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Risultati da 1 a 10 di 41
  1. #1
    Nebbia
    Ospite

    Predefinito Pazzesco: Natale sul Nilo con un esordio da record batte persino...

    Natale sul Nilo approda in sala e sbanca tutti, in una sola serata incassa 405mila euro e straccia persino "La leggenda di Al, John e Jack". Il pubblico dell'italietta è andato nuovamente in visibilio per il duetto De Sica-Boldi, la commedia volgare all'italiana continua a tirare, quasi il pubblico italiano richiedesse solo quello. Si tratta di un triste termometro politico e sociale almeno io la vedo così, alternative sui grandi schermi c'è ne sono, eppure il signor Rossi e il signor Caputo (nomi di fantasia) continuano a preferire battute volgari e sesso a gogò ad un film storico piuttosto che drammatico.

  2. #2
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    Predefinito Re: Pazzesco: Natale sul Nilo con un esordio da record batte persino...

    Originally posted by Nebbia
    ...
    la commedia volgare all'italiana continua a tirare, quasi il pubblico italiano richiedesse solo quello.
    ....
    Io direi che c'è una certa fascia di pubblico che davvero sopporta solo quello. Ho conosciuto persone, abituali consumatori dei prodotti Vanzina, che si sono addormentate durante Sliding Doors e hanno chiesto indietro i soldi del biglietto dopo American Beauty, gente che considera i film di Woody Allen culturali (che per loro è sinonimo di 'pallosi e assolutamente incomprensibili')... tutto quello che chiedono sono gag infantili e comicità immediata (chiamiamola così), e vengono accontentati una o due volte all'anno. Questo non giustifica l'enorme affluenza di pubblico immagino, voglio sperare che non tutti siano al livello delle persone che ho descritto...
    Forse è un rito, una tradizione, come quella di farsi regali inutilissimi (sapendo che sono tali) il 25 Dicembre. O forse è sensibilità per le ragioni dell'economia...



    o forse siamo noi ad essere prevenuti e se andiamo a guardarlo magari poi ci piace...

  3. #3
    Ecce Homo
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    Predefinito

    La leggenda di Al, John e Jack è un film che punta in alto e arriva in basso. Aldo Giovanni e Giacomo avevano abituato a film fatti bene e recitati meglio, e qui si sono ridotti ad una storia penosa, battute quasi sempre scontate e prevedibili e all'impersonare dei personaggi che non calzavano assolutamente, faceva più ridere quando facevano i due milanesi che pigliavano per il culo Aldo.
    Natale sul Nilo è un film che punta in basso ma arriva dove voleva arrivare. Battute volgari, tette e culi qui e là ma il pubblico rimane soddisfatto e lo va a vedere, perché riceve esattamente quello che si aspettava.

  4. #4
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    Predefinito Re: Pazzesco: Natale sul Nilo con un esordio da record batte persino...

    Originally posted by Nebbia
    Natale sul Nilo approda in sala e sbanca tutti, in una sola serata incassa 405mila euro e straccia persino "La leggenda di Al, John e Jack". Il pubblico dell'italietta è andato nuovamente in visibilio per il duetto De Sica-Boldi, la commedia volgare all'italiana continua a tirare, quasi il pubblico italiano richiedesse solo quello. Si tratta di un triste termometro politico e sociale almeno io la vedo così, alternative sui grandi schermi c'è ne sono, eppure il signor Rossi e il signor Caputo (nomi di fantasia) continuano a preferire battute volgari e sesso a gogò ad un film storico piuttosto che drammatico.
    come non darti ragione? Natale sul Nilo è il clone perfetto degli altri films dei natali passati, stessa trama, stesse battutacce, stesse basse allusioni giochi di parole orripilanti (quella del "sordomita" tanto pubblicizzata è tremenda, non mi stupirei se ci fosse anche una battuta sul "dentifrocio"), mi è bastato vedere qualche spezzone per farmi venire l'urticaria, non ci posso crdere che abbia guadagnato così tanto, accidenti che gusti che ha la gente!!!
    lungi da me far credere di essere un estimatore dei film d'arte tedeschi o cechi, ma anche quando si vuole ridere bisogna cercare un film di buon gusto e obiettivamente divertente!
    domanda:
    qualcuno di voi è stato così masochista da andare a vederlo?

