhanian direttore
    The italian press digest
    Mitra Divshali artista
    Gharaman Diwanbeighi presidente ass. iraniani residenti in Italia
    Ghazal Ghaemmaghami
    Reza Keradman regista e attore
    Shahroo Kheradmand regista
    Ahmad Rafat giornalista
    Nima Rafat direttore agenzia
    IberPress
    Ardeshir Shodjai architetto
    Hossein Taheri attore

    Caro direttore, aderisco all'iniziativa del suo giornale. Il 9 luglio saremo iraniani anche noi. Si tratta di manifestare a fianco di giovani che lottano per ideali di libertà e di democrazia non diversi dai nostri. La partita che si gioca in Iran non riguarda solo gli iraniani, ma il futuro del medioriente e, più in generale, il rapporto fra Europa e paesi islamici. Un islam diverso è possibile? Secondo gli studenti di Teheran sì. Noi siamo con loro.
    Marco Follini

    Caro Polito, finalmente. Era ora che qualcuno si scuotesse per manifestare contro il tirannico regime teocratico degli ayatollah. La battaglia per la libertà, la democrazia e i diritti umani interessa tutti. Sarei felice che il movimento pacifista si scuotesse dal torpore, superando - una volta tanto - ogni pregiudizio ideologico e anti Usa, per schierarsi contro la tirannide, a fianco degli studenti e di tanti altri giovani che lottano (e pagano) per far crollare un regime islamico oppressivo. Sarò con voi il 9 luglio.
    Aldo Forbice

    Caro direttore, aderisco perché si tratta di un caso in cui manifestare serve non solo a far sentire in pace con la propria coscienza il manifestante di qui, ma soprattutto a tutelare i manifestanti iraniani, che in questo caso rischiano grosso. Tanto più che la causa, la libertà di pensiero, è di quelle su cui c'è ben poco da discutere. O almeno così si spera.
    Giovanni Sabbatucci

    Sono molto in pena per la sorte del mio amico e collega Babak Payami, e per tutti gli studenti e giovani che sognano una terra dove sia possibile esprimere progetti di vita diversi da quelli previsti dal Corano. Per questo aderisco con particolare partecipazione alla vostra iniziativa.
    Paolo Virzì

    Aderisco perché si tratta della protesta contro un regime illiberale che mostra la capacità di resistere a tutti i tentativi di apertura. Nonostante diversi responsi elettorali, ogni volta smentiti da un ordinamento istituzionale antidemocratico. Il vero problema, infatti, è la costituzione, che assegna un potere decisivo ai religiosi. Ma il fatto che al di là dei confini dell'Iran vi siano oggi gli americani e che il regime di Saddam sia crollato, rappresenta senza dubbio una spinta al cambiamento. Non vedo dunque come un democratico europeo possa esitare a dare il proprio appoggio agli studenti iraniani. Per loro si annuncia una repressione che non ha nulla da invidiare a quella dello Scià e che allora si attirò una giusta ondata di indignazione in tutto il mondo. Per questo, pur non potendo essere fisicamente presente, do la mia piena adesione alla vostra manifestazione.
    Ernesto Galli della Loggia

    Fa bene il Riformista a promuovere una manifestazione per l'Iran. La democrazia non può essere privilegio dell'Occidente. La democrazia è l'orizzonte in cui vanno collocate le aspirazioni di tutti i popoli del mondo. L'idea che ogni sommovimento popolare che scuota vecchie e nuove dittature in medioriente debba essere guardato con sospetto perché favorisce l'Occidente è un'idea drammatica. L'innamoramento per il così detto socialismo arabo ha impedito di cogliere il valore progressista della presenza di Israele e non ha aiutato i palestinesi. Oggi Teheran. Il coraggio di quei giovani è straordinario. Chiedendo la democrazia, rischiando la vita per la democrazia, danno il più potente contributo ad una battaglia per un mondo di pace. Le rivoluzioni democratiche, laiche e modernizzatrici, sono il vero antidoto contro il terrorismo e contro l'idea che solo la militarizzazione del mondo può garantire la pace. Pace e democrazia devono procedere assieme. Troppo spesso a sinistra la battaglia per la pace è stata indifferente di fronte al tema della democrazia. Teheran è governata da una dittatura teocratica. L'Occidente non ama se stesso se pensa che la democrazia sia un privilegio destinato a pochi. Non mi piace l'Occidente che si vergogna di sé, dei suoi valori e che, viceversa, in nome del relativismo culturale e politico, dà dignità alle peggiori dittature. Non mi piacerebbe una sinistra che non considerasse i giovani di Theran propri figli, propri fratelli, propri compagni di lotta. Migliaia di bandiere per Teheran e presto.
    Peppino Caldarola

