da it.politica.rifondazione ....
un articolo da meditare molto bene... Soprattutto notando che kleeves fino a pochi mesi fa ha sempre sostenuto che era israele uno strumento dell' imperilismo USA e non viceversa...
.. ma chi ha letto attentamente M. Blondet sa gia' che cosa e' e da dove viene , la ' triade polacca' ...
Da:rosso incazz (pasqdica@inwind.it)
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Data:2003-04-15 139:06 PST
L'AGGRESSIONE ALL'IRAQ E LA TRIADE POLACCA
SADDAM III 13042003
L'AGGRESSIONE ALL'IRAQ E LA TRIADE POLACCA
Al momento di scrivere questo articolo, il 13 aprile 2003, sembra proprio
che l'aggressione degli USA all'Iraq, aggressione iniziata il 20 marzo
scorso e cui hanno partecipato con proprie truppe e mezzi anche la Gran
Bretagna, l'Australia e la Polonia mentre Paesi come l'Italia, la Spagna e
la Romania hanno fornito concreto appoggio logistico, abbia avuto successo :
Bassora, Bagdad, Mosul e le altre città più importanti sono state prese e a
quanto si dice continua solo - se non si tratta di una scusa per insistere
nelle distruzioni - una resistenza nel tratto centrale del Paese mentre il
Governo legittimo, compreso il presidente Saddam Hussein, si è trasferito in
una località imprecisata, di dove non si sa o non ci fanno sapere quale e
quanta attività bellica stia coordinando.
Comunque, allo stato attuale dei fatti mi sembrano opportune le seguenti
considerazioni.
a) Purtroppo devo accampare la solita recriminazione : l'avevo detto ! Avevo
detto che la sola difesa dell'Iraq - questo Paese del Terzo Mondo, uscito
praticamente ieri dallo stato coloniale - nei riguardi del mostro
statunitense erano le sue armi di distruzione di massa : già nel 1991 le
bombe e le testate missilistiche caricate con gas nervino e ulcerante e con
sostanze " proibite " varie avevano permesso all'Iraq di respingere l'
attacco anglostatunitense e lo avrebbero permesso ancora, se solo l'Iraq le
avesse conservate. E invece Saddam Hussein se ne era liberato ! Non solo, ma
aveva anche permesso all'ONU tramite la banda Blix di accertarsene al di là
di ogni dubbio ! E perché Saddam Hussein si era liberato di quelle armi d'
oro ? Probabilmente perché aveva ceduto alle esortazioni e creduto alle
assicurazioni che gli avevano fatto quelle notorie puttane internazionali
del mondo moderno, e cioè che gli avevano fatto gli USA per cominciare, e
poi l'UE, l'ONU, il Vaticano, forse anche la Russia : elimina le tue armi di
distruzione di massa, e vedrai che gli USA non ti attaccheranno più !
Abbiamo visto, ma Saddam Hussein non venga a dire che il sottoscritto non l'
aveva avvertito.
b) Lo stesso, praticamente, circa la valutazione dell'attentato dell'11
settembre 2001 alle Torri Gemelle di New York. Avevo detto che quell'
attentato - e quello connesso al Pentagono naturalmente - era stato
organizzato dallo stesso governo statunitense, che si trattava cioè di un
autoattentato ( del tipo esatto di quello dell'incrociatore Maine del 1898 e
concettualmente molto analogo alla vicenda di Pearl Harbor del 1941 esitata
in 2600 morti, circa gli stessi delle Twin Towers ) eseguito per
precostituirsi la scusa per attaccare molti Paesi esteri, prima l'
Afganistan, l'Iraq, l'Iran e la Siria nel Vicino Oriente, poi l'India, poi
la Russia e infine la Corea del Nord e l'agognata meta di tutta la storia
statunitense dal suo vero inizio del 1630 : la Cina.
