Allora, faccio il punto su quello che penso allo stato attuale degli eventi.
E' stato ucciso Marco Biagi, che , prima di essere un consulente del governo attuale, mi pare l'abbia detto anche qualcuno oggi, era una persona. Quindi l'immediata conseguenza non è il mancamento che si crea nella società, nella politica, nell'economia, le polemiche sulla sicurezza, lo sgomento per il modo e per il perché , ma il vuoto inevitabile che certo si è costituito nella famiglia della vittima.
Partendo da questo punto, posso parlare delle cause che possono avere scatenato un simile atto di barbaria e di inciviltà, su cui non specifico nemmeno il mio giudizio, talmente ovvio sarebbe. Su questa questione mi preme dire una cosa.
L'additarsi reciproco la colpa di questo delitto è un balletto vergognoso tra personaggi che, francamente, non hanno capito proprio niente. Non hanno capito che quando si arriva alla violenza, all'assasinio, addirittura, si esce da qualunque logica politica-democratica caratterizzante la nostra Repubblica. Nessun partito, nessuno schieramento dell'attuale assetto politico si sognerebbe mai di commissionare, di mettere in pratica, un simile atto. Chi l'ha fatto non si rende conto di essere fuori da qualsivoglia ideologia , non si rende conto di appartenere a una fascia di persone molto negativa, quella dei terroristi, quella degli assassini.
Chiunque ha avuto il coraggio e ha il coraggio di formulare delle linee di riconducibilità dall'accaduto a una qualsiasi forza politica, si rende portatore effettivo di quell'odio che ha armato la mano dei terroristi, facendo il loro gioco e nutrendoli.
E' ridicolo, ridicolo, cercare di incolparsi l'un l'altro, come ho visto fare qui, come ho visto fare nella scena politica.
Credo proprio che gente come Taormina (del cui comportamento non mi stupisco) o come Diliberto (del cui comportamento mi stupisco) abbiano perso una buona occasione per stare zitti. Potevano meditare un po' di più, piuttosto che parlare a vanvera , "andando dietro" come oche agli scopi del terrorismo.
In momenti come questi bisogna stare moderati, perché è l'unica posizione accettabile. Le altre no.
Chi sostiene che il fatto di Bologna sia legato ai girotondi o alle democratiche e libere manifestazioni di recente avvenute deve prendersi la grave responsabilità delle proprie affermazioni, così come chi addita il governo di essere responsabile dell'accaduto.
Io capisco che nella mente di qualcuno possa prevalere sulla ragione che magari lo accompagna nella vita (magari), la necessità di dare la colpa a qualcuno che si conosce, a qualcuno che lavora in chiaro, a qualcuno di cui si conoscono le azioni. No!
E' proprio sul contrario, sull'operatività nel buio, che si basano le forze assassine del terrorismo. E va accettata questa situazione. Va accettato il fatto che qui nessuno sa quali siano i reali motivi che hanno spinto gli assassini a tale gesto. O meglio, qui tutti dobbiamo comprendere che l'unica motivazione è la provata pazzia mentale di cui questa gente deve soffrire, per arrivare a compiere simili atti. Le motivazioni che verranno date nella rivendicazione mi fanno già ridere. Tutte scuse per coprire la sete di sangue e di odio che spinge realmente queste mani.
E di questa sete non dobbiamo cadere vittime, come vedo , anche qui, che sta accadendo, perché così facendo, non sono certo il primo a dirlo, si entra nella logica del terrorismo, che a suoa volta è fuori da ogni logica ideologica e politica a cui si può pensare di appartenere.