SNDG - Sondaggio sull' EURO

**mcandry** · 05-01-03, 05:09

[mid]http://pinoulivi.com/midi/sottosegno1.mid[/mid]

Pensate che l'apprezzamaneto dell'euro:

1) Rallenterà ulteriormente la ripresa economica, agendo negativamente sulle esportazioni e quindi sulla produzione.

2) Darà l'avvio alla ripresa economica dando stabilità e sicurezza ai Paesi dell'area EURO.

3) Gli effetti positivi e negativi si equivarranno.

4) Non avrà alcun effetto sulla crisi mondiale in atto.

**mcandry** · 05-01-03, 05:11

Che effetto avrà secondo voi il continuo apprezzamento dell'EURO?

**mcandry** · 05-01-03, 05:15

Come è reso palese dai miei interventi sugli altri argomenti, che prego nuvolarossa di inserire in coda a questo messaggio, il mio voto è per un effetto assolutamente negativo, ai limiti della stagflazione!
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per visionare gli interventi di mcandry sull'argomento cliccare sopra questa stessa frase

**nuvolarossa** · 05-01-03, 05:23

**nuvolarossa** · 05-01-03, 05:26

Per essere il primo che fai .... e' uscito veramente bene.
Chissa' che invidia avra' il nostro papero !

Una stretta.

**nuvolarossa** · 05-01-03, 12:06

... Per avere l'informazione relativa agli importi puntuali ed aggiornati delle varie divise esterne all'area comunitaria rispetto alla nostra moneta (Euro) .... cliccare sopra questa stessa frase.
I dati sono aggiornati con quelli ufficiali forniti dalla BCE (Banca Centrale Europea) ...

**PiZeta** · 06-01-03, 00:55

Nel breve-medio periodo, sull'economia dei 12 paesi aderenti al Trattato sulla Moneta Unica Europea l'apprezzamento dell'EURO sul DOLLARO avrà l'effetto di ridurre l'impatto dell'aumento del costo delle materie prime energetiche importate (che si pagano quasi esclusivamente in dollari) e - al contempo - di rendere meno competitiva l'esportazione in area extra-EURO di beni e servizi.

Qualche breve considerazione sull'apprezzamento dell'EURO e l'economia del nostro Paese.

L'economia italiana è più sensibile delle economie di Francia e Germania alle variazioni del costo delle materie prime energetiche (non abbiamo il nucleare, e non solo...): in linea generale, alla luce dell'aumento del costo del petrolio dovuto alla possibile guerra in IRAQ, non è azzardato prevedere che il differenziale di inflazione tra Italia e questi due paesi aumenti.

Circa il 60% dell'export nazionale italiano è costituito da beni e servizi venduti in area EURO, per cui l'andamento della nostra economia è soprattutto legato a quanto avviene in Francia e Germania. Da questo punto di vista, il persistere del differenziale di inflazione tra Italia, da una parte, e Francia e Germania, dall'altra, significa che la perdita di competitività del nostro Paese rispetto ai principali paesi dell'area EURO non solo non si arresta, ma aumenta.

L'apprezzamento dell'EURO accelererà l'esigenza di realizzare in Italia politiche di rilancio della competitività, che - tra l'altro - costituiscono una delle principali ragioni per cui il PRI ha formalizzato un'accordo politico-elettorale con la CDL.

Mi auguro che i repubblicani non perdano l'occasione di farsi apprezzare come una delle forze politiche più capaci di proporre soluzioni per la modernizzazione dell'economia e della società, di cui l'Italia ha assoluto bisogno.

**mcandry** · 06-01-03, 01:55

Ancora una volta mi trovo daccordo con l'amico pizeta, anche se credo che l'effetto negativo del calo delle esportazioni sia comunque superiore al miglioramento della bilancia dei pagamenti delle materie prime.

**PiZeta** · 06-01-03, 21:29

Caro mcandry,

condivido la tua valutazione.

**Garibaldi** · 07-01-03, 08:55

ho votato per un pareggio zero a zero ??!?!!?

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