Morto Cattabiani ?

[Mjollnir]

Mi è arrivata dalla mailing list della Asefi:

ADDIO ALLO SCRITTORE ALFREDO CATTABIANI

Fu il primo direttore della Rusconi

Portò in Italia Il signore degli anelli di Tolkien. Fu la vera anima della casa editrice Rusconi, qualcuno dice il fondatore di fatto. Alfredo Cattabiani, 65 anni, scrittore e giornalista, è morto ieri nella sua casa di Santa Marinella, vicino a Roma, dopo una lunga malattia. Era nato a Torino il 26 maggio 1937. Studioso di storia delle religioni, era una vera autorità in campo di simbolismo e tradizioni popolari. Dal ’69 al ’79 fu il direttore editoriale della Rusconi a Milano, guidandone le scelte (come quella di Tolkien). La rese, come ricordava Quirino Principe, che fu fra i suoi collaboratori, «scandalosa, poiché politicamente e culturalmente scorrettissima, tale da scontentare la "sinistra" ma anche (e forse più) la "destra"». Fra i numerosi saggi scritti da Cattabiani, quelli dedicati ai Santi d’Italia (Rizzoli), al Calendario (Rusconi), al Lunario, Planetario e all’Acquario (Mondadori).

Da Corriere della Sera 19/5/2003

[Senatore]

Originally posted by Mjollnir
Mi è arrivata dalla mailing list della Asefi:

ADDIO ALLO SCRITTORE ALFREDO CATTABIANI

Fu il primo direttore della Rusconi

Portò in Italia Il signore degli anelli di Tolkien. Fu la vera anima della casa editrice Rusconi, qualcuno dice il fondatore di fatto. Alfredo Cattabiani, 65 anni, scrittore e giornalista, è morto ieri nella sua casa di Santa Marinella, vicino a Roma, dopo una lunga malattia. Era nato a Torino il 26 maggio 1937. Studioso di storia delle religioni, era una vera autorità in campo di simbolismo e tradizioni popolari. Dal ’69 al ’79 fu il direttore editoriale della Rusconi a Milano, guidandone le scelte (come quella di Tolkien). La rese, come ricordava Quirino Principe, che fu fra i suoi collaboratori, «scandalosa, poiché politicamente e culturalmente scorrettissima, tale da scontentare la "sinistra" ma anche (e forse più) la "destra"». Fra i numerosi saggi scritti da Cattabiani, quelli dedicati ai Santi d’Italia (Rizzoli), al Calendario (Rusconi), al Lunario, Planetario e all’Acquario (Mondadori).

Da Corriere della Sera 19/5/2003

Caro Mjollnir, anch'io ho ricevuto questa dolorosa notiza, che risale a due giorni fa. Volevo postarla, ma ero stupito che a distanza di un giorno e mezzo nessuno avesse ancora provveduto e ho preferito aspettare.
La notizia è passata pittosto inosservata e si capisce perchè, visto che le iniziative editoriali di Cattabiani erano sempre anticonformiste e scomode un pò a tutti, compresa la Chiesa cattolica.
Abbiamo perso una grandissima personalità, autore tralaltro di numerosi saggi sui simboli della natura, nei suoi diversi ordini.
In compenso abbiamo ancora il vecchissimo Bobbio, che fu di Cattabiani controrelatore alla tesi di laurea, sul pensiero di de Maistre. Pensate che il buonista Bobbio, tanto civile e innamorato dei diritti della umanità, fece una scenata in sede di discussione della tesi, perchè non poteva soffrire de Maistre; per fortuna un altro esaminatore, più intelligente del vecchio buonista, salvo l'allora giovane Cattabiani, permettendogli di ottenere il massimo dei voti. Spero vivamente che il pessimo Bobbio non abbia unito la sua inutile partecipazione al lutto della famiglia.
Saluti

[nhmem]

Originally posted by Senatore
Caro Mjollnir, anch'io ho ricevuto questa dolorosa notiza, che risale a due giorni fa. Volevo postarla, ma ero stupito che a distanza di un giorno e mezzo nessuno avesse ancora provveduto e ho preferito aspettare.
La notizia è passata pittosto inosservata e si capisce perchè, visto che le iniziative editoriali di Cattabiani erano sempre anticonformiste e scomode un pò a tutti, compresa la Chiesa cattolica.
Abbiamo perso una grandissima personalità, autore tralaltro di numerosi saggi sui simboli della natura, nei suoi diversi ordini.

