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Comunicato congiunto tra la Segreteria Nazionale e i Liberali aderenti al Pri
Nella mattinata del 26 marzo una delegazione di liberali costituita da: Massimo Scalfati, Carlo Spina, Andrea D'Avino, Michele Izzo, Ivan Conte, Ciro Castaldo e Lorenzo Scaraggi e altri si è incontrata presso la sede nazionale del PRI in Roma, con il Presidente del PRI on.le Giorgio La Malfa, con il Segretario Nazionale on.le Francesco Nucara, con il capo della Segreteria politica on.le Italico Santoro e con il Coordinatore degli Uffici nazionali on.le Giorgio Medri.
Nel corso dell'incontro la delegazione ha illustrato la posizione politica ricordando la comune matrice risorgimentale.
Nel corso dell'incontro sono state altresì esaminate le problematiche dell'attuale assetto politico bipolare ed è stato manifestato l'auspicio di una maggiore incidenza del pensiero liberal-democratico nel quadro della politica nazionale. Ciò anche allo scopo di fornire agli attuali schieramenti l'indispensabile contributo di idee e di esperienze, frutto di una lunga tradizione di cultura di governo.
Al termine, preso atto della totale convergenza di opinioni, è stata formalizzata l'adesione al PRI con le relative intese operative.
Roma, 26 marzo 2002
Manifesto dei Liberali aderenti al Pri
Le trasformazioni dell'assetto politico italiano, verificatesi negli ultimi dieci anni, hanno privato l'opinione liberale di una sua rappresentanza politica nella società e nelle Istituzioni.
E' venuta a mancare, quindi, una delle componenti ideali, culturali e politiche, che furono protagoniste della fondazione della Repubblica Italiana e della stesura della Carta Costituzionale.
Una componente ideale, quella liberale, cui va il merito, fra l'altro, di avere realizzato l'indipendenza e l'unità d'Italia nell'epoca del Risorgimento, e nel secondo dopoguerra di avere portato l'Italia al risanamento economico ed alla ricostruzione industriale attraverso l'opera di Luigi Einaudi.
Ai Liberali va anche il merito di avere contribuito con altri partiti democratici, e grazie all'azione di Gaetano Martino, ad inserire la nostra Nazione in un sistema di alleanze e di rapporti internazionali (Alleanza Atlantica, Comunità Europea, ecc.), che, negli anni della contrapposizione Est-Ovest, è stata anche e soprattutto una scelta di campo a favore delle libere nazioni dell'Occidente.
Per quarant'anni, dal 1945 in poi, l'opinione politica laica si è identificata in due partiti storici, quali: il P.L.I. – Partito Liberale Italiano ed il P.R.I. – Partito Repubblicano Italiano, entrambi eredi della tradizione risorgimentale.
Questi partiti hanno espresso i principi ed i valori del Liberalismo italiano, nelle due anime che si riallacciavano al pensiero ed all'azione politica di due protagonisti del Risorgimento nazionale: Cavour e Mazzini.
Inoltre, Partito Liberale Italiano e Partito Repubblicano Italiano sono stati entrambi membri dell'Internazionale Liberale.
A lungo, il Partito Liberale Italiano ed il Partito Repubblicano Italiano sono stati i cardini delle coalizioni di Governo pluraliste, che hanno dato stabilità, benessere e libertà al nostro Paese, battendosi per la realizzazione di politiche di modernizzazione, di progresso civile ed economico, di rigore finanziario e di tutela delle Libertà.
Oggi, dinanzi ad un'evidente e generale scadimento della politica, causato soprattutto dalla perdita di connotazioni ideali e di riferimenti storico-culturali, è venuto il momento in cui i Liberali tornino a profondere il loro impegno personale al fine di vedere riaffermati i principi ed i valori del Liberalismo.
Accogliendo l'appello, rivolto dall'On. Italico Santoro, responsabile della Segreteria politica del P.R.I., affinché essi aderiscano al Partito Repubblicano Italiano, nel quadro dell'alleanza politica della Casa delle Libertà, i Liberali esprimono il meditato e saldo convincimento, secondo cui, nell'attuale fase politica, i principi ed i valori del Liberalismo italiano possano essere espressi, compiutamente, a mezzo di questo Partito. Ciò nella prospettiva della costruzione di una casa comune di tutti coloro i quali si identificano in un'etica laica.
Pertanto, i Liberali che si riconoscono nelle idee esposte, deliberano di aderire ufficialmente al Partito Repubblicano Italiano, impegnandosi a collaborare all'organizzazione delle sue strutture in tutta Italia.
Si invitano quindi tutti coloro che si identificano nei principi e nei valori del Liberalismo ad aderire all'iniziativa, al fine di dare vita ad una forza laica, che, collocandosi nell'area della Casa delle Libertà, sia nuovamente protagonista della politica, secondo gli insegnamenti etico-politici di Benedetto Croce ed Adolfo Omodeo, nel solco dell'esempio di eminenti figure, quali Luigi Einaudi, Ugo La Malfa, Giovanni Malagodi, Randolfo Pacciardi, e nella prospettiva che fu di Giovanni Spadolini, tesa ad una più ampia unità fra tutte le componenti laiche, che si rifanno alla cultura liberal-democratica di tradizione risorgimentale.
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tratto dal sito web:
www.pri.it