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Risultati da 1 a 8 di 8

Discussione: Il Geranio

  1. #1
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    Predefinito Il Geranio

    Bianchi, rossi, viola, porpora, rosa e salmone. E’ incredibile la gamma di colori dei gerani. Non a caso sono tra le piante più gettonate nell’ornamento di balconi, aiuole e giardini. Ovvio, sono belli da vedere, ma soprattutto sono facili, anzi facilissimi da coltivare. Pertanto, chi ama avere risultati sicuri e non si distingue per un pollice verde da favola, non ci stia a pensare su e scelga un bel geranio, è la pianta adatta.
    Nei mesi caldi il suo profumo, oltre a rendere piacevole l’ambiente, si rivelerà un sistema efficace per tenere lontano le fastidiosissime zanzare. E se poi la barriera antizanzara per qualche motivo non dovesse funzionare e qualche insetto dovesse pungervi, ricordate che le foglie di geranio sono un rimedio ideale per prevenire l’infiammazione, basta solo applicarle sulla parte interessata.

    Il nome deriva dal greco gerànion, che significa becco di gru (probabilmente per la forma particolare), la pianta proviene dalla regione di Capo di Buona Speranza dove è chiamata Geranium triste. A importarlo per primi furono i mercanti olandesi che commerciavano con le Indie orientali, e subito destò l’interesse degli appassionati, in particolare degli inglesi, che nel ‘700, attraverso impollinazioni incrociate, dettero vita a moltissime nuove varietà. Tanto che oggi se ne contano migliaia, anche se in Europa si coltivano le varietà più selezionate che appartengono alla famiglia dei Pelargonium.

    Varietà

    Geranio Zonale:
    Questa è la varietà più diffusa; è facilmente riconoscibile in quanto caratterizzata da portamento eretto, fusti tondi e carnosi con foglie grandi e tondeggianti, che presentano al loro interno una zona più scura, da cui deriva il nome “zonale”.



    Geranio Edera semplice
    Questa varietà è molto utilizzata per l’arredo di balconi e terrazze, proprio perché, anche in condizioni estreme (poca terra, esposizione a sole pieno e frequenza non ottimale delle irrigazioni), essa riesce a darci delle splendide fioriture. Il nome “edera” è da attribuire a due motivi: il primo è relativo al portamento pendente che assume la pianta; il secondo, invece, è dovuto alla somiglianza della foglia, anche se questa, nel caso del geranio, è più piccola e più tondeggiante. Le colorazioni classiche sono il rosso, il rosa ed il lilla; ultimamente in commercio ci sono delle varietà che hanno il fiore bianco e bianco screziato di rosa. Questo geranio rimane sicuramente una delle piante più belle e “generose” per i nostri balconi.



    Geranio Edera doppio:
    Molto simile a quello semplice, sia per portamento che per esigenze, il Geranio Edera doppio è ottenuto con un incrocio tra quello edera semplice e quello zonale. A seconda della varietà, si possono trovare piante più simili a una o all’altra specie. Meno vigoroso dell’edera semplice, il G. Edera doppio presenta fiori doppi con una gamma di colori veramente vasta; le foglie sono più carnose e presentano delle zone più scure come lo zonale.



    Geranio imperiale (Pelargonium)
    Questi pelargoni dai fiori grandi e a cinque petali sono piante ricche di foglie e compatte. Se ben coltivati possono raggiungere anche l'altezza di un metro, poiché il portamento è eretto. La firoritura, abbondante e di diversi colori (rosa, bianco, rosso, salmone, rosso porpora e rosso molto scuro), è precoce e di minor durata rispetto a quella degli altri gerani.

    Usate l'attenzione di tenerli in luoghi ombreggiati nei mesi di luglio-agosto. Coltivabili sia in vaso che nel terreno, la loro fioritura avviene da primavera fino a tardo autunno. Per un buon sviluppo si consiglia di eliminare foglie secche o danneggiate e di non lasciarli a temperature inferiori a 0°C.



    Geranio Odoroso:
    Queste piante si contraddistinguono per il profumo che emanano; il portamento, che generalmente è eretto, non è però compatto come nello zonale. La colorazione della foglia dipende dal tipo di varietà. La fioritura è meno generosa rispetto alle altre specie. Per quanto riguarda le profumazioni possiamo dire che solitamente esse variano dalla menta al limone, ma ultimamente se ne sono state selezionate anche delle altre (noce moscata, pinolo, rosa, lavanda, mela, ecc).
    Viene coltivato in vaso, per decorare balconi e terrazzi. Esponetelo pure alla luce diretta, ma annaffiatelo abbondantemente nei mesi più caldi. Proteggetelo quando la temperatura scende sotto gli 0° C.



