[mid]http://xoomer.virgilio.it/francesco.rinaldi29/KAR_ITALIANE/Baglioni/Baglioni_-_E_tu.mid[/mid]
Il Vademecum del Buon Repubblicano
Ho cercato piu' volte, meditando sulle variegate risposte che si alternano giornalmente sulle pagine del nostro Forum di discussione politica, come si possa riassumere in un vademecum o in una specie di decalogo una definizione di Buon Repubblicano che si attagli, per grosse linee, al di la' delle diverse concezioni personali e specifiche sulle varie tematiche politiche e sociali, a tutti coloro che si riconoscono appartenenti a quell'area laica e democratica, di scuola mazziniana, che si riassume nella parola "Repubblicanesimo".
Vi sottopongo quanto i neuroni mi hanno fatto frullare per la testa, con la speranza che la decodifica, in parole scritte, di quanto pensato, non abbia snaturato di molto le idee da me ponderate e vagliate.
Primariamente ritengo basilare per un buon repubblicano il ricorso perenne ed incessante al metodo democratico, nei rapporti politici e nella vita quotidiana, facendo di questo strumento di convivenza la base da cui possano prendere corpo valori complessivi validi e fecondi, nella ricerca esaltante della verita' comune, da cui possano avere scaturigine soluzioni valide per la Societa' nella sua intierezza.
Nella ricerca di questa verita’ comune occorre avere sempre ben presente la possibilita’ che essa possa nascondersi ai piu’ ed apparire chiara ed esaltante a pochi ed occorre quindi mantenere, nei confronti di tutti, quella necessaria posizione di tolleranza e di rispetto delle idee altrui tale da favorire una comune crescita della propria e della altrui socialita’, allo scopo di favorire e partecipare alla costruzione del benessere collettivo dell’Umanita’.
Questa tolleranza e questo rispetto verso le idee altrui deve essere anche stimolo e terreno per un nostro intimo miglioramento quale incessante conquista e progressione verso piu’ alti traguardi di dominio delle nostre capacita’ intellettive e del loro utilizzo.
Nei rapporti con gli altri membri della realta’ sociale in cui operiamo dobbiamo portare testimonianza di saldi valori morali tali da innescare, per emulazione, desiderio di soddisfazione edonistica nelle altrui coscenze e porre termine allo scivolamento verso il basso delle istanze di socialita’ insite nella natura stessa dell’Uomo.
A tale scopo dobbiamo riappropriarci del concetto di fratellanza universale di scuola mazziniana che solo puo’ stare alla base della creazione di un mondo tutto nuovo, in pacifica convivenza e con cancellazione degli squilibri e dislivelli sociali tra i vari popoli.
Nel perseguire gli obiettivi della fratellanza universale dobbiamo sempre avere ben presente la nostra posizione nella realta’ in cui operiamo e le responsabilita’ che ne conseguono, piccole o grandi che siano, ed in ossequio ed ottemperanza agli ineliminabili doveri verso noi stessi, verso la Famiglia, verso la Patria, verso l’Umanita’ e verso Dio, come esemplarmente divulgato dal grande apostolo Mazzini attraverso i capitoli dei Doveri dell’Uomo e con l’incessante integrazione ed il necessario equilibrio con i diritti umani.
Al fine di ricaricarci nella vigoria di un perseguimento di tali finalita’ occorre ricorrere al ricordo della tradizione nella ritualita’ del pensiero volto alla memoria di quanti hanno immolato la propria vita per i medesimi scopi e per gli stessi nobili obiettivi di miglioramento dell’Umanita’.
Onde divulgare questi nostri principi di democrazia e di laicita’ dobbiamo essere costanti testimoni delle nostre idee, partecipando attivamente alla vita politica e sociale della realta’ in cui operiamo e testimoniando, con atti concreti, la bonta’ del concetto repubblicano di liberta’, opponendoci in ogni occasione alla violenza di qualunque tipo e di qualunque provenienza, portando agli altri il messaggio della nostra dottrina, interpretando l’evolversi dei tempi, incanalando il divenire umano verso mete socialmente migliori, favorendo l’adeguamento delle Istituzioni al mutare dei rapporti umani, operando la ricongiunzione tra materialita’ e spiritualita’ al fine di sopire quella nevrosi di modernismo che opacizza tantissime attivita’ umane, favorendo quella liberta’ di coscienza, basilare ad ogni altra liberta’ individuale e collettiva, e tale da impedire che l’Uomo diventi facile preda di trasversali messaggi mediatici ingannevoli e suggestivi.
Spero di non avervi annoiato con quanto sopra scritto che, pur se succintamente, non vuole assolutamente avere valore di vangelo, anche se intitolato Vademecum del Buon Repubblicano, ma vuole essere semplicemente un piccolo contributo, non esaustivo, alla discussione ed al confronto tra tutti gli amici repubblicani, da farsi in armonia ed in assonanza di intenti e di propositi.
Un fraterno abbraccio
NUVOLAROSSA website
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Questo “thread” appartiene ad una delle tante pagine che componevano la prima versione del Forum “Repubblicanesimo e Democrazia in Azione”, che e’ uscito dal web con la chiusura di Politica Online.com.