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Discussione: I Romanov...

  1. #1
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    Predefinito I Romanov...

    ...E un'ombra inquietante, soffocante, occulta: Rasputin. Cosa ne pensate di costui, che fu comunque un eretico in quanto appartenente alla setta dei Chlysti? Ipnosi, iperestesia, taumaturgia, veggenza, erotomania, il tutto concentrato nella figura di uno starec che da semplice muzik divenne l'uomo più potente di Russia.
    Si potrebbero canonizzare ugualmente i Romanov nonostante il peso di questo rapporto ambiguo e per molti versi misterioso?

  2. #2
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    Predefinito

    Come mai nessuno dice nulla su questo argomento? Ho forse toccato un argomento "tabù"?

  3. #3
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    Predefinito San Nicola II che soffrì la passione ed i suoi familiari e quelli con lui

    Caro Zena,
    nessun tabù. C'è l'amico e fratello Lorenzo che ha dedicato molto tempo a studiare la fisura e l'opera dell'ultimo zar. Recentemente ha anche organizzato una serata a Bergamo dove sono stato invitato insieme ad altri esperti di vario orientamento. Aspettavo che ti rispondesse lui. Siccome lo so molto impegnato, se non risponde presto proverò a farlo io.
    Non esistono comunque, almeno fra di noi, argomenti proibiti.
    Ci possono essere, al massimo, argomenti da trattare con un certo garbo, anche perchè chiunque può accedere al forum. Ma quello della vita di un santo non è certo di questi!
    Silvano

  4. #4
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    Predefinito

    Vedo soltanto ora il messaggio e mi scuso di non aver risposto prima. La figura di Rasputin non è liquidabile con poghe righe, se ne dovrebbe parlare e parlare a lungo. Posso dirti che, come i Romanov, fu anch'egli oggetto di documenti fasulli, e con questo non intendo dire che non peccò: i peccati di Rasputin sono alla luce del giorno, evidenti come il sole. Tuttavia, molti miti bisogna sfatarli. Prima di tutto, sappi che i rapporti che venivano regolarmente presentati allo Zar, erano scritti da persone che odiavano lo "starec", e quindi ne esageravano la portata. Lo stesso Radzinskij, nel suo ultimo libro, afferma che quanto comunque emerge dai dossier, è di gran lunga inferiore di quanto appare di solito sui pretesi libri informati. Molti nobili odiavano quello sporco personaggio, che alcuni definiscono invece bello e pulito; lo odiavano per l'amicizia che aveva con i Sovrani. Molto di quanto si è detto dunque, è calunnia. E nonostante questo, Rasputin fu un grande peccatore, un dissoluto, un bevitore; ma, Zena, ricordati che non subito: Le orge, l'alcool, in realtà vennero sul tardi. Rasputin pregò molto e ci lasciò anche un paio di libretti ottimi, purtroppo editi solo in russo, uno di pensieri e l'altro riguardante un viaggio in Terra Santa. La Realtà su questa enigmatica figura non è ancora stata scritta ma, per certo, l'influenza che egli esercitò almeno sul Santo Zar Nicola, è esagerata apposta nella campagna denigratoria che fu aperta durante gli ultimi anni di Regno in Russia e poi, dopo la morte dello Zar, anche in Europa, un'Europa che vedeva il proprio fondamento Cristiano tingersi di rosso, sia umanamente che politicamente. Ricordati quante volte lo Zar allontanò Rasputin da Corte, in seguito alle lamentele dei cortigiani o dei famigliari. Chiaramente, si trovava nella tremenda posizione del dubbio: liberandosi di rasputin, avrebbe tolto per sempre l'unica possibilità di sopravvivenza al figlio - i medici stessi ammisero, caso unico per questa categoria di eterni scettici - che soltanto Rasputin riusciva a far star meglio il bimbo e per dimostrarti che non si trattava solo di ipnosi, posso citarti quella volta in cui egli si trovava lontano dalla casa Imperiale (allontanato dallo Zar) e fu chiamato al telefono perchè Alexei ormai era stato dato per spacciato: "Non preoccuparti, tuo figlio vivrà," rispose lui dall'altra parte del filo. E così fu, con grande stupore dei medici: Alexei si era addormentato e la febbre scendeva.
    Dunque, questo, non per difenderlo, ma per dire che tutto non è come sembra, a volte bisogna scavare nei fatti, perchè la pietra preziosa si trova sotto. Credo infine, che la definizione più azzeccata l'abbia data Henry Troyat: "Rasputin fu un grande peccatore, ma anche un grande credente".
    Ma tutto questo che c'entra con la santità dei Romanov? Essi entrano con pieno merito nella categoria di santità alla quale appartengono: gli strastoperzy, coloro che hanno sofferto la passione. Ti chiedo di leggere il testo della conferenza che ho tenuto a Bergamo che trovi anche nel sito www.anticheopinioni.it
    Spero d'averti dato soddisfazione.
    Cari saluti,
    tsarskoe

