Storia e curiosità
Per secoli, i giacinti hanno riempito l’aria primaverile con il loro dolce profumo, ispirando ai poeti canti di elogio e ai giardinieri eleganti realizzazioni ortocolturali.
Verso la metà del diciottesimo secolo, Madame de Pompadour ordinò che i giardini di Versailles fossero riempiti di giacinti olandesi e che centinaia fossero messi “sotto serra” all’interno del palazzo durante l’inverno. Essendo lei il personaggio principale della sua epoca a stabilire la moda, la passione che nutriva per questi fiori a bulbo olandesi dolcemente profumati fece esplodere una sorta di furore nazionale fra l’élite francese.
Ai giorni nostri, il giacinto rimane un simbolo di stile ed eleganza, con a grande tradizione di aiuole coltivate con questo fiore proseguita in molti, estesi giardini pubblici e privati nel mondo intero.
Di umili origini
Giacinto olandese: Ma le rigogliose varietà di giacinto che entusiasmavano così tanto Madame de Pompadour e quelle che ci danno un simile piacere oggi sono molto diverse dal giacinto che per primo attirò l’attenzione dei nostri antenati. Si pensa che il giacinto fosse coltivato in Europa inizialmente dagli antichi Greci e Romani. Sia Omero che Virgilio descrissero la fragranza del suo fiore. Attorno a questo fiore, di notevole bellezza, è fiorita una leggenda riportata dal poeta latino Ovidio che narra di un giovinetto di nome Narciso amato (ed erroneamente ucciso) dal dio Apollo che volle perpetrarne il ricordo chiamando con il nome Giacinto un fiore color rosso sangue.
Il giacinto conosciuto da tali uomini probabilmente era il Hyacinthus orientalis, originario della Turchia e del Medio Oriente, più precisamente da Aleppo e Bagdad, e antenato genetico delle nostre moderne varietà.
Questo primitivo giacinto era un esemplare piuttosto pallido. Con solo 15 fiori di un pallido blu su un molle racemo, un gruppo di singoli fiori sistemati lungo un asse centrale su steli lunghi 25 centimetri, queste piante erano valorizzate soprattutto per il loro profumo. A causa sia del loro aspetto anemico che di altri fattori, la coltivazione di giacinti andò scomparendo dall’Europa più o meno nello stesso periodo in cui lo fece la civiltà romana.
Il giacinto diventa olandese
La pianta ritornò nei giardini europei intorno al 1560, reintrodotta dalla Turchia e dell’Iran, probabilmente attraverso l’Olanda, un paese da sempre amante dei fiori a bulbo.
Fu lì che il minutissimo Giacinto orientale fu sottoposto ad un processo di “rifacimento” lungo secoli, poiché gli abili giardinieri degli ibridi olandesi lo trasformarono in un gioiello da giardino carico di fiori, dando così alla pianta il suo nome popolare: giacinto olandese.