Secondo il magazine americano "Fortune" nei mesi scorsi Rumfsfeld ha guadagnato più di un milione di dollari. Il capo del Pentagono - già ministro più ricco dell'amministrazione Bush - ha tratto enormi profitti dalle azioni in suo possesso della casa farmaceutica e biotecnologica "Gilead Science". Nei laboratori dell'impresa farmaceutica, che è quotata al Nasdaq di New York, è stato creato l'oramai famoso "Tamiflu", uno dei due antivirali per l'influenza tradizionale indicati dall'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) come efficaci anche per la febbre pandemica umana.

Nel frattempo la produzione e distribuzione è stata commissionata all'azienda farmaceutica svizzera Roche. Gilead incassa comunque milioni di dollari per la licenza. L'"affare Tamiflu" sta riscontrando in tutto il mondo un enorme successo, da quando è stata diffusa la paura del cosiddetto "virus dei polli".
Negli ultimi tre mesi Gilead si è vista aumentare gli incassi delle sue licenze del 70 per cento, arrivando a 26,2 milioni di dollari rispetto all'anno passato. Solamente il medicinale "Tamiflu" ha avuto un incremento di un milione di dollari.

Gilead ha raddoppiato quindi il guadagno del 52 percento ad azione, da 35 dollari arrivando a toccare negli ultimi sei mesi i 47 dollari. A beneficiarne tra gli azionisti anche il capo del Pentagono Rumsfeld. Secondo "Fortune" il ministro della difesa degli Stati Uniti detiene 25 milioni di dollari di azioni.

Prima che nel 2001 Rumsfeld fosse nominato ministro della difesa ha occupato per quattro anni la poltrona della presidenza della Gilead-Board. Nei palazzi alti dell'azienda farmaceutica statunitense la politica è sempre stata di casa. Nel consiglio d'amministrazione della Gilead ha preso posto anche George P. Shultz, dal 1982 al 1998 ministro degli esteri USA.

Il conflitto d'interesse esiste quindi, e lo sa anche Rumsfeld che si è affrettato a dichiarare di non voler prendere in prima persona nessuna decisione riguardante l'epidemia aviaria e le sue misure di prevenzione. Non si vuole però staccare dalle azioni della Gilead. E fa bene, visto che proprio oggi (lunedi) Bush ha chiesto al Congresso di stanziare 7,1 miliardi di dollari (più o meno 5,9 miliardi di euro) per preparare il Paese all'eventuale pandemia. L'obiettivo è garantire vaccini e farmaci per tutti i 50 Stati dell'Unione. Nella somma rientrano tra l'altro 1,2 miliardi di dollari per 20 milioni di dosi di vaccino contro l'H5N1, 2,8 miliardi per la ricerca sui vaccini e un miliardo per gli antivirali.