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Gentili partecipanti di questo forum,
dopo circa un anno torno sul sito di politicaonline.net. Nel frattempo molte cose sono accadute, sia a livello personale che pubblico, e tra le altre ho totalmente dimenticato quale fosse il mio precedente nick, figuriamoci la password.
Pero' il buon Nuvolarossa mi ha invitato su questo vostro terreno e io, Caboto, ci navigo con piacere.
Ho leggiucchiato alcuni dei vostri messaggi (lo ammetto: non quelli di lunghezza biblica, ma gli altri si') e devo dire che e' sempre lo stesso concetto quello che mi sconvolge e mi spinge a discutere con quei pochi repubblicani che ancora si riconoscono nella vecchia, cara Edera.
Prima di addentrarmi oltre, rammento a tutti di essere un socialista liberale anticlericale. Spero di non annoiarvi troppo dandovi un po' di mie coordinate politiche, utili a capire poi la provenienza delle mie critiche a Nuvolarossa e colleghi
Provengo da una famiglia che per 40 anni ha votato laico, il babbo sull'Edera e la mamma sulla Rosa nel pugno. Oggi tutti e due votano Ds, con qualche seria tentazione di votare Di Pietro. Personalmente, sono stato dapprincipio Radicale, da ragazzino. Poi quando il PR e' stato disciolto nell'ego di Pannella, diventai Repubblicano ma solo per una breve stagione, nel 1991-1992.
Gia' allora ero praticamente l'unico giovane repubblicano iscritto e militante della gloriosa associazione studentesca "A sinistra", che praticamente era la Fgci aperta a chi comunista non era, ed operava nelle sole scuole superiori. In seguito, pur rimanendo sempre un socialista liberale, o se preferite un Radicale di Sinistra, sono stato pidiessino (ala migliorista), fondatore di Alleanza Democratica (con Bogi, Adornato), Verde (ala Manconi), di nuovo diessino (Repubblicani di Sinistra, correntone).
Insomma, mi avete inquadrato, no? Un laico di sinistra, teoricamente contiguo a voi del Pri di oggi e proprio per questo cosi' sbalordito per la vostra collocazione politica attuale.
Cerco di essere ora sintetico: siamo tutti d'accordo che essere mazziniani e repubblicani significa essere della Sinistra non marxista, dico bene? Aggiungiamo che essere Repubblicani vuole anche ovviamente dire essere contro la monarchia passata ed eventuale, e antifascisti, pofferbacco. Quando c'era il comunismo stalinista, eravamo anche anticomunisti. L'eurocomunismo dagli anni Ottanta in poi mi sembra invece un terreno molto piu' fertile di confronto, dal momento che negli stessi anni il Pri si confrontava e si alleava perfino con la Dc.
Ora, leggendo i vostri messaggi mi pare che molti di voi siano indispettiti dal fatto che i militanti diessini pensino di potervi insegnare cosa sia la sinistra non marxista. Io penso che sarebbe piu' utile vedere le cose dalla parte buona: se taluni hanno un atteggiamento del genere e' solo perche' condividono le nostre stesse filosofie politiche. E magari puo' capitare che chi ci e' arrivato di recente ne rimanga infervorato e voglia fare proselitismi presso chi quelle idee le ha difese per una vita.
Ma poi, andando nella sostanza, l'Ulivo, pur con tutti i suoi limiti, ha una politica pienamente Repubblicana. Quello che manca, sicuramente, e' una maggiore laicizzazione. Ma parliamoci chiaro: se la porzione popolare della Margherita e' una zavorra in questo senso, nella Casa delle liberta' di Previti & compari mi pare che non ci sia da turarsi il naso: si muore direttamente per asfissia.
Chi sarebbe infatti il paladino della laicita' nella Cdl? De Michelis, che fa politica con i suoi risentimenti personali e ha lo 0.8%? Direi soltanto lui, ora che anche i "professori" di FI si sono ritirati. Il resto della coalizione e' un insieme di baciapile (Buttiglione, CL), nostalgici della monarchia (Fisichella, Tajani) e del Fascio (quattro quinti di An), garantisti pelosi (l'esercito di avvocati di Berlusconi eletti al Parlamento per rappresentare non la nazione ma il loro padrone), loschi personaggi (Previti uber alles), condannati (nella sola FI ce ne sono a decine), inquisiti, amici degli amici (Dell'Utri, La Loggia, l'addetto al culto Schifani e molti, molti altri), reazionari (Borghezio, mezza An), omofobi (da Bossi a Fini a Buttiglione a Pedrizzi a... chiunque credo!), intolleranti (Lega Nord), neonazisti (Rauti e Msft) e democristiani conservatori (l'ottimo Casini aspirante presidente e il resto dell'Udc).
Davanti a questo pot-pourri' di fetenzie politiche e sociali, come fanno delle persone che suppongo per bene come voi a turarsi il naso e stare ugualmente da quella parte li'?
Voglio dire, la mia e' una domanda ingenua, perche' orami ci siete, li' avete votato e quindi siete gia' corresponsabili dello sfacelo economico del bambino che hanno piazzato al ministero che fu di Einaudi e Sella e Cavour. Pero' oggi, nella fine estate del 2002, il mio "amico" Nuvolarossa e colleghi, sono ancora tutti convinti del bene che hanno fatto a dare un voto in piu' alla banda bassotti al governo?
Io, con tutto che l'Ulivo e' ben lontano dai miei ideali, mi sento la coscienza molto pulita per aver scelto il centrosinistra alla Camera e al proporzionale (al Senato, avevo un candidato dell'Udeur al quale non potevo dare il mio voto, che cosi' e' andato al fondatore del Psdi Solari, presentato dalla Bonino).
Attendo i vostri ragionamenti e scusate se vi ho fatto due palle cosi' con la mia verbosita'.
ciao
CABOTO