  5. #5
    Orazio Coclite
    Ospite

    Predefinito

    Non vado spesso al cinema se non 'forzato' dalla puella di turno, ma preferisco limitare le mie frequentazioni ai piccoli cine-club che abbondano qui nell'Urbe. Potete dunque immaginare il profondo schifo che provo al constatare come tanta gente spenda tempo e denaro per andare a vedere film così insulsi e volgari. Gente che magari non ha mai veduto un film di Antonioni o di Rossellini, tanto per rimanere in Italia.

    Il problema di fondo al malcostume italiano vigente, ed occidentale in genere, va in primis imputato proprio a quanti ci governano. Spesso mi domando come sia possibile che uno Stato, da cui ci si dovrebbe aspettare una tutela ed incoraggiamento a migliorare, spinga invece il cittadino fra le maglie stritolanti dello sfruttatore di turno. Quelle rare occasioni in cui mi trovo a scorrere i canali della televisione rimango basito di fronte a cotanta sciatteria e stupidità, ai programmi volgari e completamenti privi di contenuti, ai talk-show e alla televisione verità sempre più thrash all'americana. In una società sano è lo Stato in prima persona a indirizzare il cittadino verso l'arte e la cultura. Ma cosa aspettarsi da un governo retto da un imprenditore che proprio sulle miserie della televisione italiana ha fatto le sue maggiori fortune?

    Di fondo è che oggigiorno un prodotto vende se veicolato bene, quindi perfino la merda da spalmare sul pane diverrebbe immanentemente un successo di vendite se opportunamente supportata da una grande campagna pubblicitaria, tanto la massa acefala incapace di pensare segue pedissequamente le direttive impostegli dall'alto...

    In chiusura mi verrebbe da domandare al forumista Nebbia perché non ha aperto anche qui il thread usando lo stesso titolo riportato nel forum degli enonazionalisti? Ossia: "Natale sul Nilo. il metro di misura per giudicare il popolo italiano!"

  6. #6
    Nebbia
    Ospite

    Predefinito

    Originally posted by Orazio Coclite
    ..In chiusura mi verrebbe da domandare al forumista Nebbia perché non ha aperto anche qui il thread usando lo stesso titolo riportato nel forum degli enonazionalisti? Ossia: "Natale sul Nilo. il metro di misura per giudicare il popolo italiano!"
    A ogni forum il suo linguaggio mio caro Orazio, per questo sull'etnonazionalista un titolo e su scampoli d'arte un'altro, la sostanza cmq non cambia: sono profondamente deluso ogni anno che passa una volta di più dalla ns gente e dai gusti che dimostra di avere. Si possono sprecare tante parole sugli squallidi contenuti televisivi che l'uomo di arcore ci propina (su questo in me sfonderai una porta aperta), ma i palinsesti televisivi non siamo noi a sceglierli (sigh) e peraltro siamo sempre nella possibilità di decidere di fare qualcos'altro. Pagare per sorbirsi deliberatamente film con Boldi e De Sica invece è un'altra cosa, vuol dire cercarsela, e personalmente vedere un pubblico andare all'orgasmo per contenuti cinematografici così bassini mi rende fiero delle mie origini austroungariche.