    A nome della Voce Repubblicana, che come è noto da qualche giorno ha ripreso le pubblicazioni, aderiamo alla manifestazione che il Riformista sta organizzando sull'Iran. Vi proponiamo anzi di organizzarla di comune intesa e con assoluto spirito bipartisan. Naturalmente vi confermo l'adesione alla manifestazione non solo mia personale ma anche dell'onorevole Francesco Nucara, segretario del Pri, dell'onorevole Giorgio La Malfa, presidente del Pri e del senatore Antonio Del Pennino. Alla Manifestazione parteciperà l'intera redazione del giornale e un contributo originale sarà assicurato anche dalla Federazione giovanile repubblicana.
    Italico Santoro

    Caro Direttore, è necessario aiutare i riformatori iraniani non tradire se stessi, nonostante tutto. Quando abbiamo scommesso su Khatami, tempo fa, lo abbiamo fatto non perché colpiti da infatuazione ma perché credevamo alla possibilità che quel regime potesse evolvere pacificamente. Dimostrando tra l'altro che Islam e democrazia sono tutt'altro che incompatibili, con buona pace di Richard Perle e dei suoi epigoni a noi più vicini. Oggi Khatami deve dimostrare di che pasta è fatto. E noi dobbiamo fare tutto quanto è nelle nostre possibilità perché gli studenti iraniani e tutte le forze che rischiano ogni giorno per l'evoluzione democratica dell'Iran non si sentano abbandonati dalla sinistra europea. A nessuno serve un'altra Tienanmen. Ai riformatori iraniani spetta il compito di evitarla. La manifestazione promossa dal Riformista per il 9 luglio è un'ottima idea. Ci sarò.
    Umberto Ranieri
    -------
    tratto il 2 luglio 2003 da:
    http://www.ilriformista.it/documenti...sp?id_doc=8696

    Se vuoi aderire all'iniziativa comunica la tua adesione scrivendo a:

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  4. #4
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    Predefinito hanno aderito all'iniziativa

    Caro direttore, aderisco con convinzione all'appello lanciato dal Riformista a sostegno degli studenti iraniani, una battaglia di libertà che è importante sostenere.
    Walter Veltroni

    Plaudo e aderisco alla vostra iniziativa. Il 9 luglio ci sarò.
    Enrico Cisnetto

    Aderiamo alla manifestazione del Riformista del 9 luglio a favore degli studenti iraniani e lo facciamo convinti che l'Occidente o difende la libertà ovunque o non è.
    Giancarlo Santalmassi
    Diana De Marco

    Sono vicino agli studenti iraniani, per questo aderisco volentieri alla manifestazione lanciata dal Riformista. Nel 1972 ebbi la fortuna, appena ventenne, di conoscere l'Iran sotto lo Scià. Nonostante il grande divario tra ricchezza e povertà, uno dei motivi che portarono poi alla destituzione di Reza Palavi, ebbi l'impressione di trovarmi in una terra ricca di cultura e di sensibilità. Partecipavo al Festival des Artes. Tutti i paesi del mondo portarono in quell'occasione spettacoli e cultura. Era una nazione libera e aperta, addirittura moderna. Ricordo quelle tre settimane a Teheran e in altre città della Persia come tra le più belle della mia vita. Per questo mi addolora vedere oggi quel fermento così mortificato, quell'indole aperta alla creatività sotto il tallone dell'intolleranza. Con tutto il rispetto che si deve alle diverse fedi religiose, non esiste una teocrazia giusta. Si chiama sempre e comunque dittatura. Per questo, ripeto, mi sento vicino agli studenti in lotta, alle loro aspirazioni, ai loro sentimenti di libertà e tolleranza.
    Carlo Verdone

    Condivido pienamente il vostro appello a favore della lotta degli studenti iraniani.
    Alberto Bencistà Greve in Chianti - Firenze

    Caro direttore, aderisco con convinzione alla manifestazione promossa dal suo giornale il 9 luglio a sostegno degli studenti iraniani che si stanno battendo perché nel loro paese le libertà non siano vilipese e negate ed il processo democratico non subisca pericolose battute d'arresto. Quanto sta accadendo in queste settimane in Iran va seguito con estrema attenzione dai cittadini e dai governi del mondo intero e richiede un protagonismo in prima persona delle diplomazie dei paesi occidentali soprattutto nel contesto dello scenario mediorientale.
    Pierluigi Castagnetti

    Se penso di aver manifestato anni fa a sostegno del ritorno di Khomeini in Iran mi viene male ancora adesso. Aderisco quindi senza alcuna riserva!
    Maurizio Drappella Collegno