Anche io ho preferito aspettare per gli stessi motivi.

Cattabiani era prima di tutto un uomo della Tradizione e solo (poco) dopo un appartente alla tradizione cattolica.

La sua scomparsa è una perdita per tutti.

[runen]

E' stata una perdita gravissima. Ero amico e "allievo" di Cattabiani, e la sua scomparsa mi risulta a maggior ragione dolorosa.

[Conte Jean]

Ricevo e pubblico a Vs. favore dalla mailing-list di Airesis.

____________

Come molti avranno ormai appreso dai giornali, il 18 maggio scorso è morto
nella sua casa di Santa Marinella, vicino a Roma, dopo una lunga malattia,
lo scrittore Alfredo Cattabiani. Nato a Torino il 26 maggio 1937, Cattabiani
e' stato uno degli intellettuali più liberi e delle menti più fertili della
cultura italiana.

Direttore per un lungo periodo della casa editrice Rusconi, a lui si devono
le scelte che portarono in lingua italiana opere come quelle di Tolkien, di
Alce Nero, Coomaraswami, Titus Burckhardt, Guénon, Margarete Riemschneider,
Marius Schneider, Cristina Campo. Alle sue scelte editoriali si devono le
pubblicazioni di classici come "Detti e fatti dei padri del Deserto" o "I
racconti del pellegrino russo". Tra gli autori italiani egli pubblicò Guido
Ceronetti, Giuseppe Prezzolini, Ugo Spirito, Augusto del Noce, Rodolfo
Quadrelli, Elemire Zolla, Quirino Principe, Mario Pomilio, Franco Cardini,
Carlo Alianello, Fausto Gianfranceschi, Giuseppe Sermonti, Luigi Compagnone.
Promosse inoltre la collana dei classici della Rusconi, ancora oggi,
probabilmente, tra le operazioni di maggior prestigio della storia
dell'editoria italiana, con un catalogo che spaziava da Agostino ad Alberto
Magno, da Filone d'Alessandria al Grossatesta, da Platone a Ugo di S.
Vittore, da Plotino a Buridano, da Aristotele alla scuola di Chartres, da
Epitteto a Kierkegaard, da Proclo a Locke. A lui ancora si devono splendide
collane biografiche e musicali.

La sua felice e prolifica attività letteraria e saggistica sembra svolgere
con sensibilità e profondità il tema dell'investigazione della dimensione
simbolica, attraverso il contatto continuo, erudito e competente con le
tradizioni religiose colte e l'immaginario della cultura popolare
tradizionale. Attraverso una prosa sempre piacevole e grandissima abilità
divulgativa, Cattabiani, nel corso degli anni, ha accompagnato i suoi
lettori alla scoperta di sensi e di mondi dimenticati o in dissolvimento.
Tra i titoli di questo preziosissimo ed indimenticabile itinerario
ricordiamo:
"Simboli, miti e misteri di Roma" (Newton Compton 1990),
"Calendario, le feste, i miti, le leggende e i riti dell'anno" (Rusconi
1988), "Santi d'Italia" (Rizzoli 1993; edizione Superbur ampliata e rivista
nel 1999),
"Lunario, dodici mesi di miti, feste, leggende e tradizioni popolari
d'Italia" (Mondadori 1994; edizione economica riveduta, aggiornata e
ampliata negli Oscar Mondadori 2002),
"Zoario: storie di gatti, aironi, cicale e altri animali misteriosi"
(Mondadori 2001),
"Volario: simboli, miti e misteri degli esseri alati: uccelli, insetti e
creature fantastiche" (Mondadori 2001),
"Planetario" (Mondadori 2001), e l'ultimo pubblicato:
"Acquario. Simboli, miti, credenze e curiosità sugli esseri delle acque:
dalle conchiglie alle sirene, dai delfini ai coccodrilli, dagli dei agli
animali fantastici" (Mondadori 2002).