  7. #7
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    Com'è caduto in basso il cinema italiano De Sica, poi, che dire? Il classico "burino" che intepreta da più di 10 anni (quanti?) lo stesso personaggio e che tiene scena grazie a parolacce ed espressioni volgari, una vera delusione. Il padre, genio, non ha tramandato il suo sapere al figlio, un vero peccato
    Per rispondere al sondaggio, che film scegliere tra quelli qui sopra elencati? Nessuno, molto meglio guardarsi la sera di Natale un classico, intramontabile Totò nei panni de "Il medico dei pazzi"[/size]
    Ciao

  8. #8
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    Predefinito

    Originally posted by Orazio Coclite
    [...]In chiusura mi verrebbe da domandare al forumista Nebbia perché non ha aperto anche qui il thread usando lo stesso titolo riportato nel forum degli enonazionalisti? Ossia: "Natale sul Nilo. il metro di misura per giudicare il popolo italiano!"
    In effetti, come titolo di un thread è piuttosto scadente, opinione personale, s'intende
    C'è da dire, a favore del modratore , che il suo avatar merita una lode: "Il Quarto Stato" di Giuseppe Pellizza da Volpedo, una scelta interessante
    Ciao

  9. #9
    Orazio Coclite
    Ospite

    Predefinito

    Originally posted by Nebbia
    A ogni forum il suo linguaggio mio caro Orazio, per questo sull'etnonazionalista un titolo e su scampoli d'arte un'altro, la sostanza cmq non cambia: sono profondamente deluso ogni anno che passa una volta di più dalla ns gente e dai gusti che dimostra di avere. Si possono sprecare tante parole sugli squallidi contenuti televisivi che l'uomo di arcore ci propina (su questo in me sfonderai una porta aperta), ma i palinsesti televisivi non siamo noi a sceglierli (sigh) e peraltro siamo sempre nella possibilità di decidere di fare qualcos'altro. Pagare per sorbirsi deliberatamente film con Boldi e De Sica invece è un'altra cosa, vuol dire cercarsela, e personalmente vedere un pubblico andare all'orgasmo per contenuti cinematografici così bassini mi rende fiero delle mie origini austroungariche.
    Sul relativismo dei linguaggi da adattarsi ai differenti forum avrei poi da ridire. Un unico appunto permettimelo riguardo la tua nota finale. Lungi da me il voler creare una competizione fra l'Italia e quello che fu l'impero austroungarico, fatto sta che non esiste paese al mondo che abbia contribuito così massicciamente alla storia delle arti così come il nostro. In ogni campo abbiamo sfornato fior fiore di artisti, e non vedo proprio come dei filmacci dozzinali prodotti col solo scopo di fare soldi possano in alcuna maniera inficiare il patrimonio culturale di una nazione e di un popolo, questo si, che in passato ha veramente diretto e cambiato l'orientamento culturale e politico dell'intera società umana. E senza scendere ai tempi della Roma dei Cesari, evento fondante di buona parte dell'identità occidentale (anche se il parlare di identità occidentale ci porterebbe inevitabilmente a lunghe discussioni), passando per quel Rinascimento che preme ricordare fu evento unicamente italiano e via via per tutta la pletora di musicisti, poeti, scrittori o pittori che da sempre danno lustro alla nostra nazione.

    In tutto ciò, e scusami per la franchezza, non vedo come possano influire gli orrori di celluloide del funesto duo boldi-desica (ah! figlio degenere da cotanto padre!), se non filtrati da occhiali ideologici di provenienza leghista e sfascista (nel senso di distruttori dell'unità nazionale) per i quali tutto ciò che è italiano è male, mentre si esalta acriticamente tutto quello di provenienza esterna, meglio ancora se dall'area di lingua germanofona.

    Ad ogni modo, e per tornare in tema, se fin dalla scuola si cominciasse a nutrire le menti giovani con autentico amore per il bello, magari con visioni di registi nostrani e anche esteri (Herzog, Kurosawa, Truffaut, c'è solo l'imbarazzo della scelta), potrai allora esser certo che filmacci sul genere di 'Vacanze sul Nilo' riscuoterebbero ben poco successo.

    Mit Italienischen Gruessen.