    Caro direttore, aderisco con convinzione al vostro appello per gli studenti iraniani che si battono per la libertà e la democrazia. L'iniziativa del Riformista è apprezzabile sotto ogni punto di vista. La giusta battaglia dei giovani iraniani va sostenuta con impegno e solidarietà, proprio perché sono in gioco la libertà di espressione e i valori profondi e irrinunciabili della democrazia. La vostra è quindi una iniziativa di grande civiltà. Sarò con voi il 9 luglio prossimo. Con stima e amicizia.
    Massimo Pacetti Presidente Conf. Italiana Agricoltori

    Aderiamo alla manifestazione indetta dal Riformista il prossimo 9 luglio a sostegno degli studenti iraniani che invocano democrazia e libertà. E' ora che Khatami imponga una svolta.
    Il Nuovo.it

    Cari amici del Riformista, non so se vi creo qualche problema con questa adesione, ma lo faccio perché condivido la vostra iniziativa per una manifestazione di solidarietà con gli studenti iraniani, quattromila dei quali sono stati incarcerati. Lo faccio anche perché non vedo mobilitazioni di altro tipo: i no global e i pacifisti non si spendono per queste sciocchezze. Aderisco alla vostra iniziativa con lo stesso spirito con il quale ho partecipato alle due iniziative del Foglio, per Israele e per gli Usa dopo l'11 settembre. La lotta per la libertà deve unire anche coloro che sono in dissenso su molte altre cose: avversari, ma non nemici e, possibilmente, da distruggere. Un saluto
    Fabrizio Cicchitto

    Gentile direttore, do la mia adesione alla vostra iniziativa del 9 luglio. Cordiali saluti
    Claudio Martini Presidente
    regione Toscana

    Sottoscrivo il vostro appello a sostegno degli studenti iraniani manifestanti per la libertà e contro l'attuale regime. Aderisco inoltre alla vostra manifestazione del 9 luglio.
    Mario Del Pero
    Università di Bologna

    Aderisco all'appello lanciato dal vostro giornale a sostegno degli studenti iraniani.
    Cristina Picciolo Roma

    Caro direttore, aderisco alla manifestazione del 9. Gli studenti iraniani, dall'interno dell'Islam, affermano in termini collettivi ciò che Emmanuel Mounier, precorrendo il Concilio Vaticano II, affermava per la Chiesa cattolica nel 1946: «In tutti i tempi lo zelo ha sbarrato le vie delle fede, la propaganda ha respinto l'intelligenza e le menzogne dei devoti hanno distolto dalla devozione. E' forse necessario che da un lato si voglia liberare l'uomo e che dall'altro si esiti a trattarlo come adulto?».
    Stefano Ceccanti

    Cari Amici, aderisco con grande piacere al vostro appello per gli studenti iraniani, e vi annuncio che sarò con voi in piazza il 9 luglio. Ve lo sareste mai aspettati da un fogliante italoforzuto come il sottoscritto? Cordiali saluti
    Paolo Zanetto Resp. Esteri
    Forza Italia Giovani

    Anche se non condivido alcuni vostri punti di vista, sottoscrivo l'appello a mobilitarsi per esprimere la nostra solidarietà alla lotta degli studenti iraniani. Vorrei che si organizzassero iniziative pubbliche e manifestazioni di ogni genere per portare questa realtà all'attenzione dell'opinione pubblica e per far sentire al potere iraniano la pressione di tutti i democratici del mondo per la tutela e l'allargamento dei diritti civili anche in Iran.
    Costante Amadori Cesena

    Desidero aderire all'iniziativa del Riformista per la manifestazione del 9 luglio a sostegno della libertà di informazione degli studenti iraniani.
    Roberto Defez

    Sono un'iscritta ds e parteciperò alla vostra iniziativa in favore della democratizzazione dell'Iran. E' vero che, come sostiene Fassino, non è più il momento di atteggiamenti "relativisti" e i diritti e la dignità delle persone sono quanto di più prezioso abbiamo.
    Raffaella Liberati Internet

    Aderisco all'iniziativa a sostegno degli studenti iraniani per la democrazia con lo stesso spirito con cui ho aderito alle manifestazioni per la pace.
    Cecilia Cagnola Internet

    Caro direttore, alle manifestazioni convocate per promuovere i diritti civili e le libertà nei paesi che le hanno smarrite o non le hanno mai avute, c'è sempre stata una significativa presenza dei socialisti italiani, che hanno combattuto per oltre mezzo secolo contro gli Stati totalitari. A maggior ragione, contro questa dittatura teocratica dell'Iran è opportuno stare al fianco dei giovani studenti. Ed è per tali motivi che il mio partito sarà presente con voi il 9 luglio.
    Bobo Craxi

    Aderisco alla vostra giusta iniziativa in difesa del diritto al dissenso degli studenti iraniani. Auspico che non si chiudano i margini di democrazia che si erano aperti in Iran e che la mobilitazione in quel Paese, nel nostro e negli altri Paesi del mondo possa produrre effetti positivi.
    Alberta De Simone Deputata Ds

