Referendum Contro Il Rientro Dei Savoia

[Nando Biondini]

[mid]http://xoomer.virgilio.it/francesco.rinaldi29/KAR_ITALIANE/Anonimo Italiano/Anonimo_Italiano_-_Se_anche_tu_come_me.mid[/mid]

A Cologno Monzese (alias Berluscopoli) ci sarà un banco per la raccolta delle firme per referendum indetto dall'AMI contro il rientro dei savoia.
Prego darne comunicazione.
Grazie

[nuvolarossa]

Ci sono gia' ben 5 threads (quattro linkati sotto + questo)...sull'argomento Savoia......si prega di accodarsi a questi nell'inserire i propri contributi....senza aprire ulteriori thread che avrebbero come risultato solo quello di frammentare eccessivamente la discussione....a discapito di una sua migliore fluidita' e comprensione.

Grazie
http://www.politicaonline.net/forum/...ghlight=savoia
http://www.politicaonline.net/forum/...ghlight=savoia
http://www.politicaonline.net/forum/...ghlight=savoia
http://www.politicaonline.net/forum/...ghlight=savoia
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[nuvolarossa]

[nuvolarossa]

Vidimazione preliminare del foglio (modello per una sola firma)

Io sottoscritto segretario comunale/funzionario delegato, del comune di...............................
attesto che il presente foglio è stato presentato in bianco, per la vidimazione preliminare, in data odierna a questo ufficio.

.........................................., lì.......................
.................................................. ................................
(firma del segretario comunale/funzionario delegato e timbro del comune)

FOGLIO DI RACCOLTA DELLE FIRME PER LA RICHIESTA DI
REFERENDUM POPOLARE PREVISTO DALL’ARTICOLO 138
DELLA COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA
Io sottoscritto chiedo che sia svolto il referendum popolare previsto dall’art. 138 della
Costituzione con il seguente quesito:
“APPROVATE IL TESTO DELLA LEGGE COSTITUZIONALE PER LA CESSAZIONE DEGLI EFFETTI DEI COMMI PRIMO E SECONDO DELLA XIII DISPOSIZIONE TRANSITORIA E FINALE DELLA COSTITUZIONE APPROVATO DAL PARLAMENTO E PUBBLICATO
NELLA GAZZETTA UFFICIALE N° 164 DEL 15 LUGLIO 2002?”

................................. .............................. ....................... .................... ........................................
(nome cognome in stampatello) (firma) (luogo di nascita) (data di nascita) (comune iscrizione liste elettorali)


Autenticazione della firma
Io sottoscritto segretario comunale/funzionario delegato, del comune di............................................
certifico che in data odierna si sono presentati davanti a me il sig............................................... .......
nato a................................................. .... il...........................
munito del seguente documento di riconoscimento valido............................................ ......................
la cui firma in questo foglio è autentica in quanto apposta innanzi a me testimone.

.........................................., lì.......................
.................................................. ................................
(firma del segretario comunale/funzionario delegato e timbro del comune)
=============================================

[G. Oberdan]

Caro Nuvola Rossa,

mi piacerebbe sapere a quale periodo appartenga il manifesto sopra.

Grazie

[echiesa]

Alle prime elezioni del 1946. E' esposto nella Sede dell'Unione Comunale Carrarese.
saluti
echiesa

[G. Oberdan]

Grazie Echiesa!

[nuvolarossa]

