NEL CESSO!!!
"Tricolore ben collocato o scatterà la sanzione"
Circolare del prefetto di Roma, Emilio Del Mese, che sollecita le forze dell'ordine a controllare la disposizione sugli edifici pubblici della bandiera nazionale.
ROMA - "La bandiera italiana deve avere il posto d'onore, quello in massima evidenza sulla facciata dell'edificio pubblico su cui è issata. Non deve essere in cattive condizioni o isolata rispetto a quella Europea o addirittura del Comune". Il prefetto di Roma, Emilio Del Mese, firma una circolare dal sapore antico riguardo la "corretta esposizione" dei vessilli tricolori all'esterno di scuole e municipi, enti e uffici di rappresentanza dello Stato. La comunicazione è per di più indirizzata non solo ai diversi responsabili amministrativi, dalla Provincia alla Regione - chiamati in causa direttamente per la loro responsabilità - ma anche ai vari organi delle forze dell'ordine, polizia, carabinieri, guardia di finanza. "Si richiama l'attenzione sull'osservanza delle norme contenute nel decreto numero 121 del 7 aprile 2000, a firma di Carlo Azeglio Ciampi...".
Il messaggio un po' patriottico e un po' burocratico ma chiaro: "Bisogna vigilare sull'esatto adempimento delle disposizioni relative all'esposizione delle bandiere (...) Il posto d'onore tra più bandiere sia sempre riservato alla Bandiera Nazionale, alla quale spetta la posizione di destra oppure, e le bandiere esposte sono in numero dispari, quella centrale, mentre alla bandiera europea è riservata la seconda posizione". Inoltre Del Mese invita i destinatari a "verificare il buono stato delle bandiere, provvedendo in caso di usura, all'eventuale tempestiva sostituzione. E laddove le forze dell'ordine, nel corso degli ordinari servizi di controllo, riscontrassero inesattezze e irregolarità, sono chiamate a darne immediata comunicazione all'Ufficio Territoriale del Governo".
Come mai tanta decisione? E' lo stesso prefetto a spiegarlo, in forma ufficiale: "In considerazione dell'imminenza del semestre di presidenza italiana dell'Unione Europea e del particolare che il presidente della Repubblica desidera sia attribuito ai simboli ed agli emblemi della Repubblica Italia". Ma è l'aspetto ufficioso quello che fa capire il vero perché: "Troppe volte negli edifici pubblici in questi mesi appena passati - si spiega da via IV novembre - la bandiera italiana è passata in secondo piano rispetto a quella della pace". Un richiamo alla legge "da osservare" è allora un buon metodo per riportare tutto al suo posto. L'interrogativo che rimane sullo sfondo è quello che coinvolge la "scelta" del vessillo. Non ha mai finito di operare la commissione nominata dal Parlamento per la scelta dei colori originali (verde prato, bianco panna e rosso pomodoro) e non è quindi mai stato fornito un riferimento cromatico ufficiale. "Ci si arrangerà", commentano laconici dagli uffici di Del Mese.
(12 GIUGNO 2003; ORE 155)
Ehm potete cancellarlo non avevo visto che Fenrir aveva postato lo stesso articolo