    Aderisco con convinzione all'iniziativa del Riformista a sostegno degli studenti iraniani. Far sentire il 9 luglio, in occasione della "giornata dello studente", il forte e motivato sostegno alle ragioni di libertà e giustizia per le centinaia di studenti detenuti nelle carceri iraniane, per aver espresso opinioni contrarie alla repressione del regime, è doveroso. Ai giovani iraniani che lottano contro un regime teocratico repressivo, va fatta sentire la solidarietà internazionale per "bucare" il sipario nero dietro il quale il regime iraniano tende a nascondere tutto, dopo aver oscurato i canali di comunicazione satellitari e la rete Internet, per negare alcuni degli strumenti con i quali gli studenti hanno organizzato e fatto vivere la loro mobilitazione. Le battaglie di democrazia delle ragazze e dei ragazzi che vivono nel cuore dell'Islam non possono vedere la sinistra riformista ed i progressisti indifferenti. Ci riguarda e, pertanto, è la nostra stessa lotta.
    Marco Travaglini Direzione naz. Ds

    Caro direttore, aderisco a nome della Margherita all'appello lanciato dal Riformista a sostegno della manifestazione degli studenti iraniani. Abbiamo seguito con grande interesse la crescente mobilitazione e le manifestazioni studentesche che hanno inteso rivendicare coraggiosamente maggiore democrazia nel proprio paese. E' proprio l'azione in corso da parte degli studenti a segnalare una maturità di condizioni nella società iraniana che deve essere aiutata ad evolvere e a sfociare in un più avanzato equilibrio interno. Il Consiglio europeo di Salonicco, nella conclusione dei suoi lavori, ha sottolineato l'esigenza di significativi sviluppi positivi in materia di diritti dell'uomo in Iran, incluso il trattamento riservato alle recenti manifestazioni. A questo proposito, giungono segnali preoccupanti che descrivono uno scenario di repressioni in corso e di detenzioni preventive effettuate con arresti "clandestini" di cui sarebbero state vittime oltre un migliaio di studenti. La richiesta per una commissione indipendente incaricata di indagare sugli "attacchi" subiti dagli studenti è stata sollecitata nei giorni scorsi dallo Human Rights Watch. Anche per questo l'Occidente, che vuol dire innanzitutto l'Unione europea ma anche quella parte degli Stati Uniti che non si ritrova nelle posizioni di Kagan e dell'amministrazione Bush, devono saper interpretare la domanda degli studenti iraniani e le loro sollecitazioni per aiutare e per favorire ogni possibile passo in direzione di una evoluzione democratica del paese. Non intendiamo dimenticare le tante speranze suscitate dal presidente Khatami negli scorsi anni ed il suo ruolo di interprete delle spinte più avanzate della società iraniana. Per questo riteniamo che debba essere incalzato in questo momento da parte delle forze politiche e della diplomazia dei paesi occidentali in direzione di una positiva evoluzione democratica di un paese che svolge un importante ruolo di stabilità nel contesto dello scenario mediorientale. In questo momento il mondo non ha bisogno né di un'altra Baghdad, della pretesa cioè di imporre la "democrazia" con la forza delle armi, né tanto meno di un'altra Tian An Men.
    Lapo Pistelli Resp. Esteri
    Margherita

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    Predefinito Hanno aderito all'iniziativa

    Aderisco convinto alla manifestazione del 9 luglio. Quella degli studenti iraniani è una causa di libertà che deve (o dovrebbe) riunire tutti coloro che affermano di avere a cuore certi valori, al di là delle convinzioni politiche e delle scelte di campo. Il risorgimento iraniano è ancora fragile, ma nutre una straordinaria speranza. Non solo per quel popolo. Lasciarla avvizzire farebbe gravare una pesante e ineliminabile responsabilità sull'Europa di oggi.
    Stefano Folli

    Caro direttore, aderisco all'iniziativa per il 9 luglio a fianco di giovani che lottano per ideali di libertà e di democrazia in Iran.
    Nader Javaheri

    Caro direttore, aderisco all'appello lanciato dal Riformista per la manifestazione del 9 luglio in sostegno degli studenti iraniani.
    Adriano Sofri

    Aderisco alla manifestazione per l'Iran. Cordialmente
    Augusto Barbera

    Caro direttore, la democrazia non si può esportare con i bombardieri (checché ne pensino i new-con americani), ma è obbligatorio da parte nostra sostenere coloro che nei propri paesi si battono per la democrazia, com'è il caso degli studenti iraniani. Per questo aderisco alla vostra iniziativa del 9 luglio. E mi piace farlo oggi, nello stesso giorno in cui una parte della sinistra manifesta a Roma a favore di Castro (hai capito bene, a favore di Castro, non delle sue vittime). Molte sono le anime della sinistra: è bene fare chiarezza e distinguere tra coloro che stanno con i dittatori e coloro che stanno con le loro vittime, a Cuba come in Iran. A proposito: cosa fa Agnoletto?
    Miriam Mafai

