Il federalismo non è conforme alla perfezione dell'unità massonica

[padus996 (POL)]

testo tratto dal libro " L'ALTRO RISORGIMENTO" di A.Pellicciari


IL FEDERALISMO NON E' CONFORME ALLA PERFEZIONE DELL'UNITA' MASSONICA

"Nel 1848 i liberali rivendicano ed impongono la propria direzione politica ( la propria dittatura direbbe Gramsci) su tutto il Regno di Sardegna. Le ragioni, pur valide, degli abitanti della Savoia vengono sacrificate sull'altare della Verità; della verità liberale.
Nel decennio che precede l'unità d'Italia il pensiero massonico prevede, anticipa e risolve i quesiti che, ad unità realizzata, inevitabilmente si porranno. Innanzi tutto: l'Italia Una ed Indipendente, dovrà avere un'ordinamento federale o centralizzato? I principali esponenti della Massoneria non hanno dubbi : il federalismo, il particolarismo, il localismo, sinonimi di disordine e confusione, di Medioevo, di forza bruta e di barbarie, in una parola di Chiesa cattolica, vanno assolutamente evitati e superati a favore dell'omogeneità, dell'identità, dell'unità delle ragioni ideali.
La verità è una, la Massoneria è una, lo scientifico progetto della Massoneria ( la scienza della vera morale) è uno, una deve essere l'Italia, rigidamente uniformata al credo massonico. Le tradizioni e le esigenze dei diversi luoghi? Destinati ad essere superati in nome di una superiore razionalità che scalza l'irrazionalismo ( il particolarismo) medioevale.
Il progetto che il liberalismo ha sull'uomo ( proprio come, più tardi, il comunismo) è un progetto di liberazione; innanzi tutto dalla superstizione, cioè dal cattolicesimo.
Ne consegue che, raggiunto il potere, i liberali non potranno scendere a patti con la tradizione e le istituzioni cattoliche del popolo italiano. Dovranno smantellarle. Per farlo avranno bisogno di tutto il potere, di tutto l'arbitrio, di uno stato rigidamente centralizzato...................
I massoni Mazzini e Garibaldi la pensano allo stesso modo.
Nel 1867 Giuseppe Garibaldi è convinto che " l'unità massonica trarrà a sè l'unità politica d'Italia"............
Le ragioni, tutte ideologiche, della guerra di religione che la Massoneria combatte durante il Risorgimento contro la Chiesa cattolica, le ragioni dei liberali conto i gesuiti, sono le stesse che si affermeranno nel 1861 contro l'ipotesi di uno stato federale.

"L'ALTRO RISORGIMENTO - Una guerra di religione dimenticata"
di Angela Pellicciari

Edizioni Piemme - 2000

[padus996 (POL)]

Segnaliamo sempre di Angela Pellicciari:

" RISORGIMENTO DA RISCRIVERE. LIBERALI E MASSONI CONTRO LA CHIESA"

ED. Ares - 1998


Molto interessante e soprattutto assai documentato e ricco di particolari, getta una luce diversa su molti avvenimenti che abbiamo appreso dai libri di scuola. Alcuni personaggi già da noi idealizzati appaiono mossi da intenti di parte, non dall'interesse generale. Vengono negletti soprattutto il punto di vista e l'interesse della parte più povera della popolazione. Il Risorgimento, almeno nel parlamento subalpino, appare intriso di spirito giacobino e massone, e la incessante lotta alla Chiesa un pretesto per mettere le mani su un cospicuo patrimonio (accumulato in secoli dalla devozione dei fedeli) a fini privati o dinastici, come avvenuto nella Prussia del XVI secolo. La politica del carciofo nella persecuzione degli ordini religiosi ci ricorda anche lo stile delle dittature del XX secolo: le persecuzioni naziste o comuniste e le pulizie etniche (Istria) furono condotte spesso con gradualità e nascondimento dei fini ultimi, per dividere e circuire l'opinione pubblica.

[Totila]

Il liberalismo è economicamente (e politicamente) totalitario. Quindi non ammette ostacoli alla libera circolazione di merci e idee.
Il federalismo qualche paletto lo mette...