  5. #5
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    Predefinito

    Originally posted by tsarskoe
    Vedo soltanto ora il messaggio e mi scuso di non aver risposto prima. La figura di Rasputin non è liquidabile con poghe righe, se ne dovrebbe parlare e parlare a lungo. Posso dirti che, come i Romanov, fu anch'egli oggetto di documenti fasulli, e con questo non intendo dire che non peccò: i peccati di Rasputin sono alla luce del giorno, evidenti come il sole. Tuttavia, molti miti bisogna sfatarli. Prima di tutto, sappi che i rapporti che venivano regolarmente presentati allo Zar, erano scritti da persone che odiavano lo "starec", e quindi ne esageravano la portata. Lo stesso Radzinskij, nel suo ultimo libro, afferma che quanto comunque emerge dai dossier, è di gran lunga inferiore di quanto appare di solito sui pretesi libri informati. Molti nobili odiavano quello sporco personaggio, che alcuni definiscono invece bello e pulito; lo odiavano per l'amicizia che aveva con i Sovrani. Molto di quanto si è detto dunque, è calunnia. E nonostante questo, Rasputin fu un grande peccatore, un dissoluto, un bevitore; ma, Zena, ricordati che non subito: Le orge, l'alcool, in realtà vennero sul tardi. Rasputin pregò molto e ci lasciò anche un paio di libretti ottimi, purtroppo editi solo in russo, uno di pensieri e l'altro riguardante un viaggio in Terra Santa. La Realtà su questa enigmatica figura non è ancora stata scritta ma, per certo, l'influenza che egli esercitò almeno sul Santo Zar Nicola, è esagerata apposta nella campagna denigratoria che fu aperta durante gli ultimi anni di Regno in Russia e poi, dopo la morte dello Zar, anche in Europa, un'Europa che vedeva il proprio fondamento Cristiano tingersi di rosso, sia umanamente che politicamente. Ricordati quante volte lo Zar allontanò Rasputin da Corte, in seguito alle lamentele dei cortigiani o dei famigliari. Chiaramente, si trovava nella tremenda posizione del dubbio: liberandosi di rasputin, avrebbe tolto per sempre l'unica possibilità di sopravvivenza al figlio - i medici stessi ammisero, caso unico per questa categoria di eterni scettici - che soltanto Rasputin riusciva a far star meglio il bimbo e per dimostrarti che non si trattava solo di ipnosi, posso citarti quella volta in cui egli si trovava lontano dalla casa Imperiale (allontanato dallo Zar) e fu chiamato al telefono perchè Alexei ormai era stato dato per spacciato: "Non preoccuparti, tuo figlio vivrà," rispose lui dall'altra parte del filo. E così fu, con grande stupore dei medici: Alexei si era addormentato e la febbre scendeva.
    Dunque, questo, non per difenderlo, ma per dire che tutto non è come sembra, a volte bisogna scavare nei fatti, perchè la pietra preziosa si trova sotto. Credo infine, che la definizione più azzeccata l'abbia data Henry Troyat: "Rasputin fu un grande peccatore, ma anche un grande credente".
    Ma tutto questo che c'entra con la santità dei Romanov? Essi entrano con pieno merito nella categoria di santità alla quale appartengono: gli strastoperzy, coloro che hanno sofferto la passione. Ti chiedo di leggere il testo della conferenza che ho tenuto a Bergamo che trovi anche nel sito www.anticheopinioni.it
    Spero d'averti dato soddisfazione.
    Cari saluti,
    tsarskoe
    Caro Tsarskoe,
    la ringrazio per la risposta precisa e dettagliata che introduce in maniera puntuale un argomento difficilissimo da affrontare. Quello che sappiamo,e che anche lei ammette, è che Rasputin fu un uomo non-comune. Prova ne sono le facoltà taumaturgiche (possiam definirle così?) che molti hanno cercato, senza troppo fortuna, di razionalizzare e condurre quanto più possibile nell'ambito della scientificità. Pare inoltre che fosse veggente, e che avesse predetto la fine degli zar se a dargli la morte fosse stato un aristocratico e non un muzik suo pari. Certamente la storia non si può far con le leggende, ma coi fatti, e certamente è difficile ricomporre secondo la massima veridicità una biografia tra le più complesse ed esplosive del XX secolo. Su un fatto, però, gradirei il suo parere:Rasputin aderì o meno alla setta dei Chlysti, che l'ortodossia bollò come eretica,demoniaca e blasfema? Credo che il punto cruciale sia questo per capire davvero chi era quello starec così vicino alla famiglia imperiale e così ingerente negli affari politici da inimicarsi l'aristocrazia. Se Rasputin non fu un Chlysty,ma un ortodosso che visse la sua fede in concomitanza con lo spirito travolgente della sua terra, potrebbe esser definito semplice peccatore oltrechè uomo fuori dal comune e in qualche modo rivalutabile, alla luce anche del suo distacco dal denaro e del suo pacifismo. Se Rasputin invece aderì a quest'eresia, che esaltava il peccato carnale come via da reiterarsi per fare agire la grazia divina, il giudizio da attribuire ad esso dovrebbe essere radicalmente diverso.