Alcuni mesi or sono, già ammalato, aveva concesso la sua autorizzazione per
la pubblicazione a titolo gratuito di alcuni suoi lavori, in passato apparsi
sulla rivista "Abstracta", nelle pagine web di Airesis. Alcuni lavori
abbiamo potuto pubblicarli nei mesi scorsi. Altri rimangono da pubblicare.

Con Alfredo Cattabiani muore un pezzo importantissimo ed insostituibile
della cultura italiana. Ci rimangono le sue opere e, con esse, il senso e la
guida di un magistero intellettuale e culturale esemplare e raro.

La direzione e la redazione di Airesis

[Mjollnir]

In Origine Postato da runen
E' stata una perdita gravissima. Ero amico e "allievo" di Cattabiani, e la sua scomparsa mi risulta a maggior ragione dolorosa.

Mi dispiace molto, runen

Ti sono vicino.

Mjollnir

[nhmem]

http://www.lastampa.it/_settimanali/...ibri/art26.asp

Addio a Cattabiani, lo storico dell’immaginario allievo di Del Noce e Firpo

IL miglior modo di rendere giustizia ad Andrea (sic) Cattabiani, appena scomparso, è quello, come farà la Mondadori, di pubblicare i nuovi libri che l'autore, lucidissimo a proposito della sua sorte, aveva già programmato con Andrea Cane, il suo editor a Segrate. A settembre infatti uscirà «Calendario», settimo titolo, tra «Lunario» e «Acquario», di una serie molto particolare quanto raffinata ed elegante, dedicata ai miti, alle leggende, ai simboli che avrebbe dovuto formare, alla fine, una «Storia dell'immaginario», sognata e ora irrealizzabile («però noi - dice Cane - abbiamo altri tre testi suoi che usciranno dal 2004 in poi. E chissà che altro verrà fuori dai cassetti di questo nostro amico, così rimpianto»). Cattabiani aveva annunciato il suo progetto in quel lungo autonecrologio scritto probabilmente all'inizio della malattia e uscito adesso a pagina intera sul «Giornale»: righe amarissime, ancora piene del dolore di chi come lui cattolico-conservatore, nella temperie tra la fine dei 60 e i 70 di una stagione culturale peraltro di grande importanza per il nostro Paese, si era poi visto «rifiutato» dopo essere stato uno dei protagonisti della vicenda editoriale di quegli anni. Il torinese, allievo di Firpo e di Del Noce, fondatore con quest'ultimo delle «Edizioni dell'Albero» fortemente dialettiche nei confronti della filosofia marxista, poi direttore editoriale della torinese Borla, nata nel 1853 (da qualche decennio diventata romana) dove con Del Noce e Zolla scandaglia tra gli autori «dimenticati», primi tra tutti Simone Weil e Mircea Eliade, in seguito come sappiamo saliti agli onori della gloria, infine chiamato da Edilio a capo della neonata Rusconi alla quale porta un bestseller assoluto, il Tolkien del «Signore degli anelli» ma anche un Ceronetti esordiente, Cristina Campo del «Flauto e il tappeto», Pomilio del «Quinto evangelio», la collana dei classici di filosofia diretta da Mathieu, Giovanni Reale, Santinello, Bausola (passata, con Tolkien, alla Bompiani, dopo la chiusura della testata). Dopo il '79 Cattabiani esce dal mondo editoriale stanco di sentirsi colpito, così scrive, «da una pluriennale persecuzione della sinistra nei confronti della sua politica editoriale». Sia come sia (forse bisognerà studiare con più serenità questi rapporti) l'editore, studioso delle religioni e delle tradizioni popolari diventa non solo giornalista ma scrittore, sempre più appartato in compagnia del suo mondo simbolico: stelle, pianeti, erbe, animali, fantasia e realtà. Sono la sua strenua difesa dagli uomini.

(Mirella Appiotti)

[nhmem]

http://www.politicaonline.net/forum/...033#post538033

[Ninco Nanco]

Onore a Lui.