E con la Cina la presa del mondo è compiuta. Ebbene, così gli USA hanno
proprio cominciato a fare : hanno attaccato e preso l'Afganistan, hanno
attaccato e preso l'Iraq. Poi toccherà agli altri. Anche loro non vengano a
dire che nessuno glielo aveva detto. Per quanto riguarda l'11 settembre
2001, oramai che si sia trattato di un autoattentato più che l'ipotesi più
probabile è una certezza quasi stabilita.
c) Non si può non evidenziare quanto deludente sia stato l'atteggiamento
tenuto in questa guerra da Siria e Iran. Sono rimasti neutrali ! Un
atteggiamento peggio che da paurosi : da sciocchi. E' chiaro che saranno le
prossime certe vittime di un attacco militare degli USA. Tanto valeva allora
essere i primi a cominciare, cogliere l'occasione e prendere tra due fuochi
i soldati statunitensi, inglesi, australiani e polacchi che si trovavano nei
deserti iracheni. Avrebbero avuto qualche probabilità di vittoria, perché l'
unica possibilità oramai, quando arrivano gli USA, è allargare il più
possibile il conflitto sperando di trascinarci dentro le potenze nucleari
ostili agli USA, la Russia, la Cina, e ora dobbiamo dire anche la Francia.
d) Deludente anche lo spettacolo offerto dalle masse arabe. Hanno confermato
quanto mostrato sin qui a proposito del dramma palestinese : da più di 50
anni i Palestinesi sono massacrati dagli Israeliani e i loro " fratelli "
Arabi più che urlare, manifestare in piazza e lanciare minacce al vento non
sono mai stati capaci di fare. Lo stesso con l'attacco all'Iraq : le masse
arabe avrebbero dovuto rovesciare quei loro governi che appoggiavano l'
attacco, e in generale anzi avrebbero dovuto rovesciare tutti quei governi
di collaborazionisti che gli USA gli hanno imposto nel tempo in Marocco,
Egitto, Giordania, Arabia Saudita, Kuwait, Qatar, Emirati Uniti e Oman, e
invece niente, hanno urlato per un po' e poi sono tornati a casa a mangiare
il cuscus. L'arabo Osama Bin Laden è il Principe Nero del terrorismo
internazionale ? Fosse vero ! Vorrebbe dire che gli Arabi almeno sono capaci
di una qualche reazione concreta, giusta o sbagliata che si voglia
giudicare. Invece Osama Bin Laden è addirittura un agente della CIA, che
recita per gli USA una parte da attore sulla scena mediatica internazionale
: altro che " Sceicco del Terrore ", Bin Laden è un altro arabo venduto !
e) Per quanto riguarda il comportamento nella vicenda della Russia, devo
dire che il presidente Putin mi sta sconcertando sempre di più. Putin si sta
comportando come se non avesse capito che l'obiettivo finale degli assalti
statunitensi è la Russia, una Russia che nelle intenzioni di Washington è da
sterminare, annichilare, far scomparire dal mondo ( ridurre a una " Moscovia
" ha detto anzi scritto nero su bianco Brezinski, a una specie di principato
baltico da operetta, confinante magari con una Curlandia indipendente ).
Putin avrebbe dovuto approfittare dell'appoggio politico della Francia e
della Germania per correre nel sacrosanto aiuto dell'Iraq e invece si è
limitato a qualche lamentela da Calimero : non è giusto peròòò ! Ha fatto
anche peggio : quando gli USA hanno accusato la Russia di avere fornito
granate anticarro Tank niet all'Iraq non solo ha negato, ma ha anche fatto
la spia sulla Siria : è stata lei, ha detto ! Stalin si sarà rivoltato nella
tomba sino a polverizzarsi tutte le ossa. E' come se avesse ragione
Giulietto Chiesa e Putin come Eltsin non fosse altro che un corrotto,
interessato solo a mungere la tetta del conto corrente da 4,5 miliardi di
dollari aperto a New York dal FMI - cioè dagli USA - a favore degli alti
politici russi traditori.