  6. #6
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    Predefinito Rasputin

    Grigorij Efimovic Rasputin se anche in giovinezza può aver avuto qualche rapporto o influenza con la setta dei Chlysti, non risulta averne fatto parte, almeno all'epoca in cui conobbe lo zar. Una foto dell'epoca lo raffigura insieme a due prelati della Chiesa Ortodossa vestito con il podriasnik. Quasto abito talare viene portato da tutti i chierici indistintamente, quelli maggiori ed i monaci vi sovrappongono lòa riassa.
    Ora Grigori doveva, quindi, essere almeno lettore, il grado più basso degli ordini. Difficilmante un Prelato si sarebbe fatto fotografare con una persona che portava illecitamente l'abito che indica l'appartenenza al clero. E difficilmente un Chlysti sarebbe stato ammesso a qualsivoglia ordine.
    Se però fare del peccato veicolo di salvezza è eresia, lo è altrettanto trasformare la religione cristiana nell'etica delle buone opere, magari di stampo Kantiano. Sappiamo che "non v'è un giusto nemmeno uno" e che è la Grazia salvifica e redentrice di Cristo accolta liberamente nella fede e nell'iniziazione sacramentale che ci apporta la salvezza e la divinizzazione. Un santo peccatore è il paradosso cristiano, ma il ladro crocifisso ne è il paradigma massimo, e la prostituta "che ha molto amato>" un altro.

  7. #7
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    Predefinito

    Concordo pienamente con quanto detto da Padre Silvano. Infatti, non vi sono prove certe della appartenenza di Rasputin a questa setta. Anche qui, siamo difronte alla solita invidia, stavolta di un prelato, dapprima amico di Grigori e poi nemico quando il primo divenne famoso; questo sacerdote fece avviare un'inchiesta contro Rasputin non ricavandone nulla. Venne perquisita la cantina di Casa Rasputin a Pokrovskoe dove diceva che si tenevano riti dei flagellanti, ma senza esito, perchè la stanza era vuota e non recava segni dei riti. E nessuno testimoniò contro rasputin che fra l'altro, con i soldi raccolti delle elemosine, aveva fatto costruire una chiesa nel villaggio. Tutta l'inchiesta si risolse con un nulla di fatto.
    Il messaggio preveggente esiste ed è riportato su tutti i libri. Altrettanto misteriose ed inquietanti le cause della morte e le fotografie, di cui sono in possesso, che dimostrano come il corpo di Rasputin, martoriato dalla furia selvaggia degli assassini, tiene le braccia tese verso l'alto come in un disperato tentativo di spaccare il ghiaccio della Neva.
    Torno a ripetere che l'influenza sulle decisioni dello Zar era più di fama che di realtà. Un esempio per tutti, la partecipazione alla guerra della Russia.
    Cari saluti,
    Tsarskoe

  8. #8
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    Come si spiegano gli interventi della ( Santa)Granduchessa Elisabeta Feodorovna contro Rasputin presso la sua sorella, la Zarina?

  9. #9
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    Gli ortodossi russi dell'esilio riconoscono SAI Granduchessa Maria Wladimirovna come Capo della Dinastia imperiale oggi?

  10. #10
    Zarskoeselo
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    Predefinito

    Caro Cipriano, l'infallibilità non è neppure dei Santi. Ma solo di Dio. Consideri comunque che fu l'aristocrazia ad uccidere Rasputin, non il popolo e che molti dei rapporti portati dalla polizia segreta erano fasulli e fatti appositamente per screditare Rasputin, colpevole di essere un Muzik a corte...e di aver fatto pressioni sullo Zar affinché la Russia non entrasse in guerra. E, ovviamente, di essere un peccatore come ogni uomo. Se lei legge Radzinskj, capirà che la psicologia del Rasputin era molto più complessa di quanto si creda e che molte donne, passata la tempesta, testimoniarono di non esser state neppure toccate.
    Saluti
    Ps: Quanto al capo della Dinastia, la questione è difficilissima e si snoda attraverso l'eliminazione materiale degli Eredi e i matrimoni borghesi. Esperti araldici e di genealogie tuttora considerano un grattacapo spinoso la questione russa e le fazioni sono per uno o per l'altro. Gli attuali Romanov, se si esclude proprio la Granduchessa Maria Vladimirovna, mantengono una posizione superpartes. Per la Chiesa russa fuori frontiera, può chiedere direttamente a loro:
    http://orthodox.net/links/rocor.html

 

 
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