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  2. #2
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    Esposizione

    Tutti i gerani vegetano bene al sole ma le varietà imperiali e zonali anche all’ombra, in zone però molto luminose. Uno dei principali sintomi della mancanza di luce è la formazione di una grande quantità di foglie e fusti a discapito della fioritura. L’esposizione va scelta in base alla posizione geografica in cui ci troviamo. Più esattamente, nelle regioni di montagna l’ideale è l’esposizione a sud; nel resto d’Italia è opportuno, invece, prediligere zone a sud-est, per evitare che il sole del pomeriggio ustioni le foglie. Nelle regioni meridionali si consiglia, inoltre, di prediligere varietà edera, che, come abbiamo già detto, presentano una maggiore resistenza alla siccità.

    Vasche

    I vasi devono essere scelti in relazione al tipo di geranio che andremo a piantare. Per le varietà zonali è consigliato una vaso che rispetti la forma della pianta, quindi cassette ovali o vasi rotondi; le dimensioni variano in base alla pianta, da un minimo di 16-18 cm di diametro fino a oltre 35 cm per le piante più grandi. Per le varietà pendenti sono consigliate delle cassette che abbiano una profondità di almeno 18-20 cm, le piante andranno collocate a distanza di circa 20 cm le une dalle altre (cassette 40cm 2 gerani, cassette 60cm 3 gerani). Nei vasi penduli, che non devono essere inferiori ai 16 cm, va messa a dimora una sola pianta.

    Terreno

    In commercio ci sono ormai una grande quantità di terricci, più o meno specifici per gerani. Il terriccio ideale per il geranio è composto da un miscuglio di torba bionda e torba bruna, debitamente corrette, per portare il ph del terriccio attorno a 6.2; con l’aggiunta di argilla, inoltre, si fa in modo che, anche nei periodi più caldi, la pianta abbia una buona riserva d’acqua.


    Concimazione

    La concimazione di base è molto importante per il geranio. Le migliori soluzioni derivano da un giusto rapporto tra sostanza organica (humus, letame molto vecchio) e un concime a cessione controllata (es. osmocote). E’ opportuno ripetere la somministrazione di sostanza organica anche a metà del ciclo vegetativo, dopo circa 3-4 mesi. La frequenza delle concimazioni liquide è fondamentale; per avere dei bei gerani, l’ideale sarebbe apportare il giusto nutrimento ogni volta che si annaffiano le piante, questo per dare loro una continuità nella crescita e nella fioritura e per evitare il rischio di procurare stress alla pianta a causa di un’eccessiva concimazione. E’ importante, infine, prediligere concimi con una bassa concentrazione d’azoto, diluire il concime, in modo che risulti meno concentrato rispetto alle indicazioni riportate sulla confezione, ed aumentare la frequenza delle concimazioni.

    geranio t2.jpg (19858 byte)

    Annaffiatura

    I gerani sono piante da clima arido e per questo motivo soffrono molto di più il ristagno idrico che non la siccità; evitare quindi il sottovaso sempre pieno d’acqua. Durante il periodo vegetativo irrigare in modo regolare le piante, avendo cura di far asciugare bene la terra tra un’irrigazione e l’altra. Nel periodo che va da giugno a settembre la frequenza dell’irrigazione sarà giornaliera e si prediligeranno le ore del mattino. Nel periodo autunnale si sospenderanno le annaffiature.

    Parassiti e Malattie

    Per meglio tenere sotto controllo le malattie, la miglior cosa sono i trattamenti preventivi, che vengono somministrati ogni 15-20 giorni ed impediscono l’insediamento del parassita. Nei periodi più caldi i gerani sono soggetti ad attacchi da parte di acari ed afidi, che si annidano sulla pagina inferiore della foglia, facendola ingiallire e poi cadere. Per la lotta contro questi parassiti è opportuno irrorare le piante con dell’insetticida acaricida al fine di eliminare entrambe i parassiti. Nei periodi primaverili ed in quelli autunnali, dato l’alto tasso di umidità e di acqua, le piante possono essere colpite da attacchi di ruggine, che si manifesta con la formazione di piccole macchie chiare sulla foglia; per eliminare questo micelio è opportuno trattare le piante con Zineb e zolfo, oppure con prodotti specifici che si possono reperire in qualsiasi garden.