  10. #10
    Nebbia
    Ospite

    Predefinito

    Originally posted by Orazio Coclite

    Sul relativismo dei linguaggi da adattarsi ai differenti forum avrei poi da ridire. Un unico appunto permettimelo riguardo la tua nota finale. Lungi da me il voler creare una competizione fra l'Italia e quello che fu l'impero austroungarico, fatto sta che non esiste paese al mondo che abbia contribuito così massicciamente alla storia delle arti così come il nostro. In ogni campo abbiamo sfornato fior fiore di artisti, e non vedo proprio come dei filmacci dozzinali prodotti col solo scopo di fare soldi possano in alcuna maniera inficiare il patrimonio culturale di una nazione e di un popolo, questo si, che in passato ha veramente diretto e cambiato l'orientamento culturale e politico dell'intera società umana. E senza scendere ai tempi della Roma dei Cesari, evento fondante di buona parte dell'identità occidentale (anche se il parlare di identità occidentale ci porterebbe inevitabilmente a lunghe discussioni), passando per quel Rinascimento che preme ricordare fu evento unicamente italiano e via via per tutta la pletora di musicisti, poeti, scrittori o pittori che da sempre danno lustro alla nostra nazione.

    In tutto ciò, e scusami per la franchezza, non vedo come possano influire gli orrori di celluloide del funesto duo boldi-desica (ah! figlio degenere da cotanto padre!), se non filtrati da occhiali ideologici di provenienza leghista e sfascista (nel senso di distruttori dell'unità nazionale) per i quali tutto ciò che è italiano è male, mentre si esalta acriticamente tutto quello di provenienza esterna, meglio ancora se dall'area di lingua germanofona.

    Ad ogni modo, e per tornare in tema, se fin dalla scuola si cominciasse a nutrire le menti giovani con autentico amore per il bello, magari con visioni di registi nostrani e anche esteri (Herzog, Kurosawa, Truffaut, c'è solo l'imbarazzo della scelta), potrai allora esser certo che filmacci sul genere di 'Vacanze sul Nilo' riscuoterebbero ben poco successo.

    Mit Italienischen Gruessen.
    Parli del Rinascimento con una certa ingenuità, eppure a quei tempi dovresti sapere che la gente comune era intenta a sopravvivere, non certo a estimare l'arte. E' vero che lo stivale italico ha visto il proliferarsi di decine di geni dell'arte, ma fu solo grazie alle manie di grandezza dei sovrani e dei signorotti di corte risoluti a celebrare la loro "grandezza" attraverso opere monumentali e fini pitture che solo i vari Leonardo, Donatello, Raffaello e Michelangelo potevano realizzare, e cioè grazie al "Mecenatismo" per cui questo avvenne, e non certo grazie alle sensibiltà artistiche del popolo bue. Oggi invece che l'arte, l'istruzione e la cultura sono a portata assolutamente di tutti, ecco che la massa continua a scegliere le scorciatoie delle risate facili, delle battute volgari, della mercificazione del sesso. Questo è si il metro di misura per classificare un popolo come quello italiano. Il contenuto dell'operazione commerciale di questi film oltretutto è sempre lo stesso da più di dieci anni, ogniuno di questi "capolavori" potrebbe essere dal punto di vista filologico il continuo di quello precedente. Non siamo pertanto di fronte alla regressione culturale della società ma piuttosto peggio ancora ad una staticità culturale che non lascia intravedere nessuna tendenza al cambiamento dei gusti della gente. Ossia: quello che andava bene ieri e ieri l'altro andrà bene anche oggi e pure domani, senza che il pubblico rischi di stufarsi o di trovare le gag di questi film banali o scontate. Questa cinematografia di basso costo comprovata nel suo successo dall'assalto dei botteghini non è altro che lo specchio opaco di questa società. Uomini piccoli piccoli perfettamente inseriti in un sistema consumistico di sesso e corsa all'accessorio come status simbol per il raggiungimento di una felicità che non esiste. Molto divertente davvero.

 

 
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