IRAQ: RAID DI CENTO AEREI USA E GB; BLAIR ALLA BBC
(RadioRadicale.it) - Circa cento aerei statunitensi e britannici hanno attaccato il più importante centro della difesa irachena nell'area occidentale del Paese. Lo riporta il sito Internet della Bbc. L'operazione è avvenuta nel quadro del rafforzamento delle zone interdette al volo in Iraq, ma secondo il corrispondente della Bbc Andrew Gilligan è stata più ampia del normale.
Secondo gli esperti, la scelta del luogo attaccato è significativa perché l'ovest dell'Iraq è una possibile via di attacco al paese e un centro per le operazioni delle forze speciali.
Alla vigilia dell'incontro con il presidente Usa George W. Bush, il primo ministro britannico Tony Blair ha chiarito, in un'intervista alla Bbc che andrà in onda domani, senza equivoci, la posizione di Londra in merito ad una eventuale campagna militare contro l'Iraq. La Gran Bretagna deve essere pronta a pagare un "prezzo di sangue" per saldare i suoi legami privilegiati con gli Stati Uniti, ha spiegato il premier.
Tuttavia la Gran Bretagna non è il "fantoccio" degli Stati Uniti, aggiunge Blair, che nei giorni scorsi aveva promesso di rendere pubblico un dossier con le prove della corsa agli armamenti dell'Iraq, spiegando che la minaccia di armi chimiche e biologiche nelle mani di stati "altamente instabili" non può essere ignorata. Londra non seguirebbe gli Stati Uniti se questi andassero nella direzione sbagliata, ha assicurato il premier.
"Se pensassi che un'azione militare fosse sbagliata, non la sosterrei - ha aggiunto Blair - Ma non ho mai pensato che lo fosse e non mi aspetto di pensarlo in futuro". Il primo ministro britannico incontrerà domani il presidente degli Stati Uniti a Camp David.