    Conservare i gerani nel periodo invernale

    La scelta delle modalità per conservare i gerani va fatta in relazione alla regione nella quale si vive.
    Al sud si possono lasciare all’esterno, coprendoli con un “tessuto-non-tessuto” per ripararli dalle correnti più fredde. Al nord le piante devono essere ritirate come segue: sospendere l’annaffio e la concimazione 15-20 giorni prima di ritirarli; al momento del ritiro tagliare quasi tutta la parte aerea, per facilitare la formazione di nuovi rami giovani; irrigare saltuariamente avendo cura che il terriccio non sia mai fradicio d’acqua.
    Con l’inizio della bella stagione, si consiglia di tagliare le radici vecchie e rovinate, cambiare il terriccio, portare le piante all’esterno, cominciare a concimare ed irrigare e, dopo 15-20 giorni, spuntare i nuovi germogli ed eliminare i rami vecchi.

    Moltiplicazione

    Dopo un paio di anni le piante sono ormai esaurite e quindi è opportuno sostituire le vecchie con delle piante nuove. La cosa più semplice è quella di andare in un garden a comprarle, anche per cambiare colore e varietà. Ma, se siamo affezionati a quel colore o a quel tipo di fiore, si possono ricavare dai vecchi gerani delle talee, che riproducono delle piante uguali a quelle vecchie. Le talee di geranio radicano molto facilmente e le operazioni da effettuare sono semplici: nelle giornate miti, quando la temperatura varia dai 16 gradi ai 24 gradi, prelevare, con una forbice ben affilata, la parte apicale della pianta (la grandezza della talea deve variare tra i 5 e i 15 cm, a seconda della varietà del geranio); successivamente eliminare le foglie basali, lasciare asciugare le talee in un luogo fresco e buio per 12-24 ore ed immergere la parte del taglio negli ormoni radicanti; collocare, poi, la talea in vasetti contenenti terriccio e sabbia mescolati in parti uguali che faciliterà la radicazione. I vasetti per qualche giorno vanno coperti con sacchetti di plastica trasparente e messi all’ombra mantenendo umido il substrato. E’, infine, consigliabile vaporizzare le talee appena piantate con dell’acqua, servendosi di uno spruzzino, in modo tale da diminuire l’evaporazione. Il terriccio dovrà essere sempre umido ma mai bagnato; dopo circa 20-30 giorni la piantina può essere trapiantata.
    E’ possibile riprodurlo anche per semina nel mese di maggio, ma le nuove piante possono essere molto diverse da quelle madri.

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  3. #3
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    Ecco alcuni piccoli trucchi e consigli per avere sempre dei gerani belli tutto l'anno.

    * Tagliare qualche bocciolo delle piante più fiorite, questo per non stressare troppo il geranio e prolungare il tempo della fioritura.
    * Tagliare con la forbice i fiori appassiti, questo oltre per un chiaro fattore estetico, anche per evitare che la pianta sprechi molte energie nella formazione di nuovi semi.
    * Non strappare le foglie secche o avvizzite, ma tagliarle lasciando il picciolo lungo circa mezzo cm. Per impedire la formazione di lacerazioni con la conseguente possibilità di attacchi patogeni.
    * Con l'aiuto di un zappettino muovere periodicamente la terra per evitare la formazione di croste, che, oltre a dilavare le sostanze organiche, impedisco l'assorbimento dell'acqua e la respirazione della pianta.
    * Concimare periodicamente, sembra una cosa scontata, ma la metodologia di concimazione è importantissima. Diluire il prodotto nel doppio dell'acqua ma concimare con intervalli di tempo dimezzati. Questo permetterà al geranio di assorbire quasi la totalità del prodotto, che altrimenti sarebbe dilavato alla prima irrigazione senza concimi

  4. #4
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    Predefinito I gerani dei semplici...



    Geranium sylvaticum
    Geranio selvatico
    (Geranianaceae)




    Geranium molle
    Geranio volgare
    (Geraniaceae)




    Geranium robertianum
    Geranio
    di San Roberto
    (Geranianaceae)




    Geranium phaeum
    Geranio stellato
    (Geranianaceae)

  5. #5
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    Aggiungo un altro geranio "per i semplici", e poi faccio una considerazione.



    Geranium lucidum L. (pianta spontanea dell'area mediterranea).