C'è un particolare che forse ha smascherato Putin, se Putin è questo. Tempo
fa aveva detto che la Russia avrebbe operato in politica estera " secondo il
suo interesse nazionale ", senza badare cioè a ideologie e altre
paccottiglie similari come fatto in passato. Bene, ma con l'Iraq non lo ha
fatto ! Lo ha notato mi è sembrato ostentatamente, e per tempo, prima che
gli USA attaccassero, il vice ministro degli Esteri Fedotov : " Non è nell'
interesse della Russia che l'Iraq cada nelle mani degli USA " disse. E ti
credo : così la Russia si vede soffiare da sotto il naso il contratto da 40
miliardi di dollari che la sua Lukoil aveva concluso con Saddam ! Qualche
giorno fa si è aggiunto l'episodio dell'ambasciatore russo a Bagdad,
Titorienko : il suo convoglio che si stava dirigendo verso la Siria veniva
bombardato dagli statunitensi e mentre Putin a Mosca era tutto concentrato a
fare finta di nulla lui dichiarava ai microfoni di tutto il mondo che gli
USA avevano compiuto un attacco premeditato : Titorienko cioè ha evidenziato
di proposito la latitanza di Putin, gli ha lanciato un siluro contro.
E' dunque così, Putin è un Giuda e ciò che sta facendo - per i dollari del
conto del FMI ( 30 milioni, magari ? ) - non è altro che fare il necroforo
della Russia, praticarle l'eutanasia con iniezioni di lento veleno sino ad
un ultimo momento che a quel punto sarebbe scandito solo da un paio di bombe
atomiche statunitensi sganciate magari da dei semplici drones ? Non è facile
dire. I protagonisti della Storia non fanno capire i loro giochi, che
possono solo essere congetturati dai contemporanei e molto anche dai
posteri. Dico solo che la possibilità, a mio avviso, che Putin sia un
traditore comincia a essere concreta e che forse è tempo che gente nuova -
Fedotov magari - si prepari alla successione. Un capo di Stato venduto agli
statunitensi non sarebbe una novità : l'America Latina ha offerto decine di
esempi ( si pensi per ultimo all'Argentina, venduta in blocco da un pugno di
suoi dirigenti politici ), idem l'Africa e il Vicino Oriente, e molto anche
l'Europa : si pensi alla Serbia di Kostunica e si rifletta anche sul
significato che hanno le privatizzazioni in Italia. Certo, sarebbe clamoroso
che si trattasse di un Paese come la Russia, ma non dobbiamo dimenticare che
Lenin effettivamente era un agente segreto pagato dalla Germania, anche se
forse faceva il doppio gioco. Almeno, lui, per la Russia.
f) Una riflessione sui media italiani. Il trattamento riservato dai mass
media italiani - giornali e reti televisive sia pubbliche che private - alla
guerra in Iraq è stato e continua a essere scandaloso, incredibile,
addirittura grottesco. Non c'è neanche bisogno di citare gli articoli, i
giornalisti, i programmi televisivi e i loro conduttori, i telegiornali, gli
inviati speciali e anche i mezzi busti che leggono le notizie : ognuno
capisce che si è messa insieme una raccolta di cose invereconde, false e
capziose sino al midollo, di cose perverse e così marce e sconce che non si
riesce a immaginare il lupanare dove siano state pensate. Una vergogna per
tutte : mentre Pietro Micca - non ci sono dubbi - fu un eroe, il kamikaze
iracheno che si è fatto saltare a un posto di blocco uccidendo una decina di
soldati nemici era un terrorista !
