MEDIASET/ PM:BERLUSCONI SOCIO DI AGRAMA IN FONDI NERI ECCO L'ATTO
Depositata rogatoria Montecarlo con dirigente Paramount
19-10-2005 17.33
Milano, 19 ott. (Apcom) - Lunedì scorso il pm milanese Fabio De Pasquale ha sentito per rogatoria a Montecarlo Peter Mustaki Cary dirigente della Paramount e gli ha mostrato una lettera del 12 aprile 1988 che secondo la procura di Milano proverebbe che Silvio Berlusconi era il socio "occulto" di Faorouk Agrama detto "Frank" in una società che creava fondi neri attraverso l'acquisto di diritti televisivi e cinematografici. La lettera su carta intestata Harmony Gold, ottenuta con una rogatoria negli Usa, è scritta da Agrama che la indirizza a Bruce Gordon, diretto superiore di Mustaki. Il contenuto della missiva dice: "Rete Europa/Berlusconi sta per diventare azionista di maggioranza di Harmony Gold". Mustaki al pm De Pasquale dice a verbale: "Non sono mai stato informato di questo fatto e non avevo mai visto questa lettera". Il dirigente di Paramount rispondendo alle domande del magistrato italiano spiega: "Agrama era effettivamente un agente di Silvio Berlusconi con sede a Los Angeles". De Pasquale chiede: "Era per lei evidente che Silvio Berlusconi era il vero cliente?" "Sì, assolutamente" è la risposta di Mustaki.
L'interrogatorio di Mustaki è stato depositato dai pm Fabio De Pasquale e Alfredo Robledo in vista dell'udienza preliminare del prossimo 28 ottobre in cui il giudice Fabio Paparella dovrà decidere se mandare o meno sotto processo 15 imputati tra i quali il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, accusato di falso in bilancio, appropriazione indebita e frode fiscale, e il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri. A Mustaki nel corso dell'interrogatorio il pm chiede per quali motivi Agrama avesse avuto problemi a pagare le fatture. "Non ne ho idea". Il dirigente di Paramount aggiunge una battuta: "La Nigeria era cliente peggiore di Agrama". E ancora Mustaki: "I contabili da Amsterdam mi chiedevano i soldi e io scrivevo lettere dedicate a quel problema". Una di queste missive venne mandata a Joe Lucas, altro dirigente Paramount, il 3 marzo del 1992.
"Agrama riceveva soldi da Silvio Berlusconi per pagare i prodotti?" la domanda del magistrato. "Non lo so" la risposta. "Agrama aveva la capacità finanziaria per pagare i prodotti?" "Non lo, ma non credo". Ha mai sentito parlare di garanzie del gruppo di Silvio Berlusconi a Paramount per acquisti fatti da Agrama? "Non lo so" risponde Mustaki. Il dirigente di Paramount inoltre spiega che per la compravendita dei film trattava sia con Daniele Lorenzano dagli inizi degli anni 90 responsabile unico degli acquisti dei diritti sul mercato Usa per il gruppo Fininvest, sia con Agrama. Per la procura le parole di Mustaki sono un riscontro della tesi accusatoria sull'importanza del ruolo di Agrama.
A Mustaki il pm milanese mostra poi una foto in cui Bruce Gordon appoggia una mano sulla spalla di Berlusconi e chiede: "Lei cosa ne dice?" "Sembrano molto amici, ma non so altro".
Secondo la procura di Milano il gruppo di Silvio Berlusconi "attraverso le società maltesi e altre off-shore ha sempre acquisito i prodotti Paramount non direttamente ma per il tramite di Harmony Gold, Wiltshire Trading e Melchers di Agrama. Veniva realizzato dalle società di Agrama un ingente ricarico nella vendita alle società di Berlusconi dei prodotti Paramount, l'interposizione di Agrama non aveva alcuna utilità commerciale se non quella di essere funzionale agli interessi dello stesso Agrama in accordo con soggetti riferibili al Gruppo Berlusconi".
Agrama è il primo indagato dell'inchiesta bis di Milano sui diritti tv di Mediaset. Agrama accusato di appropriazione indebita, falso in bilancio, frode fiscale, avrebbe restituito illeciti profitti ad una serie di persone titolari di conti in Svizzera. Le autorità elvetiche dal 3 ottobre scorso hanno aperto un'inchiesta per riciclaggio e bloccato diversi conti correnti.