    Le piante postate da Flora e da me qui sopra, che appartengono alla famiglia delle Geraniacee ed al genere Geranium sarebbero in realtà i veri fiori cui attribuire il nome volgare di "Geranio". Gli altri, postati all'inizio da Flora e di seguito qui da me, appartengono al genere Pelargonium e chiamarli "gerani" non sarebbe proprio corretto corretto, anche perché i primi non hanno l'effetto decorativo che invece hanno e/o hanno acquistato, in seguito alle infinite ibridaioni cui sono stati sottoposti, i secondi.

  6. #6
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    i "gerani" riservati alle persone sofisticate.....



    Pelargonium "Lavender" ibrido dal delicato colore rosa


    Pelargonium "Scarlet Eye", ibrido dal colore vivo e forte


    Pelargonium "Apple Blossom", un ibrido zonale cui sono stati apportati cambiamenti morfologici spettacolari (sembra una rosa).

  7. #7
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    Testo scritto da sosunturzos

    Le piante postate da Flora e da me qui sopra, che appartengono alla famiglia delle Geraniacee ed al genere Geranium sarebbero in realtà i veri fiori cui attribuire il nome volgare di "Geranio". Gli altri, postati all'inizio da Flora e di seguito qui da me, appartengono al genere Pelargonium e chiamarli "gerani" non sarebbe proprio corretto corretto, anche perché i primi non hanno l'effetto decorativo che invece hanno e/o hanno acquistato, in seguito alle infinite ibridaioni cui sono stati sottoposti, i secondi.
    Sì, è vero, è il motivo per cui li ho postati ed appena avrò un po' di tempo volevo aggiungere qualche altra informazione. Dei semplici perchè sono piantine che si trovano comunemente nei nostri prati, ma guardandoli bene sono bellissimi anche loro...

    ps: l'ultimo Pelargonium, "Apple Blossom", è davvero stupendo.

  8. #8
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    A proposito di gerani...

    Sono finalmente riuscita a scoprire il perchè da un paio d'anni mi trovo i gerani devastati soprattutto quando fa più caldo: Cacyreus marshalli.

    "Il problema del Cacyreus marshalli si è presentato qualche anno fa per la prima volta in meridione, forse provenendo dalla Spagna o dal Marocco col carico di vegetali di qualche nave. E' una farfalla dannosa di origine africana che poi ha risalito la penisola. Si era fermata prima nel Lazio, poi poco più su, dato che teme i climi freddi, anche se le larve del Cacyreus sembra riescano a tollerare anche temperature basse pur con una attività biologica più ridotta.
    Nel suo paese di origine il Cacyreus non è considerato pericoloso ma in Italia la pre
    senza potrebbe avere effetti molto dannosi per la mancanza di specifici predatori in grado di contrastarne lo sviluppo.
    Non è un gran volatore e non ha abitudini migratorie; la sua attività è diurna, vola intorno alle piante che ospitano le larve e staziona preferibilmente nei luoghi più assolati.

    Molto bellina la farfalla, la sua larva predilige i Pelargoni. Prima si comporta come minatrice fogliare, poi si infila all’interno degli steli e li svuota scendendo verso il basso arrivando fino a fare morire la pianta. Verso la maturità le larve escono, completano lo sviluppo erodendo i lembi fogliari, e si incrisalidano fissandosi alle foglie rinsecchite alla base delle piante. A questo punto sono facilmente individuabili (e quindi asportabili) anche se il danno è gia fatto.
    Non c'è molto da aggiungere per quanto riguarda la lotta che, in ambiente domestico, dovrebbe essere rigorosamente meccanica. E' quindi fondamentale riconoscere il danno e individuare le parti infestate, tagliarle via tempestivamente e bruciarle. Inutile ricorrere ad insetticidi generici, che rischierebbero di aggravare la situazione.

    Nei vivai è possibile intervenire, su uova e larve neosgusciate, con prodotti chitino inibitori a bassa tossicità, come diflubenzuron o esaflomuron."
    fonte



    (la larva)



    (la farfalla)

    A quanto pare questo lepidottero è una vera e propria calamità, in un forum ho letto addirittura che in caso di infestazione è meglio buttare la pianta con tutto il vaso...io ho tardato molto ad intervenire pensando di risolvere con i vari insetticidi generici presenti sul mercato ed ho piantato i nuovi gerani nello stesso terriccio dell'anno scorso...
    Se qualcuno nota dei buchi sulle foglie dei gerani quindi l'intervento deve essere tempestivo.

 

 

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