    Aderisco alla vostra iniziativa in favore degli studenti iraniani.
    Enzo Siciliano

    Egregio direttore, perché aderire? Per la motivazione più banale del mondo: perché sto dalla parte della democrazia. Perché il regime iraniano non è democratico? Beh, un governo non diventa democratico perché è andato al potere con libere elezioni, è democratico solo se permette al proprio popolo di mandarlo democraticamente a casa.
    Davide Romano Segretario Amici di Israele

    Aderisco all'iniziativa del Riformista a sostegno della lotta per la libertà e contro il regime teocratico dell'Iran, l'Europa e l'Italia devono stare a fianco degli studenti iraniani.
    Marco Ciolella Segretario Assomeccanica-Cna

    Caro direttore, non ho molto da aggiungere a quanto altri hanno scritto, nel Riformista di venerdì e sabato, sulle ragioni per cui è oggi necessario manifestare al fianco degli studenti e dei democratici iraniani. Se non questo: che la solidarietà internazionale deve raggiungere tutti coloro che vivono in paesi nei quali la vita delle persone, la democrazia e i diritti umani sono gravemente oltraggiati: dalla Cecenia al Vietnam, dalla Nigeria delle donne condannate a morte al Sudan, dal Congo dei massacri a Cuba e alla Birmania di Aung San Suu Kyi. Anche quando si ha la sensazione di vuotare il mare con un secchiello, si ha il dovere di provarci. Per questo mi congratulo con la vostra iniziativa e il 9 luglio, a Roma, ci sarò anch'io. Cordialmente
    Gianni Sofri

    Caro direttore, aderiamo alla manifestazione promossa dal Riformista, il 9 luglio. I socialisti riformisti non da oggi sono convinti della necessità di incoraggiare un reale processo di democratizzazione nei paesi dell'area mediorientale. Oggi, dobbiamo saper cogliere l'opportunità che la sconfitta di Saddam in Iraq rappresenta. Riteniamo che sia fondamentale il sostegno europeo, e in particolare della sinistra europea, per far proseguire le spinte riformatrici nella giusta direzione: quella di un futuro libero e democratico. La direzione verso cui i giovani iraniani si stanno muovendo. Il 9 luglio il Nuovo Psi e la federazione dei Giovani socialisti ci saranno, per camminare verso un Islam democratico.
    Gianni De Michelis Segretario Nuovo Psi

    Egregio direttore, mi congratulo per la manifestazione che avete indetto per il 9 luglio a sostegno della democrazia contro l'oscurantismo islamico. Aderisco volentieri personalmente e a nome della mia rivista Lettera Internazionale.
    Federico Coen Direttore Lettera Internazionale

    Caro direttore, aderisco con molta convinzione alla manifestazione del 9 luglio. La democrazia e i diritti umani sono l'orizzonte in cui collocare le aspirazioni di tutti i popoli del mondo. Oggi per gli studenti in Iran, per la loro libertà e il loro coraggio. Sempre per le tante donne nel mondo che pagano i prezzi più alti di oscurantismi, fondamentalismi e principi illiberali nelle diverse civiltà. Sono donne assurte a simbolo come Amina Lawal, Aung San Suu Kyi, Ingrid Betancourt. La mobilitazione mondiale delle coscienze è un antidoto prezioso, una riserva essenziale per dare forza a una politica che sappia ridisegnare un nuovo ordine democratico mondiale e uno sviluppo più giusto e umanizzante.
    Barbara Pollastrini Deputata Ds

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    Predefinito Hanno aderito all'iniziativa

    Caro direttore, democrazia e libertà prima di tutto. Quindi aderisco con piacere all'appello in favore degli studenti iraniani e sarò presente alla manifestazione del 9 luglio a Campo de' Fiori in ricordo di quanto accaduto quattro anni fa.
    Enrico Gasbarra

    Caro direttore, aderisco alla manifestazione di solidarietà con gli studenti iraniani del 9 luglio nello spirito di chi era e resta convinto che la democrazia (proprio come la rivoluzione) non si esporta, ma va sostenuta e appoggiata ovunque qualcuno scenda coraggiosamente sul terreno in suo nome, pagando i prezzi del caso. Un saluto cordiale e affettuoso
    Paolo Franchi

    Caro direttore, aderisco alla vostra proposta di manifestazione perché manifestare a sostegno della pace e della democrazia non deve essere - come per molti aspetti è stata l'opposizione dei pacifisti arcobaleno al conflitto in Iraq - solo l'espressione borghese dell'opposizione ideologica a uno Stato, ma l'affermazione quotidiana di un valore.
    Massimo Ferlini Vicepresidente di Compagnia delle Opere