REFERENDUM POPOLARE
No al ritorno
dei Savoia

Giuseppe Vagli

MASSA. L'associazione mazziniana italiana informa i cittadini che presso le segreterie dei Comuni di Massa, Carrara e Montignoso sono depositati i moduli per la raccolta delle firme per la richiesta di referendum popolare previsto dall'art. 138 della costituzione della repubblica italiana, come da annuncio della corte suprema di cassazione pubblicato nella gazzetta ufficiale n. 216 del 14.09.2002 e relativo al testo di legge costituzionale recante «Legge costituzionale per la cessazione degli effetti dei commi primo e secondo della XIII disposizione transitoria e finale della costituzione». Si tratta in sostanza del testo di legge costituzionale, approvato dal parlamento italiano e pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 164 del 15.07.2002, che consente il rientro dei Savoia in Italia.
Un «Comitato per la difesa dei valori repubblicani» sorto in Ravenna si è fatto promotore del referendum popolare sopra detto per sottoporre al giudizio del popolo sovrano il testo di legge costituzionale in parola. L'associazione mazziniana, da sempre schierata a difesa dei valori repubblicani per sua congenita natura secondo gli insegnamenti del maestro Giuseppe Mazzini, rivolge un caloroso invito ai suoi iscritti e a tutti i cittadini a sottoscrivere la richiesta di referendum popolare poiché con l'approvazione di quel testo costituzionale la repubblica si è inchinata alla pretesa dei Savoia con un atto che non ha nulla di grande, ma è, nella forma e nella sostanza, servile e mira a rimuovere la memoria storica connotante la nostra repubblica dal Risorgimento alla Resistenza antifascista, passando un colpo di spugna sulle responsabilità della dinastia sabauda per quanto concerne l'avvento del fascismo, la promulgazione delle leggi razziali e il tradimento del 1943. Si è offesa la dignità della repubblica italiana e i mazziniani sentono il dovere di rivolgere appello ai cittadini italiani perché corrano a sottoscrivere la richiesta di referendum popolare, che sta per scadere con la data del prossimo 10 ottobre 2002. Fiduciosi per questo appello, si ringraziano sentitamente tutti quanti avranno apposto la loro firma.

[nuvolarossa]

tratto da

[nuvolarossa]

l referendum non si farà,
presto il rientro dei Savoia

ROMA – Conto alla rovescia per il rientro dei Savoia in Italia. Vittorio Emanuele e Emmanuele Filberto rimetteranno piede sul suolo patrio tra qualche settimana, dopo cinquantasei anni di esilio forzato in Svizzera. Il comitato promotore che avrebbe dovuto raccogliere entro oggi cinquencentomila firme da depositare in Cassazione per chiedere un referendum contro il ritorno dei discendenti dell’ultimo re ha infatti calomorasamente fallito l’obiettivo.
Le varie associazioni che avevano cominciato la raccolta firme il 14 settembre a Roma, durante la manifestazione di San Giovanni dei girotondini, hanno archiviato ieri la pratica con appena 21mila firme autenticate. «Sapevamo di non riuscire nell’impresa ma intendevamo testimoniare una presa di posizione morale e politica», dice commentando il flop il presidente dell’Associazione Mazziniana, Maurizio Veroli. Il fiasco secondo i promotori avrebbe un solo colpevole: il black-out totale dell’informazione sull’iniziativa. Incontenibile l’entusismo di Vittorio Emanuele. «Finalemnte mio figlio ed io potremo tornare mella nostra Italia, mi sembra un sogno», dichiara il principe, ancora convalescente per un incidente avvenuto durante un rally in Egitto.
Commentando la notizia del fallimento della raccolta firme, Vittorio Emanuele sottolinea la sintonia del Parlamento con gli umori del Paese. «L’esiguo numero delle firme raccolte dimostra che il Parlamento ha interpretato in pieno, abrogando la XIII disposizione transitoria della nostra Costituzione, la volontà della quasi totalità degli italiani».
Per festeggiare il ritorno a «casa» Vittorio Emanuele e suo figlio dovranno aspettare ancora qualche giorno. La procedura prevede che la Cassazione invii una comunicazione alla presidenza della Repubblica, alla Camera, al Senato e alla Corte Costituzionale. Il Capo dello Stato avrà trenta giorni di tempo per promulgare la legge che dovrà essere pubblicata sulla Gazzetta ufficiale. Entrerà in vigore 15 giorni dopo la pubblicazine. La prospettiva di dover attendere ancora qualche settimana per i Savoia non è però un problema. Anzi. Dall’entrourage dell’ex casa reale fanno sapere che Vittorio Emanuele approfitterà del tempo per rimettersi pienamente in salute.
Massima incertezza ancora su tempi e modi del rientro. Sarebbe tramontata in ogni caso l’ipotesi di arrivare in Italia via Napoli, città che Vittorio lasciò quando aveva solo 9 anni. E’ probabile infatti che sia Roma la prima tappa del viaggio italiano. I Savoia potrebbero approfittare della sosta per ringraziare tutte le istituzioni della Repubblica e fare tappa in Vaticano.
Felice e soddisfatto Vittorio Emanuele non vuole fare polemiche nei confronti del cugino, il duca Amedeo D’Aosta, deciso a buttarsi in politica e convinto di essere ora il solo capo della dinastia. «Se è felice così lasciamolo fare. Però avrebbe potuto farsi avanti prima e andare in esilio lui», si limita a commentare il principe.
Maria Berlinguer