Ma appunto non volevo compilare un florilegio di tali obbrobri. Volevo solo
dare un consiglio a quella piccola minoranza di intellettuali alternativi
che si sono impegnati e si impegnano in articoli e discorsi - pure nella
loro scarsissima diffusione - a confutare punto per punto le falsità e
distorsioni dell'informazione di massa : non ne vale la pena ! La situazione
dell'Italia è nota : è una colonia statunitense mascherata da Paese
indipendente. Che informazione massmediatica può esserci in un posto del
genere ? C'è quella voluta dal padrone, è ovvio. Confutare questo e quello
non serve, è una perdita di tempo. Se si può, se si riesce a essere
pubblicati o invitati da qualche parte, si esponga la propria versione e, se
si ha voglia di discutere, si discuta sul come ci si può liberare dal giogo
straniero. Qui sì che ne vale la pena.
g) Molti insistono nell'evidenziare l'influenza degli Ebrei sulla politica
estera statunitense. Può darsi che abbiano ragione. A me invece capita di
notare come dietro la politica estera statunitense si sia formata una strana
congiunzione astrale : una triade siderale polacca !
Il primo elemento della triade è Zbignew Brezinski, statunitense di origine
polacca già consigliere del presidente Carter. E' l'autore di quella
strategia di demolizione progressiva della Russia che gli USA stanno
diligentemente seguendo da vent'anni. Si è recentemente vantato di avere
attirato lui l'URSS nella trappola dell'Afganistan nel 1979, iniziandone
così il crollo da una parte e permettendo dall'altra agli USA di costituire
quelle formazioni di narcoterroristi islamici che tanto utili sarebbero poi
stati, oltre che in Afganistan, anche in Georgia, Cecenia, Albania, Kosovo,
Macedonia e Kashmir. Osama Bin Laden era appunto il capo di una di queste
formazioni addestrate dalla CIA in Afganistan.
Il secondo è Paul Wolfowitz, statunitense di origine polacca attualmente
vice Segretario alla Difesa USA : è di fama più recente perché arrivato a
cariche pubbliche solo con l'Amministrazione Bush II ma da sempre lavora nel
settore. Con la sua teoria della guerra preventiva di fatto è l'uomo che sta
attuando nella pratica le direttive di Brezinski, del quale infatti è stato
allievo e collaboratore.
E chi può mai essere il terzo ? Ma Karol Wojtyla naturalmente, il polacco
eletto Papa nel 1978 col nome di Giovanni Paolo II. E' il più importante dei
tre. La politica estera statunitense è oggettivamente orrenda, mostruosa
visti i lutti e le devastazioni che porta nel mondo, ma il pubblico non lo
deve realizzare perché altrimenti reagirebbe. Appunto a ciò pensa Wojtyla :
evita la condanna morale del pubblico contro gli USA. La vicenda della
guerra all'Iraq è un esempio perfetto. Wojtyla ha criticato sin dall'inizio
l'aggressione ventilata e poi attuata dagli USA : ma lo ha fatto solo a
parole e con espressioni di generico buonismo cristiano, da omelia buona per
tutte le occasioni, cosa che non ha minimamente imbarazzato gli USA. Diverso
sarebbe stato se Wojtyla avesse parlato di guerra di rapina, di assalto a
mano armata, di genocidio per il petrolio, di guerra coloniale, se avesse
lanciato la scomunica contro gli USA e gli altri ( a rigore ci sarebbe
stata, nell'ottica dei cattolici ) e addirittura, come lo invitò Enrico
Galoppini in un articolo, se fosse andato fisicamente a Bagdad a sfidare le
bombe.
Ma Wojtyla, pur potendolo, non fece niente di tutto ciò. Perché lui è
appunto la terza gamba della triade polacca. Non è per caso che l'unico
Paese non anglosassone a mandare soldati contro l'Iraq sia stata la Polonia,
mentre se è vero ciò che racconta Brezinski sull'invasione russa dell'
Afganistan del 1979 desta fieri sospetti l'elezione di Wojtyla avvenuta solo
l'anno prima : Brezinski pianificò anche quella ?
Come dite ? Che Brezinski e Wolfowitz sono sì polacchi ma anche ebrei, come
è per parte di madre anche Wojtyla ? Che brutta congiunzione.
John Kleeves