    Caro direttore, aderisco all'appello lanciato dal Riformista a sostegno degli studenti iraniani. Sarò con voi per sostenere la libertà e la democrazia.
    Luigi Tornari direttore Rtl 102.5

    Convinti che la democrazia sia l'unica strada plausibile alla pace tra Israele e il mondo islamico, aderiamo con passione alla vostra iniziativa in favore dei giovani e dei democratici iraniani. Facciamo in modo che Israele non resti la sola democrazia del Vicino Oriente.
    Piero Terracina Ass. romana
    Italia-Israele

    Socialista craxiano della diaspora, senza partito, sarò convintamente alle 18.55 sotto la statua di Giordano Bruno il 9 luglio. Complimenti
    Armando Lauri Marino

    Caro direttore, la cultura si coniuga con libertà. La possibilità di esprimere pienamente la propria identità è il fondamento della democrazia. Per questo aderiamo, con convinzione, alla manifestazione del 9 luglio a sostegno degli studenti iraniani.
    Katia Bellillo
    Gabriella Pistone Deputate Pdci

    Caro direttore, aderisco all'iniziativa del Riformista in appoggio agli studenti iraniani che manifestano per una maggiore democrazia nel loro paese e mi auguro che a Teheran non ci siano bagni di sangue. Ritengo però errata la richiesta a Khatami, da parte di 106 leader del movimento studentesco, di dimettersi. Se è vero che all'azione riformatrice del presidente iraniano non sono corrisposti tutti i risultati sperati dai milioni di giovani che ne hanno determinato l'elezione per due mandati consecutivi, è altrettanto vero che, in un paese nel quale il controllo delle forze armate e degli apparati della pubblica amministrazione è saldamente nelle mani della suprema guida spirituale, Khatami rappresenta l'unica concreta speranza di cambiamento, per quanto inevitabilmente lento, del sistema di potere iraniano. L'Italia è stato qualche anno fa il primo paese occidentale ad avviare un'azione finalizzata al miglioramento delle relazioni tra l'Iran e la comunità internazionale. In particolare dal 1997 si sono fatti sempre più intensi e costruttivi i contatti politici, commerciali e culturali tra le due parti. Il mio auspicio è che l'Italia colga l'occasione offertale dal semestre di presidenza dell'Ue per spingere gli altri governi europei, dopo il generale entusiasmo che aveva accolto la prima elezione di Khatami, ad un rinnovato sostegno all'attuale governo di Teheran. Non potendo applicare all'Iran il concetto di "democrazia all'occidentale" e non potendo realisticamente pretendere tutto e subito, dobbiamo prendere atto del fatto che quella di Khatami è oggi l'unica ricetta in grado di coniugare la tradizione islamica con la modernità.
    Gennaro Malgieri Direttore
    Secolo d'Italia

    Aderisco all'iniziativa in sostegno degli studenti iraniani.
    Vittorio Campione

    Italianieuropei ha dedicato spazio e attenzione al confronto tra mondo islamico e mondo occidentale, alle reciproche rappresentazioni di questi due mondi e alle tensioni che attraversano l'Islam. Nella nostra diversità di idee e di analisi, siamo convinti che la strada per la sconfitta dei fondamentalismi passi anche per una riforma democratica dell'Iran. E vediamo nelle manifestazioni studentesche di questi giorni una grande occasione a disposizione di tutti i riformatori iraniani. L'Europa deve rendere ben visibile il proprio sostegno a queste forze, senza cedere alla tentazione dell'indifferenza. Anche per questo l'idea del Riformista è ottima e ha la nostra adesione.
    Khaled Fouad Allam
    Salvatore Biasco
    Cesare Pinelli
    Mario Pirani
    Giampiero Rasimelli
    Andrea Romano
    Federico Romero
    Giulio Sapelli
    Salvatore Veca

    A fianco degli studenti iraniani, aderiamo alla manifestazione per l'affermazione delle fondamentali libertà di opinione e di informazione e per la conquista dei diritti civili.
    Maria Grazia Molinari componente minoranza Giunta Fnsi
    Maurizio Andriolo Presidente Ass. Lombarda Giornalisti
    Giovanni Negri Vicepresidente Ass. Lombarda Giornalisti
    David Messina, Isotta Gaeta Marco Volpati.

    La Segreteria della Cgil intende aderire alla manifestazione promossa dal giornale Il Riformista per esprimere il proprio sostegno agli obiettivi e alle iniziative degli studenti iraniani, che chiedono all'attuale Governo democrazia e libertà. Intendiamo farlo stabilendo una netta continuità tra il nostro impegno per la pace, contro la guerra, di questi mesi e la solidarietà e l'attiva partecipazione all'attuale fase della battaglia per il processo di democratizzazione dell'Iran, attraversato da profonde contraddizioni tra le forze conservatrici e quelle che sostengono un effettivo cambiamento del paese. Per questa ragione riteniamo sconcertanti speciose argomentazioni, portate da alcuni sottoscrittori dell'appello del Riformista, che tendono a contrapporre l'autenticità democratica di questa iniziativa all'ampia ed estesa mobilitazione per la pace di cui si adombra invece un carattere strumentale e fazioso. Sono infatti quegli stessi valori, di rispetto del diritto alla vita, di libertà di ogni popolo nel costruire e nello scegliere il proprio futuro, che hanno animato il nostro impegno contro la guerra e che animano oggi il nostro sostegno all'affermazione piena della democrazia e dei diritti politici in Iran.
    La segreteria della Cgil

    La scelta dei parlamentari
    Aderiamo con convinzione alla proposta di una manifestazione in sostegno degli studenti iraniani il prossimo 9 luglio, promossa dal quotidiano Il Riformista. Il 9 luglio è l'anniversario della prima grande manifestazione degli studenti iraniani, duramente repressa nel 1999, e in cui un giovane dimostrante venne ucciso. Il 9 luglio, il movimento ha annunciato una grande commemorazione, che si trasformerà in una nuova manifestazione di protesta e chiederà la liberazione dei molti studenti arrestati nelle ultime settimane. Certo è che l'Europa sta perdendo un'ottima occasione per aiutare chi combatte per i propri diritti e la propria libertà. Gli studenti e i giovani iraniani si stanno ribellando a un regime teocratico e anacronistico che è rimasto in piedi grazie ad un miscuglio di convenienze commerciali all'estero e di repressione violenta all'interno. Scambiare questa voglia di voltar pagina con un tentativo di riforma islamica dall'interno del regime è miopia. La stragrande maggioranza del popolo è costituita da giovanissimi che sono ancora più occidentalizzati dei loro coetanei del '79, grazie anche a internet e alle televisioni satellitari. Questi giovani si meravigliano dell'indifferenza europea. Si scandalizzano quando scoprono che grazie a qualche società europea - in questo caso Ericsson - non possono più navigare su internet in cerca di contatti umani e di libertà. In rete c'è un appello che recita in cinque lingue: «Il ministero degli interni, che è sotto il controllo dei cosidetti "riformisti", sta bloccando l'accesso a internet. Con questo gesto Khatami e il suo governo dimostrano di non essere migliori degli oltranzisti. Noi iraniani chiediamo solidarietà ed aiuto ai cittadini liberi e consapevoli del mondo per la nostra lotta contro il regime dittatoriale di Teheran». Il 9 luglio manifesteremo anche noi per la libertà e la democrazia in Iran, contro un regime illiberale che continua a resistere ad ogni apertura. Il 9 luglio saremo tutti iraniani.
    Gianni Vernetti Margherita
    Alberto Nigra Ds
    Marco Zacchera An
    Marco Lion Verdi
    Bobo Craxi Nuovo Psi
    Gianpietro Scherini Forza Italia
    Gianfranco Cozzi Udc
    Salvatore Adduce Ds
    Gianantonio Arnoldi Forza Italia
    Roberto Barbieri Ds
    Giorgio Benvenuto Ds
    Marco Boato Misto
    Salvatore Buglio Ds
    Claudio Burlando Ds
    Giovanni Burtone Margherita
    Antonello Cabras Ds
    Peppino Caldarola Ds
    Giovanni Carbonella Margherita
    Enzo Ceremigna Sdi
    Franca Chiaromonte Ds
    Massimo Cialente Ds
    Fabrizio Cicchitto Forza Italia
    Margherita Coluccini Ds
    Elena Cordoni Ds
    Michele Cossa Liberaldemocratici
    Giuseppe Cossiga Forza Italia
    Nicola Crisci Ds
    Guido Crosetto Forza Italia
    Luigi D'Agrò Udc
    Lello Di Gioia Sdi
    Lorenzo Diana Ds
    Ciro Falanga Forza Italia
    Beppe Fanfani Margherita
    Marco Filippeschi Ds
    Renato Galeazzi Ds
    Sergio Gambini Ds
    Fabio Garagnani Forza Italia
    Paolo Gentiloni Margherita
    Roberto Giachetti Margherita
    Nando Gigli Forza Italia
    Gaspare Giudice Forza Italia
    Massimo Grillo Udc
    Franco Grotto Sdi
    Giovanni Kessler Ds
    Grazia Labate Ds
    Roberto Lavagnini Forza Italia
    Ivano Leccisi Forza Italia
    Mario Lettieri Margherita
    Santino Loddo Margherita
    Renzo Lusetti Margherita
    Antonio Maccanico Margherita
    Pierluigi Mantini Margherita
    Alessandro Maran Ds
    Luca Marcora Margherita
    Arnaldo Mariotti Ds
    Riccardo Marone Ds
    Giovanni Marras Forza Italia
    Andrea Martella Ds
    Pietro Maurandi Ds
    Graziano Mazzarello Ds
    Antonio Mereu Udc
    Giorgio Merlo Margherita
    Riccardo Milana Margherita
    Vincenzo Milioto Nuovo Psi
    Maurizio Molinari Margherita
    Donato Mosella Margherita
    Osvaldo Napoli Forza Italia
    Nicolò Nicolosi
    Liberaldemocratici
    Mario Oliverio Ds
    Antonio Palmieri Forza Italia
    Donato Piglionica Ds
    Silvana Pisa Ds
    Rino Piscitello Margherita
    Erminio Quartiani Ds
    Carla Rocchi Margherita
    Carlo Rognoni Ds
    Nicola Rossi Ds
    Orlando Ruggieri Margherita
    Antonio Rusconi Margherita
    Roberto Ruta Margherita
    Paolo Santulli Forza Italia
    Giuseppe Saro Forza Italia
    Benito Savo Forza Italia
    Giannicola Sinisi Margherita
    Marco Stradiotto Margherita
    Alberto Stramaccioni Ds
    Marco Susini Ds
    Italo Tanoni Margherita
    Francesco Tolotti Ds
    Domenico Tuccillo Margherita
    Michele Vianello Ds
    Roberto Villetti Sdi
    Domenico Volpini Margherita
    Luana Zanella Verdi

    Se vuoi aderire all'iniziativa comunica la tua adesione scrivendo a:

    vocerepubblicana@libero.it
    redazione@ilriformista.it

  7. #7
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    La Fgr aderisce alla manifestazione indetta da "La Voce Repubblicana" e da "Il Riformista"

    La Federazione Giovanile Repubblicana ha aderito alla manifestazione indetta dal "Riformista" e dalla "Voce Repubblicana". Fa bene il Riformista a promuovere una manifestazione per l'Iran. La democrazia non può essere privilegio dell'Occidente. La democrazia è l'orizzonte in cui vanno collocate le aspirazioni di tutti i popoli del mondo. Il 9 luglio sarà l'anniversario della prima grande manifestazione degli studenti iraniani, duramente repressa nel 1999, e in cui un giovane dimostrante venne ucciso. Per il prossimo 9 luglio, il movimento studentesco Iraniano ha annunciato una grande commemorazione, che si trasformerà in una nuova manifestazione di protesta e chiederà la liberazione dei molti studenti arrestati nelle ultime settimane. Troppo spesso a sinistra la battaglia per la pace è stata indifferente di fronte al tema della democrazia il 9 Luglio sara' l'occasione giusta per dimostrare un cambiamento di direzione che siamo sicuri giovera' molto all' immagine dell'Italia; i paesi Occidentali non possono ammettere al proprio interno divisioni su un tema,quello della Democrazia,che da tempo li contraddistingue nel mondo. La Federazione Giovanile Repubblicana non puo' che esprimere una piena e assoluta solidarietà a quanti, giovani e non giovani, esponenti del mondo laico e del mondo religioso, si battono contro una concezione teocratica del potere, contro una visione integralista della religione e contro quella che giustamente definiscono l'"eresia" dell'esercizio di un potere assoluto.

    Roma, 3 luglio 2003

    tratto da http://www.pri.it/html/Home%20pri.html

  8. #8
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    ci vorrebbe un la Malfa iraniano.....

  9. #9
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    Originally posted by Pasquin0
    ci vorrebbe un la Malfa irakeno.....
    ----------------------
    questa me la dovresti spiegare ... perche' non l'ho capita ... a meno che tu non intenda evidenziare la scarsissima "laicita" di quelle terre.
    Mi sembra una di quelle frasi dove poi ognuno e' libero di dare le interpretazioni che vuole ... poi qua si parla di Iran e non di Iraq ...
    Chiedo ulteriori lumi al buon PasquinO ... se vorra' onorarci del suo pungolo !

  10. #10
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    Mercoledì 9 luglio h. 10.00

    Sit-in di protesta davanti all'ambasciata iraniana
    (Via Nomentana 361 Roma)

    Organizzata da "La Voce Repubblicana" e "Il Riformista"

    h. 15.00 Staffetta oratoria di protesta contro il DDL in tema di PMA di fronte al Senato-Corsia Agonale

    h. 19.00 Serata di solidarietà per gli studenti di Teheran a Campo de' Fiori (Roma)

    Organizzata da "La Voce Repubblicana" e "Il Riformista"

    tratto dal sito web del

 

 
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